Comunicati stampa/Comunicato in merito al cosiddetto DDL sulle intercettazioni

Da Wikimedia Italia.
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Wikimedia Italia, l'ssociazione per la diffusione della conoscenza libera, esprime la sua forte preoccupazione riguardo l'estensione anche ai "siti informatici" dell'obbligo di rettifica di notizie che siano ritenute lesive della dignità o contrarie a verità, presente nell'ultima stesura del disegno di legge sulle intercettazioni approvata dal Senato.

Siamo convinti che tale disposizione normativa, così come formulata, porterà grave danno a tutta la Rete e, in particolare, all'enciclopedia on-line Wikipedia.

Il diritto di rettifica obbligatorio, se approvato nella forma e nel contenuto attuale, esporrebbe buona parte delle voci di Wikipedia in lingua italiana (in particolare, ma non solo, quelle relative a persone viventi) al rischio di non veridicità e non neutralità.

Con questo messaggio intendiamo sensibilizzare sulla pericolosità dell'estensione della norma in esame a tutti i "siti informatici" senza distinzioni di sorta: non solo la cosiddetta "blogosfera", ma la stessa Wikipedia vedrebbe sensibilmente ridotta la possibilità di riportare informazioni in maniera neutrale, o di riportarle del tutto.

COM'È WIKIPEDIA OGGI - Wikipedia è un progetto a partecipazione volontaria e diffusa: chiunque disponga di un collegamento a internet può modificare e apportare cambiamenti visibili in tempo reale alla quasi totalità delle pagine del progetto. Non esiste alcuna redazione o comitato editoriale o organismo che si occupa della valutazione o accettazione delle modifiche: ogni utente è responsabile per i propri contributi.

Su ciascun argomento è garantita la possibilità di esporre tutti i punti di vista basati su fonti attendibili. Eventuali informazioni non veritiere presenti nelle voci sono rimosse non appena scoperte dai volontari. Infine, le pagine di discussione delle voci permettono ai lettori di segnalare eventuali errori, di richiedere delucidazioni o correzioni sui contenuti della voce ed ottenerle quando queste si rivelano motivate.

COME POTREBBE ESSERE DOMANI - In base all'attuale formulazione del diritto di rettifica, obbligatorio e non commentabile, chiunque si ritenesse leso nella propria dignità da informazioni (anche se veritiere) presenti sull'enciclopedia avrebbe diritto a far rettificare tali informazioni a suo piacimento. L'enciclopedia non potrebbe più essere in grado di fornire un punto di vista neutrale, poiché riporterebbe opinioni non modificabili, e non informazioni verificabili.

Le rettifiche debbono essere «pubblicate entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono» e senza ulteriori commenti, pena una sanzione per inottemperanza che va da 7.500 a 12.500 euro. Non esistendo una redazione centrale, sarebbe impossibile individuare un utente che si debba fare carico della pubblicazione delle rettifiche.

Per questi motivi, ci opponiamo a qualsiasi provvedimento che possa operare una riduzione della libertà di informazione. Rivendichiamo il diritto ad un sostegno maggiore al settore culturale e respingiamo gli interventi punitivi ai danni della produzione culturale e di informazione giornalistica, specie quando colpiscono l'attività di singoli cittadini che anonimamente, gratuitamente e volontariamente investono il proprio tempo e profondono il proprio impegno per rendere accessibile a tutti, in maniera libera e gratuita, la conoscenza e l'informazione.