Wikimania 2019/Relazione Camillo Pellizzari

Da Wikimedia Italia.
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Grazie a una borsa di partecipazione "Alessio Guidetti" ho potuto partecipare a Wikimania 2019 a Stoccolma. È stata la mia seconda Wikimania, dopo Esino Lario 2016.

Pre-conferenza

Mi ero iscritto ai Learning Days, ma purtroppo, essendoci oltre il doppio delle iscrizioni rispetto ai posti disponibili, non sono stato scelto, quindi non ho potuto partecipare.

Conferenza

Venerdì 16 agosto

  • 10-12 - Welcome session

Interessante il focus sui Sustainable Development Goals (SDG), che erano il filo conduttore di tutta Wikimania; tra le altre cose, il relatore (Michael Peter Edson) ha invitato gli spettatori a pensare a una storia legata a uno degli obiettivi che stava loro particolarmente a cuore e a raccontarla al vicino di posto.

Lydia Pintscher e Jens Ohlig, di Wikimedia Deutschland, hanno mostrato come ci sia un crescente numero di istituzioni importanti che stanno adottando Wikibase per i loro database (FactGrid Project, Rhizome, Lingua Libre); anche la Biblioteca Nazionale Tedesca sta pensando di ristrutturare il suo controllo di autorità usando Wikibase, come diceva una loro rappresentante presente a Wikimania. La diffusione di Wikibase all'esterno di Wikidata permetterebbe inoltre, come sottolineava Lydia, di stornare da Wikidata un po' di pressione, visto che la veloce crescita di Wikidata rischia di porre, e in parte pone già, una serie di problemi sia tecnici sia soprattutto sociali (la comunità potrebbe avere la sensazione di perdere il controllo di Wikidata); ovviamente, Wikidata non può contenere tutto, e inoltre alcune istituzioni potrebbero preferire gestire un database proprio anziché riversare i loro dati su Wikidata. Le prospettive sono molto interessanti, bisognerà capire esattamente come stabilire i confini tra Wikidata e gli altri database Wikibase ad essa collegati e anche come gestire questi database Wikibase (es. dentro o fuori i progetti gestiti da WMF)? Al momento, comunque, Lydia e Jens hanno fatto notare che non è ancora possibile dire ad un'istituzione di installarsi Wikibase e farsi il proprio database, perché tale installazione è ancora un procedimento molto complesso - si sta lavorando per semplificarlo. Certamente è un ambito da tenere ben presente nei prossimi anni.

Alicia Fagerving, di Wikimedia Sverige, ha presentato il loro progetto FindingGLAMs. Secondo le loro stime, Wikidata ha soltanto 31mila biblioteche rispetto ai 2,5 milioni esistenti. L'Italia, comunque, è tra i dieci paesi i cui GLAM sono meglio rappresentati su Wikidata, anche se c'è ancora molto che manca: ad esempio, come ho poi notato da questa query, in Italia ci sono soltanto (in questo momento) 402 elementi di biblioteche dotati di coordinate (che salgono a 621 elementi contando anche le biblioteche prive di coordinate), ed è evidente che ne mancano tantissime (ad esempio, in questo momento ne sono indicate solo 3 in Sardegna, 5 in Basilicata, 6 in Liguria ecc.). In Svezia un intero database di biblioteche è stato importato su Wikidata, che ora ha ben 2505 elementi (2348 elementi togliendo quelli senza coordinate). Segnalo che è stato creato anche il Monumental Tool per aiutare i nuovi utenti a inserire elementi di GLAM; ho suggerito ad Alicia di provare anche ad usare QuickPresets e ho preparato la bozza di un possibile setting di base. Credo che questo progetto di collaborazione a livello internazionale, per un paese come l'Italia ricchissimo di GLAM, potrebbe offrire molti spunti interessanti.

Tutorial abbastanza basilare, ma utile per gli utenti alle prime armi con Wikidata. Interessante una discussione sorta tra gli utenti più esperti sulla necessità categorica o meno di creare sempre due elementi, uno per l'edificio della biblioteca e uno per la biblioteca come istituzione: il relatore Simon Cobb sosteneva che anche un solo elemento poteva spesso bastare, mentre Gerard Meijssen ribatteva che comunque la soluzione migliore è sempre il doppio elemento, perché alcune dichiarazioni (es. data di inizio), poste in un unico elemento, possono risultare ambigue perché potrebbero riferirsi o alla costruzione dell'edificio o alla fondazione della biblioteca o ad entrambi i fatti. Tendenzialmente concordo con Gerard, però, come osservavano Simon e altri, una tale divisione può risultare controintuitiva: complicare il modello rischia sempre di renderne più difficile un'applicazione sistematica in tutti gli elementi. D'altro canto è vero che intervenire a posteriori dividendo in due un elemento unico comporta lavoro aggiuntivo. In conclusione, consiglierei di creare sempre due elementi separati ove ciò sia facilmente fattibile. Un altro problema, emerso sia qui sia nel precedente incontro sia negli altri successivi, è che molti utenti (non solo alle prime armi) lamentano l'assenza di una sorta di template che informi l'utente rispetto a quali proprietà dovrebbero essere presenti in un elemento, es. di una biblioteca: possibili soluzioni sono i già citati Monumental Tool e QuickPresets, ovviamente sarebbero gradite anche soluzioni generali (queste sono abbastanza specifiche) e abilitabili direttamente nelle Preferenze (senza ricorrere a tool esterni o al common.js); in ogni caso, come ha fatto notare un altro utente presente, già adesso il completamento automatico, quando si inserisce una nuova dichiarazione, tende a suggerire proprietà pertinenti coll'elemento, quindi fornisce già, in certo modo, una sorta di template.

Evento molto ben organizzato, location decisamente splendida (il Municipio), è stata anche l'occasione per fare l'annuale foto di gruppo.

Incontro al Clarion Hotel Amaranten, stanza accogliente ma piccola per i quaranta/cinquanta partecipanti che mi pare di aver contato, molti sono seduti a terra o in piedi. Nella prima metà dell'incontro ogni partecipante si presenta dicendo chi è e che cosa fa o vorrebbe fare su Wikidata, nella seconda metà dell'incontro si possono fare alcune domande generali sul futuro di Wikidata (e Wikibase) a Lydia.

La prosecuzione dell'incontro precedente: gli utenti possono esprimere al team di sviluppo di Wikidata i loro desideri riguardo a Wikidata, il team prende nota sull'Etherpad o eventualmente suggerisce se quanto richiesto esiste già in qualche forma. Dalla sessione sono emerse molte proposte degne di nota, peccato solo che non ci fosse più tempo (visto che sono stato costretto a rimandare molte mie proposte al giorno dopo, in privato colloquio con Léa): un incontro più lungo o un secondo incontro non sarebbero stati superflui, anzi.

Sabato 17 agosto

Vengono esposte tre esperienze, in Danimarca, Slovenia e Indonesia, di collaborazione tra diverse associazioni promotrici della conoscenza libera, in particolare tra il movimento Wikimedia e il movimento Creative Commons. Particolarmente interessante, anche per l'attivismo nell'ambito della riforma del copyright europeo, l'esperienza slovena. Viene sottolineato che negli ultimi anni le iniziative relative agli open data stanno diventando "di moda" e che quindi è necessario collaborare tra diverse associazioni per sfruttare questa occasione sensibilizzando le istituzioni e stabilendo collaborazioni con esse. Anche in Italia, tempo e risorse permettendo, la collaborazione con Creative Commons potrebbe portare a buoni risultati.

  • 11-11:30 - Discussione con Léa Lacroix, di Wikimedia Deutschland, riguardo a Wikidata

Le espongo vari miei "pink pony" che non c'era stato il tempo di esporre la sera precedente e contestualmente li aggiungo in fondo all'Etherpad.

Decisamente uno degli eventi più interessanti: i partecipanti, divisi in una decina di tavoli (la stanza conteneva almeno cento persone), si sono confrontati tra di loro sui principali ostacoli che frenano le comunità dei vari progetti Wikimedia, in particolare delle varie Wikipedie, nell'adottare i dati di Wikidata; poi ogni tavolo ha selezionato quelli che riteneva essere i cinque ostacoli principali; infine ogni tavolo ha esposto agli altri i cinque ostacoli che aveva scelto. Purtroppo, devo sottolineare con grande rammarico che, dopo quest'ora di interessante brainstorming, non c'è stato il benché minimo tempo di confrontarsi anche solo per uno o due problemi sulle possibili soluzioni: alla fine l'evento ha riguardato soltanto "obstacles to faster Wikidata acceptance" e non "how to overcome them", questa seconda parte avrebbe necessitato probabilmente un secondo evento a sé stante, anch'esso della durata di (minimo) un'ora. Inoltre, visto che non è stato fatto un Etherpad o comunque un riassunto organico dei post-it che sono stati elaborati dai tavoli, intanto incollo qua gli appunti che ho preso mentre i rappresentanti dei tavoli leggevano, alla fine, i loro cinque post-it:

  • difficult to explain Wikipedians why Wikidata is important
  • problems to establish notability, it's different from other projects
    • difficult to use the data, missing simple instructions and tutorials
    • evolution of templates is slow and not centralized
  • Wikipedians depend on one or two coders on each project to use Wikidata
  • problems of watchlist, Wikipedians want to see changes in the same way they did before
    • notifying Wikipedians about changes affecting their articles
    • can't see changes on other projects - difficult to detect vandalism, nobody check LastChanges
  • "data" is scary - loss of control
  • improvements needed in data quality and completeness (e.g. labels)
    • Wikipedia should not be used as a source
    • many statements aren't sourced
    • statements sometimes edited without changing sources
    • big gaps in some areas (e.g. Africa)
  • difficult to know what properties do exist
    • confusing/duplicate (?) properties (see Cradle)
    • lack of models of expected statements for new items
    • lack of standard models
    • no general standard in adding statements
  • difficult making queries
  • different interface
  • Anglo-Centric, problems of translation
    • discussions are in English
    • difficult to find WikiProjects
  • difficult to translate properties
  • no edit interface on mobile phones
  • complexity of modelling
    • citizenship vs nationality
    • changing of models breaks descriptions
  • different permissions between Wikidata and other projects
  • subjects merged or not merged - Bonnie and Clyde
    • data distributed across many items

Come si può vedere, ci sarebbe stato molto di cui discutere, anche per ben più di un'ora!

Partecipo in quanto rappresentante dello user group WikiClassics. Dopo le presentazioni dei partecipanti, almeno una trentina, si discutono varie problematiche generali relative agli user group, in particolare rendere più efficiente il sistema dei Rapid Grants e migliorare il coordinamento reciproco, anche grazie all'utilizzo di Wikimedia Space; entrambi i punti registrano ampio consenso.

Tranquilla introduzione a Wikidata, con particolare focus sui tool che facilitano l'aggiunta di etichette e descrizioni in varie lingue, visto che il multilinguismo è una delle caratteristiche fondamentali di Wikidata.

Presentazione più tecnica della precedente, mostra l'uso che viene fatto attualmente dei dati di Wikidata negli infobox delle varie Wikipedie, e soprattutto di Commons, e sottolinea da un lato l'importanza di tradurre le etichette (vedi incontro precedente) e dall'altro la facilità, anche per i progetti più piccoli e privi di utenti tecnicamente esperti, di implementare Wikidata nei loro infobox.

Buona introduzione ai lessemi su Wikidata e ai tool attualmente disponibili.

Gli parlo della situazione delle schede degli autori duplicate su Open Library e di alcune mie proposte riguardo al miglioramento della connessione di Open Library a VIAF e Wikidata. Ho proposto le seguenti quattro alternative, in ordine dal minore al maggiore impatto: aprire a tutti gli utenti di Open Library la possibilità di aggiungere link a VIAF e Wikidata (ci stanno già provando, c'è un bug da risolvere); oppure importare i link a VIAF e Wikidata da Wikidata e aggiornarli periodicamente usando Wikidata; oppure visualizzare dinamicamente i link a VIAF e Wikidata con query a Wikidata; oppure usare direttamente Wikidata per tutti gli autori (non è impossibile, ma ovviamente prima serve una connessione perfetta di ciò che esiste attualmente, quindi sarà eventualmente possibile solo tra anni). In conclusione, il 23 agosto sono stato nominato Librarian (una sorta di amministratore) su Open Library, cosicché sono in grado di unire da solo i duplicati degli autori, e sono stato aggiunto al team di Open Library su Slack.

  • 17:30-19 - Poster session

Passeggiata molto interessante, ho guardato in particolare i poster relativi a Wikidata, che erano piuttosto numerosi.

Domenica 18 agosto

Conferenza focalizzata principalmente su Wikipedia in inglese, articolata in sette punti piuttosto condivisibili:

  1. Wikipedia enormously improved since 2004/2005 - its quality should remain high
  2. don't panic - numbers are still growing
  3. exaggerated requirements prohibit top quality content from emerging - too much can be too much
  4. a contentious working atmosphere and a culture of reverting rather than fixing deter us from achieving the quality growth
  5. "quality improves by itself" is only half the truth at best - quality improved overall dramatically, but at different speeds
  6. we need better tools and metrics to measure content quality - no one tried to measure the quality of different areas since 2001
  7. there's no better way of ensuring Wikipedia's quality in the long run than keeping the existing users engaged and happy

Chiarezza e linearità ottime, perfetta presentazione di mezz'ora.

Ottima conferenza anche questa. Nella prima parte vengono esposti i principali indicatori della qualità dei dati su Wikidata:

  1. accuratezza
  2. coerenza
  3. aggiornamento
  4. completezza
  5. ottenere informazioni tramite collegamenti con altri database (identificativi)
  6. diversificazione (degli elementi e delle fonti)

I principali modi per verificare attualmente questi fattori sono i vincoli delle proprietà e Recoin.

Segue una breve parte di workshop in cui i partecipanti, divisi nei vari tavolini, elaborano dei post-it in cui sottolineano alcuni problemi relativi alla qualità dei dati su Wikidata (qui si notava una qualche somiglianza/sovrapposizione collo workshop sugli ostacoli all'adozione di Wikidata nei vari progetti Wikimedia).

Indubbiamente interessante, ma troppo tecnico per le mie competenze informatiche, alla fine dal poco che ho capito mi sembrava che si avvicinasse molto al concetto dei vincoli delle proprietà. Magari capirò di più riguardando le slide con calma in futuro.

Panoramica sui primi passi nella modellizzazione del copyright su Wikidata, con tutti i problemi ad essa correlati, sia per le differenze tra stato e stato sia per i diversi documenti giuridici da tenere in considerazione (convenzione di Berna, legislazioni nazionali, atti sul copyright, pareri di commissioni di esperti, sentenze di tribunali) sia per la stessa difficoltà legata ai diversi piani concettuali (copyright di un concetto / copyright di un modello / copyright di un singolo oggetto / copyright di una fotografia). Sono senza dubbio possibili ampi sviluppi in questo ambito, soprattutto vista l'implementazione dei dati strutturati su Commons.

Infatti la logica prosecuzione riguardava problemi e opportunità dei dati strutturati su Commons: tra i principali problemi emersi dal brainstorming sull'Etherpad ci sono stati la relazione tra Structured Data e categorie (secondo alcuni sarebbe l'occasione per abolire le categorie, secondo altri per migliorarne l'efficienza) e il rischio di duplicazione tra Structured Data e wikitesto (servirebbe un graduale copia-incolla da wikitesto a Structured Data, ma in alcuni casi ciò potrebbe comportare problemi di licenza a causa del CC0). In generale anche questo workshop, come quello sugli ostacoli all'uso di Wikidata, avrebbe meritato almeno mezz'ora in più oppure un secondo incontro.

Dopo un'interessante presentazione sull'evoluzione della visualizzazione desktop di Wikipedia dal 2001 in poi, i partecipanti si sono divisi in gruppi e, coordinati da uno dei relatori, hanno espresso le loro opinioni riguardo a come migliorare tale visualizzazione, rendendola più user-friendly per i nuovi utenti ma al tempo stesso senza snaturarla per non disorientare i vecchi utenti e i vecchi lettori (alcune idee: sidebar occultabile, ridurre il numero di link nella sidebar, aggiungere un pulsante che permetta di tornare dall'inizio di ogni sezione all'indice, mettere il pulsante "modifica" più in evidenza, dare la possibilità di abilitare una dark-mode). Le numerose idee emerse sono state espresse in forma di post-it. Le prospettive mi paiono molto promettenti, anche se bisognerà ovviamente fare molta attenzione (come gli stessi relatori sottolineavano) a non sbilanciarsi troppo verso lo user-friendly sacrificando la comodità dei vecchi utenti, che sono i maggiori contributi dei progetti.

Discussione delle future attività nei prossimi mesi (in particolare un progetto sulle biografie dei classicisti) e foto di gruppo.

  • 16-17:30 - Closing session

Dopo una deliziosa danza tradizionale svedese, Jimmy ha premiato la nuova Wikimediana dell'anno, poi è stata presentata Wikimania 2020 a Bangkok e infine Katherine Maher ha tenuto un ottimo discorso sullo stato dell'arte del movimento Wikimedia (ha sottolineato, tra le altre cose, la continua nascita di capitoli e user group affiliati a WMF, il successo di Content Translation, le iniziative contro il blocco di Wikipedia in Turchia ecc.) e sulle prospettive future.

Splendida location anche in questo caso (il Museo Nordico), ottimo salmone affumicato e ottime fragole con panna, e molto gradita anche la possibilità di visitare gratuitamente l'intero museo, che contiene splendide collezioni e ricostruzioni sulla vita nel mondo nordico, in particolare in Svezia, nell'ultimo mezzo millennio.

Impressioni generali e conclusioni

Sottolineerei innanzitutto la perfetta infrastruttura dell'Università di Stoccolma; nonostante la grandezza, mi pare che l'orientamento, grazie alle mappe e ai volontari, fosse relativamente agevole. Buono anche il cibo, forse un po' scarso, specie per i celiaci, che potevano mangiare soltanto un panino durante il pranzo. Per quanto riguarda gli argomenti trattati, non mi è stato chiarissimo (forse a causa delle conferenze che ho seguito) il legame tra molti degli eventi ai quali ho partecipato e i Sustainable Development Goals, ma questo non influisce granché in modo negativo sul mio giudizio complessivo, che è complessivamente molto positivo sia per la qualità sia per la varietà degli eventi. La maggior pecca che mi sentirei di criticare è probabilmente un'eccessiva dispersione: la presenza di oltre una decina di eventi in contemporanea poteva disorientare gli utenti e soprattutto, come ho fatto notare, spesso ha indotto ad assegnare insufficiente spazio a incontri (soprattutto workshop) che meritavano attenzione molto maggiore, visto che in svariate casi sono state sollevate numerose questioni significative ma non c'è poi stato tempo per discutere sulle soluzioni.

Aggiungo infine che ho avuto occasione di conoscere numerosi utenti di diversi paesi molto attivi su Wikidata oppure estremamente motivati a diventarlo, e mi ha fatto assai piacere notare come, sia rispetto a tre anni fa sia in assoluto, il numero di eventi (e i partecipanti ad essi) dedicati a Wikidata, nelle sue varie sfaccettature, sia sensibilmente aumentato, con contributi sempre di alta qualità: ciò è fondamentale perché Wikidata ha bisogno non solo di nuovi contributori, ma anche di nuovi utenti interessati a discutere i problemi di fondo relativi alla modellizzazione dei dati, che necessitano di una base di discussione il più possibile ampia, mentre ancora adesso molte discussioni rilevanti su Wikidata rischiano di andare semideserte. Indubbiamente un evento internazionale come Wikimania è il posto ideale per affrontare, pur in un tempo molto ristretto, questioni che difficilmente potrebbero essere discusse efficacemente altrove.