Wikimania 2025/Report/Superchilum

È stata la mia prima Wikimania (e la mia prima volta in Africa), ed è stata emozionante e stimolante come mi aspettavo. Sono lieto di aver avuto la possibilità di prendervi parte, e grato a Wikimedia Italia per la borsa di partecipazione.

Considerazioni generali

Di seguito riportato alcune considerazioni generali.

• Comunità: è stato rinfrescante immergersi nell'internazionalità del movimento e nell'universalità del sapere libero. Nonostante tu sappia che nel mondo ci sono centinaia di migliaia di wikimediani come te, ne parli in giro, con alcuni ci hai interagito on-line... ecco, incontrare questa realtà dal vivo è sempre un'altra cosa. Incontri 700 estranei e avverti subito che estranei non lo sono per niente, siete uniti dallo stesso spirito, dalla stessa visione, dalla stessa missione, quella di far sì che tutta l'umanità possa avere libero accesso a tutta la conoscenza mondiale. Ti fa sorridere quando i nepalesi sentono che uno di noi è di Napoli, e allora basta l'assonanza "Naples"/"Nepal" per far scattare l'entusiasmo e i balli celebrativi. Ti stupisce ritrovarti un'insegnante giapponese di Shakespeare che a Nairobi trova degli agganci con degli italiani per studiare a Verona e portare avanti i suoi studi da riproporre ai suoi studenti.

• Contenuti: Il livello dei contributi è stato mediamente alto ma abbastanza altalenante, con alcune presentazioni veramente avvincenti e altre deludenti per la mediocrità del contenuto o la capacità dell'oratore. In generale i difetti maggiori che ho incontrato sono:
  1. grande autoreferenzialità e poca concretezza, con tanti discorsi a far vedere quanto è nobile quello che si è fatto invece della concretezza dando indicazioni utili a chi stava ascoltando ("questo funziona, questo invece evitatelo");
  2. abuso di titoli un po' clickbait per le presentazioni, con parolone super pompose e generali che farebbero presagire a discorsi sui massimi sistemi su un argomento di interesse, ma che invece si riferiscono a un progetto molto circoscritto e magari non di particolare interesse (questo dovrebbe essere scoraggiato dalla WMF, è abbastanza risibile come atteggiamento);
  3. pochi workshop in cui effettivamente imparare qualcosa di tecnico, al di là dei singoli tavoli nella stanza dell'hacking space, che però è ovviamente lasciata libera alle singole iniziative e molto dispersiva.

  Nel complesso, però, tanti spunti interessanti nel corso delle quattro giornate. In particolare, la loro varietà e l'impatto reale sulla società di molte, soprattutto in contesti difficili, mi ha colpito e in alcuni casi anche commosso. Peruviani che documentano il patrimonio dei singoli alberi monumentali della foresta amazzonica. Kenioti che usano Wikidata e il software libero come strumenti per monitorare il cambiamento climatico che sta colpendo la loro regione. Boliviani che con un paziente lavoro riescono a guadagnare la fiducia delle tribù indigene e riescono a coinvolgerli nel diffondere e divulgare la loro cultura, le loro storie, la loro narrativa. Ghanesi e indonesiani che organizzano corsi pratici su disinformazione e misinformazione per sviluppare il senso critico della popolazione, e la applicano durante le elezioni dei loro paesi. Ucraini, indiani, egiziani, indonesiani che fotografano, digitalizzano, preservano il loro patrimonio culturale a rischio per situazioni politiche, sociali, belliche. Argentini e ungheresi uniti nel trovare soluzioni per potenziare l'Open Science. Centroafricani che usano i progetti Wikimedia per preservare e mantenere vive le lingue e le tradizioni dei loro popoli. Colombiani che raccolgono fonti, dati e testimonianze di tutte le più di 6400 persone uccise tramite esecuzioni sommarie nel corso dei conflitti armati del loro paese. E poi progetti sul gender gap in diversi paesi, opere sulle mentalità cospirazioniste nel Regno Unito, archivi di auto d'epoca messicane, scolaresche nei musei della Nuova Zelanda, e così via. Bravi tutti, tante tracce da lasciare nel mondo e migliorarlo sempre di più.

• Mio contributo: ho partecipato con l'utenza Fra.Ardini, portando un poster dal titolo "Editing from Antarctica: the first international edit-a-thon from the southernmost continent", che racconta l'evento dell'editathon organizzato in Antartide nell'estate australe 2023-2024 (già raccontato su Diff). Ho visto molta curiosità e stupore, e il commento più gettonato da parte dei più anziani è stato "ecco, dopo anni a scherzare sul fatto che siamo ovunque e ci manca solo l'Antartide, non potremo più dirlo, siamo arrivati anche lì". Mi ha fatto molto piacere l'apprezzamento di Chris "Jethro" Schilling, Senior Program Officer della Wikimedia Foundation, che mi ha assicurato che se in futuro dovessi aver bisogno di fondi per altri progetti potrò contare sulla sua disponibilità. Al ritorno dalla conferenza, ho caricato 46 foto dell'evento su Wikimedia Commons (e nel futuro caricherò anche altre foto del Kenya scattate in quei giorni).

• Organizzazione: l'organizzazione è stata molto buona, dal punto di vista degli spazi, del catering (grande plus), della sicurezza, della comunicazione. Un unico appunto solo sulla sessione poster, posizionata in uno spazio non particolarmente illuminato (e si svolgeva di tardo pomeriggio/sera) e non particolarmente spazioso. IMHO in futuro si dovrebbe ragionare su valorizzare al meglio le iniziative dei volontari lasciando a disposizione più spazio per i poster, lasciati magari per tutta la conferenza in spazi comuni accessibili regolarmente, e dedicare le presentazioni orali a tematiche di più ampio respiro, panel, workshop, tavole rotonde ecc. Ho avuto anche difficoltà a gestire le tempistiche per la partecipazione ai team up meeting (molti sovrapposti, nei primi giorni in cui uno deve ancora capire da che parte è girato, e in orario di pranzo dove si fa fatica in alcuni casi a trovare il tempo di mangiare).

• Cosa mi porto via: ho intrecciato contatti con alcuni wikimediani interessati a scambiarci idee sul coinvolgimento del mondo accademico, dopo aver visto il mio poster. Ho avuto la possibilità di conversare approfonditamente con un membro del team T&S riguardo le gravi questioni di doxxing degli ultimi mesi su Wikipedia in italiano, anche se purtroppo senza grande risultato. Ho avuto tanti spunti su attività di coinvolgimento di altre realtà (universitarie, scolastiche ecc.) o anche solo approcci legati al mondo wikipediano da riportare nella mia contribuzione regolare. Sicuramente è stata una grande iniezione motivazionale, pompata dall'orgoglio di essere parte di questa grande comunità, che con fatica, piano piano, sta lavorando per svelare al mondo tutti i suoi segreti e costruire questa grande cattedrale della conoscenza universale.

Sessioni seguite

Martedì 5 agosto

Per questioni logistiche di orari e lontananza della sede, non ho partecipato allo "Users with Extended Rights Convening". Ho assistito Stefano e Dario nell'organizzazione e sviluppo del concorso Wiki Loves Monuments 2025, anche con spunti sulla web app.

Mercoledì 6 agosto

• Local Solutions, Global Impact: Adapting Anti-Disinformation Trainings across Regions: tema importantissimo, che mi ha colpito molto nella varietà di scenari (Indonesia e Ghana, diverse comunità, diverse attività), anche con la collaborazione con l'UNESCO (!) ma non solo. Interessante la possibilità di chiedere a T&S di training modulabili in base alle esigenze della comunità (revisionismo, affidabilità delle fonti, elezioni, cambiamento climatico, undisclosed paid editing ecc.). Avrei preferito esempi più concreti su attività svolte invece di generici "abbiamo fatto attività con la comunità".
• Preserving History, Empowering Communities: The Power of Multimedia Archives on Wikimedia Commons: belle ed emozionanti le indicazioni sull'importanza dell'eredità e della condivisione, modalità di presentazione coinvolgente. Stimolante e fruttuosa la collaborazione tra anziani e giovani, in modo da continuare a tramandare un pezzo di cultura. Bacchettata sulle dita per la questione "titolo clickbait", questo è un classico esempio.
• Temporary Accounts: Enhancing privacy for our unregistered editors: spiegazione sul funzionamento degli account temporanei. Non molto di nuovo rispetto a quanto sapessi già (su Wikiquote sono attivi da tempo). Viene specificato che gli amministratori devono effettuare opt-in sulla visualizzazione degli IP perché è un'ulteriore assunzione di responsabilità, andando a toccare aspetti della privacy.
• The WikiLearn challenge – Build a course prototype for your community in 65 minutes: attività interattiva sullo sviluppare (sulla carta) un corso su WikiLearn, pensando a una casistica e ai diversi passaggi: skills gaps in the community, learners, goals, structure. Nonostante la bravura del relatore, è stato deludente, avrei preferito imparare come funziona WikiLearn, e vedere qualche esempio guidato, invece di pensare solo dal punto di vista teorico (che vale per qualsiasi progetto uno possa decidere di costruire).
• Fiscal sponsorships - why you need them, and what they mean for your project: veloce, sul punto, informazioni chiare. Conoscenza in più per me, anche se non credo ne usufruirò mai.
• Enhancing Climate Justice & Environmental Data Mapping through Open Knowledge: bello e importante, in particolare il livello dei ricercatori coinvolti. Tuttavia, non facilmente traslabile e senza tanti spunti da portare con me.
• Undeclared AI-generated text in Wikipedia: A tale of caution: preoccupante e illuminante allo stesso tempo. Frasi da stampare. Begli spunti.
• Leave the hype behind, a Wiki Approach to the World of AI: interessanti spunti su come usare correttamente l'AI sui progetti Wikimedia, con tool in sviluppo veramente interessanti come la ricerca su Wikidata (es. "qual è la montagna più alta del mondo?").
• Opening Ceremony featuring Wikimedian of the Year: emozionante.

Giovedì 7 agosto

• Wiki Is Not Only Pedia: an Overview on the Minor Projects: belle attività presentate, direi che il relatore ha fatto una bella figura, nonostante la difficoltà di tenere alta l'attenzione facendo la presentazione da remoto. Qualche screenshot in più avrebbe giovato a far rendere di più l'idea su quello che è stato fatto e come è stato portato avanti.
• Wikimania@20 Keynote Panel on AI: difficile da seguire. Begli spunti, forse avrei preferito che fosse più wiki-centrico e non generici discorsi sulle IA. Interessanti: localization of datasets, modelli in diverse lingue, problemi nelle traduzioni, trasparenza (codici e modalità di uso), se è davvero necessaria o in alcuni casi anche altri strumenti a nostra disposizione sono sufficienti (es. filtri), necessità di privilegiare il traffico umano rispetto agli AI crawler.
• Group Photo: un po' più di organizzazione e comunicazione avrebbe giovato.
• Building a Common Language for the Wikimedia Movement: anche qui molto vago e non molto partecipato. Punti "grossi e importanti" ma senza particolari indicazioni su come traslarli ai livelli delle singole comunità.
• Handling reports of code of conduct violations in Wikimedia movement groups and organizations: allucinante, imbarazzante. Esempio scuola su come NON tenere una sessione. Da remoto, con cellulare, muovendosi un po' seduta su un divano o poltrona, appoggiata a uno schienale con occhi chiusi e parlata biascicante. Aiuto.
• Lessons for the Gloabl Transition to Equitable Open Access to Research: bella panoramica, molto "stato dell'arte" ma in grado comunque di dare molti esempi su come altri paesi stanno affrontando la questione. Soprattutto per chi è nel mondo della ricerca come me, idee interessanti.
• Open Science for Wikimedians: Lessons learned and potential steps ahead: generico e macchinoso (complice anche la necessità di tradurre frase per frase dallo spagnolo), però di nuovo spunti interessanti. Ho chiesto poi approfondimenti in privato al relatore argentino.
• Wikipedia Research Meetup: più focalizzato su "ricerca a proposito di Wikipedia", non molto il mio campo (nonostante la mia attività da consulente per pubblicazioni in ambito sociologico sul mondo wiki), sono stato più che altro uditore. Tra i consigli per fare da consulenza ai ricercatori: 1) prendere dati da dump, 2) non sperimentare sulle comunità.

Venerdì 8 agosto

• State of Wikimedia Research 2024-2025: un po' tanto sessione da "Lo sapevi che", carina ma non mi resterà.
• Climate Change Knowledge on Wikipedia: A Cross-Language Comparative Analysis: dati interessanti sui confronti tra le edizioni linguistiche (ne parlerò con il sociologo a cui faccio da consulente), ma non capisco a cosa possa portare; molto osservazionale e poco concreto sull'utilità di tutti quei dati.
• Keep Wikipedia Weird: simpatico, un invito a tornare allo spirito più "leggero" dei primi tempi. Molto a ruota libera, non confusionario ma neanche troppo focalizzato. Non ho concordato con tutto.
• Defending our wikis against *weaponized* generative AI: la migliore sessione seguita. Bello lo shock iniziale della voce sul personaggio keniota non esistente. Chiarissimo, accattivante, illuminante. Da linkare e condividere con tutti. E preoccupa anche più di quanto uno non lo fosse già.
• Navigating the Dark Side of AI: Risks and Opportunities: rischi ambientali dell'AI. Non particolarmente in topic secondo me.
• Wikifunctions is coming soon to a wiki near you!: buon approccio su cos'è Wikifunctions, ma buttato un po' lì. Tanto tempo lasciato a noi, ma troppo "allo stato brado". Un'occasione persa. Forse l'accenno ad Abstract poteva essere evitato, o altrimenti valorizzato. (P.S.: e Sannita dov'era? >:-P mah)
• Information literacy skills of a conspiracy theorist?... The case for an inclusive approach: poco wiki apparentemente e niente di rivoluzionario scoperto, ma interessante come modalità di esecuzione e di presentazione (con un albo a fumetti realizzato).
• Wikicurious: How to use cultural strategy to recruit and activate new editors: bella iniziativa. Forse. In che senso "forse"? Nel senso che non hanno spiegato COME hanno realizzato le attività. Più concretezza, altrimenti non è utile per gli uditori.
• Poster Session: alcuni progetti mi hanno fatto emozionare. Poca luce. Positivo il feedback al mio poster (con interesse da parte di WMF).
• Karaoke: poco da dire, se non che il livello è stato insospettabilmente alto (in alcuni casi proprio quasi professionale!).

Sabato 9 agosto

• After the implementation of Universal Code of Conduct and U4C, What is the Next?: bel riassunto, ma alla fine poco concreto proprio sul "what is the next?". Non molto utile.
• Where are all the Wikipedia administrators? A panel discussion about the future of administrators on Wikipedia.: a sorpresa chiamato sul palco per dare il punto di vista di un membro della comunità italiana. Nonostante una titubanza iniziale mi sono sciolto e mi sono reso conto che potevo dare alcuni pareri sullo stato dell'adminship. Alla fine, non mi aspettavo che sarebbe stato più quello che potevo dare rispetto a quello che potevo recepire. La mia opinione è che si dovrebbe dare più fiducia ai nuovi utenti per diventare amministratori, applicando il WP:BB anche per loro.
• Future of Wikimania: mi ha pesato abbastanza tutta la parte iniziale del "grazie a lui, grazie a lei, grazie a quegli altri", poi ci sono stati interessanti informazioni su criteri di scelta di Wikimania future. A seguire dibattito su come essere inclusivi, di impatto, sostenibili: interessante l'accenno all'impatto di questa, in occasione della quale per la prima volta è stata organizzato un incontro di WikiAfrica, e che ha permesso di abbattere le VISA dei paesi africani. Qualcuno ha richiesto di avere più spazio per più poster per presentare tutti i progetti (cosa sulla quale sono d'accordo, vedi considerazioni generali).
• Building a Sustainable Future for Wikimedia Contributors: interessanti tool che non conoscevo, ma in generale non molto nelle mie corde per scarsa conoscenza personale di diversi aspetti presentati.
• How to keep Wiki Loves participants interested even after 10+ editions: spunti interessanti: feedback dei partecipanti, punti in base a quante foto esistono già di quel monumento, monumenti proibiti caricati con silhouette nera. Una delle poche presentazioni incentrate su un caso singolo che è stata in grado di fornire indicazioni utili per gli altri.
• Empowering the Wikimedia Community in Africa and Around the World with Open Source: generico, più per paesi in via di sviluppo che per noi.
• Closing Ceremony: forse anche troppi premiati, in generale un bel senso di comunità, una bella conclusione di evento.