Differenze tra le versioni di "Archeowiki"

Da Wikimedia Italia.
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'''Archeowiki: nuovi “archeologi” in Lombardia. Percorsi reali e virtuali''' è un progetto promosso e coordinato da Wikimedia Italia (in qualità di capofila), Associazione MiMondo, Gruppo Archeologico Ambrosiano, Raccolte extraeuropee del Castello Sforzesco e Fondazione Passaré. Il progetto è stato finanziato da [http://www.fondazionecariplo.it/it/index.html Fondazione Cariplo]. Hanno collaborato la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, la Rete MaNet e i dipartimenti [http://www.best.polimi.it/index.php?id=4 BEST] e [http://www.dipartimentodesign.polimi.it/ INDACO] del Politecnico di Milano.
 
'''Archeowiki: nuovi “archeologi” in Lombardia. Percorsi reali e virtuali''' è un progetto promosso e coordinato da Wikimedia Italia (in qualità di capofila), Associazione MiMondo, Gruppo Archeologico Ambrosiano, Raccolte extraeuropee del Castello Sforzesco e Fondazione Passaré. Il progetto è stato finanziato da [http://www.fondazionecariplo.it/it/index.html Fondazione Cariplo]. Hanno collaborato la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, la Rete MaNet e i dipartimenti [http://www.best.polimi.it/index.php?id=4 BEST] e [http://www.dipartimentodesign.polimi.it/ INDACO] del Politecnico di Milano.
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#Sperimentare, dimostrare e comunicare la facilità con cui si possono diffondere e condividere i contenuti culturali attraverso Wikipedia.
 
#Sperimentare, dimostrare e comunicare la facilità con cui si possono diffondere e condividere i contenuti culturali attraverso Wikipedia.
  
Il progetto si è quindi articolato in due fasi. Durante la prima di queste ad un piccolo gruppo di wikipediani sono state consegnate circa 400 fotografie raffiguranti alcuni reperti archeologici conservati presso i musei aderenti al progetto e altre 400 digitalizzazioni di diapositive archiviate presso la Fondazine Passaré di Milano e raffiguranti incisioni e pitture rupestri africane. Tutte queste immagini sono state caricate sul sito Wikimedia Commons, il database di file multimediali di Wikipedia, e rese dunque accessibili liberamente agli utenti del web. Tutte queste foto sono corredate di una descrizione sintetica e di dati schematici quali data e luogo del ritrovamento, datazione del reperto, numero d’inventario e riferimenti bibliografici relativi al reperto ([https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Raccolte_Extraeuropee_-_PAM00020_-_Per%C3%B9_-_Cultura_Moche.jpg qui] si può vedere un esempio relativo ad una bottiglia della cultura Moche del Perù).
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Il progetto si è quindi articolato in due fasi. Durante la prima di queste ad un piccolo gruppo di wikipediani sono state consegnate circa 400 fotografie raffiguranti alcuni reperti archeologici conservati presso i musei aderenti al progetto e altre 400 digitalizzazioni di diapositive archiviate presso la Fondazine Passaré di Milano e raffiguranti incisioni e pitture rupestri africane. Tutte queste immagini sono state caricate sul sito Wikimedia Commons, il database di file multimediali di Wikipedia, e rese dunque accessibili liberamente agli utenti del web. Tutte queste foto sono corredate di una descrizione sintetica e di dati schematici quali data e luogo del ritrovamento, datazione del reperto, numero d’inventario e riferimenti bibliografici relativi al reperto (si può vedere ad esempio una [[commons:File:Raccolte Extraeuropee - PAM00020 - Perù - Cultura Moche.jpg|bottiglia della cultura Moche del Perù]]).
  
 
Dopo un periodo di formazione per wikipediani e archeologi, la seconda fase del progetto ha visto il coinvolgimento diretto degli studenti delle scuole e dell’Istituto dei Ciechi, oltreché di alcuni gruppi di anziani iscritti ad Auser Onlus. A questi tre diversi gruppi di persone corrispondono tre differenti attività.
 
Dopo un periodo di formazione per wikipediani e archeologi, la seconda fase del progetto ha visto il coinvolgimento diretto degli studenti delle scuole e dell’Istituto dei Ciechi, oltreché di alcuni gruppi di anziani iscritti ad Auser Onlus. A questi tre diversi gruppi di persone corrispondono tre differenti attività.
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*Museo civico Goffredo Bellini (Asola, MN)
 
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*Fondazione Passaré (Milano)
 
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File:Archeowiki - Raccolte Extraeuropee 02.JPG|Visita al deposito delle Raccolte Extraeuropee del Castello Sforzesco.
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File:Archeowiki Asola 01.JPG|Visita al Museo Civico Goffredo Bellini di Asola.
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File:Archeowiki Asola 04.JPG|Visita al Museo Civico Goffredo Bellini di Asola.
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File:Archeowiki Desenzano 7.JPG|Visita al Museo Civico Archeologico Giovanni Rambotti di Desenzano.
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File:Evento finale Archeowiki 03.JPG|Evento finale del progetto Archeowiki alla Fabbrica del Vapore di Milano.
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File:Evento finale Archeowiki 05.JPG|Evento finale del progetto Archeowiki alla Fabbrica del Vapore di Milano.
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File:Evento finale Archeowiki 14.JPG|Evento finale del progetto Archeowiki alla Fabbrica del Vapore di Milano.
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==Documentazione==
 
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Versione attuale delle 16:15, 31 gen 2023

Archeowiki
Archeowiki logo V.svg
Luogo
Lombardia
Sito web
archeowiki.it
Categoria
GLAM
Partner
MiMondo, Gruppo Archeologico Ambrosiano, Raccolte extraeuropee del Castello Sforzesco, Fondazione Passaré
Ruolo di Wikimedia Italia
capofila
Inizio
settembre 2012
Fine
settembre 2014
Budget
114.520 € (budget totale di progetto). Il progetto è stato finanziato per 55.000 € da parte di Fondazione Cariplo
Volontari
Cristian Consonni
Staff
Dario Crespi, Matteo Triani, Niccolò Caranti con il supporto della segreteria.

Archeowiki: nuovi “archeologi” in Lombardia. Percorsi reali e virtuali è un progetto promosso e coordinato da Wikimedia Italia (in qualità di capofila), Associazione MiMondo, Gruppo Archeologico Ambrosiano, Raccolte extraeuropee del Castello Sforzesco e Fondazione Passaré. Il progetto è stato finanziato da Fondazione Cariplo. Hanno collaborato la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, la Rete MaNet e i dipartimenti BEST e INDACO del Politecnico di Milano.

Le istruzioni culturali beneficiarie sono state musei e raccolte museali (Raccolte Extraeuropee del Castello Sforzesco, Fondazione Passaré, Museo Civico Archeologico di Varese, Civico Museo Goffredo Bellini di Asola, Museo Archeologico G. Rambotti di Desenzano del Garda, Civico Museo Archeologico di Castelleone) oltre all'Istituto dei Ciechi di Milano e ad Auser.

Obiettivi

Archeowiki è un progetto finalizzato al coinvolgimento di nuovo pubblico nella fruizione del patrimonio archeologico meno conosciuto del territorio lombardo. Vi sono, infatti, numerose istituzioni museali che celano al loro interno collezioni provenienti da mondi lontani (nel tempo e nello spazio), frutto dei viaggi e delle scoperte di esploratori e scienziati lombardi accomunati dalla passione per l'archeologia.

L'intento del progetto è quello di far conoscere a nuove fasce di pubblico questo patrimonio con l'aiuto delle modalità di condivisione del sapere sviluppato da Wikipedia. Tali modalità prevedono sia la messa on line di contenuti culturali sia la visione diretta dei beni, generando un effetto a catena di diffusione virale della conoscenza, che permetterà di raggiungere nuove categorie di utenti.

Inoltre il progetto si rivolge a quel pubblico che è impossibilitato fisicamente a raggiungere i luoghi che detengono questo patrimonio: anziani e disabili. Avvicinare nuovo pubblico significa anche far sì che il patrimonio possa avvicinarsi al pubblico disagiato, nella logica dell’individuo che viene posto al centro del processo di fruizione culturale, attraverso lo strumento delle wikigite, già sperimentate da Wikimedia e rimodellate appositamente su questo tipo di target.

Contesto

Il territorio lombardo è ricchissimo di patrimonio culturale la cui peculiarità è la diffusione capillare a livello locale. Sono infatti presenti, secondo i dati raccolti dall'Osservatorio Culturale di Regione Lombardia, 316 musei, un numero tra i più alti di tutta Italia. Certamente alcuni fattori facilitanti determinano questa ricchezza: l’investimento a favore della Cultura di tutto il territorio della Lombardia, l’interesse vivace dei cittadini lombardi da sempre grandi consumatori di eventi culturali e, non ultimo, la presenza sul territorio di istituzioni mecenatiste che favoriscono lo sviluppo e la realizzazione di progetti culturali di grande impatto. Tra queste istituzioni la Fondazione Cariplo occupa certamente un ruolo di primissimo piano.

Il patrimonio culturale sovracitato costituisce una risorsa, soprattutto per i territori periferici, che spesso non viene visitato perché difficile da conoscere, promuovere e valorizzare. Il bisogno che è stato riscontrato in questo contesto è quello di un’azione di promozione culturale integrata, che abbia una ricaduta positiva sia per le realtà locali sia per quei patrimoni che sono ancora largamente sconosciuti al grande pubblico, anche in vista dei grandi movimenti di visitatori che porterà Expo 2015. La realizzazione di sistemi integrati che permettano una collaborazione fra più realtà museali è stata più volte vista come vincente sia dalla stessa Fondazione Cariplo, sia da Regione Lombardia che hanno promosso a più riprese bandi con questo obiettivo.

Avvicinare nuovo pubblico alla cultura oggi significa raggiungerlo attraverso i canali di largo utilizzo, quali Wikipedia, strumento fortemente utilizzato dai giovani, che ne hanno fatto il loro strumento conoscitivo di elezione, ma anche raggiungerlo fisicamente nei luoghi che frequenta, quali per esempio la scuola, i centri di aggregazione, le strutture dedicate alle persone disagiate (anziani e disabili) nella logica futuristica e avveniristica della domiciliazione della cultura La rete costituisce oggi il più potente ed economico mezzo di comunicazione e divulgazione a disposizione delle Istituzioni culturali per l’avvicinamento del pubblico alle proprie attività; Wikipedia è forse il progetto che meglio incarna la libertà d’informazione e di libera circolazione di contenuti culturali.

Secondo un’analisi longitudinale condotta da Wikimedia Italia, tra le immense risorse che Wikipedia mette a disposizione vi è una carenza di contenuti riguardanti l’archeologia, dovuta sia al limitato numero di addetti ai lavori che siano informaticamente preparati ad arricchire il sito, sia alla difficoltà di trovare informazioni sull'argomento, specie se si tratta di realtà meno conosciute.

A livello internazionale, Wikipedia è già usata come strumento educativo; in Italia alcuni programmi di collaborazione con le scuole sono già stati avviati da Wikimedia Italia (si veda ad esempio lo School and university projects o il Wikipedia Education Program). Considerato quindi che Wikipedia è largamente adoperata da allievi e insegnanti per la ricerca di informazioni e che, al contrario, molte nozioni potenzialmente utili, come ad esempio quelle riguardanti l’archeologia in Lombardia non sono disponibili, il progetto risulta essere particolarmente utile per il contesto descritto.

Nel territorio lombardo sono inoltre attive molte associazioni di volontariato che si occupano di promozione del patrimonio culturale attraverso attività di vario di tipo, come organizzazione di gite e convegni. Anche per questi istituti la rete e Wikipedia costituiscono uno strumento di diffusione.

Spesso queste associazioni sono formate da persone profondamente informate e motivate che credono nel volontariato nell'ambito culturale non solo come servizio pubblico, ma anche come parte fondamentale della propria formazione e crescita personale, se pensiamo ad esempio agli studenti universitari.

È interessante notare che, secondo i dati di Regione Lombardia, circa metà del personale che lavora nei musei lombardi è volontario. Le associazioni costituiscono quindi una preziosa risorsa per gli istituti culturali, i cui volontari devono essere formati e aggiornati anche sui nuovi media, per offrire un contributo ancora più essenziale di quello che già svolgono. Il progetto offrirebbe quindi la possibilità a tre diverse categorie di soggetti quali associazioni, istituti museali e utenti della rete, di ottenere un miglioramento delle proprie risorse culturali, in termini di formazione, visibilità, fruizione, materiali e know how. Da considerare inoltre che, nell'epoca della circolazione sempre più globalizzata delle persone e dei loro desideri di conoscere e di vedere, risulta imperativo innovare i metodi atti a indurre interesse verso i Beni Culturali, soprattutto per quelle fasce di pubblico che usufruiscono di Wikipedia ma non frequentano fisicamente musei e istituzioni culturali.

Musei coinvolti

Raccolte Extraeuropee del Castello Sforzesco di Milano
Le Raccolte extraeuropee del Castello Sforzesco ospitano circa 8000 opere. Il progetto prevede la valorizzazione della collezione archeologica precolombiana, tra le più prestigiose in Europa, formatasi grazie ai lasciti di Federico Balzarotti e altri esploratori del XIX secolo. La collezione si compone principalmente di opere provenienti dal Perù, rappresentative di tutte le culture indigene dal X secolo a.C. alla conquista spagnola.
Fondazione Passaré
La Fondazione Passaré dispone di un cospicuo fondo fotografico. Per il presente progetto si intende digitalizzare parte del fondo di diapositive che documenta il patrimonio archeologico e preistorico africano. Si tratta di almeno 900 scatti a colori, raffiguranti graffiti e pitture rupestri di varie parti dell’Africa, in particolare dell’area sahariana e del Sahel. Dato il grande interesse di Alessandro Passaré per queste testimonianze, spesso si tratta di fotografie realizzate con particolare cura, in cui il dettaglio del soggetto è ben visibile.
Museo civico archeologico di Varese
La sede di Villa Mirabello conserva materiali preistorici del Varesotto che vanno dal Neolitico all'età del Bronzo provenienti dall'Isolino Virginia e dall'abitato neo-eneolitico di Pizzo di Bodio – Bodio Lomnago (VA), scoperto nel 1982. Per quel che riguarda la Protostoria, è ben rappresentata la Cultura di Golasecca alla quale appartiene l’eccezionale corredo della Tomba di Guerriero da Sesto Calende (inizi VI secolo a.C.) con resti del carro e finimenti per due cavalli.
Civico Museo Goffredo Bellini di Asola
La collezione raccolta da Goffredo Bellini e resa pubblica per sua esplicita volontà negli anni '20 si compone di materiali reperiti sia sul mercato antiquario sia sul territorio, in particolare materiale pre e protostorico
Museo Archeologico G. Rambotti di Desenzano
Il Museo archeologico Giovanni Rambotti di Desenzano offre un ampio panorama delle culture preistoriche succedutesi nella regione benacense.
Civico Museo archeologico di Castelleone
Il Museo civico di Castelleone ospita al suo interno diverse collezioni comprendenti oggetti archeologici datati dall'epoca mesolitica all'età del Ferro. Il progetto in particolare si rivolge alla collezione di reperti provenienti dal territorio circostante raccolti da Carlo Bianchessi, che ne fece in seguito dono al Comune.

Realizzazione

Formazione

Archeologi e wikipediani sono stati formati su diversi aspetti della didattica e dell'archeologia, e hanno visitato tutti i musei partecipanti dove sono stati istruiti dai curatori. Gli archeologi sono stati formati su Wikipedia.

Caricamento immagini

I wikipediani hanno caricato su Wikimedia Commons le immagini che sono state fornite dai musei, dopo aver creato template e categorie e essersi occupati degli altri aspetti accessori.

WikiGite

Le WikiGite con gli studenti di medie inferiori e superiori si sono svolte in tre fasi: un primo incontro in classe con una parte sull'archeologia e una su Wikipedia; una visita a uno dei musei guidata dagli archeologi che hanno partecipato al progetto; un terzo incontro di nuovo in classe in cui con l'aiuto di wikipediani e archeologi gli studenti hanno usato le conoscenze acquisite e altro materiale per contribuire a Wikipedia.

Con i gruppi Auser è stato seguito il diverso formato della "Wikigita viene a te".

Nei progetti Wikimedia

itwiki

Su itwiki è stato creata la pagina Progetto:Archeowiki. Gli utenti che partecipano al progetto hanno inserito Template:Utente Archeowiki nella propria pagina utente e possono quindi essere individuati nella Categoria:Utenti progetto Archeowiki.

Nelle pagine di discussione delle voci create o modificate nell'ambito del progetto è stato inserito Template:Archeowiki e sono riunite nella Categoria:Voci Archeowiki.

Commons

Le 775 immagini fornite dai musei sono state inserite in Category:Archeowiki images. Le immagini realizzate dagli studenti durante le WikiGite sono state inserite in Category:WikiGite Archeowiki images.

Comunicazione

Wikimedia Italia
Wikimedia blog

Il 18 luglio 2013 sul blog della Wikimedia Foundation è stato pubblicato un post su Archeowiki scritto da Ginevra Sanvitale

Museums and the Web

Il progetto Archeowiki è stato presentato a Museums and the Web Florence 2014 da Anna Antonini e Sara Chiesa delle Raccolte Extraeuropee del Castello Sforzesco.

Resoconto finale

Archeowiki. Nuovi “archeologi” in Lombardia. Percorsi reali e virtuali. È questo il nome del progetto organizzato da Wikimedia Italia in collaborazione con l’Associazione “MiMondo – Associazione per la promozione delle culture materiali e immateriali del mondo”, il Gruppo Archeologico Ambrosiano (G.A.AM.), le Raccolte Extraeuropee del Castello Sforzesco e la Fondazione Passaré e cofinanziato da Fondazione Cariplo con l’obiettivo di coinvolgere nuovo pubblico nella fruizione del patrimonio archeologico meno conosciuto del territorio lombardo.

Si tratta di un progetto articolato sulla durata di due anni che ha visto il coinvolgimento di alcuni piccoli musei archeologici sparsi sul territorio lombardo e degli studenti delle scuole, ma anche di ragazzi non vedenti dell’Istituto dei Ciechi di Milano.

Gli scopi principali di Archeowiki posso essere così riassunti:

  1. Avvicinare alla cultura e alle realtà museali legate al mondo dell’archeologia nuove fasce di pubblico con particolare riferimento agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, agli anziani e ai disabili.
  2. Promuovere l’affluenza di nuovo pubblico alle istituzioni culturali pubbliche e private del territorio Lombardo.
  3. Moltiplicare le informazioni relative al patrimonio e il numero di utenti raggiunti mediante la condivisione dei saperi tra gli utenti di Wikipedia.
  4. Pubblicazione su Wikipedia delle risorse archeologiche relative alle collezioni degli enti beneficiari del progetto.
  5. Formare personale volontario in grado di implementare le voci e i materiali di Wikipedia in ambito archeologico.
  6. Sperimentare, dimostrare e comunicare la facilità con cui si possono diffondere e condividere i contenuti culturali attraverso Wikipedia.

Il progetto si è quindi articolato in due fasi. Durante la prima di queste ad un piccolo gruppo di wikipediani sono state consegnate circa 400 fotografie raffiguranti alcuni reperti archeologici conservati presso i musei aderenti al progetto e altre 400 digitalizzazioni di diapositive archiviate presso la Fondazine Passaré di Milano e raffiguranti incisioni e pitture rupestri africane. Tutte queste immagini sono state caricate sul sito Wikimedia Commons, il database di file multimediali di Wikipedia, e rese dunque accessibili liberamente agli utenti del web. Tutte queste foto sono corredate di una descrizione sintetica e di dati schematici quali data e luogo del ritrovamento, datazione del reperto, numero d’inventario e riferimenti bibliografici relativi al reperto (si può vedere ad esempio una bottiglia della cultura Moche del Perù).

Dopo un periodo di formazione per wikipediani e archeologi, la seconda fase del progetto ha visto il coinvolgimento diretto degli studenti delle scuole e dell’Istituto dei Ciechi, oltreché di alcuni gruppi di anziani iscritti ad Auser Onlus. A questi tre diversi gruppi di persone corrispondono tre differenti attività.

Con ogni singola classe sono stati organizzati tre incontri tenuti da almeno un wikipediano e un socio del Gruppo Archeologico Ambrosiano. Il primo incontro a scuola consisteva nella presentazione generale del progetto e in una prima introduzione ad una delle istituzioni culturali aderenti allo stesso. Il secondo incontro si svolgeva invece presso il museo: si trattava di una visita guidata incentrata sulla collezione di cui il museo aveva precedentemente fornito le immagini per Wikimedia Commons; la guida era un socio G.A.AM. Infine, il terzo incontro, che si svolgeva nuovamente a scuola, era interamente incentrato alla contribuzione su Wikipedia: dopo una breve introduzione al funzionamento dell’enciclopedia online tenuta da un wikipediano, gli studenti hanno potuto creare o ampliare voci relative al museo che avevano visitato o ai singoli reperti, piuttosto che alle popolazioni cui sono riferiti i vari reperti.

Il percorso con i ragazzi dell’Istituto dei Ciechi di Milano si è svolto in modo molto simile, con un’importante differenza. Per mezzo della stampa 3D il dipartimento INDACO del Politecnico di Milano ha realizzato delle riproduzioni tridimensionali di alcuni reperti conservati presso le Raccolte Extraeuropee del Castello Sforzesco in modo che i non vedenti potessero toccare, e quindi “vedere”, i fragili reperti altrimenti per loro inaccessibili.

Per quanto riguarda i gruppi di persone anziane, il percorso si è limitato ad un incontro tenuto sempre da un wikipediano e un socio G.A.AM. durante il quale sono stati presentati, tramite la proiezione di immagini, uno dei musei aderenti all’iniziativa e alcuni progetti del mondo Wikimedia per permettere loro di conoscere nuovi strumenti per l’accesso libero alla conoscenza.

Al termine del progetto, nel settembre del 2014 si è tenuto un evento conclusivo presso la Fabbrica del Vapore di Milano: gli studenti erano divisi in tante squadre quante erano le classi aderenti al progetto e si sono cimentati in giochi legati al mondo dell’archeologia e, in particolare, ai musei che avevano avuto modo di visitare nell’ambito del progetto.

Volendo dare letteralmente i numeri, al progetto hanno partecipato 11 soci del Gruppo Archeologico Ambrosiano, 3 wikipediani esperti, circa 15 classi e, con il sostegno della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, i seguenti musei:

  • Raccolte Extraeuropee del Castello Sforzesco (Milano)
  • Museo civico archeologico Giovanni Rambotti (Desenzano del Garda, BS)
  • Museo civico di Castelleone (CR)
  • Museo civico archeologico di Villa Mirabello (Varese)
  • Museo civico Goffredo Bellini (Asola, MN)
  • Fondazione Passaré (Milano)

Galleria

Documentazione

Per informazioni