Differenze tra le versioni di "Bando musei archivi biblioteche 2025/Relazioni finali"

Da Wikimedia Italia.
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All’Editathon di fine giugno erano presenti 12 persone, e a valle dell’incontro due di queste
 
All’Editathon di fine giugno erano presenti 12 persone, e a valle dell’incontro due di queste
hanno inserito 6 tavole parietali in Commons e Wikidata. E’ intervenuto un giornalista di Radiosapienza, che ha poi pubblicato un resoconto dell’iniziativa: [https://www.radiosapienza.net/le-tavole-parietali-del-museo-g-b-grassi-
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hanno inserito 6 tavole parietali in Commons e Wikidata. E’ intervenuto un giornalista di Radiosapienza, che ha poi pubblicato un resoconto dell’iniziativa:  
anatomia-comparata-editathon-glam/]
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[https://www.radiosapienza.net/le-tavole-parietali-del-museo-g-b-grassi-anatomia-comparata-editathon-glam/]
  
 
I destinatari dell’evento conclusivo di fine ottobre sono stati 20 studenti di una classe del Liceo Classico Socrate di Roma, accompagnati dall’insegnante di Scienze. Il laboratorio Wiki-GLAM si è svolto nei locali del Museo di Anatomia comparata e ha previsto l’esposizione delle finalità e dei risultati del progetto con una proiezione narrata delle tavole parietali, rivitalizzando così il loro antico ruolo di supporto visivo didattico.
 
I destinatari dell’evento conclusivo di fine ottobre sono stati 20 studenti di una classe del Liceo Classico Socrate di Roma, accompagnati dall’insegnante di Scienze. Il laboratorio Wiki-GLAM si è svolto nei locali del Museo di Anatomia comparata e ha previsto l’esposizione delle finalità e dei risultati del progetto con una proiezione narrata delle tavole parietali, rivitalizzando così il loro antico ruolo di supporto visivo didattico.

Versione delle 09:44, 27 nov 2025

Museo di anatomia comparata Sapienza

Il progetto GLAM dedicato alle tavole parietali del Museo di Anatomia comparata di Sapienza si è svolto nell’arco di 9 mesi, da marzo a novembre 2025.

Questo il percorso in sintesi:

  • marzo selezione delle tavole e allestimento del laboratorio per la digitalizzazione
  • aprile scelta del template e definizione del dataset minimo per ‘tavola parietale’; ricerche bibliografiche e archivistiche (attribuzione, datazione, ecc.)
  • maggio webinar di inizio progetto (16 maggio); prove tecniche di digitalizzazione
  • giugno prime prove di caricamento tavole in Commons e metadatazione in Wikidata; evento editathon (27 giugno)
  • luglio-settembre caricamento tavole in Commons e metadatazione in Wikidata
  • ottobre evento conclusivo (23 ottobre); creazione e arricchimento metadati per collegamenti tavole-libri in Wikidata
  • novembre rendicontazione del progetto

Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti e sono esposti in dettaglio nella pagina di progetto su Wikipedia: w:it:Progetto:GLAM/Museo_di_anatomia_comparata_Sapienza Sono state caricate in Wikimedia Commons con licenza PD un totale di 137 digitalizzazioni, corrispondenti a 102 tavole parietali (alcune tavole hanno disegni su entrambi i lati): commons:Category:Tavole_parietali_del_Museo_di_Anatomia_comparata_di_Roma

Per ogni digitalizzazione è stato creato un item corrispondente su Wikidata, corredato di metadati desumibili dalle tavole stesse oppure dalla ricerca bibliografica e archivistica.

Le tavole non sono firmate né datate, ma grazie alla ricerca su fonti archivistiche e librarie, siamo riusciti a collocare la maggior parte di esse nell'ultimo trentennio dell'Ottocento, più precisamente tra la seconda metà degli anni '70 e la fine del secolo.

Sulle tavole a volte sono presenti annotazioni a mano che recano il riferimento bibliografico relativo all'illustrazione di un libro su cui si basa il disegno, e in questi casi sono stati creati o migliorati gli item relativi a edizioni e autori (es. https://www.wikidata.org/wiki/Q135114161). In questa pagina sono raccolti alcuni esempi dell’impatto di voci migliorate o create su Wikidata: w:it:Progetto:GLAM/Museo_di_anatomia_comparata_Sapienza/Wikidata

E’ stata inoltre realizzata la pagina Wikipedia del Museo di Anatomia comparata: w:it:Museo_di_anatomia_comparata_Giovanni_Battista_Grassi

Gli eventi di disseminazione e partecipazione hanno affiancato il lavoro di digitalizzazione e metadatazione e di ricerca archivistica e bibliografica per tutto il corso del progetto. Il webinar iniziale di maggio, disponibile su YouTube ([1]), ha visto la partecipazione, tra i relatori, di colleghi di altri atenei che hanno svolto o stanno svolgendo progetti analoghi, con i quali si è instaurato un confronto che auspichiamo possa portare a nuovi sviluppi, e di artisti/disegnatori, in un’ottica di apertura, collaborazione e riuso. Al webinar hanno partecipato 81 persone.

All’Editathon di fine giugno erano presenti 12 persone, e a valle dell’incontro due di queste hanno inserito 6 tavole parietali in Commons e Wikidata. E’ intervenuto un giornalista di Radiosapienza, che ha poi pubblicato un resoconto dell’iniziativa: [2]

I destinatari dell’evento conclusivo di fine ottobre sono stati 20 studenti di una classe del Liceo Classico Socrate di Roma, accompagnati dall’insegnante di Scienze. Il laboratorio Wiki-GLAM si è svolto nei locali del Museo di Anatomia comparata e ha previsto l’esposizione delle finalità e dei risultati del progetto con una proiezione narrata delle tavole parietali, rivitalizzando così il loro antico ruolo di supporto visivo didattico. La proiezione è stata affiancata dalla possibilità per le/gli studentesse/i di osservare dal vivo le tavole, i libri di fine Ottocento dalle cui illustrazioni i disegnatori presero spunto, e reperti museali relativi ai soggetti mostrati nelle tavole. La giornata si è conclusa con una visita guidata del Museo a cura del Direttore, Prof. Riccardo Castiglia.

Sulla pagina Instagram del Museo di Anatomia comparata, in collaborazione con la Biblioteca, sono state condivise e descritte circa 15 tavole, raggiungendo buoni risultati in termini di visualizzazioni (in media 1.500 per ogni post).

Per quanto riguarda la gestione delle spese, questa si è scostata di poco rispetto a quanto previsto inizialmente. Infatti, la voce relativa al materiale informativo e promozionale non è stata utilizzata ed i fondi previsti (500 euro) sono stati destinati al capitolo dedicato all’attrezzatura fotografica, insieme al residuo dei costi materiali per gli eventi (258 euro), in modo da poter acquistare un obiettivo macro per la fotocamera ad alta risoluzione e una cd. valigia luminosa).

Il team di progetto, nelle persone di Riccardo Castiglia, Elena De Carolis, Carolina Del Bufalo, Tommaso Paiano e Carlo Tariciotti, con il supporto di Marta Arosio, ha contribuito attivamente al raggiungimento degli obiettivi, ognuno per le proprie competenze e capacità, garantendo costanza e qualità nell’apporto multidisciplinare e interdisciplinare indispensabile alla riuscita di un progetto GLAM dedicato ad un oggetto culturale “ibrido” come le tavole parietali. Riccardo Castiglia, in qualità di Direttore del Museo, ha svolto il ruolo di coordinamento scientifico, nella fase di selezione e descrizione delle tavole e nello svolgimento degli eventi organizzati; Elena De Carolis ha costituito il team di lavoro e svolto il coordinamento organizzativo nelle varie fasi di progetto ed ha inserito le tavole in Commons e Wikidata insieme a Carlo Tariciotti; Carolina Del Bufalo ha svolto attività e dato consulenza per la ricerca storico-bibliografica e archivistica e ha contribuito all’organizzazione del webinar iniziale; Carlo Tariciotti ha svolto il ruolo di coordinamento tecnico nella digitalizzazione, (scelta e fornitura della strumentazione tecnica, allestimento del set fotografico, post- produzione), ha inoltre inserito le tavole in Commons e Wikidata insieme a Elena De Carolis.

La presenza di Tommaso Paiano come volontario e formatore wikipediano è stata utile sia in fase di definizione e avvio di progetto, sia in corso d’opera, in particolare rispetto a:

  • coordinamento e definizione della metodologia di lavoro per la disseminazione del progetto in ambiente wiki (pagina wikipedia dedicata al progetto costantemente aggiornata);
  • definizione del dataset minimo di metadati per la tipologia di bene culturale ‘tavola parietale’;
  • tutoraggio e formazione in itinere per il caricamento in Commons e la metadatazione in Wikidata, insieme a Elena de Carolis e Carlo Tariciotti;
  • partecipazione come moderatore e formatore a tutti gli eventi organizzati.

Fondazione Giangiacomo Feltrinelli

Museo di storia naturale UniPi

Nell’ambito del bando Musei Archivi Biblioteche 2025, il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa ha ricevuto un finanziamento dal Consiglio Direttivo di Wikimedia Italia pari a 5340 € per la digitalizzazione e la condivisione in open access di una parte del proprio patrimonio museale.

Il museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, nel corso dei suoi sei secoli di storia, ha acquisito e conserva collezioni di grande rilievo storico e scientifico che ammontano a oltre un milione di esemplari relativi alle collezioni di zoologia, mineralogia e paleontologia, in gran parte collocati in depositi non accessibili al pubblico. Una delle peculiarità del Museo è data inoltre dalla presenza di un acquario di acqua dolce, realizzato nelle vecchie cantine della Certosa di Pisa, attuale sede del Museo, con decine di vasche che occupano circa 500 metri quadri espositivi e ospitano oltre 100 specie.

Il notevole interesse suscitato dalla digitalizzazione delle collezioni attraverso la realizzazione di modelli 3D, 100 dei quali diffusi con licenza libera su Wikimedia Commons grazie al finanziamento ricevuto per il Bando “Musei, Archivi e Biblioteche 2024”, ha spinto il Museo a proseguire nella campagna di digitalizzazione delle collezioni, sia attraverso l’acquisizione di strumentazione e formazione del personale, che attraverso la ricerca di collaborazioni.

Grazie al finanziamento di Wikimedia Italia è stato possibile acquistare ulteriore strumentazione per incrementare il numero di reperti digitalizzati e dare incarichi a fotografi professionisti che hanno permesso di rendere fruibile il materiale realizzato con licenza libera e promuoverne la diffusione sul web.

Il personale del Museo coinvolto nel progetto che non aveva seguito il corso lo scorso anno ha seguito il corso “Wikimedia community per le istituzioni culturali” grazie al quale ha preso consapevolezza delle funzionalità e delle potenzialità dei progetti Wikimedia.

Come previsto dal progetto sono state caricate su Wikimedia Commons 200 (263, nota dell'ufficio WMIT) fotografie con licenza CC BY-SA, alcune delle quali sono state anche collegate alle rispettive pagine Wikipedia. Il progetto è stato organizzato nelle seguenti fasi:

  1. Selezione degli esemplari delle collezioni e delle specie di pesci presenti negli acquari da includere nel progetto
  2. Realizzazione della campagna fotografica curata da fotografi professionisti
  3. Selezione degli scatti idonei
  4. Preparazione delle didascalie
  5. caricamento sulla piattaforma Wikimedia Commons di 200 fotografie che è possibile consultare a questo link commons:Category:Media_provided_by_Museo_di_storia_naturale_dell'Università_di_Pisa_in_2025
  6. inserimento di alcuni modelli sulle pagine Wikipedia corrispondenti.

Il progetto ha consentito di incrementare il numero di esemplari digitalizzati delle collezioni del Museo. In particolar modo, la realizzazione di foto professionali relative alle specie ospitate nell’acquario del museo ha permesso di arricchire significativamente con contenuti di qualità le relative categorie all’interno di Wikimedia Commons.

Il processo di digitalizzazione delle collezioni e la diffusione in open access sono stati presentati al pubblico sia tramite il web attraverso post sui social del Museo sia attraverso una mostra fotografica mobile che possiamo esporre in sedi universitarie, cittadine e – nel 2026 – anche nelle zone limitrofe.

Teatro Regio di Torino

Il progetto presentato dalla Fondazione Teatro Regio di Torino, nell’ambito del bando Musei, Archivi e Biblioteche 2025 promosso da Wikimedia Italia, ha avuto come finalità principale la valorizzazione e diffusione pubblica di un patrimonio artistico e documentario di eccezionale valore storico, legato alla produzione scenica del Teatro Regio di Torino.

La Fondazione ha infatti reso accessibile al pubblico un corpus di circa duemila bozzetti e figurini realizzati tra il 1969 e gli anni 2020, testimonianza della creatività e dell’evoluzione artistica che hanno accompagnato la storia recente del Teatro. Questi elaborati, conservati presso l’Archivio Storico, rappresentano non soltanto un prezioso strumento di memoria della produzione lirica e coreutica del Teatro Regio, ma anche fonti iconografiche di rilievo per lo studio dell’arte scenografica e del costume teatrale.

Acquisite le immagini in formato digitale secondo elevati standard qualitativi – operazione utile a migliorare la tutela anche dei documenti originali, meno sottoposti a consultazione – il materiale è stato descritto in conformità ai tracciati Wikimedia e i media sono stati rilasciati sulla piattaforma Wikimedia Commons, con licenza CC BY-SA. In questo modo, la Fondazione ha potuto offrire una fruizione completa e trasparente dei contenuti, garantendo al pubblico la possibilità di consultare liberamente la documentazione. La diffusione dei media in licenza libera ha infatti incrementato la visibilità del patrimonio iconografico del Teatro Regio e ha contribuito a promuovere una cultura della conoscenza aperta, in linea con i principi di Wikimedia e con la missione pubblica della Fondazione. Ulteriori approfondimenti saranno peraltro resi disponibili anche attraverso il nuovo portale dell’Archivio Storico del Teatro Regio (attualmente in fase di pubblicazione), secondo standard gli catalografici emanati dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD).

Nel corso del progetto, la Fondazione Teatro Regio di Torino ha potuto molto proficuamente apprendere e applicare, grazie alla collaborazione con l’archivista Anna Gennaro e al supporto dei formatori di Wikimedia Italia, le procedure di caricamento massivo dei dati tramite la piattaforma OpenRefine. Questa attività ha richiesto un approfondito lavoro preparatorio sui campi descrittivi e sul linguaggio di programmazione necessario per garantire la corretta integrazione delle voci e dei metadati all’interno dei progetti Wikimedia. Una volta consolidata la metodologia, l’utilizzo di OpenRefine ha permesso di ottimizzare in modo significativo le tempistiche di pubblicazione, consentendo il caricamento massivo delle immagini e delle relative schede descrittive in modo accurato, coerente e conforme.

A conclusione del progetto, al fine di illustrare in maniera sintetica e immediata il lavoro svolto, è stato realizzato un docu-video istituzionale: un tour virtuale all’interno degli Archivi del Teatro Regio, in cui viene illustrato il percorso progettuale e le fasi operative. Il video accompagna gli utenti in un percorso di scoperta dei materiali digitalizzati e dei luoghi in cui essi sono custoditi, contribuendo a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conservazione e condivisione del patrimonio culturale. Anch’esso è stato reso disponibile su Wikimedia Commons, così da documentare e diffondere il progetto e la collaborazione.

A completamento delle attività di divulgazione, è stato organizzato un editathon dedicato alla comunità dei wikimediani, durante il quale è stato possibile lavorare congiuntamente all’integrazione dei contenuti su Wikimedia Commons e al popolamento delle voci Wikipedia dedicate a opere, registi, scenografi e artisti che hanno collaborato con il Teatro. In tal modo, è stato possibile ampliare ulteriormente la diffusione della conoscenza del mondo dell’opera e dello spettacolo dal vivo. L’iniziativa ha riscosso un riscontro molto positivo in termini di partecipazione e di interesse, consolidando la visibilità dell’Archivio Storico e favorendo l’incontro tra il Teatro e le comunità di riferimento del mondo Wikimedia.

Il progetto ha inoltre consentito di accrescere le competenze interne dell’Ente in materia di gestione dei contenuti aperti e di condivisione online. Il personale coinvolto ha partecipato ai percorsi formativi promossi da Wikimedia Italia, acquisendo strumenti operativi utili per proseguire in modo autonomo le attività di caricamento e descrizione dei materiali.

In conclusione, il progetto ha rappresentato un’esperienza di grande valore per la Fondazione Teatro Regio di Torino, sia dal punto di vista tecnico-scientifico che da quello culturale e divulgativo. La collaborazione con Wikimedia Italia ha consentito di sviluppare nuove competenze, di attuare un modello virtuoso di digitalizzazione e condivisione del patrimonio e di riaffermare il ruolo del Teatro come istituzione culturale aperta, inclusiva e orientata alla diffusione del sapere

Comune di Alatri

Museo civico alpino di Usseglio

Ente gestore: Associazione Amici del Museo Civico Alpino Arnaldo Tazzetti del Comune di Usseglio APS

Il Museo Civico Alpino ”Arnaldo Tazzetti” di Usseglio (TO), che si occupa di vari ambiti della cultura e della natura locale, conserva all’interno della collezione di scienze naturali raccolte di notevole interesse per lo studio della biodiversità del territorio alpino. È stata infatti donata nel 2023 al Museo una collezione di farfalle (circa 1300 esemplari) comprendente la quasi totalità delle specie di lepidotteri diurni presenti nelle valli di Lanzo in Piemonte (dove il Museo è situato). Tale collezione, tuttavia, supera i confini geografici di tali valli, in quanto comprende anche numerose specie tipiche di altre località montane piemontesi, liguri, dell’Abruzzo e della Sardegna. La ricchezza della collezione consente di operare collegamenti tassonomici tra specie di Lepidotteri distribuite in diverse aree dell’Italia, al fine di studiare la biologia della distribuzione di questi insetti.

Inoltre, dal 2024 il Museo ha avviato una campagna per lo studio della flora tipica del territorio. Tale progetto si è concretizzato nella costituzione di un erbario, che è diventato parte integrante della collezione di scienze naturali del Museo. Il continuo apporto di nuovo materiale all’erbario rende possibile l’aggregazione di materiale scientifico di elevato interesse dal punto di vista botanico e conservazionistico. Il Museo si è impegnato a depositare immagini di qualità da pubblicare su Wiki Commons con licen- za Creative Commons BY-SA. Le immagini condivise provengono dalla digitalizzazione di alcune delle proprie collezioni naturalistiche: farfalle ed erbario. Inoltre il contributo a Wikipedia si estende con la traduzione di pagine e con l’inserimento di nuove voci.

A conclusione del progetto, a cui hanno partecipato quattro volontari (di cui tre hanno completato il corso di formazione):

  • è stata digitalizzata una considerevole parte della collezione di farfalle
  • è stato digitalizzato l’intero erbario
  • sono state caricate circa 330 immagini della collezione di farfalle, comprese microfotografie di particolari significativi
  • sono state caricate circa 180 immagini di piante dell’erbario del museo, comprese microfotografie di particolari significativi
  • sono state tradotte alcune pagine presenti su Wikipedia solo in lingua inglese, create alcune nuove voci:
  1. w:it:Salix eleagnos
  2. w:it:Campanula rhomboidalis
  3. w:it:Euphorbia verrucosa
  4. w:it:Centaurea thuillieri
  5. w:it:Vicia cracca
  6. w:it:Hypericum maculatum
  7. w:it:Leptidea duponcheli
  8. w:it:Calystegia silvatica
  9. w:it:Melanargia larissa
  10. w:it:Pseudophilotes vicrama
  11. w:it:Glaucopsyche alexise)
  • sono state inserite nelle pagine pertinenti le immagini (circa 10) realizzate nell’ambito del presente progetto
  • è stato organizzato un evento pubblico (Le collezioni del Museo. Digitalizzazione e condivisione in Open Access, 2 Agosto 2025) che è stato inserito nel calendario estivo delle attività culturali dal Museo. Durante l’evento è stato presentato il progetto, le attività della Wikimedia Foundation, le modalità di contribuzione e in generale la filosofia Open Access.
  • le immagini digitalizzate dell’erbario sono state utilizzate all’interno della mostra temporanea “Erbe Erbari Erbolari” (Museo Civico Alpino “Arnaldo Tazzetti”, 27 giugno-7 settembre 2025, prorogata fino al 5 ottobre 2025)

Il Museo continuerà a contribuire all’attività di Wikipedia, in particolare:

  • condividendo immagini digitalizzate delle proprie collezioni
  • traducendo in italiano schede non ancora presenti e curando l’inserimento di nuove voci
  • organizzando occasioni di incontro e di divulgazione sull’Open Access e su come i progetti Wikimedia ne siano un pilastro fondamentale
  • dando evidenza sul proprio sito della partecipazione ed evolversi del progetto
Spese

Si riporta di seguito il dettaglio delle spese effettuate. Voce di spesa: Attrezzatura informatica e fotografica finalizzata alla produ zione dei contenuti digitali Spesa effettiva: € 5273,88 I fondi sono stati utilizzati per l’acquisto di strumentazione destinata alla digitalizzazione delle collezioni (sia attraverso fotografia tradizionale sia con microfotografia), all’elaborazione e all’archiviazione delle immagini. Nello specifico sono stati acquistati un obiettivo macro per fotocamera Canon, un light-box fotografico, uno stereomicroscopio e rispettiva telecamera USB, un mini PC con monitor e accessori vari per la macchina fotografica e la digitalizzazione. Voce di spesa: Costi materiali per l’organizzazione di eventi Spesa effettiva: € 241,07 I fondi sono stai utilizzati per la stampa tipografica di espositori da interno ed esterno (roll-up) per presentare l’evento di restituzione al pubblico delle attività svoltesi nell’ambito del presente progetto.

Biblioteca centrale del CNR

Contesto e obiettivi

La Biblioteca Centrale “G. Marconi” del CNR conserva un vasto patrimonio cartografico scientifico, testimonianza di decenni di ricerca in ambito geologico, sismologico, geomorfologico e ambientale. Con il progetto Carte geografiche, memoria e innovazione, finanziato dal bando Wikimedia Italia – MAB 2025, la Biblioteca ha perseguito l’obiettivo di valorizzare tale patrimonio attraverso attività di digitalizzazione, descrizione e diffusione online, secondo i principi dell’open access e della conoscenza condivisa. Il progetto ha inteso coniugare memoria e innovazione, garantendo la conservazione digitale e l’accessibilità pubblica dei materiali cartografici e promuovendo la cultura della riusabilità dei dati scientifici con licenza CC BY-SA.

Attività realizzate

Nel corso del progetto sono state realizzate le seguenti attività principali:

  • Analisi e selezione delle carte geografiche di maggiore rilevanza storica e scientifica.
  • Digitalizzazione ad alta risoluzione di materiali cartografici (carte geomorfologiche, batimetriche, magnetometriche, idrogeologiche e sismiche).
  • Digitalizzazione e metadatazione completa dell’Atlas of isoseismal maps of Italian earthquakes e del Catalogo dei terremoti italiani dall’anno 1000 al 1980.
  • Approfondimento tematico sul riuso delle linee ferroviarie dismesse nel Mezzogiorno, connesso ai materiali e ai dati del portale geoportaleferroviaciclabilelucana.it.
  • Collaborazione con strutture del CNR (IGAG, ISEM, Ufficio Agenda Digitale, Unità Comunicazione e Relazioni con il Pubblico, Ufficio Stampa) per la diffusione e la valorizzazione dei risultati.
  • Pubblicazione dei contenuti digitalizzati su Wikimedia Commons in formato aperto e con licenza libera.
Risultati raggiunti
  • Numero di carte geografiche digitalizzate: 380
  • Numero di accessi online (al 7/11/2025):
  • Atlas of isoseismal maps of Italian earthquakes: 128.589 visualizzazioni; 115 file utilizzati; 96 pagine Wikipedia riportano le digitalizzazioni.
  • Catalogo dei terremoti italiani dall’anno 1000 al 1980: 9.526 visualizzazioni; 2 pagine Wikipedia riportano questi file.

Ulteriori risultati:

  • Forte impatto per la comunità di ricerca, professionale e pubblica.
  • Valorizzazione del patrimonio cartografico storico-scientifico e ampliamento della fruizione.
  • Pubblicazione online delle risorse digitali con licenza CC BY-SA.
  • Potenziamento delle competenze interne della Biblioteca.
  • Rafforzamento della cooperazione tra biblioteche e istituti del CNR.
  • Promozione della conoscenza scientifica e geografica presso il pubblico.
  • Ampliamento delle progettualità con il progetto CNR-ISTC per la valorizzazione del patrimonio della Biblioteca dell’Istituto per i Sordi e con ulteriori materiali cartografici del CNR, quale ad esempio lo Structural Model of Italy, scale 1 to 500000
Spese sostenute

Le risorse economiche assegnate dal bando, pari a € 6.500, sono state integrate da un cofinanziamento della Unità Pianificazione, Programmazione e Biblioteca Centrale. La spesa complessiva è di 20.574,00 (+IVA), per un totale complessivo di € 25.100,28, utilizzati per: - Acquisto di scanner, software e licenze per la gestione dei file digitali.

Tutte le spese sono regolarmente documentate e corredate dai giustificativi di pagamento, annullati con la dicitura: “Spesa rientrante nel progetto finanziato con Bando Wikimedia Italia – MAB 2025”.

Analisi delle eventuali criticità o scostamenti

Durante l’attuazione del progetto non si sono registrate criticità rilevanti. Eventuali variazioni rispetto alla pianificazione iniziale hanno riguardato la selezione dei materiali da digitalizzare, al fine di includere documenti di particolare valore scientifico e storico. Tutti gli interventi sono stati completati nei tempi previsti e con risultati superiori alle attese.

Valutazione finale e prospettive future

Il progetto ha pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati, contribuendo a preservare e rendere accessibile un patrimonio di grande valore per la storia della ricerca scientifica italiana. Le attività svolte hanno inoltre aperto la strada a futuri interventi di digitalizzazione sistematica del fondo cartografico del CNR e a nuove forme di collaborazione con le piattaforme Wikimedia, a beneficio della comunità scientifica e del pubblico generale.

La progettualità si è inoltre ampliata con il coinvolgimento del progetto CNR-ISTC per la valorizzazione del patrimonio della Biblioteca dell’Istituto per i Sordi, in un’ottica di rete e di condivisione delle buone pratiche di digitalizzazione e accesso aperto commons:Category:Media_from_CNR_ISTC)

Allegati

Associazione astrofili spezzini

Accademia della lingua barese

Di seguito elenco quanto caricato sino ad oggi:

  1. Antonio Nitti di Vito - Appunti di folklore barese (Giuochi infantili); Martina Franca, Apulia, 1912
  2. Davide Lopez - Canti baresi – Bari, Gius. Laterza & Figli, 1915
  3. Controesame ed appendice in difesa della Reale Basilica di San Niccola di Bari, Napoli, Porcelli, 1831
  4. Antonio Nitti di Vito - Fiabe e Favole (Dialetto barese), Roma, Unione editoriale d’Italia, 1940
  5. Francesco Saverio Abbrescia - Nel I° Centenario dalla nascita
  6. Gaetano Granieri - La fine du munne e u gedizzie nneversale, Poema dialettale, 2a ed., Bari, Pansini, 1942
  7. Antonio Nitti di Vito - Le Turchie – Sonetti in dialetto barese, Trani, Vecchi, 1912
  8. Antonio Nitti di Vito - Liriche dialettali baresi, 2a ed., Gius. Laterza & figli, 1928
  9. Memoria per la insigne Basilica di San Nicola, Napoli. Tip. Porcelli, 10 agosto 1830
  10. Per D. Niccola Chyurlia marchese di Lizzano contro il comune di Lizzano, Lecce, 1820, Tip. V.zo Marino
  11. Per il Real Capitolo di S. Niccolò di Bari ed in difesa de’ reali diritti che rappresenta S. Maestà su di quella Real Chiesa. Avverso la pretensione di monsignor Arcivescovo, da esaminarsi nella Real Camera di S. Chiara, Napoli, 2 marzo 1766
  12. Processo alla malavita barese, Resoconto stenografico quotidiano giornalistico, 6 aprile 1891
  13. F.sco S. Abbrescia - Rime baresi,  Bari, Tip. Petruzzelli, 1848
  14. Sommario de' Titoli e Documenti per la Reale Basilica di S. Nicola di Bari
  15. (Uomini di Puglia) – Augusto Cerri - Armando Perotti, Bari, Laterza e Polo, 1931
  16. Armando Perotti - Vita pugliese - Quattro letture, Bari, Ed. Dante A., 1904
  17. Iì sò de BBare -modi di dire
  18. F.sco S. Abbrescia - Orazione per la coronazione solenne Madonna del Pozzo di Capurso, 1852

Dobbiamo lamentare, purtroppo, il mancato coinvolgimento di scuole, cosa su cui facevamo affidamento per la realizzazione delle attività previste, cui ha sopperito il sottoscritto, tempi disponibili permettendo. La nostra attività, comunque, continuerà fornendo nei rapporti con Wikimedia.

Museo civico archeologico di Rosignano Marittimo