Differenze tra le versioni di "Wikisource in biblioteca"
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Può essere proposta alle scuole o alle biblioteche come primo approccio pratico al lavoro collaborativo e come esempio efficace di riuso di opere di pubblico dominio | Può essere proposta alle scuole o alle biblioteche come primo approccio pratico al lavoro collaborativo e come esempio efficace di riuso di opere di pubblico dominio |
Versione delle 13:17, 22 feb 2015
Laboratorio Wikisource per ragazzi ed adulti alla Biblioteca comunale di Trento
L'evento
Sabato 14 febbraio 2015, nell'ambito del CoderDojo della Biblioteca comunale di Trento, è stato proposto ai genitori che accompagnano i bambini e ai ragazzi più grandi di lavorare su Wikisource.
Alla prima parte dell'incontro hanno partecipato tutti gli iscritti al CoderDojo: bambini, ragazzi e adulti che li accompagnavano (circa 60 persone). È stata fatta una breve presentazione di Wikisource: qualche informazione sul significato di "pubblico dominio" e sulle possibilità di riuso creativo delle opere che questo permette; e poi che cos'è Wikisource, come funziona, come avviene la rilettura, usando un pc e un proiettore per far vedere come lavorare sul testo. Alla fine della presentazione (durata circa 15 minuti) il gruppo si è diviso: i più piccoli con i genitori per le consuete attività del CoderDojo; gli altri in un'altra sala hanno scelto di lavorare alla rilettura dei testi di Wikisource.
Il gruppo di rilettori era composto da sei o sette ragazzi fra i 10 e i 13 anni, da alcuni adulti che li accompagnavano e un paio di ragazze 17-20enni, in tutto erano una quindicina di "rilettori attivi", con due bibliotecarie e altri due volontari nel ruolo di mentori.
I ragazzi hanno lavorato con interesse e divertimento: una volta fatte le prime prove di rilettura potevano scegliere se tornare alle consuete attività del CoderDojo o se continuare con Wikisource, e tutti sono rimasti fino alla fine.
Avevamo pensato di preparare dei testi per ragazzi da rileggere, ma poi abbiamo capito che ai ragazzi non interessavano tanto i contenuti, quanto proprio l'operazione della della rilettura indipendentemente dal testo e hanno capito l'importanza del portare le pagine dal 75% al 100%. Infatti hanno riletto le pagine di Tolstoj libro del mese, che erano abbastanza chiare per la rilettura; qualcuno si è cercato altri testi in autonomia (fra cui "I monumenti e le opere d'arte della città di Benevento" per esempio), abbiamo insegnato loro a fare la ricerca fra i SAL al 75% e si sono arrangiati (unico problema: la presenza di molti testi senza immagine a fronte, ma poi abbiamo risolto facendo ricerche fra i file .djvu)
Un aspetto che li ha affascinati e divertiti era vedere la foto del libro "antico" trasformata in testo dall'altra parte, e la possibilità per tutti di "smontare e rimontare" quel testo che sulla foto sembra intoccabile.
Ci sono alcune foto nelle pagine Facebook della biblioteca [1] e del Coderdojo Trento [2].
Punti di forza
E' un'attività che non richiede lunghi tempi di preparazione, né competenze troppo raffinate, in particolare per il ruolo di mentor.
Può essere proposta alle scuole o alle biblioteche come primo approccio pratico al lavoro collaborativo e come esempio efficace di riuso di opere di pubblico dominio
Lo stesso appuntamento può essere aperto ad adulti e ragazzi grandi, senza dover differenziare troppo le attività in base alle età
Punti di debolezza
Prevedere un numero adeguato di mentori, soprattutto se il pubblico non ha mai lavorato prima con Wikisource e soprattutto per la prima parte del laboratorio, fino a che non comincia la rilettura individuale. Almeno un mentor ogni 3 partecipanti.
Preparare in anticipo una scelta di testi da proporre, per avere più tempo per sperimentare la rilettura e poter disporre subito di una serie di casi degli errori da correggere durante i laboratori. Meglio ancora se si riesce a proporre pagine in cui ci sono errori, per evitare di far rileggere pagine che non richiedono interventi, perché la lettura e basta dopo un po' annoia.
Se l'attività si svolge nell'ambito del CoderDojo, non destinare l'attività agli adulti (mentre i ragazzi fanno altro), come avevamo erroneamente previsto, perché gli adulti restano sempre insieme ai ragazzi; quindi il pubblico sarà di adulti e ragazzi insieme
Prevedere un numero sufficiente di pc individuali, se chi partecipa non ne ha uno proprio (e quindi ciabatte e prolunghe sufficienti), una rete wifi adeguata al traffico dati che si genera, e, per la presentazione iniziale, una proiezione di grandi dimensioni perché il pubblico possa riuscire a leggere il testo delle pagine.