Differenze tra le versioni di "Preparazione piano annuale 2022/Formazione"

Da Wikimedia Italia.
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*Marco Chemello
 
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*Alessia Cuccaro
 
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*Piergiovanna Grossi
 
*Ignazio Ligotti
 
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*Francesca Lissoni
 
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*Iolanda Pensa
 
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*Matteo Ruffoni
 
*Matteo Ruffoni
  

Versione delle 08:56, 20 ott 2021

Attività di interesse generale da Statuto

4. educazione, istruzione e formazione professionale, nonché attività culturali di interesse sociale con finalità educativa, di cui all'articolo 5, comma 1, lettera d) del Codice del terzo settore, e formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo scolastico e formativo, alla prevenzione del bullismo e al contrasto della povertà educativa, di cui all'articolo 5, comma 1, lettera l) del Codice del terzo settore:

  • organizzazione di corsi e iniziative di formazione e informazione, anche all'interno o in collaborazione con scuole e università, aventi a oggetto la conoscenza libera, gli approcci partecipativi e l'uso consapevole della rete e degli strumenti informatici.

Gruppo di lavoro

Per il direttivo: Paolo Mauri e Iolanda
Per lo staff: Francesca e Alice
Volontari: Ignazio Ligotti; Roberta Reginato; Eleonora Pantò; Federica Gaspari; Luigi Catalani; Matteo Ruffoni; Marco Chemello; Federico Benvenuti

Incontri

Materiali utili

Primo incontro

Martedì 5 ottobre, ore 18, Stanza istruzione

Presenti
  • Emma Baldin
  • Federico Benvenuti
  • Luigi Catalani
  • Marco Chemello
  • Alessia Cuccaro
  • Ignazio Ligotti
  • Francesca Lissoni
  • Paolo Mauri
  • Eleonora Pantò
  • Iolanda Pensa
  • Roberta reginato
  • Camilla Speriani
  • Federica Gaspari
Report
  • Intro Iolanda: momento di cambiamento: no gestione puntuale da parte dello staff di tutte le richieste delle scuole. Formare i volontari e coadiuvare e sostenere anche una "cooperativa/start up" esterna. Creazione di team di formatori certificati. A livello di staff, non viene sostituito precisamente quello che era il ruolo di Giovanna, ma bisogna ragionare su nuovo ruolo con nuovi obiettivi.
  • Aumentare i contributori con corsi online aperti a tutti. Appuntamento fisso. Avvicinare chi passa da Wikipedia.
  • Cercare utenti dovrebbe essere il nostro obiettivo. Passare per le scuole.
  • Lavorare su Wikipedia porta a sviluppare competenze trasversali: impari a contribuire e in più si lavora su temi “interessanti”. Dare una chiave (Wikipedia) per affrontare alcuni temi: fake news, …
  • Macrobiettivo: cambiamento culturale
  • Intercettare i ragazzi in luoghi diversi dalla scuola. Rischio che diventi noiosa Wikipedia a scuola
  • Coderdojo
  • Wikipedia la conoscono tutti, ma viene messa in discussione la reputazione quando entra nel mondo della didattica. Spesso gli argomenti su cui si propone di lavorare non sono legati al programma scolastico e per cui non tutti i docenti colgono gli aspetti innovativi che uno strumento di Wikipedia può portare.
  • Parlare anche di numeri: di che bacino stiamo parlando? A quanti studenti puntiamo? Misuriamo il numero di utenti "attivati" come contributori o gli utenti "sensibilizzati" (misurandone nuove competenze)?
  • Indagine con focus group
  • Follow up con i docenti che hanno partecipato ai corsi: insistere con chi ha già fatto qualcosa, altrimenti li perdiamo.
  • Attivare rapporti con istituzioni in regioni dove non siamo presenti, per arrivare a tutte le scuole
  • Puntare sulla università dove c’è terreno più fertile tra gli studenti, mentre nelle scuole di grado inferiore si può puntare più sui docenti
  • Previste attività anche per contributori attivi: wikipediani, osmer… Formarli, certificarli e non gestire noi
  • Corrispondenza tra grandi investimenti economici e risultati attesi. Ambiziosi. Su cosa puntiamo di più, anche come budget, rispetto agli obiettivi della strategia?
  • Lato comunicazione questo lavoro può essere accompagnato da campagne informative sul dietro le quinte di Wikipedia
  • Certificazione discorso interessante. Non facile coinvolgere gli studenti nella contribuzione. Convincere i docenti sulla bontà del lavoro che si può fare. Farli diventare coproduttori di qualcosa è importante.
  • Valorizzare anche cosa piace fare ai volontari. Wikimedia dà supporto
  • Migliorare competenze: comunità Wikimedia, istituzioni (in modo trasversale), … proposta di formazione più ampia

Secondo incontro

Martedì 12 ottobre, ore 18, Stanza istruzione

Presenti
  • Emma Baldin
  • Federico Benvenuti
  • Marco Chemello
  • Alessia Cuccaro
  • Ignazio Ligotti
  • Francesca Lissoni
  • Eleonora Pantò
  • Iolanda Pensa
  • Camilla Speriani
  • Federica Gaspari
  • Piergiovanna Grossi
  • Matteo Ruffoni
Report
  • lo scopo di questo secondo incontro è andare sul concreto condensando le attività frammentate. Intanto, dai confronti precedenti, abbiamo individuato due impatti principali e due outcome
  • la priorità oggi è quella di stabilire le attività e gli output
  • Iolanda ha una perplessità, la correlazione tra fare formazione e avere come risultato nuovi soci è indiretta, invece bisognerebbe stabilire una correlazione diretta tra attività e contributori. Problema numerico: i contributori di Wikipedia Italia non sono tanti. Iolanda userebbe un indicatore numerico sulle persone che sono state formate, sondando le competenze che hanno acquisito. Progetti pilota per approvare nuove tecniche in area formazione.
  • Per aumentare i contributori le due attività (formazione di base sui progetti Wikimedia e MOOC) rimangono distinte: la prima è targettizzata mentre la seconda può raggiungere un pubblico più ampio
  • Nel momento che si identifica un output quello rimane, mentre le attività pianificate possono essere modificate in corso d'opera
  • Per Iolanda Wikimedia Italia lavora meglio quando raggiunge un pubblico già esistente, in partnership
  • Due percorsi didattici diversi, uno per chi è già insito nei progetti (formazione per scrivere meglio le voci oppure di carattere tecnico) e un altro per chi non lo è e parte da zero -> piattaforma da creare con livelli differenziati di formazione (beginner/advanced) oppure posti dove inserire OR quindi su piattaforme diverse (YT, Wikibook, Wikiversity) -> attenzione a non sovrapporre il lavoro con gli altri gruppi
  • Iolanda propone sotto consiglio di Ignazio un evento in digitale con una registrazione ma organizzato live (tipo Barbero, raccolta domande dei volontari) -> questo rientra nell'aumento delle competenze. Fare formazione per dare risposta a tutte le domande che riceviamo via telefono e email come Wikimedia Italia
  • Camilla propone di inserire nella colonna degli output gli indicatori numerici. Lo sforzo sull'outcome è quello di documentare il cambio di comportamento (diventare volontario, contributore importante, la consapevolezza con cui si usano gli strumenti) magari anno per anno e il suo incremento o regolarità -> avere un ritorno sulle persone contattate, li c'è la prima verifica del cambiamento -> MISURARE LA CONSAPEVOLEZZA DEL SOFTWARE LIBERO -> per capire come raggiungere il target a cui si sta pensando. Filo rosso -> i progetti di Wikimedia sono rivolti alla massa
  • attività diretta: offerta formativa per studenti e giovani -> proviamo a lasciare da parte questa attività per sperimentare la certificazione dei volontari -> non è WMI a realizzare le attività ma formatori esterni che lo faranno e WMI li valorizzerà
  • scorporare la questione dei bandi? può essere furbo avere un'idea quantitativa dei bandi o iniziative per avere un supporto esterno
  • collaborare con le case editrici per sviluppare la conoscenza libera -> attività a lungo termine ma necessaria per avere maggiore impatto nazionale e si può già negoziare -> adesso manca la risorsa interna che se ne occupi. Marco fa notare che porta via tanto tempo
  • collaborare con i promotori open science (associazioni nazionali, consiglio dei rettori) -> manca sempre la risorsa interna -> a lungo termine
  • valorizzare le competenze trasversali di Wikipedia legato alle scuole (educazione civica digitale) -> da mettere nella colonna comunicazione -> modulo per brandizzare la formazione dei formatori certificati
  • arrivare alle istituzioni in regioni dove non ci siamo -> nelle metriche possiamo inserire che in generale vogliamo arrivare nelle regioni dove non siamo attivi -> attenzione nazionale -> privilegiare dovunque possibile nelle regioni dove siamo poco presenti -> formare i formatori in quelle regioni, così è più facile che si attivino
  • il punto di creare partnership per arrivare al pubblico tramite aggregatori lo consideriamo come supporto metodologico/metodo di lavoro
  • creazione di pacchetti di formazione che possano aiutare i formatori e noi che possiamo proporli ai partner per aiutare nella comunicazione -> dividere i pacchetti in livelli (base, avanzato) che possono variare dalle poche ore ad una settimana intensiva oppure distribuiti in un lasso di tempo maggiore come un mese e mezzo
  • gli scorsi anni si aveva piano dell'offerta formativa solo per le scuole -> 2022 anche per l'università?
  • quasi tutti i libri delle scuole medie trattano il tema dell'agenda 2030, si potrebbe inserire nell'offerta formativa
  • PROPOSTE FORMATIVE per istituzioni rientra nel filone dei vari pacchetti di formazione
  • idea dell'esposizione permanente al Mudec su Wikipedia -> a lungo termine, non prioritario
  • promuovere le opere teatrali sostenute da WMI -> rientra nella pianificazione 2022 -> avvicina ai temi di WMI -> bella ma poco nota nel mondo dei progetti. Pubblicizzare quanto fatto e ideare nuove iniziative di questo tipo
  • presenza annuale sui media nazionali e locali -> non abbiamo più un area comunicazione ma deve essere consapevole -> già prevista per 2022
  • sostenere itwikicon e altri eventi per i volontari -> rinforzare la comunità, iniziative che permettono ai volontari di rafforzare le competenze -> sostegno per le borse o all'organizzazione
  • Sportello consulenza di Creative Commons sui progetti Wikimedia -> poco conosciuto, da pubblicizzare
  • formazione software libero -> coagulare le risorse che servono ed indirizzarle ad un pubblico più ampio
  • spazio per ricerca e sviluppo

In vista del terzo incontro, riordiniamo le attività e arriviamo con una proposta di output. Bisognerà poi affrontare il tema fondamentale degli input: quali risorse servono, di personale ed economiche; quali tempi ci diamo;...

Terzo incontro

Martedì 19 ottobre, ore 18, Stanza istruzione

Presenti
  • Emma Baldin
  • Federico Benvenuti
  • Marco Chemello
  • Alessia Cuccaro
  • Piergiovanna Grossi
  • Ignazio Ligotti
  • Francesca Lissoni
  • Alice Montrasio
  • Eleonora Pantò
  • Erica Pedone
  • Iolanda Pensa
  • Matteo Ruffoni
Report

A partire da quanto emerso dai primi due incontri, si è cercato di organizzare le attività che sono emerse in macro-attività e sotto-attività, sempre tenendo presente la strategia e i due impatti. Questo anche perché internamente con il tesoriere si è iniziato a definire il piano economco. Una macro-attività che sembra prevalere sulle altre è quella di produrre pacchetti formativi su diversi temi come i progetti Wikimedia, OSM, software e licenze libere, ma anche in base al target e ai vari livelli di fruzione.

L'obiettivo dell'incontro di oggi è quella di andare nello specifico identificando gli output (le metriche) e gli input (cosa serve effettivamente per realizzare l'attività).

Iolanda Pensa afferma di voler dare priorità alla certificazione dei formatori che ritiene un'attività di autovalutazione del lavoro fatto e da fare. Passaggio chiave -> saranno i formatori a prendere contatti con le scuole. I formatori certificati producono a loro volta nuovi formatori e quindi questa attività la si potrà assegnare anche esternamente. Comunque nel primo periodo andranno certificati quei formatori che lavorano per e con WMI da tempo. Per farlo si coinvolgerà un valutatore esterno.

Inoltre, si ha l'esigenza di inserire una figura di tutoring (affiancamento) nell'ambito dei pacchetti formativi che, a loro volta, diverrebbero un sostegno ai formatori. Quindi bisognerà strutturare le attività in processi formativi piuttosto che pacchetti slegati.

Inoltre, pone l'accento sulla questione del sostegno ai bandi esterni che anch'essi richiedono attività di formazione partendo dall'interno.

Invece, l'accrescimento della consapevolezza (comprensione migliore dei progetti) che ha come attività il focus group può diventare un outcome su larga scala.

Il Convegno delle Stelline rimane anche nel 2022.

L'Osservatorio scuole, di cui Iolanda è fautrice e grande sostenitrice crea un'attenzione per le voci di Wikipedia che riguardano il programma scolastico italiano e vengono monitorate nel tempo; attualmente è poco visibile quindi si ha la necessità di renderlo maggiormente visibile.

Il coinvolgimento delle case editrici, essendo un'attività nuova per WMI, richiede un lavoro di networking e va commissionato esternamente. Inoltre, il lavoro di certificazione deve anche essere commissionato al di fuori di WMI per capire se può servire un sostegno per facilitare spin off, ecc. Iolanda farebbe partire un progetto pilota di un anno ed eventualmente in futuro creare impresa sociale. Anche l'attività di creazione dei pacchetti formativi, essendo per il momento interna a WMI, può essere commissionata ad esterni. Inoltre, Iolanda si interroga sull'ipotesi che WMI sia fautrice di eventi, essendo un tema spinoso, andrebbe meglio chiarita la frequenza con la quale andrebbero creati.

Ignazio Ligotti è dubbioso sulla possibilità di creare impresa sociale, quindi un collettivo esterno ma Iolanda afferma che è comunque una possibilità e attualmente rimane tale ma in futuro ci saranno le condizioni per poterla creare, visto che in parte ci sono giò adesso.

Matteo Ruffoni interviene affermando che come associazione si deve creare un mercato della formazione e bisogna tenere sempre informati i soci e gli Sh di WMI su tutto. I vari aspetti discussi fino ad oggi vanno tenuti insieme per non perdere la strategia d'insieme.

Secondo Francesca Lissoni per i volontari si può proporre un evento solo, tipo summer school, per evitare di essere dispersivi proponendo troppi eventi.

Secondo Iolanda ogni anno deve esserci un budget per lo sviluppo e l'aggiornamento dei materiali precedenti per crearne di nuovi.

Staff di WMI forma sempre sugli stessi argomenti quindi meglio puntare su tutoring e affiancamento.

Gli eventi internazionali delle comunità OpenStreetMap e Wikimedia sono già previsti nel budget della comunità (gruppo 1)

Piergiovanna Grossi ha proposto l'attività di laboratori all'università di Verona. L'obiettivo dei laboratori presso il dipartimento di lingue e letterature straniere è quello di fare formazione in univeristà ma anche creare contenuti liberi specifici (come la mappa della viabilità antica) tramite gli strumenti di OSM, creando un pacchetto formativo da riutilizzare. Collegata a questa attività c'è la possibilità di attivare degli stage tra WMI e l'università e inserire nel corso di laurea magistrale in Digital Humanities dei corsi impartiti da WMI. Iolanda chiede se questa attività può essere inserita nei microgrant, Piergiovanna non lo sa con certezza. Il budget per questo progetto potrebbe aumentare l'anno prossimo. In questa attività formatore è Piergiovanna (ha già segnalato il conflitto d'interessi) e infatti dice che sarebbe utile pubblicizzare il bando a formatori che siano preparati sul settore archeologico e Wikipedia. Infatti, dice che da sola non farebbe nulla, al Dip. di lingue riesce a fare tantissimo perché ha dei colleghi interessati e collaborativi. Nel suo dip. storico non è riuscita a fare nulla perché erano contrari alla liberazione dei dati. Non basta un volontario purtroppo.

Sugli output delle istituzioni -> il numero di siti e i materiali possono essere un output -> si può fare un'analisi quantitativa sulle richieste dei volontari

Si producono dei pacchetti e si può avere come metrica solo quanto viene utilizzato per avere un tracciamento.

Matteo Ruffoni pone l'accento sul fatto che i siti open funzionano più come comunità che come piattaforme didattiche. E' d'accordo sul rilanciare ma dice che WMI è piccola rispetto a Apple o Google, quindi si deve far attenzione a non perdere la community. Propone quindi di arrivare ad un obiettivo misurabile; per esempio in un anno si deve arrivare a 100 scuole in cui i progetti Wiki sono all'ordine del giorno -> Iolanda propone in tre anni. Matteo dice che se si vuole coinvolgere il ministero nei progetti Wiki si deve diventare più forti -> Iolanda propone WIKI AMBASSADOR, insegnanti che promuovono i progetti Wiki per arrivare ai dirigenti e al ministero in maniera preponderante -> Marco Chemello dice che se non si hanno i docenti disponibili (e anche i dirigenti sopra di loro) non si fa nulla -> Iolanda afferma che è quindi necessario reclutare docenti che collaborano con dirigenti e MIUR come output dei pacchetti formativi.

Piergiovanna afferma che è bene avere dei progetti grossi e trasversali ma secondo lei i progetti piccoli creano più impatto a lungo termine come Coderdojo.

Francesca: i wiki ambassador sono già stati proposti negli anni quindi dobbiamo capire come entrare nelle scuole e come parlare con i docenti, manca questa progettualità -> da sviluppare in vista della pianificazione triennale -> focus group per capire come fare (Ruffoni è disponibile e dice di misurarci con indire (italia) e iprase (trentino che è l'italia in piccolo)). Iolanda e Marco Chemello concorda con l'idea dei focus group.

Marco Chemello: siamo piccoli in un mondo di big che fanno grossi investimenti sulla comunicazione per arrivare dentro le scuole: difficile pensare di fare concorrenza ai grossi gruppi editoriali o ai big della rete (che hanno quasi raggiunto il monopolio), ma se ci poniamo l'obiettivo di promuovere i progetti Wikimedia / OSM come piattaforme didattiche, dobbiamo fare investimenti importanti (anche di risorse umane), su più livelli (anche per convincere la comunità, non sempre favorevole ai progetti didattici, specie se poco organizzati e lasciati a se stessi): docenti, dirigenti scolastici, ministero; per un uso efficente delle risorse (limitate) conviene puntare sugli OER, con assieme dei tutor a disposizione (per accompagnare gli insegnanti nella loro formazione).

Secondo Ruffoni sarebbe utile che WMI sostenesse economicamente lo sviluppo di tool che facilitino l'utilizzo di alcuni strumenti: in particolare propone una maschera facilitata per inserire dati delel bibliografie su Wikidata.