Differenze tra le versioni di "Bando musei archivi biblioteche 2022/Progetti non approvati"

Da Wikimedia Italia.
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== Museo Fisogni della stazione di Servizio ==
 
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(Tradatech Srl Unipersonale)
 
(Tradatech Srl Unipersonale)

Versione attuale delle 10:36, 28 feb 2023

Grazie per la proposta. Ci spiace che Wikimedia Italia non abbia potuto finanziarla

Museo Fisogni della stazione di Servizio

(Tradatech Srl Unipersonale)

Breve descrizione del progetto

Il Museo Fisogni si propone principalmente di rinnovare il certificato Guinness World Record per la collezione di pompe di benzina più grande al mondo; rilasciato nel 2000, il precedente certificato non tiene conto delle nuove acquisizioni del Museo, la cui collezione si aggira attorno alle 200 pompe (e oltre 6.000 pezzi in totale) dal 1892 al 2001; tra il 2000 e il 2015, inoltre, il Museo è rimasto chiuso, non permettendo all’epoca di sfruttare appieno la visibilità data dal certificato. In concomitanza con l’assegnazione del riconoscimento, si prevede di organizzare un evento di contorno a tema motoristico, con l’apertura straordinaria del Museo e la partecipazione di gruppi di appassionati, street food e visitatori. Della giornata, si darà inoltre ampia comunicazione ai media locali e non; in caso di finanziamento, oltre a dare visibilità nei comunicati al contributo di Wikimedia Italia, si prevede di invitare alla giornata un rappresentante della stessa, oltre ai rappresentanti degli istituti delle reti museali di cui il Museo Fisogni fa parte (Circuito Lombardo Musei Design MUDE, Rete Musei Industriali del Varesotto MIVA, Vivilevie). L’obiettivo è quello di divulgare il più possibile la conoscenza del Museo e della sua collezione sia a livello locale che nazionale (e internazionale), con il risultato di attirare nuovo pubblico e rendere nota l’esistenza del Museo ad un più ampio numero di persone, siano essi potenziali visitatori, appassionati o studiosi/laureandi interessati alla collezione. Si prevede inoltre una restituzione al pubblico di contenuti e informazioni, tramite la condivisione su Wikipedia e Commons di immagini, la creazione o l’ampliamento di voci grazie ai materiali d’archivio del Museo, eccetera, sempre riguardo a temi inerenti le compagnie petrolifere, le stazioni di servizio (e relativi design e architettura), eccetera.

Motivazione

Per diffondere il più possibile l’immagine e la conoscenza del Museo ad un potenziale pubblico di visitatori e a studiosi/appassionati del settore, divulgando informazioni tramite Wikimedia e sfruttando l’ampia visibilità del Guinness World Record.

Contenuti

Immagini della collezione Fisogni (Wikimedia Commons) Fotografie d’epoca (Wikimedia Commons) Articoli e contenuti (sezione blog del sito, i cui contenuti sono pubblicati con licenza libera) Ampliamento e/o creazione di voci su Wikipedia Italia Immagini realizzate durante l’evento organizzato tramite il bando Immagini delle pompe di benzina conservate presso il Museo Fisogni (oggetto del Record)"

Stato diritti
  • Materiale conservato presso l’archivio del Museo Fisogni, fotografie proprie, libere da diritti d’autore e/o di pubblico dominio.
  • Contenuti autoprodotti.
Prosecuzione

Il progetto può proseguire attraverso futuri contributi nelle voci di Wikipedia e la condivisione di immagini, oltre che la conferma di partecipazione del Museo a Wiki Loves Monuments.

Richiesta finanziamento

Totale €8000 di cui:

  • Attrezzatura: €0 - non previsto
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - non previsto
  • Organizzazione eventi: € 8000 - Organizzazione del rinnovo del certificato Guinness World Record per la collezione di pompe di benzina più grande al mondo, in concomitanza con evento cittadino a tema motori. E’ previsto un ulteriore co-finanziamento di circa 600€ per coprire i costi (il costo preventivato totale dell’evento Guinness World Record, con presenza di giudice e premiazione, è di circa 8.500£)
  • Promozione: € 0 - non previsto
  • Rimborsi e compensi: € 0 - non previsto
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Il responsabile Marco Mocchetti è utente di Wikipedia registrato e autoverificato (Moxmarco) in Wikipedia, attivo dal 2017

Partecipanti alla formazione

Marco Mocchetti - Responsabile

Altre figure coinvolte
  • Staff: Guido Fisogni: visite al Museo durante l'evento
  • Esterni: Non previsto al momento; eventuali volontari per visite al Museo

Fondazione Oristano

Oristano (Oristano), Sardegna

Breve descrizione del progetto

MuseoOristano è il museo della Città di Oristano. Non è un nuovo museo, ma un museo nuovo, che raccoglie, conserva e aggiorna la conoscenza della città, prendendo esempio da altre realtà museali virtuali. Seguendo lo schema degli ecomusei, MuseoOristano, nel fare dei luoghi e degli spazi urbani la sua “collezione”, considera la città una collezione vivente, in mutamento e sviluppo costante. Museo della città presente – e quindi in costante progresso –, MuseoOristano è anche un museo di storia della città che si presenta nella duplice forma di museo ‘diffuso’, grande come la città, e di museo virtuale con un sito web che avrà quale indirizzo www.museooristano.it. MuseoOristano si rivolge a tutti, per conoscere e apprezzare Oristano e contribuire a costruire, nella consapevolezza del suo passato, la città futura.

Motivazione

Il progetto si propone di riscoprire e valorizzare il patrimonio culturale e le risorse identitarie ad esso connesse; incrementare l’opera di scoperta e di valorizzazione dei beni culturali, materiali e immateriali, presenti nel territorio di Oristano; organizzare eventi culturali volti alla riscoperta ed alla valorizzazione del patrimonio culturale locale e delle risorse identitarie ad esso connesse; coinvolgere la comunità per indirizzare i giovani alla riscoperta delle proprie radici e del proprio patrimonio comunitario; potenziare le modalità di fruizione che, oltre ad arricchire il contesto culturale, portino all’incremento dell’offerta turistica in chiave sostenibile, attraverso la costruzione di un’offerta qualificata, che contribuisca alla destagionalizzazione, attraendo viaggiatori attenti e interessati alle specificità del luogo.

Contenuti

La Fondazione Oristano metterà a disposizione contenuti fotografici, video, audio e di testo.

Stato diritti

La Fondazione Oristano è proprietaria dei diritti di tutto il materiale che metterà in condivisione.

Prosecuzione

La Fondazione ha tutto l'interesse a proseguire con l'arricchimento dell'archivio per consentire al progetto di crescere e divenire sempre più patrimonio dell'intera collettività.

Richiesta finanziamento

Totale €3000 di cui:

  • Attrezzatura: €0 - Di proprietà della Fondazione
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - Di proprietà della Fondazione
  • Organizzazione eventi: € 500 - Evento di presentazione del progetto
  • Promozione: € 500 - Promozione evento su cartaceo e web
  • Rimborsi e compensi: € 2000 - Realizzazione immagini
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

No nessuna esperienza.

Partecipanti alla formazione

Francesco Obino - Direttore, Nadia Usai - Responsabile promozione, Franco Moi - Supporto attività promozione

Altre figure coinvolte
  • Esterni: Un fotografo professionista

UDI-Unione donne in Italia, Genova

Genova (Genova), Liguria

Breve descrizione del progetto

Il progetto intende valorizzare e conservare digitalmente gli oltre 170 manifesti/locandine a stampa prodotti dalla metà del Novecento ai giorni nostri dall'UDI nazionale e dall'UDI Genova e conservati presso la Biblioteca Margherita Ferro dell'UDI di Genova. Il secondo step del progetto prevede l'inserimento in wikidata dei dati relativi ai manifesti/locandine (titolo, data di pubblicazione, ente/soggetto produttore, etc.). Il terzo step prevede il caricamento in wikicommon delle immagini digitale dei manifesti/locandine.

Motivazione

L'UDI di Genova intende partecipare al bando per valorizzare una tipologia documentale insolita e poco conosciuta a livello locale e nazionale, ma di estremo interesse ed importanza per la storia contemporanea del nostro Paese.

Contenuti

L'UDI genova mette a disposizione con licenze libere sia i dati inseirit in wikidata, sia le immagini digitali dei manifesti/locandine che verranno caricata in wikiCommon.

Stato diritti

Dati e immagini in pubblico dominio

Prosecuzione

L'ipotesi futura è quella di poter rendere dipsonibili i circa cento manifesti prodotti artigianalmente dall'UDI Genova a partire dagli anni Sessanta del Novecento ed utilizzati in occasione di manifestazioni e sit-in di piazza.

Richiesta finanziamento

Totale €2500 di cui:

  • Attrezzatura: €800 - pc portatile
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - NO
  • Organizzazione eventi: € 200 - disseminazione pubblica dei risultati del progetto
  • Promozione: € 500 - implementazione sito web e pagina fb
  • Rimborsi e compensi: € 1000 - digitalizzazione dei manifesti/locandine
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Sì, piccola esperienze su wikimedia e wikidata

Partecipanti alla formazione

Flora Cordone - volontaria, Maurizia Alloisio - volontaria, da definire - studente di tirocinio universitario

Altre figure coinvolte
  • Staff: Le altre volontarie che si occupano di biblioteca e archivio
  • Esterni: Studenti dell'università di Genova in tirocinio presso l'Associazione

Musei Civici di Jesi - Comune di Jesi

Jesi (Ancona), Marche

Breve descrizione del progetto

Il progetto Aesipedia è un progetto dei Musei Civici di Jesi in collaborazione con il Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Jesi, dedicato agli studenti, che prevede la redazione ex novo o l’aggiornamento di voci di Wikipedia dedicate a diversi siti culturali di Jesi, oltre che la pubblicazione su Wikimedia Commons di immagini relative ai siti trattati. Il progetto è suddiviso in cinque fasi:

1- Formazione generale degli studenti su Wikimedia, Wikipedia e Commons
2- Formazione specifica sui siti culturali oggetto del progetto a cura del personale dei Musei Civici
3- Scrittura dei testi e realizzazione delle foto, e a seguire caricamento su Wikipedia e Commons da parte degli studenti con la supervisione/revisione dei tutor
4- Evento di presentazione al pubblico del progetto
5- Visite guidate a cura degli studenti presso i siti culturali"
Motivazione

La partecipazione al bando è finalizzata a perfezionare le competenze del personale interno dei Musei Civici in merito alla piattaforma Wikimedia, e inoltre a ricevere un supporto economico sia per fornire una ottimale formazione agli studenti, sia per la realizzazione dei contenuti testuali e fotografici e la loro restituzione al pubblico.

Contenuti

L’istituzione mette a disposizione del progetto le foto delle collezioni, degli istituti museali, di chiese, monumenti e aree archeologiche di proprietà pubblica

Stato diritti

Foto e testi di cui il Comune di Jesi possiede i diritti

Prosecuzione

Il progetto può proseguire con il progressivo aumento dei musei, chiese, monumenti e aree archeologiche della città di Jesi che non sono ancora presenti su Wikipedia e Commons, oltre all'ampliamento bibliografico, fotografico e testuale di quelli già esistenti. Il tutto avvalendosi anche di collaborazioni con le istituzioni scolastiche (ad esempio progetti PCTO, stage e tirocini universitari, ecc.)

Richiesta finanziamento

Totale €2000 di cui:

  • Attrezzatura: €800 - Acquisto tablet per la realizzazione delle campagne fotografiche, dei video, delle schedature delle opere e dei siti culturali
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - no
  • Organizzazione eventi: € 200 - Spese ospitalità relatori per conferenze di presentazione al pubblico
  • Promozione: € 500 - Manifesti e depliant del progetto
  • Rimborsi e compensi: € 500 - Rimborso spese per docente formatore e responsabile del progetto per la scuola, e personale formatore dei Musei Civici
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Mattia Tisba (istruttore culturale presso i Musei Civici di Palazzo Pianetti) e Chiara Staffolani (istruttrice culturale presso la Biblioteca Comunale Planettiana) hanno seguito il corso di formazione base e avanzato promosso attraverso il corso-progetto WikiMarcheGlam (2021).

Partecipanti alla formazione

Romina Quarchioni - Direttrice, Mattia Tisba - Istruttore culturale, Chiara Staffolani - Istruttrice culturale

Altre figure coinvolte
  • Staff: Simona Cardinali - responsabile servizi educativi Musei Civici di Jesi,

Francesca Bini - curatrice Museo della Stampa di Jesi, Letizia Tombesi - responsabile Biblioteca Comunale Planettiana.

  • Esterni: Luca Giancarli - Docente referente progetti PCTO Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Jesi,

Studenti del Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Jesi"

Museo Scuderia Traguardo - Club Il Magnete della Rete dei Musei di Umbria e Lazio - "Circuito Condito ad Arte "

Amelia - Umbria e Lazio (Terni ), Umbria e Lazio

Breve descrizione del progetto

Il Museo Scuderia Traguardo intende avviare un processo di digitalizzazione che, a seguito della situazione emergenziale, diventa l’unico modo per poter raggiungere un pubblico ampio e variegato. Il Bando è, inoltre, l’occasione per creare i presupposti di una conservazione storica condivisa grazie alla possibilità di inserire e rendere disponibili i contenuti digitali nelle piattaforme di Wikimedia. Per poter realizzare l’obiettivo, sarà necessario acquistare gli strumenti specifici per un processo di digitalizzazione di qualità, ovvero:

  • uno scanner professionale per libri, documenti e giornali
  • una macchina fotografica per immortalare le esposizioni"
Motivazione

Il progetto nasce dalla volontà di poter rendere disponibili al maggior numero di persone le esposizioni del Museo Traguardo e dei 15 Musei associati alla Rete dei Musei di cui lo stesso e? fondatore e ne fa parte . Attraverso le piattaforme Wikimedia riteniamo sia possibile far conoscere meglio le nostre realtà e raggiungere un pubblico anche geograficamente distante.

Contenuti

Il Museo Scuderia Traguardo ha intenzione di rendere disponibili, digitalmente e in modalità libera attraverso le piattaforme di Wikimedia, immagini e documenti che raccontano la storia del Museo e del territorio. Non è al momento possibile indicare un numero preciso di contenuti perchè nel processo di digitalizzazione verranno coinvolti tutti gli Enti o associazioni che aderiscono alla Rete dei Musei Umbria e Lazio, attualmente composta :

 STRUTTURE MUSEALI ADERENTI
 

IL CIRCUITO CONDITO AD ARTE.... Musei , riuniti nella Rete Umbro - Laziale che attraverso le esperienze maturate individualmente , persegue gli stessi fini comuni che sono quelli della Promozione della Cultura e valorizzazione del Patrimonio e del Territorio: Umbria:

  • Museo Motoristico Scuderia Traguardo e Vespa Club di Amelia
  • Residenza d 'Epoca Palazzo Venturelli con i Musei dei Mosaici e del Vino di Amelia.
  • Museo Civico e della Grande Guerra, Collezione Mondiale degli Ulivi di Lugnano in Teverina.
  • Museo Ovo Pinto di Civitella del Lago

Lazio:

  • Museo Motoristico Piero Taruffi di Bagnoregio
  • Museo della Stampa e Didattica Silvio Pellico di Montefiascone
  • la Collezione Mondiale degli Olivi della Cattedrale di San Rufino di Assisi (Pg) - Punto info Rete Alta Umbria.
  • il Muvis Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari di Castiglione in Teverina (VT).
  • Museo delle Arti dei Mestieri e delle Tradizioni e Collezione dei Presepi di Penna in Teverina (TR).
  • Museo Palazzo Orsini di Bomarzo (VT)
  • Il Castello Orsini, Palazzo Chigi Albani, la Faggeta di Soriano nel Cimino (VT)
  • IL Museo e Laboratorio Storico Fichi Girotti di Amelia (TR)
  • La Collezione Motoristica Castelli

Stroncone (TR)

  • IL Museo Motoristico Miataland Collazzone (PG)
  • La Collezione Motoristica Alfa Romeo Salvati Terni.
L'’intenzione è quella di condividere il maggior numero di contenuti compatibilmente con le regole delle piattaforme di Wikimedia.
Stato diritti

Come strutture museali abbiamo tutti i diritti di materiale libero e/o privato per rendere pubblici i materiali da parte delle strutture e/o da parte dei soggetti proprietari o concedenti .

Prosecuzione

Il percorso è utile al Museo Scuderia Traguardo per acquisire le competenze e gli strumenti iniziali alla realizzazione del processo di digitalizzazione del Museo. Esso proseguirà con il coinvolgimento di altri 15 Musei della Rete di Umbria e Lazio di cui il MUSEO TRAGUARDO TRAGUARDO si farà promotore attraverso la condivisione degli strumenti e delle competenze acquisiti tramite il bando WIKIMEDIA in modo singolo o con l'accompagnamento del personale Wikimediano .

Richiesta finanziamento

Totale €4,1 di cui:

  • Attrezzatura: €4100 - Scanner Planetario M3000 CZUR PRO e macchina fotografica CANON EOS RP RF 24 - 105 F4-/.1
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - no
  • Organizzazione eventi: € 0 - no
  • Promozione: € 3900 - eventuale differenza contributo massimo
  • Rimborsi e compensi: € 0 - no
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Attualmente no delle strutture coinvolte della Rete Museale .

Partecipanti alla formazione

Umbro Passone - Direttore , Persona delegata - Socio , Persona delegata - socio

Altre figure coinvolte
  • Staff: Storici e Direttori dei Musei della Rete
  • Esterni: Soci e sostenitori dei Musei coinvolti

Casa Museo Spada Antichi Strumenti Musicali

Lecce (Lecce), Puglia

Breve descrizione del progetto

IL MUSEO CONTINUO

La pandemia legata al Covid-19, che ha riguardato tutto il mondo e tutti i settori economici, produttivi e culturali, ha avuto un profondo impatto sul Sistema della cultura nel nostro Paese. Azioni che sembravano naturali, come assistere a uno spettacolo o visitare un museo, sono diventate attività eccezionali. Il ruolo del mondo digitale ha invece acquisto valore e ha aperto a nuovi, inediti, scenari di divulgazione e produzione artistica. Grazie ai social network, i Piccoli Musei, una inesauribile rete di sostegno della cultura locale, hanno potuto non solo continuare ad esibire le proprie collezioni, ma hanno anche avuto la possibilità di confrontarsi con un pubblico non automaticamente interessato alla divulgazione culturale. Nuovi linguaggi comunicativi, più inclusivi e spontanei, hanno gradualmente sostituito la classica comunicazione museale.

La Casa Museo Spada, che possiede una collezione di circa 1000 strumenti musicali, dal Seicento al Novecento, ha sviluppato, negli ultimi anni, una strategia comunicativa non più basata sull’esibizione statica dell’oggetto, ma sull’aspetto ludico e giocoso dell’atto di suonare uno strumento, anzi, di “far suonare” uno strumento.

Dal 2018 sono stati pubblicati otre 200 video sulla pagina Facebook della collezione (https://www.facebook.com/collezionespada.strumentimusicaliantichi/) e sul canale youtube (https://www.youtube.com/channel/UCge9MndGsqilGBlrrdSptwg). In questi video, ad una descrizione filologicamente accurate dello strumento sono state aggiunte immagini che contestualizzano lo strumento (foto d’epoca, opera d’arte) e un breve video del Curatore che, spesso “travestito” fa suonare lo strumento. Il ruolo di questa strategia è duplice, prima di tutto trasformare lo strumento da simulacro statico di una civilizzazione scomparsa in artefatto reale, utile, funzionante, e dall’altro la comunicazione diretta con i visitatori virtuali, in una comunicazione intersettoriale e inclusiva: l’esperto dello strumento non solo commenta ma fornisce informazioni, storie personali, ed esperienze all’utente temporaneo.

I Pilastri del Progetto

Il Progetto “Il Museo Continuo” vuole testare la strategia messa in atto negli ultimi anni in maniera più strutturata e visionaria. La volontà è quella di creare un “archivio diffuso del suono spontaneo”.

Relativamente al bando in oggetto, si sottolinea come il Progetto riguardi l’implementazione della fruizione del patrimonio in esso contenuto ed e) potenziamento delle attività di comunicazione e di promozione.

L’investimento riguarderà due pilastri fondamentali: 1. la creazione di un archivio aperto, open source, con licenza Creative Commons 3.0, di suoni, fotografie, documenti e spartiti originali, per aiutare I ricercatori e gli utenti a utilizzare il museo come scrigno di informazioni e ispirazioni e 2. La creazione di una piattaforma grassroot, in cui utenti da tutto il mondo sono chiamati a postare piccolo video (max. 1 minuto) in cui “fanno suonare” uno strumento o un oggetto. L’idea è quindi quella di inventare un museo spontaneo, dilatato nel tempo e nello spazio in cui la collezione è un feed (sul modello di Tumblr o Pinterest), in cui potenziare ed espandere l’esperienza del piccolo museo.

Ricadute Sociali Gli impatti sono notevoli sul territorio. La presenza di un museo – archivio fisico, sicuro dal punto di vista sanitario e collegato con gli altri piccolo musei dell’area leccese e salentina permette di offrire una più vasta offerta culturale all’intera area, basata sul turismo. La parte digitale, invece, aiuta a costruire una presenza democratica, aperta, libera e inclusiva, per inserire il museo in un più ampio scenario di cultura digitale, non più alternativa a quella fisica, ma ad essa legata indissolubilmente. Il museo digitale, infatti, è funzionale solo in quanto interfaccia di quello fisico.

Infine, attraverso questo percorso, si vuole creare una diversa dignità sociale per il piccolo museo, non più museo ridotto in spazi e collezioni, ma struttura di supporto sociale dell’intera filiera culturale del territorio, capace di intercettare persone che normalmente non visiterebbero un museo tradizionale, e che invece, attraverso il piccolo museo, domestico e social, vengono incluse in un percorso di conoscenza, valorizzazione e critica del proprio territorio.

Motivazione

La Casa Museo Spada Antichi Strumenti Musicali partecipa al bando per proporre un nuovo modello di fruizione dei beni culturali, aperto e partecipativo, che preveda il coinvolgimento attivo del più ampio numero possibile di utenti.

Contenuti

La Casa Museo Spada Antichi Strumenti Musicali mette a disposizione del progetto, con licenze libere, tutto il suo patrimonio iconografico e audiovisivo relativo alle proprie collezioni.

Stato diritti

Le collezioni del museo sono costituite dal fondo di dotazione iniziale derivante dal patrimonio della Collezione Spada del sig. Francesco Spada, dalla sede museale in Lecce di proprietà della sig.ra De Donno nonché dai successivi apporti derivati da nuove acquisizioni, da contributi pubblici e privati, da elargizioni liberali, legati e donazioni disposte a favore del museo e dai proventi della propria attività.

Tutti gli oggetti all’atto del loro ingresso in museo vengono opportunamente registrati, catalogati, fotografati e descritti. I diritti di tutte le collezioni del museo sono di esclusiva pertinenza del direttore.

Prosecuzione

La Casa Museo Spada è un’istituzione permanente, senza fini di lucro, al servizio della comunità, aperta al pubblico, che ha in custodia, conserva, valorizza e promuove lo studio e la conoscenza del patrimonio culturale e musicale. L’ingresso è totalmente gratuito e regolamentato dalle norme anti COVID. La gestione amministrativa e logistica è affidata al sig. Spada Francesco e alla sig.ra De Donno Silvana che curano anche le visite guidate, l’accoglienza dei visitatori nonché la pulizia dei locali e il rispetto delle norme anti COVID. Si accede su prenotazione previo appuntamento telefonico o attraverso i canali social. Il progetto Museo Continuo è pensato per essere continuamente aggiornato ed implementato da ogni utente della rete senza limiti di tempo.

Richiesta finanziamento

Totale €8000 di cui:

  • Attrezzatura: €2000 - Fotocamera Reflex Digitale con Obiettivo Nikkor AF-P 18-55, F/3.5-5.6G VR DX, 24.2 Megapixel. HAVOX - Studio Fotografico HPB-160 - Dimensioni 120x80x160cm - Illuminazione a LED"Luce del giorno" 5500k - 30,000 lumens Scanner Portatile Professionale con Funzione OCR per Documenti A3 PreSonus AudioBox Studio Ultimate Bundle Complete Hardware/Software Recording Kit with Studio Monitors
  • Acquisto e installazione di software libero: €2000 - digitalizzazione e Realizzazione Website
  • Organizzazione eventi: € 1000 - Attivita’ di divulgazione, sponsorizzazione e marketing
  • Promozione: € 1000 - campagna promozionale TV, Radio, social, stampa locale e nazionale
  • Rimborsi e compensi: € 2000 - Scansione e messa in rete dell’archivio e manutenzione web
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Spada Marco

Partecipanti alla formazione

FRANCESCO SPADA - Direttore , Silvana De Donno - tecnico

Altre figure coinvolte
  • Staff: Spada Marco
  • Esterni: no

Associazione culturale La Cevitou

Monterosso Grana (Cuneo), Piemonte

Breve descrizione del progetto

L’associazione culturale La Cevitou ha sede a San Pietro di Monterosso ed è attiva in Valle Grana dal 1994 con lo scopo di “tutelare, promuovere, e diffondere le realtà culturali, sociali, ambientali e turistiche esistenti sul territorio, nonché cooperare, ad iniziative di ugual genere intraprese da altri Enti o singole persone sul territorio medesimo “. Tra le prime attività si annoverano: la biblioteca, il coro de La Cevitou e il tracciamento e la pulizia del sentiero La Curnis. Inoltre dal 2007 La Cevitou è l’ente gestore dell’Ecomuseo Terra del Castelmagno, riconosciuto dalla Regione Piemonte.

La piccola biblioteca privata (circa 6000 volumi) attualmente si sta trasformando in un centro di documentazione specializzato sulla Valle Grana e sulle Alpi occidentali IconAlpe, attraverso un lavoro di sfoltimento, selezione e innovazione: infatti oltre alla parte “fisica” della biblioteca stessa molto materiale verrà digitalizzato e reso fruibile attraverso un sito dedicato www.groupar.it.

Da ultimo nel 2020 l’associazione è diventata anche Casa Editrice con all’attivo cinque volumi pubblicati: Acò Noste vol.1 e vol. 2, Orchidee Spontanee della Provincia Granda, Belle Persone. Storie di ideali e passioni e Valle che vai gusto che trovi. Prodotti e ricette delle Valli Gesso, Grana, Maira e Stura.

Motivazione

Negli anni il lavoro svolto dall’associazione attraverso numerosi progetti di valorizzazione e promozione del territorio ha prodotto numeroso materiale video, audio, carteceo, tracce gps che vorrebbe mettere a disposizione con licenza libera.

Contenuti

A disposizione ci sono immagini e foto di repertorio, articoli di giornale (rassegna stampa pluriennale riguardante l’operato dell’associazione e dell’ecomuseo), tracce gps, file audio e video, testi e documenti, immagini e cartoline storiche e documenti d’archivio.

Stato diritti

Il materiale fotografico, audio, video, iconografico e gps è di proprietà dell’associazione o ne possiede i diritti attraverso accordi sull’utilizzo tra l’associazione e i realizzatori o i proprietari del materiale. I libri della biblioteca sono di proprietà dell’associazione e catalogati in ISBN dal Sistema Bibliotecario Cuneese.

Prosecuzione

La partecipazione al bando e l’eventuale selezione da parte di Wikimedia significherebbe per l’associazione il punto di partenza di formazione e accompagnamento verso la prosecuzione in autonomia del lavoro di condivisione dei materiali attraverso Wikimedia e OSM che è in programma nei prossimi anni.

Richiesta finanziamento

Totale €8000 di cui:

  • Attrezzatura: €1.000,00€ - N. 1 PC portatile
  • Acquisto e installazione di software libero: €0
  • Organizzazione eventi: € 1.000,00€ - Mini corso di mappatura di un sentiero di montagna due giornate
  • Promozione: € 0
  • Rimborsi e compensi: € € 6.000,00 - n. 2 operatori professionisti per 300 ore complessive a 20€/ora
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Nel corso della primavera 2020 l’associazione La Cevitou e l’Ecomuseo Terra del Castelmagno ha organizzato insieme all’Unione Montana Valle Stura (ente gestore dell’Ecomuseo della Pastorizia) e all’esperto Francesco Ansanelli un doppio corso base sull’utilizzo di OpenStreetMap: il corso si è svolto in modalità remoto a causa della situazione di emergenza sanitaria in contemporanea per i residenti in Valle Stura e in Valle Grana. Il corso ha riscosso molto interesse, i partecipanti dovevano essere max 15, ma sfruttando la modalità on-line i partecipanti al corso sono stati per entrambe le valli 20. Il corso si è concluso con un mapping party in presenza a San Pietro di Monterosso Grana dove i partecipanti hanno mappato il percorso di visita del Paese senza Tempo. Attualmente parte del personale interno dell’ecomuseo è in grado di mappare e utilizzare OpenStreetMap e il software Josm.

Partecipanti alla formazione

Noemi Silvestro - Collaboratore, Marco Bernardi - Collaboratore, Maira Luordo - Servizio civile presso l’associazione

Altre figure coinvolte
  • Staff: Claudio Luciano, presidente dell’associazione La Cevitou

Barberis Barbara, coordinatore Ecomuseo Terra del Castelmagno Nicola Lerda, servizio civile Flavio Menardi, responsabile biblioteca"

  • Esterni: L’associazione La Cevitou collabora attivamente e in modo continuativo con numerose associazioni ed enti del territorio che potrebbero essere coinvolti in maniera diretta o indiretta dal nostro percorso di formazione con Wikimedia. In particolare i soci fondatori e i partner di Groupar verranno coinvolti direttamente nel progetto. (Centro Occitano di Cultura Detto Dalmastro, Comune di Castelmagno, Laboratorio di ricerca storica della Valle Grana, Politecnico di Torino, Unione Montana Valle Grana, Comune di Caraglio, Associazione Contardo Ferrini).

In qualità di partner di progetti pregressi e del corso di OpenStreetMap verranno coinvolti il personale dell’ufficio turistico culturale dell’Unione Montana Valle Stura in qualità di ente gestore dell’Ecomuseo della Pastorizia.

Agenzia Turistico Culturale del Comune di Capo di Ponte

Capo di Ponte (Brescia), Lombardia

Breve descrizione del progetto

Il progetto ha come obiettivo la creazione di una piattaforma wiki di uno dei Parchi Archeologici più importanti della Valle Camonica, il Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina (Capo di Ponte, BS), con l'intento di rendere accessibili dati aggiornati sul patrimonio del Parco (schede di roccia, cataloghi, fotografie, documenti ecc.) e mettere a disposizione liberamente una serie di immagini in alta risoluzione di una selezione delle rocce incise del Parco. Il progetto prevede nello specifico i seguenti punti:

  • installazione e customizzazione di MediaWiki;
  • sviluppo e configurazione webGIS integrato nel sito del Parco;
  • acquisto di attrezzatura fotografica finalizzata alla produzione dei contenuti digitali;
  • progettazione e realizzazione di una campagna fotografica e produzione di contenuti testuali;
  • progettazione e realizzazione di materiale informativo di promozione del progetto;
  • realizzazione di un evento online di presentazione del progetto.
Motivazione

L'Agenzia Turistico Culturale del Comune di Capo di Ponte è l'associazione che gestisce il Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina (Capo di Ponte, BS), parte del sito UNESCO n. 94 “Arte rupestre della Valle Camonica” (primo sito italiano ad essere inserito nella lista UNESCO nel 1979). Il parco è stato istituito nel 2005 con l'intento di proteggere, conoscere e valorizzare una vasta area con incisioni rupestri situata sul versante idrografico destro del territorio capontino. Esso include al proprio interno oltre 170 rocce ospitanti decine di migliaia di incisioni rupestri databili fra il Tardo Neolitico/prima età del Rame (IV/III millennio a.C.) e l’età del Ferro (I millennio a.C.). L'Agenzia Turistico Culturale del Comune di Capo di Ponte è da anni impegnata nella ideazione e implementazione di progetti di ricerca, promozione e valorizzazione in grado di rendere questo inestimabile patrimonio sempre più partecipato e conosciuto.

Contenuti

Fra gli obiettivi del progetto vi è la realizzazione di una campagna fotografica in grado di catturare le incisioni rupestri con la migliore definizione possibile. Si opererà quindi con attrezzatura acquisita per l'occasione (fotocamera mirrorless Nikon Z5) mediante fotografia notturna a luce radente effettuata su una selezione di 40 rocce fra le oltre 170 presenti nel parco. Le 40 rocce prescelte offriranno uno spaccato dei temi figurativi e dei soggetti più importanti presenti nel parco (fra cui la famosa Rosa Camuna di Bedolina) e andranno a costituire una risorsa preziosa per una più ampia conoscenza dell'arte rupestre preistorica della Valcamonica. Le fotografie prodotte verranno tutte rese disponibili con licenze libere.

Stato diritti

L'arte rupestre della Valcamonica è un bene culturale tutelato dallo Stato, a cui spetta il diritto d'uso delle relative immagini. Il Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina opera in regime di autorizzazione all'uso di fotografie e/o di altro materiale per finalità di valorizzazione e/o ricerca scientifica. Il rilascio con licenza libera è quindi da concordare con l'ente di competenza (Soprintendenza per i Beni Archeologici).

Prosecuzione

Questo bando rappresenta un'occasione per realizzare un primo passo verso una maggiore possibilità di condivisione e partecipazione al patrimonio del Parco, obiettivo non scontato e di avanguardia rispetto al panorama locale attuale. Il progetto si presta ad essere un punto di partenza importante per una riflessione più generale sulla condivisione di materiale di ricerca e di archivio riguardante l'arte rupestre di Valle Camonica e il Parco nello specifico. Obiettivo ultimo è rendere disponibili nel tempo altri materiali importanti quali rilievi delle rocce incise, documenti, articoli, ricerche ecc. e al contempo allargare l'idea di una costruzione di conoscenza "di comunità" mediante la futura creazione di pagine wiki del Parco inerenti temi non solo di carattere archeologico ma anche antropologico, botanico, storico ecc.

Richiesta finanziamento

Totale €7300 di cui:

  • Attrezzatura: €1500 - Fotocamera mirrorless NIKON Z5+obiettivo Z 24-50mm
  • Acquisto e installazione di software libero: €800 - Installazione e customizzazione MediaWiki
  • Organizzazione eventi: € 0 - Evento di presentazione online
  • Promozione: € 300 - Realizzazione e diffusione materiale informativo
  • Rimborsi e compensi: € 4700 - Compenso Web Developer | Archeologo | Fotografo
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Emidio Torre, Web Developer del progetto, ha tenuto presso La Scuola Open Source di Bari due corsi finanziati da Wikimedia: uno nel 2020 legato all'utilizzo dei dati di OpenStreetMap per realizzare mappe interattive e uno nel 2021 legato alla realizzazione di poster generativi, con contenuti estratti da Wikipedia. Entrambi i corsi erano destinati ad un pubblico di ragazzi e erano finalizzati allo studio delle API e all'apprendimento della programmazione.

Partecipanti alla formazione

Elisa Salvetti - Responsabile Agenzia Turistico Culturale del Comune di Capo di Ponte

Altre figure coinvolte
  • Staff: Alberto Marretta (Archeologo - Direttore Scientifico del Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina)
  • Esterni: Emidio Torre (web developer)

Chiara Costa (graphic designer) Comune di Capo di Ponte (ente co-finanziatore del progetto) Comunità Montana di Valle Camonica (ente co-finanziatore del progetto)"

Istituto culturale e di documentazione Lazzerini - Prato

Prato (Prato), Toscana

Breve descrizione del progetto

l progetto ha lo scopo di ampliare la conoscenza del territorio pratese con particolare attenzione alla storia dell'industria tessile di Prato e ad alcune figure imprenditoriali di particolare rilievo tra 800 e 900. Lo scopo è anche quello di integrare la voce relativa a Prato dando autonomia e rilevo appunto ad un elemento, la storia dell'industria tessile pratese, che ha segnato e contraddistinto negli anni lo sviluppo socioeconomico e culturale città.

Motivazione

Perché la biblioteca aderisce al pensiero della conoscenza libera e in tale direzione ha già attuato dei percorsi di approfondimento e formazione sulle piattaforme wiki; l'intenzione della biblioteca è anche quella di coinvolgere le istituzioni scolastiche nell'approccio critico, ma non prevenuto, all'uso di tali risorse.

Contenuti

Redazione voci enciclopediche - WIKIPEDIA & WIKIDATA:

  • storia dell'industria tessile pratese (data la rilevanza socioeconomica del distretto tessile sul territorio, ma anche l'apporto dato dagli imprenditori pratesi alla nuova concezione del mercato a livello nazionale e internazionale);
  • imprenditori: - Alceste Cangioli - Enrico Pecci - Beniamino Forti - Brunetto Calamai - Giuseppe Bigagli - Romei (lanificio)

WIKIMEDIA: foto storiche di lanifici - circa 50

WIKISOURCE: digitalizzazione e trascrizione 2 volumi "

Stato diritti

Pubblico dominio

Prosecuzione

L'istituto ha intenzione di proseguire nell'arricchimento dei contenuti e delle voci correlate, cercando di coinvolgere enti e associazioni del territorio, oltre che la stessa cittadinanza e gli imprenditori ancora attivi sul territorio, al fine di incrementare la documentazione.

Richiesta finanziamento

Totale €7500 di cui:

  • Attrezzatura: €1000 - PC portatile dedicato al progetto
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - già in possesso
  • Organizzazione eventi: € 2000 - Eventi di promozione dell'attività svolta in relazione al progetto TIPO (Fabbriche raccontano storie) promosso dal Comune di Prato
  • Promozione: € 500 - Elaborazione grafica e stampa di materiale promozionale
  • Rimborsi e compensi: € 4000 - Compenso professionisti per la realizzazione del progetto
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Presente un bibliotecario che ha esperienza nei seguenti progetti wikimedia: Wikipedia, Wikimedia, Wikidata, Wikisource.

Partecipanti alla formazione

Francesco Conti - bibliotecario, Gianna Salemi - bibliotecario, Maria Marrese - bibliotecario

Altre figure coinvolte
  • Staff:
  • Esterni:

Comune di Pesaro

Pesaro (Pesaro - Urbino), Marche

Breve descrizione del progetto

Wiki biblioteche di quartiere: aperte, inclusive e digitali Progetto a forte vocazione civica orientato alla creazione e al riuso di beni comuni digitali con una particolare attenzione per i bisogni educativi speciali e la promozione del patrimonio storico- artistico della città di Pesaro in chiave inclusiva. Il progetto intende accrescere la consapevolezza dei cittadini sul valore della conoscenza e sostenere il cambiamento incrementando la disponibilità di contenuti liberi, anche in sintonia con:

  • gli indirizzi del Manifesto Unesco per le biblioteche pubbliche che prevedono parità di accesso per tutti all’informazione, all’istruzione e alla lettura
  • le aspettative degli abitanti rilevate nei cosiddetti Patti di Quartiere (firmati dal Comune, dai singoli quartieri, dalle biblioteche e dalle diverse realtà associative), che spingono per progetti intergenerazionali ed attività per i giovani, indirizzate principalmente alla cultura digitale e alla scoperta delle risorse culturali e artistiche presenti nel territorio.

Le attività previste dal progetto e che coinvolgono la rete delle 4 Biblioteche di Quartiere di Pesaro sono:

  1. attivazione del team di bibliotecarie che lavorano al progetto, partecipando alla formazione di Wikimedia.
  2. digitalizzazione e metadatazione del fondo storico dei libri tattili illustrati in braille.
  3. redazione di n. 15 voci enciclopediche su personaggi, monumenti, beni artistici, bibliografici o paesaggistici, che saranno realizzate con i gruppi di lettura e gli studenti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado, adatte anche alla fruizione inclusiva per non-vedenti, ecc
  4. incremento della lista dei Beni Culturali fotografabili, dei monumenti e dei paesaggi di Pesaro che ancora non hanno la liberatoria per la partecipazione a WLM
  5. Pianificazione di 3 wiki gite per conoscere e fotografare beni culturali diversi e condividerli su Wikimedia Commons.
Motivazione

Il Comune di Pesaro partecipa attraverso la rete delle Biblioteche di Quartiere mettendo a disposizione aule digitali e singole postazioni fisse per la produzione di contenuti digitali e l’apprendimento permanente, nonché il proprio personale bibliotecario, che lavorerà in sinergia con collaboratori esterni e associazioni attive nel territorio. La rete delle Biblioteche di Quartiere è un’infrastruttura, fisica e digitale, in cui stimolare il ruolo attivo della cittadinanza, l’inclusione, le dinamiche di reciprocità, l’empowerment sociale mediante la condivisione di saperi e conoscenze open access per tutti. La rete delle Biblioteche di Quartiere vuole costituire un gruppo locale impegnato nella condivisione di competenze professionali digitali e di beni culturali rilasciati in pubblico dominio o con licenza libera, riguardanti la storia e la cultura del territorio della città di Pesaro, con un’attenzione particolare al patrimonio artistico e librario a carattere inclusivo. Le attività previste si pongono in sinergia con i due principali progetti wiki regionali: WikiMarcheGlam (rete culturale aperta promossa da AIB Marche in collaborazione con MAB Marche e Wikimedia Italia, nell'ambito dei progetti GLAM) https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/MarcheWiki e Marche Bibliografiche (progetto che si pone l’obiettivo di costruire e collaudare un prototipo di banca dati open source liberamente accessibile contenente tutte le informazioni sulle pubblicazioni prodotte nelle Marche o che hanno come tema le Marche, condividendo i dati bibliografici attraverso i progetti Wikimedia.) https://www.wikidata.org/wiki/Wikidata:Gruppo_Wikidata_per_Musei,_Archivi_e_Biblioteche/Marche_bibliografiche

In particolare:

  • la Biblioteca Rodari situata nel quartiere periferico di Borgo S. Maria metterà a disposizione per il progetto la propria aula digitale, ( attrezzata con 11 postazioni, impianto audio video e rete Wi-Fi) per l’ apprendimento delle competenze informative e digitali dei cittadini
  • La Biblioteca 5 Torri situata nel popoloso quartiere delle 5 Torri, davanti al campus scolastico che ospita gran parte delle scuole secondarie di 2°, metterà a disposizione competenze professionali, esperienza di collaborazione sulle tematiche dell’educazione digitale con le scuole secondarie di 1° e 2° e una consolidata collaborazione con l’Associazione Fotoclub Pesaro con cui realizzerà un corso di tecnica della fotografia, un punto di assistenza per il caricamento delle foto su Commons e uno spazio espositivo per le foto all’interno della biblioteca.
  • La Biblioteca L. Braille, situata nel quartiere di Baia Flaminia da cui prendeva il nome, nel 2018, diventa “ Biblioteca Louis Braille’, a sottolineare la propria vocazione sociale e inclusiva. Con i primi acquisti di libri tattili, la biblioteca inizia vari percorsi di formazione guidati da tiflologi e tecnici del Centro Produzione Libri Tattili, Pro Ciechi di Roma, per formare e sensibilizzare docenti, bibliotecari, educatori e familiari di bambini non vedenti, con l’obiettivo di rendere il libro tattile strumento d’integrazione tra il bambino non vedente e i coetanei. Libri “speciali” che usati indifferentemente con gli altri diventano elementi di integrazione e condivisione. Con questo obiettivo, la Biblioteca Braille si propone, di produrre libri tattili in autonomia, potenziati dal Qr-code di testo e musica per facilitare la lettura sensoriale e in simboli grazie anche all’abbinamento con altri linguaggi (CAA, LIS), utilizzati nelle attività di promozione della lettura della biblioteca. Per gli studenti che utilizzano il braille o la CAA, la Biblioteca Braille offre percorsi di alternanza scuola lavoro, sulla comunicazione inclusiva, tirocini di inclusione sociale semestrali per collaborare alla scrittura e stampa di brevi testi in braille e periodicamente corsi di aggiornamento e formazione.
  • La Biblioteca di Villa Fastiggi, situata nell’omonimo quartiere, è stata dedicata nel 2010 a Peppino Impastato a sottolineare la vocazione e l’impegno sociale nella promozione del libro e della lettura e della memoria storica di questa località fortemente impegnata durante la resistenza. "
Contenuti

Biblioteca Braille: Digitalizzazione e/o fotografia di 10 volumi tattili illustrati in braille per bambini, tra i più significativi del fondo storico della biblioteca, donato da UICI Pesaro che lo mette a disposizione con licenza libera. Descrizione dei libri e delle illustrazioni tattili: forma, spessore, texture, dimensione, colore e congruenza. Il valore di questi primi libri illustrati (molto rari) è nelle illustrazioni, con i primi tentativi di rendere accessibili e comprensibili il mondo degli oggetti, della natura ma anche della fantasia e della narrativa ai bambini non vedenti con la tecnica della puntinatura o della performatura e l’inserimento di forme materiche. I titoli selezionati sono I titoli selezionati sono:Il segreto delle cicogne; Piccolo ruvido e piccolo liscio; Un baco molto affamato; I colombi e il corvo;Il mappamondo: favole e racconti da ogni parte del mondo n. 1 e n. 2; Il libro della giungla; Lilli e il vagabondo; Bambi; L’abbecedario dei bambini ciechi Biblioteca 5 Torri:

  • Creazione di 5 voci enciclopediche di artisti pesaresi, beni culturali e paesaggistici, nel periodo maggio-giugno 2022, in collaborazione con il gruppo di lettura della biblioteca che farà un corso di fotografia digitale con il Fotoclub Pesaro per documentare con fotografie rilasciate con licenza libera Creative Commons
  • Avvio dell’iter comunale per aggiornare elenco dei nuovi monumenti, e del sottoprogetto Pesaro Loves Wiki con le scuole secondarie per la promozione della scrittura collettiva su temi riguardanti la storia e la cultura della città di Pesaro nell’anno scolastico 2022 - 2023.
  • La biblioteca 5 Torri parteciperà all’edizione 2022 Wiki Love Marche https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:Wiki_Loves_Monuments/Wiki_Loves_Marche
  • Metadatazione dei monumenti su Wikidata

Biblioteca di Villa Fastiggi: Creazione di voci enciclopediche tra cui quella dello storico Cinema Charlot il cui proiettore è in esposizione presso la Scuola Galilei "

Stato diritti

Pubblico dominio / CC-BY, CC-BY / CC-BY-SA

Prosecuzione

Le Biblioteche di Quartiere hanno rapporti consolidati con le scuole del territorio con cui da anni collaborano con progetti e attività di formazione condivise (Periferia Digitale, Educazione alla cittadinanza digitale, Nati per Leggere, Pesaro città che Legge etc.) Le competenze maturate tramite il corso a cura di Wikimedia potranno essere fruttuosamente mobilitate per la costruzione di percorsi wiki con le classi su progetti come la fotografia, la scrittura e la metadatazione in regime di pubblico dominio/ o con licenza aperta.

Il progetto proseguirà nell’anno scolastico 2022/23 “formando” nuovi autori wikipediani delle scuole secondarie di 2° grado promuovendo attività di scrittura collettiva su alcuni beni storici di Pesaro, dando risalto anche a sculture, portali o altri manufatti artistici contemporanei significativi, presenti nei quartieri periferici della città. (esempio: sculture all’interno delle rotatorie della città. La città è già promotrice del progetto “Parco Urbano di Scultura di Pesaro”, progetto che vuole ‘legare’ in un unicum concettuale le opere all’aperto che arricchiscono la geografia culturale del territorio). Preparazione e realizzazione dell’edizione 2022 del concorso WLM in collaborazione con le scuole, Wikimedia Italia e il MAB Marche.

Richiesta finanziamento

Totale €5000 di cui:

  • Attrezzatura: €550 - scanner professionale a colori
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - no
  • Organizzazione eventi: € 500 - mostra fotografica
  • Promozione: € 0 - si
  • Rimborsi e compensi: € 3950 - per attività di coordinamento, tutoraggio e produzione/post-produzione di contenuti; per compensi/rimborsi spese per bibliotecari o altri esperti che collaboreranno a vario titolo al progetto (lettura e descrizione dei libri tattili in braille, ricerca fonti e scrittura contenuti; per corso di fotografia, super visione immagini, stampe
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Silvia Fazi ha seguito il corso Come diventare wikipediani, promosso da AIB Marche in collaborazione con Provincia di Pesaro e Urbino, Università di Urbino maggio 2016.

Partecipanti alla formazione

Enrica Rossi - Bibliotecaria presso la Biblioteca Braille, Silvia Fazi - Bibliotecaria presso la Biblioteca 5Torri, Francesca Palmieri - Bibliotecaria presso la Biblioteca 5Torri

Altre figure coinvolte
  • Staff: Maria G. Cabiddu coordinatrice delle Biblioteche di Quartiere e referente del progetto
  • Esterni: si

Si prevede la collaborazione a vario titolo con

  • Paola Girelli, istruttore culturale dei Servizi Educativi del Comune di Pesaro
  • docenti di scuole secondarie di 1° e 2°,
  • Pietro Vecchiarelli, tecnico di produzione libri tattili,
  • Wikimedia Italia, coordinatore regionale Giacomo Alessandroni,
  • fotografi dell’Associazione Fotoclub Pesaro,
  • educatori dell'UICI Pesaro"

MUSEO DEL CLIMA E DELLE SCIENZE DELL'OSSERVATORIO RAFFAELLI DAL 1883

Casarza Ligure (Genova), Liguria

Breve descrizione del progetto

Il contributo ci permetterà di realizzare il progetto che avrà il fine di rendere disponibile un percorso digitale fruibile da remoto. Il contenuto potrà diventare oggetto didattico all’interno delle scuole o in altri contesti. Attraverso la creazione di contenuti multimediali da inserire nel percorso si arricchirà il percorso realizzato. I risultati che ci attendiamo sono:

  • Crescita dell’interesse nei confronti del museo
  • Un maggiore coinvolgimento delle istituzioni scolastiche
  • Creazione di contenuti adatti alla didattica
  • Aumento delle visite virtuali
La soluzione proposta è la realizzazione di un Tour virtuale 3D del museo navigabile a 360° con dispositivi mobile e desktop. Il tour in forma digitale simula la visita in presenza dando la possibilità ai visitatori di poter vivere un’esperienza immersiva nuova. La soluzione è particolarmente adatta ed essere utilizzata in ambito didattico, grazie anche alla possibilità di inserire contenuti a supporto del racconto espositivo. 

Nel caso in cui il contributo sia maggiore della quota preventivata ci riserviamo la possibilità di investire tale importo per l’aggiunta di servizi alla soluzione senza snaturare il progetto nelle sue finalità.

CRONOPROGRAMMA Fase 1:

  • Realizzazione riprese museo
  • Elaborazione contenuti software Intelligenza Artificiale

Fase 2:

  • Condivisione del Tour Virtuale"
Motivazione

Perchè riteniamo importanti aprirsi al mondo digitale e crediamo che il bando wiki

Contenuti

Mettiamo a disposizione immagini relative ai locali del Museo

Stato diritti

Immagini in pubblico dominio e testi di cui l'istituzione possiede i diritti

Prosecuzione

Attraverso implementazione del servizio e proseguendo con la condivisione sulle piattaforme Wikimedia e OpenStreetMap

Richiesta finanziamento

Totale €2000 di cui:

  • Attrezzatura: €1500,00€ - Acquisto dei visori multimediali 3d realtà aumentata e anessa realizzazione fotografica dei luoghi esterni ed interni
  • Acquisto e installazione di software libero: €500,00€ - Acquisto materiale inerente il funzionamento del punto precedente (A)
  • Organizzazione eventi: € 0,00€ - Promozione del servizio digitale realizzato
  • Promozione: € 0,00€ - grafica e aggiornamento delle pagine presenti riguardanti i temi del Museo
  • Rimborsi e compensi: € 0,00€ - Non sono previsti
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

In generale Si, sono persone che soprattutto per l'uso di Open Street Map nell'ambito sentieristico di cui ci occupiamo da anni e di cui abbiamo in gestione oltre 1600Km annui di rete sentieristica, realizziamo cartografia digitale ed elaborazione della stessa. Francesco Piccinini Mario Fanari Claudio Monteverde Valerio Del Nero.

Partecipanti alla formazione

Claudio Monteverde - Direttore, Valerio Del Nero - Coordinatore del Gruppo di Scienze Naturali, Biodiversità e Scienze Agrarie e Forestali, Mauro Marigliano - Comunicatore e Commerciale

Altre figure coinvolte
  • Staff: Non escludo che nel corso del progetto possano inserirsi altre persone
  • Esterni: Direi il Signor Mario Fanari

Biblioteca Comunale di Marradi

Marradi (Firenze), Toscana

Breve descrizione del progetto

La Biblioteca Comunale di Marradi possiede al suo interno volumi di importanza europea, fra questi la ""bibbia"" del frutto del marrone: ""Coltura e Cultura del Castagno"", a cura del Centro di Studio e Documentazione sul Castagno di Marradi. La Biblioteca Comunale ed il Centro Studi (https://www.centrostudicastagno.it) condividono lo stesso edificio con altre entità culturali e sono pensati come Polo Culturale di Marradi. Essendo il Centro Studi del Castagno unico a livello europeo (se non internazionale), così come il sapere che racchiude (ovvero tutte le informazioni sul frutto del castagno correlate ad altri argomenti, come il castagno e le sue risorse, il castagno e i suoi mestieri, castagno e gastronomia, castagno e spiritualità, la castanicoltura in Italia, etc), si è pensato di partecipare in tandem al progetto con l'obiettivo di condividere un sapere così prezioso e di rilievo.

AZIONI previste: 1. creazione della pagina WIKI del Centro Studi (ad oggi non esistente), dove verrà presentato il Centro Studi ed alcune delle sue tematiche. Essendo, ad oggi, 109 le tematiche della ""Bibbia"", si è pensato di mettere in primo piano una tematica che interessa molti, ovvero la differenza fra marrone e castagna, che è ciò che tutti chiedono e tutti si confondono, tematica quindi ritenuta essenziale per un sapere diffuso. Verranno inoltre aggiunte altre macrovoci fra gli argomenti sovradescritti (successivamente implementabili);

2. istituzione dell ""Angolo dei Saperi Liberi"" nella Biblioteca Comunale, con postazione per consultazione;

3. creazione di un Podcast dedicato al progetto, con focus centro studi e tematiche evidenziate nella pagina Wiki (il podcast sarà parte integrante della pagina);

4. evento wiki ""Coltura e Cultura, Sapori e Saperi"": l'evento, pensato per far conoscere e promuovere il progetto è pensato come WikiAperitivo per gli adulti, mentre in forma laboratoriale per i bambini. Come forma di promozione e conoscenza che possa rimanere, appositamente per il laboratorio ed il progetto Wiki, sarà creato un gioco-fiaba-racconto con protagonisti Marrone, Castagna, il Prof.Bellini, Wiki, etc;

5. materiale promozionale: fra i materiali promozionali verrà creato un segnalibro con QR code che riporta alla pagina Wiki. I segnalibri verranno in primis dati a tutti i fruitori della biblioteca, ma anche a tutti i visitatori del Centro Studi.

DESTINATARI: a. i locali (sia frequentatori della biblioteca che non), come accrescimento della consapevolezza del proprio sapere ;

b. dai bambini della scuola primaria agli studenti universitari: l'argomento spazia dalla cultura base a quella specifica (infatti il Centro Studi collabora anche con le Università);

c. turisti: soprattutto nel periodo autunnale grazie alla sagra dei marroni conosciuta a livello nazionale, vengono visitatori da tutta Italia;

d. 30-40enni: il podcast è pensato per avvicinare un target diverso alla conoscenza libera, pertanto si è pensato al podcast fruito principalmente da questa fascia d’età;

e. tutti coloro (e sono molti che lo cercano su Google…) che si chiedono sempre “che differenza c’è fra marrone e castagna?”

f. le Istituzioni: sia il Comune di Marradi come Biblioteca, sia il Centro Studi potranno beneficiare di un aumento di visibilità grazie ai canali Wiki.

Motivazione

La Cooperativa di Comunità “La C.I.A. - Cultura Innovazione Ambiente” ha partecipato al bando “10 Piccoli musei - Wikimedia Italia” 2021 per il Museo Archeologico Alto Mugello. Memore dell’importanza che ha avuto il progetto passato per il museo ed avendo avuto in gestione da quest'anno (gennaio 2022) anche la Biblioteca Comunale di Marradi, abbiamo pensato al progetto in tandem con il Centro Studi del Castagno, proprio per favorire la conoscenza di questa realtà, lei stessa nata per divulgare il sapere legato alla coltura e cultura del castagno, partendo anche dal territorio fulcro di ciò (Marradi, centro del marrone IGP).

Considerando che la biblioteconomia considera parte del sistema biblioteca anche i servizi di informazione al pubblico in quanto funzionali alla conservazione e fruizione del patrimonio documentale, il progetto presentato vuole essere un'opportunità di diffusione della conoscenza del patrimonio culturale immateriale attraverso la rete e le tecnologie digitali, sposandosi perfettamente con l’art.4 e l’art.8 della Convenzione di Faro.

Inoltre, attualmente, Marradi e il suo prodotto tipico, quale il marrone IGP, sono al centro della scena nazionale con la triste vicenda dello spostamento della fabbrica locale dei marron glacés, riconosciuti a livello nazionale, a Bergamo, vicenda che ha portato l’attenzione del luogo e del prodotto su quotidiani e reti nazionali, così come destato l’attenzione di politici, associazioni di categoria, gente di cultura e spettacolo, etc che si sono movimentati per ciò, pertanto il progetto presentato va a divulgarne maggiormente la conoscenza ed è un veicolo di sensibilizzazione, così come un ulteriore strumento efficace di promozione culturale e turistica.

Non per ultimo, essendo il tema del progetto presentato interdisciplinare, partendo dall’agroalimentare, includendo ambiente e coltura, per arrivare a artigianato, gastronomia, spiritualità. arte, biodiversità, etc, la conoscenza diffusa tramite il web è un ulteriori stimolo alla ricerca, affinché chiunque possa arricchirsi di questo processo che è stato e continua ad essere un punto focale per lo sviluppo economico, sociale, culturale di questo territorio, così replicabile per molte altre zone d’Italia e non solo.

Contenuti
  • immagini (relative sia al centro studi sia alle tematiche affrontate) n. 20-30 (successivamente implementabili);
  • documenti testuali (riferiti alla storia del centro studi ed alle macrotematiche, macrotematiche n.3 iniziali;
  • testi e audio per podcast creati ex-novo appositamente per il progetto.
Stato diritti
  • Immagini in pubblico dominio
  • Testi di cui l'Istituzione possiede i diritti.
Prosecuzione

Il progetto presentato è implementabile sotto diversi aspetti:

  • nella pagina Wikipedia nel tempo verranno implementate le macrovoci e le sottocategorie che coinvolgono i diversi temi interdisciplinari, rendendo così multimediali altre sezioni;
  • il podcast vuole essere il primo di altri sulla conoscenza dei saperi locali;
  • il gioco-laboratorio per bambini può essere riproposto per varie occasioni (per esempio sagre, visite di scuole, altri laboratori, etc);

Inoltre l'intenzione è quello di inserire le strutture in Wiki Love Monuments.

Richiesta finanziamento

Totale €4400 di cui:

  • Attrezzatura: €400 - Tablet
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - 0
  • Organizzazione eventi: € 400 - Organizzazione evento Wiki e laboratorio
  • Promozione: € 600 - Manifesti, segnalibri, gioco lab, etc
  • Rimborsi e compensi: € 3400 - Progettazione e coordinamento, Comunicazione (podcast, promo,etc) , personale laboratorio, grafico, organizzazione evento,
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Sì, abbiamo un Wikipediano che ha collaborato nel progetto precedente ed il vice-presidente ha già partecipato alla formazione, seguendo appunto anche il progetto del Museo Archeologico Alto Mugello.

Partecipanti alla formazione

Andrea Cappelli - Vice-Presidente Cooperativa di Comunità (gestore biblioteca), Michele Gentilini - Collaboratore - Wikipediano , Filippo Catani - Staff Biblioteca Comunale

Altre figure coinvolte
  • Staff: Lo staff che partecipa anche al percorso di formazione è addetto alla creazione della pagina Wiki e strumenti correlati.

Lo staff della biblioteca partecipa all'elaborazione dei materiali, all'implementazione della pagina Wiki, al laboratorio per bambini, così come sarà da supporto nell'organizzazione dell'evento promozionale.

  • Esterni: Le altre figure sono per lo più collaboratori-soci della cooperativa di comunità e si occuperanno della progettazione e coordinamento, della promozione e comunicazione del progetto, della realizzazione dei podcast, della realizzazione, anche grafica del gioco, così come dell'organizzazione dell'evento promozionale,

Essenziale sarà, inoltre, il supporto dei volontari del CSDC (Centro di Studio e Documentazione sul Castagno).

Circolo culturale Guglielmo Ghislandi E.T.S.

Breno (Brescia), lombardia

Breve descrizione del progetto

L’archivio storico del circolo Ghislandi nasce nel 1986, in occasione dell’assemblea costitutiva dell’associazione. Tra le principali dotazioni dell’archivio figurano i fondi provenienti dalla donazione di Carlo Salvetti (materiali spesso unici sulla storia camuna tra ‘800 e ‘900), il fondo Energia elettrica, il fondo Disastro del Gleno, il fondo Miniere e Forni Fusori, quello su Livio Tovini (donato dalla famiglia), il fondo Nuova Sinistra (Pier Luigi Milani), il fondo Mutualità, il fondo GISAV e altri ancora. L’Archivio storico è altresì dotato di una biblioteca ed è accessibile su prenotazione, da effettuarsi presso il Conservatore attuale, il socio Carlo Medici, presso la sede a Cividate Camuno (BS), accanto alla biblioteca civica, in via Santo Stefano 2. Da due anni si sono avviate le attività di riordino, catalogazione e sistemazione dei fondi, l’opera di riversamento in MP3 delle testimonianze orali raccolte tramite registrazione con audiocassetta, e la di catalogazione dei volumi della biblioteca, le cui risorse sono a disposizione nel catalogo online. La sfida attuale (di questo anno) è di digitalizzare il fondo GISAV (Gruppo Insegnanti per una scuola Alternativa Valle Camonica) attivo dagli anni 70 fino agli anni 2010 che ha prodotto documenti e attività di spiccato interesse pedagogico e non solo, così da poter leggere il mutamento della scuola e della società negli ultimi 50 anni.

Motivazione

Il Circolo Ghislandi sta partecipando al bando perchè è interessato alla valorizzazione, digitalizzazione e diffusione di propri fondi che sono considerati un unicum nel panorama degli archivi. Il Fondo GISAV comprende vario materiale sulle sperimentazioni didattiche del GISAV (Gruppo Insegnanti per una Scuola Alternativa, in Valle Camonica), negli anni Settanta e Ottanta: in grande prevalenza giornalini scolastici, ricerche e unità didattiche. L’esperienza realizzata da questo gruppo di maestri nelle scuole elementari valligiane, collegata con le iniziative del Movimento di Cooperazione Educativa, rappresenta il primo intervento educativo di matrice laico-progressista nella scuola dell’obbligo camuna. Oltre a questa documentazione si raccoglieranno interviste (tramite videoregistrazioni) ai rappresentanti del GISAV ancora viventi, così da costruire una maggiore panoramica del gruppo suddetto.

Contenuti

Ricerche e unità didattiche scuole elementari di Angolo (1974-1982) - scuole el. Anfurro (1974-1981) - scuole el. Prestine (1977-1982) Ricerche e unità didattiche scuole elementari Edolo e Cortenedolo (1975-1990) - scuole el. Borno Ricerche e unità didattiche scuole el. Gorzone (1977-1979) - scuole el. Pescarzo (1977-1980) R- scuole el. vari plessi Valcamonica (1977-1979)

Ricerche  e  unità  didattiche  scuole  elementari  Losine  (1977-1980) - scuole  el. Bessimo  Superiore  (1979-1980) R- scuole  el. Cerveno  (1978-1982)

Giornalini delle scuole elementari di vari plessi camuni (1977-1987) Materiali per l’insegnamento della storia nella scuola elementare (Gisav) Miscellanea (1971-1986)

Bollettino  Gisav  “Più e  meno”  (1974-1976) 

Prima stesura dello schedario “Archivio” stesura schedari incisioni rupestri - 1° edizione /2° edizione (2011)"

Stato diritti

Documenti, testi e immagini contenuti nel fondo di cui il Circolo Ghislandi possiede i diritti Raccolta documentale di lavori carteggio tra gli insegnanti audioregistrazioni di interviste"

Prosecuzione

Il progetto potrà proseguire con la digitalizzazione di altri fondi che possiede, per esempio la Società di mutuo Soccorso di Breno o il Fondo Carlo Salvetti

Richiesta finanziamento

Totale €5600 di cui:

  • Attrezzatura: €2000 - computer portatile con scheda grafica-audio con microfoni dedicato per interviste e macchina fotografica digitale per riprese video
  • Acquisto e installazione di software libero: €300 - Archimista
  • Organizzazione eventi: € 350 - Descrizione sintetica presentazione del progetto con una conferenza a marzo e chiusura a giugno con proiezione documentario dedicato
  • Promozione: € 150 - locandine, brochure cartacee, digitali sulla pagina dedicata sul sito del Circolo Ghislandi
  • Rimborsi e compensi: € 2800 - consulenza di archivisti, attività di digitalizzazione operatori
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

no

Partecipanti alla formazione

Mariella Minini - Presidente del circolo Ghislandi, Medici Carlo - Conservatore dell'archivio storico "Riccio Vangelisti", Marta Tenchini - operatrice archivio

Altre figure coinvolte
  • Staff: gruppo di 5 soci coinvolti nel progetto
  • Esterni: archivisti e operatori della cooperativa ""Il Leggio"" csc di Breno

studenti scuola superiore

BIBLIOTECA COMUNALE GAETANO SCOVAZZO

AIDONE (ENNA), SICILIA

Breve descrizione del progetto

Il progetto prevede la digitalizzazione di 30 manoscritti databili tra Quattrocento e Ottocento appartenenti al fondo antico della biblioteca comunale Gaetano Scovazzo di Aidone, fondata nel 1872. Oltre alla digitalizzazione dei manoscritti, che sarà effettuata in situ da personale qualificato e altamente specializzato in possesso di idonee attrezzature, il progetto prevede la realizzazione di materiale promozionale digitale inerente sia il fondo antico della biblioteca che l’operazione di digitalizzazione, da divulgare sul web, nonché l’organizzazione di un evento, in collaborazione con il Polo Bibliotecario BIEN, il coordinamento regionale di ICOM Sicilia e AIB Sicilia, in cui saranno comunicati al pubblico i risultati dell’intervento di digitalizzazione e, soprattutto, sarà illustrato il ruolo fondamentale di Wikipedia Italia nella produzione, raccolta e diffusione di contenuti liberi e aperti, al fine di incentivare e stimolare la partecipazione della comunità locale nel processo di condivisione di contenuti open access, agevolando l’ avanzamento del sapere e l’ampliamento delle opportunità di accesso alla conoscenza.

Motivazione

Il Comune di Aidone con questo progetto intende avviare un percorso di condivisione pubblica del patrimonio culturale che insiste nel proprio territorio, sollecitando la comunità locale a divenire protagonista di un processo oggi indispensabile, che ha importanti ricadute non solo sul piano culturale e sociale ma anche su quello turistico ed economico. Cominciando dal rendere disponibili in open access e in versione digitale dei manoscritti unici, di grande interesse dal punto di vista letterario, linguistico (alcuni sono scritti nel dialetto locale gallo-italico, che è una minoranza linguistica e, in quanto tale, un’ eredità immateriale da custodire e tramandare) storico e documentario, oggetti di fatto inaccessibili se non agli studiosi e che rappresentano la parte più segreta e nascosta della storia della città, il Comune si adopera per stimolare nei cittadini un’azione diffusa di condivisione del patrimonio culturale con l’obiettivo di raccontarlo al mondo e di tramandare alle future generazioni i tesori identitari di questa piccola comunità grazie alla tecnologia. I manoscritti allo stato attuale sono di fatto interdetti alla fruizione e alla conoscenza da parte della comunità a cui appartengono. Un progetto di divulgazione indubbiamente inorgoglisce i cittadini, facendo leva sul diritto, individuale e collettivo, “a trarre beneficio dal patrimonio culturale e a contribuire al suo arricchimento”, per come sancito dalla Convenzione di Faro. Inoltre la digitalizzazione preserva questi preziosi manufatti, tutelandone la conservazione poichè la disponibilità di copie digitali consente una più frequente consultazione e garantisce inoltre un più ampio pubblico, non solo di addetti ai lavori.

Contenuti

Verranno messe a disposizione per la condivisione attraverso i progetti Wikimedia circa 1300 immagini in vari formati (TIFF 6.0 per la conservazione, JPG per la fruizione locale, HTML 5 sfogliabile per la fruizione on line) e con risoluzione di 400 ppi. Dei 30 manoscritti selezionati per la digitalizzazione, alcuni (quelli più rari e dotati di pregevoli illustrazioni) verranno riprodotti integralmente, di altri verranno riprodotti solo i frontespizi, auspicando il recupero di ulteriori risorse per procedere in un secondo momento a digitalizzare il resto. Contestualmente si avvierà un processo di sensibilizzazione della comunità e di divulgazione del progetto di Wikimedia, al fine di poter accrescere il numero dei contenuti digitali da condividere.

Stato diritti

Il Comune di Aidone detiene il diritto d’uso del materiale da digitalizzare – i manoscritti - in quanto ne è proprietario.

Prosecuzione

L'istituzione ha intenzione di proseguire nelle attività di condivisione di contenuti sulle piattaforme Wikimedia/OpenStreetMap anche al termine del progetto e dell'accompagnamento del Wikimediano, poiché da un lato il personale interno sarebbe formato per lavorare in autonomia e dall’altro, avendo sensibilizzato la comunità locale, ci si potrebbe avvalere della collaborazione delle associazioni culturali locali e dei tirocinanti per produrre nuovi contenuti digitali.

Richiesta finanziamento

Totale €8000 di cui:

  • Attrezzatura: €0 - no
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - no
  • Organizzazione eventi: € 500 - Organizzazione di un evento in collaborazione con il Polo Bibliotecario BIEN, il coordinamento regionale ICOM Sicilia e AIB Sicilia, in cui saranno comunicati al pubblico i risultati dell’intervento di digitalizzazione e, soprattutto, sarà illustrato il ruolo fondamentale di Wikipedia Italia nella produzione, la raccolta e la diffusione di contenuti liberi e aperti.
  • Promozione: € 1000 - Progettazione e realizzazione di materiale promozionale digitale inerente l’operazione di digitalizzazione e i manoscritti, da divulgare sul web.
  • Rimborsi e compensi: € 6500 - Incarico a professionisti specializzati per la digitalizzazione di 30 manoscritti databili tra Quattrocento e Ottocento appartenenti al fondo antico della biblioteca comunale Gaetano Scovazzo di Aidone.
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

No

Partecipanti alla formazione

SERENA RAFFIOTTA - ASSESSORE AL PATRIMONIO CULTURALE, AL TURISMO E AI RAPPORTI CON LE ASSOCIAZIONI, GABRIELLA MATRASCIA - DIPENDENTE IN SERVIZIO PRESSO LA BIBLIOTECA COMUNALE

Altre figure coinvolte
  • Staff:
  • Esterni: Il progetto prevede il coinvolgimento di volontari delle associazioni culturali locali che collaborano con il Comune, i quali offriranno supporto alla organizzazione delle azioni previste e potranno dare un valido supporto soprattutto nella fase di divulgazione dei contenuti del progetto e nella comunicazione dello stesso.

Per l'attività di digitalizzazione e di promozione tramite web saranno coinvolti dei professionisti specializzati.

Società Storica Pisana (capofila) per Museo Nazionale di San Matteo di Pisa-Direzione regionale musei della Toscana

Pisa (Pisa), Toscana

Breve descrizione del progetto

Progetto “Microcosmi di storia e …di collaborazione” Il progetto è mirato alla valorizzazione del monetiere e delle raccolte di sigilli e medaglie del Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, fonti di primaria importanza per raccontare e far conoscere meglio ad un pubblico più ampio la storia del nostro Paese, dall’Antichità al primo Novecento. Questi oggetti inoltre sono esempi interessanti di un lavoro che era realizzato in collaborazione nelle botteghe di artigiani orafi e nelle zecche da maestranze con diversa competenza. In dettaglio il progetto prevede la digitalizzazione in HD di 25 monete, 10 medaglie e 10 sigilli e matrici sigillari; per alcuni di questi pezzi, particolarmente significativi per via dei rilievi o di altri segni di uso (massimo 5 pezzi per ogni tipologia), saranno effettuate anche prese fotografiche particolari che, con l’aiuto di Software OS/FS, consentiranno di averne una restituzione in 3D o con effetto RTI. Le foto così digitalizzate e i 3D/RTI ottenuti saranno resi disponibili sulla piattaforma Wikimedia Commons e collegati a pagine su Wikipedia relative alla sezione sul monetiere del Museo Nazionale di San Matteo, alle sezioni storiche delle voci dedicate a Pisa, a Lucca, a Firenze e ad altre città della Toscana, e infine ad altre pagine, esistenti o che saranno appositamente create, dedicate ai personaggi rappresentati o agli eventi storici di interesse ricordati su monete, sigilli e medaglie selezionati. I testi relativi saranno prodotti sia in italiano che in lingua inglese per mezzo di traduzioni professionali. Per la stesura e/o revisione dei testi in lingua italiana sarà organizzata una editathon con gli studenti di Beni Culturali e di Informatica Umanistica dell’Università di Pisa, con il contributo dei quali poi si realizzaerà un Wikibook su questi materiali ed argomenti.

Motivazione

Lo studio e la valorizzazione dei materiali oggetto del progetto, coniugati con un’azione di alta divulgazione, sono obiettivi perfettamente in linea con le finalità della Società Storica Pisana, che da tempo collabora con le principali istituzioni museali della città di Pisa al fine di una più ampia diffusione e condivisione dei contenuti culturali legati al loro patrimonio. In particolare, negli ultimi anni ha collaborato con il Museo Nazionale di San Matteo, con la cui direzione ha elaborato questo progetto per potenziarne la visibilità e per accrescerne la conoscenza e l’uso. La Società Storica Pisana inoltre insieme con i docenti del Corso di Informatica Umanistica di Pisa e varie sedi museali ed espositive cittadine ha già avuto esperienze molto positive per la creazione di voci di Wikipedia e di un Wikilibro sulla ceramica di età medievale e moderna in occasione della mostra “Pisa città della ceramica” nel 2018.

Contenuti

L’istituzione proponente Società Storica Pisana e il Museo Nazionale di San Matteo di Pisa-Direzione regionale musei della Toscana metteranno a disposizione del progetto con licenze libere CC-BY-SA tutte le immagini digitali 2 D e 3D realizzate, tutti i dati relativi ai materiali interessati dal progetto e i testi in italiano e in inglese specificamente realizzati.

Stato diritti

I diritti sui testi sono dell’istituzione proponente Società Storica Pisana, mentre quelli sui dati e sulle immagini sono del Direzione regionale musei della Toscana-Museo Nazionale di San Matteo che li metteranno a disposizione dell’Istituzione e della Fondazione Wikimedia Italia per la realizzazione di questo progetto e la successiva libera fruizione tramite le varie piattaforme di Wikimedia.

Prosecuzione

Il progetto potrebbe proseguire con la digitalizzazione delle immagini di altre opere di cosiddetta “arte minore”, ovvero altri “micro-cosmi di storia”, conservate e/o esposte al Museo Nazionale di San Matteo di Pisa e/o in altri musei cittadini della Direzione regionale musei della Toscana (Museo di Palazzo Reale) e della Fondazione Pisa (Palazzo Blu). Ad esse potrebbero essere associata la redazione di altre voci di Wikipedia e di altri Wikilibri per questi e/o altri beni, in collaborazione con i corsi di Beni Culturali e di Informatica Umanistica dell’Università di Pisa e i Wikimediani di zona.

Richiesta finanziamento

Totale €5250 di cui:

  • Attrezzatura: €0 - no
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - no
  • Organizzazione eventi: € 1300.00 - Editathon di una giornata, con rimborso pranzo ai partecipanti e rimborso spese Wikimediano/i di zona, spese di segreteria e coordinamento
  • Promozione: € 150 - stampa flyer su carta riciclata e promozione sul web / social media
  • Rimborsi e compensi: € 3800 - rimborsi spese fotografo e grafico, specialista/i in monete, medaglie e sigilli, traduttore/i
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Alcuni membri del Consiglio Direttivo della Società Storica Pisana hanno esperienza nella redazione delle voci di Wikipedia e di Wikilibri, oltre che nel caricamento di immagini sulla piattaforma Wikimedia Commons.

Partecipanti alla formazione

Gabriella Garzella - Presidente della Società Storica Pisana, Pierluigi Nieri - Direttore del Museo Nazionale di San Matteo, Monica Baldassarri - Consigliera della Società Storica Pisana

Altre figure coinvolte
  • Staff: Enrica Salvatori, membro del consiglio direttivo della Società Storica Pisana e anche del direttivo dell’Associazione Italiana per l’Informatica Umanistica e la Cultura Digitale e dell’Associazione Italiana per la Public History; docente di Informatica umanistica

Monica Baldassarri e altri membri del Consiglio Direttivo della Società Storica Pisana, alcuni dei quali docenti per i corsi di Beni Culturali e Informatica Umanistica presso le Università di Pisa e di Genova, con specifiche competenze storiche, archeologiche e storico-artistiche legate al progetto. Francesco Tacchi, segretario della Società Storica Pisana"

  • Esterni: Fotografo e grafico per le digitalizzazioni e le attività di promozione; traduttore/i; ricercatori del CNR ISTI di Pisa per elaborazioni immagini 3D e/o RTI; docenti e studenti dei corsi di Beni Culturali e Informatica Umanistica dell'Università di Pisa per editathon e wikilibro.

MUSEI CIVICI PESCIA

PESCIA (PISTOIA), TOSCANA

Breve descrizione del progetto

Implementazione delle voci su Wikipedia (miglioramento voce in italiano e traduzione in altre lingue) e della voce su Wikivoyage; caricamento di foto relative a oggetti o documenti relativi ai seguenti musei: Gipsoteca Libero Andreotti e Museo Civico di Pescia.

Motivazione

Per rendere di dominio pubblico le opere in possesso dei musei come sopra riportato (Gipsoteca Libero Andreotti -più di 200 pezzi- e Museo Civico -50 pezzi-), per l’implementazione delle voci su Wikipedia e Wikivoyage, per la diffusione di materiale fotografico su Wikimedia Commons per la conoscenza libera del nostro patrimonio artistico, storico e culturale.

Contenuti

Foto di opere d’arte della Gipsoteca e del Museo Civico (circa 250), materiale documentale se necessario, informazioni che migliorino la descrizione storica, le fonti e le pubblicazioni sui vari temi affrontati. Implementazione su Wikipedia degli edifici storici sia della Gipsoteca (Palagio, Palazzo del Podestà di Pescia) sia il Palazzo Galeotti del Museo Civico.

Stato diritti

Diritti del Comune di Pescia

Prosecuzione

Corsi on-line di scrittura e editathon con l’aiuto dei wikipediani toscani. Intendiamo continuare la fase di condivisione anche dopo la fine del progetto

Richiesta finanziamento

Totale €8000 di cui:

  • Attrezzatura: €2000 - macchine fotografiche, scanner, router wi-fi
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - no
  • Organizzazione eventi: € 2000 - editathon, eventi promozione
  • Promozione: € 1500 - materiale divulgativo
  • Rimborsi e compensi: € 2500 - corsi on-line ed editathon dei volontari wikipediani toscani
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Ufficio Cultura Comune di Pescia

Partecipanti alla formazione

Claudia Massi - direttore, Luigi Del Tredici - Ufficio Cultura, Patrizia Meloni - Ufficio Cultura

Altre figure coinvolte
  • Staff: -
  • Esterni: no

BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA E GEOAMBIENTALI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ‘ALDO MORO’

Bari (Bari), Puglia

Breve descrizione del progetto

La biblioteca del dipartimento di scienze della Terra e Geoambientali dell’Università degli studi di Bari, dispone di un ampia collezione di libri, estratti di articoli, riviste e carte tematiche inerenti le scienze geografiche, le scienze della terra e la cartografia. Tra queste di pregio sono sicuramente i libri, le pubblicazioni e le mappe risalenti all’inizio e alla metà del secolo scorso; la maggior parte di questo materiale non è disponibile on line. Lo scopo del progetto è la digitalizzazione di questo materiale e in particolare delle carte tematiche e delle pubblicazioni scientifiche storiche presenti negli archivi della Biblioteca. Le attività di scansione e successiva pubblicazione consentiranno agli studenti, al personale strutturato e a semplici appassionati di usufruire in modo rapido e semplice di questa parte del patrimonio bibliotecario.

Motivazione

La biblioteca è in uno dei sei dipartimenti di scienze della Terra presenti in Italia. Il materiale raccolto in circa 50 anni di attività è spesso poco noto non solo agli studenti ma anche alla collettività. Mappe e pubblicazioni storiche sono di interesse per la conoscenza del territorio (prevalentemente dell’Italia meridionale), per la conoscenza della sua storia e della sua evoluzione geografico-fisica. La necessità e la spinta alla valorizzazione che è partita negli ultimi anni potrà beneficiare della disponibilità di tale materiale per studiosi, tecnici e cittadini impegnati nella conoscenza e della valorizzazione ambientale e turistica. La difficile situazione sanitaria ha reso ancora più evidente il problema dell’accesso ad alcuni contenuti della biblioteca. Tale lavoro, renderà indubbiamente più semplice la fruizione di carte e pubblicazioni storiche, anche in remoto.

Contenuti

L’istituzione mette a disposizione l’accesso alle carte tematiche e alle pubblicazioni scientifiche storiche. Le carte tematiche, principalmente di tipo geografico, geologico e geomorfologico, sono alcune decine. Per quanto concerne le pubblicazioni storiche, si stima che ne siano presenti più di cento estratti. La biblioteca dispone anche di qualche decina di foto aeree storiche.

Stato diritti

Riguardo i diritti d’uso del materiale, sarà svolta un’attenta indagine. In generale molti degli elementi da digitalizzare hanno superato il periodo definito per relativi ai diritti di copyright.

Prosecuzione

Le fasi successive di questo progetto prevedono l’inserimento di alcune informazioni (es. frontespizio e prima pagina degli estratti e dei volumi, area geografica coperta dalle singole carte e fotoaeree) all’interno delle piattaforme Wikipedia, WikiData e WikiCommons. Le carte tematiche potranno essere inserite come localizzazione geografica all’interno di openstreetmap. La formazione oltre che al personale di biblioteca sarà anche aperta a studenti volontari dell’università di Bari che potranno, in futuro, insieme al personale, contribuire alla digitalizzazione del materiale della biblioteca.

Richiesta finanziamento

Totale €6450 di cui:

  • Attrezzatura: €4500 - Scanner A0 + PC per il processing delle immagini acquisite
  • Acquisto e installazione di software libero: €300 - installazione e configurazione linux ubuntu , GIMP e Inkscape
  • Organizzazione eventi: € 250 - Evento di chiusura finale (stampa locandine, roll up,catering)
  • Promozione: € 400 - Creazione sito web per la visualizzazione del database e la spiegazione dei contenuti
  • Rimborsi e compensi: € 1000 - Formazione su utilizzo del software open source allo staff biblioteca, agli studenti e ai volontari
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

All’ interno del dipartimento di scienze della terra e geoambientali è presente il gruppo youthmappers@uniba, chapter della rete youth mappers.

Partecipanti alla formazione

Lucia Lorusso - Personale di Biblioteca, studente - assistente di biblioteca, studente - assistente di biblioteca

Altre figure coinvolte
  • Staff: -
  • Esterni: Studenti, dottorandi e docenti del dipartimento di scienze della terra e geoambientali

Centro Internazionale Studi Gentiliani-CISG

San Ginesio (Macerata), Marche

Breve descrizione del progetto

Si tratta di un progetto variamente articolato che, tra voci da migliorare e altre da creare, nelle sue sfaccettature concorre complessivamente a esaltare l’humus culturale che per secoli ha pervaso la Terra di San Ginesio, lasciando traccia di sé nel patrimonio architettonico, nella ricca dotazione pittorica, nella testimonianza virtuosa di personaggi e nelle tradizioni della cittadina. Questo è il lavoro di approfondimento che ci si propone di fare, corredandolo, laddove possibile, di immagini “libere”. Si inizia dalla voce ‘San Ginesio’, già esistente, da completare fino ai giorni nostri, e da implementare con testi, con voci complementari riferite ai monumenti sacri e agli edifici pubblici, oppure riguardanti personaggi di alto profilo distintisi nei secoli. In particolare la voce ‘Alberico Gentili’, approntata generosamente da qualcuno dei vostri contributori, necessita di altra competenza, di altra bibliografia, di altri link, compresa una voce specifica sulla sua opera maggiore, il De iure belli libri tres, che lo ha consacrato padre fondatore del diritto internazionale moderno, e autore pubblicato e studiato fino ad oggi. Il panorama culturale, materiale e immateriale, così delineato conduce necessariamente alla causa di tanta sensibilità per l’arte e per le discipline liberali, che trae origine dalla interessante storia dell’istruzione pubblica ed ecclesiastica locale, testimoniata nella documentazione pergamenacea dell’Archivio Storico Comunale di San Ginesio (ASCSG) fin dal secolo XIII, quando l’esperienza comunale era matura, le corporazioni producevano ricchezza e gli ordini religiosi catturavano gli occhi dei fedeli con le pitture murali nelle loro chiese e ingentilivano gli animi con l’insegnamenti delle discipline scolastiche, e la lettura delle sacre scritture e dei classici greci e latini.

Tornando ai giorni nostri, all’indomani del rovinoso sisma 2016 - 2017, che tanto profondamente ha ferito San Ginesio, nella faticosa ricostruzione, l’Amministrazione comunale persegue il “Piano della Bellezza”, prestando molta attenzione anche alla divulgazione mediatica tramite quella comunicazione per parole e per immagini che più efficacemente possa distinguerla. Non è un caso che San Ginesio sia stato proclamato “Best Tourism Villages 2021” dal UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite) e che, dopo aver vinto la selezione italiana, ne sia stato insignito nella sede europea di Madrid, il 2 dicembre scorso. È in questo solco, e nel segno di una sobria competenza, che si inserisce il presente progetto di valorizzazione mediatica del nostro patrimonio culturale, che si tratti di beni materiali, o immateriali, come quelle tradizioni storiche che, a far seguito da eventi tramandati già dalla prima Storia locale manoscritta, vengono riproposte e interpretate ogni anno da musicanti, danzatrici e figuranti in costume, che siano questi personaggi del Magistrato sanginesino, nobili ottimati delle contrade cittadine, artigiani, atleti a competere nelle varie tenzoni guerresche, o cavalieri a contendersi il palio; quest’ultimo documentato a partire dal secolo XIII come festa in onore dell’omonimo Santo protettore, san Ginesio, patrono dei musici e degli attori, al quale i Superiori della Legazione Apostolica, ovvero l’autorità ecclesiastica dello Stato della Chiesa, concessero sette giorni di festa a partire secolo XIV, durante i quali ebbero tempo e modo di affilarsi la passione filodrammatica e musicale della popolazione, sopravvissuta fino ai nostri giorni.

Motivazione
  1. Per la visibilità che l’enciclopedia mediatica più frequentata al mondo può offrire al patrimonio culturale di San Ginesio, in particolare perché la sua ‘mission’ della diffusione libera della conoscenza tramite tecnologie digitali è pratica più immediata e gradita al largo pubblico rispetto a quella di procurarsi un libro e sfogliarlo;
  2. Per l’arricchimento che procura il lavorare insieme ad altre istituzioni ai fini del migliore risultato di questo progetto;
  3. Per il piccolo finanziamento che, con i materiali espositivi e i testi elaborati insieme, consentirà al Centro Internazionale Studi Gentiliani-CISG, al Comune di San Ginesio, ai due Istituti scolastici, IIS “Alberico Gentili” e IPSIA “Renzo Frau”, e all’Associazione Tradizioni Storiche Ginesine (ATSG) di organizzare un evento tematico di grande interesse da protrarre anche al di là dei limiti temporali stabiliti dal bando.
  • Il fatto che ci sia un bando con a disposizione una piccola somma rompe quella sottile membrana, ovvero reticenza che frena spesso la voglia di partecipare, di accostarsi direttamente al lauto banchetto di conoscenza che Wikipedia rappresenta. Poi, una volta raccolto il testimone, nel desiderio di comparire con la veste migliore sulle pagine dell’enciclopedia mediatica globale più frequentata al mondo, ci si impegna a trovare motivati compagni di viaggio, onde raggiungere all’unisono, pur per vie diverse, il risultato complessivo finale più apprezzabile.

La conoscenza è risveglio della coscienza, dell’orgoglio di appartenenza, del desiderio di conservare e tramandare, e in questo nobile intento Wikipedia e Wikimedia Commons, con la loro possibilità di accesso, costituiscono il veicolo migliore per arrivare anche alla gente comune, che mai si tufferebbe con pari disinvoltura in testi corposi, corredati da apparato di note, e costosi.

  • La condivisione e la socialità che si crea intorno al progetto è di per sé una ricchezza, perché lavorare insieme per raccontare la storia di San Ginesio e promuovere i beni culturali materiali e immateriale del luogo che si ama e dove si vive, è di per sé un valore aggiunto. In particolare, se nell’impresa sono coinvolte, come ci sono, persone giovani; in questo caso infatti le parole e le immagini non resteranno scritte solo su un supporto virtuale, ma si scolpiranno nella loro memoria, facendo per sempre parte del bagaglio delle loro esperienze di vita, vissuta attivamente, da protagonisti.
  • Esposti i benefici in fatto di comunicazione e di condivisione, agli organizzatori rimane anche l’altro vantaggio di disporre di contenuti e mezzi per organizzare quest’anno un programma culturale diversificato e mirato, come si è fatto lo scorso anno per il centenario di Dante Alighieri. Qualcosa che resti, oltre il dead line del bando, a connotare l’estate sanginesina nel segno del personaggio più famoso al quale San Ginesio abbia dato i natali, il giureconsulto e ideologo umanista Alberico Gentili (San Ginesio 1552-Londra 1608), contestualizzato sullo sfondo dell’Inghilterra elisabettiana, sua patria d’elezione per i secondi e ultimi 28 anni della sua vita.
Contenuti

Premesso che ognuno dei soggetti interessati metterà a disposizione le proprie risorse, sicuramente tutti i testi espressamente redatti per Wikipedia Italia, www.wikipedia.it, ovvero:

  • i contenuti e i video della ricchissima piattaforma del Comune di San Ginesio, www.sanginesioturismo.it;
  • Immagini “libere” dalla Pinacoteca, Antica (Hoc Opus. Il ritorno alla bellezza) e Moderna “Scipione Gentili” del Comune di San Ginesio;
  • immagini “libere” di documenti dell’Archivio Storico Comunale di San Ginesio;
  • Foto “libere”, delle chiese: Collegiata e San Francesco – San Gregorio – Ss. Tommaso e Barnaba (perché pubblicate in volumi del CISG e di alcuni edifici sacri del territorio;
  • Foto “libere” di monumenti e complessi monumentali: Monumento ad Alberico Gentili; Teatro “Giacomo Leopardi”, Parco della Rimembranza, Mura castellane; Ospedale dei Pellegrini, complessi sconsacrati di alcuni ordini religiosi;
  • I contenuti dei siti web dell’IIS “Alberico Gentili” e IPSIA “Renzo Frau”, alle condizioni previste dalle autorizzazioni rilasciate, e inviate contestualmente alla domanda di partecipazione al Bando;
  • Gli hot spot riguardanti personaggi illustri, laddove possibile, saranno corredati di immagini che, pur esistendo, non sono mai state presentate in un unico contesto.

Le autorizzazioni all’utilizzo dei testi di cui le istituzioni possiedono i diritti saranno inviate alla mail permissions-it@wikimedia.org.

Stato diritti

Lo stato dei diritti d'uso scelto è "Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-SA 4.0)". Le autorizzazioni all’utilizzo dei testi di cui le istituzioni possiedono i diritti saranno inviate alla mail permissions-it@wikimedia.org.

Prosecuzione

Update adeguato all'avanzamento del "Piano della Bellezza", progetto dell'Amministrazione comunale. Offerta di residenza temporanea in loco a team di contributori/utenti dei progetti di Wikimedia Italia.

Richiesta finanziamento

Totale €8000 di cui:

  • Attrezzatura: €1000 - PC e videocamera
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - No
  • Organizzazione eventi: € 3000 - Organizzazione dell'evento "Estate Elisabettiana", con il relativo acquisto di: videoproiettore, schermo ed espositori
  • Promozione: € 2000 - Brochure e materiale cartaceo/promozionale
  • Rimborsi e compensi: € 2000 - Compensi per collaborazioni, ideazione, realizzazione, segreteria e coordinamento
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Leonardo Campugiani (Campus27), utente dal 23 agosto 2019; per i contributi ai vari progetti Wikimedia è stato ringraziato a nome dell'Associazione Wikimedia Italia.

Partecipanti alla formazione

Fabio Massimo Ciabocco - Aspirante biblioteconomo

Altre figure coinvolte
  • Staff: Peppina (Pepe) Ragoni, Presidente Onorario del Centro Internazionale Studi Gentiliani-CISG e Direttore Onorario della Biblioteca e Archivio Comunale "Scipione Gentili".
  • Esterni: - IIS ""Alberico Gentili"": prof. Giuliano Valeri;
  • IPSIA ""Renzo Frau"": prof.ssa Ida Cimmino;
  • Associazione Tradizioni Storiche Ginesine: dott. Roberto Staffolani;
  • Comune di San Ginesio: il Sindaco Giuliano Ciabocco.

Museo Civico di Montopoli in Val d’Arno-Sistema Museale Montopolese

Montopoli in Val d'Arno (Pisa), Toscana

Breve descrizione del progetto

Il progetto è finalizzato alla valorizzazione e alla diffusione della conoscenza della terracotta artistica montopolese e, più in generale, della tradizione ceramica toscana dall’Età moderna al Novecento. In dettaglio il progetto prevede la digitalizzazione di documenti, “spolveri” e disegni preparatori per la decorazione delle terrecotte artistiche frutto di una recente donazione al Museo (almeno 40 documenti), oltre che di opere in ceramica selezionate tra quelle conservate al Museo stesso (almeno 20). Saranno raccolte inoltre fonti orali tra i vecchi artigiani e altre informazioni sulla tecnica di produzione ceramica tramite registrazioni audio. Le foto così digitalizzate e i file audio raccolti (in formati non proprietari) saranno resi disponibili sulla piattaforma Wikimedia Commons e collegati a pagine tematiche su Wikipedia legati alle tecniche di produzione ceramica, ai soggetti iconografici dei decori e ai personaggi storici coinvolti nelle produzioni di terrecotte artistiche a Montopoli e in Toscana tra la tarda età moderna e il Secondo Dopoguerra. I testi saranno prodotti sia in italiano che in lingua inglese. Per la scelta dei documenti e dei pezzi ceramici da digitalizzare e la stesura dei principali testi in lingua italiana sarà organizzata una editathon; con il contributo dei partecipanti sarà inoltre realizzato un Wikibook. La traduzione dei testi in inglese sarà realizzata con il contributo degli studenti del liceo linguistico di San Miniato e rivista da traduttori professionisti in collaborazione con docenti e studenti"

Motivazione

In base a precedenti recenti esperienze il Museo, la sua Direzione scientifica e il suo personale hanno scelto di procedere alla valorizzazione e alla maggiore diffusione della conoscenza dei contenuti culturali dell’istituzione attraverso percorsi di partecipazione e di condivisione, sia con i cittadini del territorio, sia con la più ampia platea di fruitori attraverso il web. Per un Museo Civico come quello di Montopoli il bando può offrire un’occasione importante per realizzare nuovi contenuti e nuovi materiali ed immetterli correttamente nelle piattaforme Wikimedia, affinché possano essere di pubblico dominio, facendo anche conoscere maggiormente l’istituzione ed il territorio che essa rappresenta.

Contenuti

L’istituzione proponente metterà a disposizione del progetto con licenze libere CC-BY-SA le immagini digitali realizzate, i dati relativi ai materiali, gli audio registrati e i testi in italiano e in inglese elaborati. (almeno 40 documenti, almeno 20 opere, audio e testi)

Stato diritti

I diritti sui testi e sulle immagini sono interamente dell’istituzione proponente che li metterà a disposizione della Fondazione Wikimedia Italia per la realizzazione di questo progetto.

Prosecuzione

Realizzazione di mappature tematiche sulle terrecotte montopolesi e sulla ceramica nell’ampia area del Valdarno attraverso la piattaforma OpenStreetMap. Coinvolgimento per altri progetti tematici di simile tenore e con la realizzazione di Wikilibri delle altre sedi del Sistema Museale Montopolese e del Sistema Museale del Valdarno di Sotto, al quale il Museo Civico di Montopoli aderisce.

Richiesta finanziamento

Totale €4000 di cui:

  • Attrezzatura: €0 - no
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - no
  • Organizzazione eventi: € 800,00 - Realizzazione Editathon
  • Promozione: € 200,00 - produzione materiale promozionale del progetto e dell'editathon in particolare cartoline, inviti, materiali web e promozione/pubblicizzazione eventi online
  • Rimborsi e compensi: € 3000,000 - consulenze, revizione testi, rimborsi
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

La Direttrice scientifica del Museo e SMM e un operatore di Promocultura nell'ambito del precedente progetto finanziato hanno rivisto, corretto e integrato alcune pagine Wikipedia già esistenti o ne hanno create di nuove.

Partecipanti alla formazione

Francesco Biron - Presidente, Chiara Risaliti - Mediatore Museale, Monica Baldassarri - Direttore del Museo

Altre figure coinvolte
  • Staff: Malvolti Michela, responsabile musei per la parte relativa alla comunicazione, promozione e produzione4 materiale pubblicitario
  • Esterni: Docenti e studenti del liceo linguistico ""Marconi"" di San Miniato

Fotografi e traduttori professionisti"

Ecomuseo dell'Alta via dell'Oglio

Vione (Brescia), Lombardia

Breve descrizione del progetto

A partire dal Medioevo le risorse naturali (boschi, pascoli, risorse idriche) delle comunità dell'Alta Valle Camonica sono state gestite in forma collettiva tramite assemblee chiamate Vicinie. A partire dal 2011 l'Ecomuseo dell'Alta via dell'Oglio si occupa di studiare queste forme di proprietà collettiva sia in ottica storica sia per il recupero di modi sostenibili di gestire e sfruttare economicamente le risorse naturali (rotazione delle colture, regolazione del taglio dei boschi, amministrazione delle risorse idriche...). Dal 2007 i sei comuni membri dell'Ecomuseo, tramite l'Unione dei Comuni dell'Alta Valle Camonica, hanno realizzato un intervento di riordino e inventariazione dei propri archivi, su progetto approvato dalla Soprintendenza Archivistica di Milano e finanziato dalla Regione Lombardia. Sulla base di quanto già realizzato, il presente progetto prevede:

  • la digitalizzazione dei documenti relativi alla gestione delle proprietà collettive conservati negli archivi comunali dell'Alta Valle Camonica;
  • la realizzazione di una piattaforma informatica di consultazione dei fondi archivistici interessati dal progetto tramite il CMS Wordpress e l'applicativo di descrizione archivistica Archimista/ArchiVista, sviluppato da Regione Lombardia;
  • il caricamento all'interno della piattaforma degli inventari d'archivio (previa la conversione in formato aperto degli attuali strumenti di corredo, realizzati in formato proprietario) e dei dei documenti digitalizzati, collegandoli alle unità archivistiche (Fascicoli, registri) di appartenenza;
  • il conferimento dei documenti digitalizzati e degli strumenti di corredo (inventari) in formato aperto a Wikimedia Italia.

Si precisa che tutte le operazioni sugli archivi saranno realizzate in seguito ad autorizzazione della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia, come previsto dal Codice dei Beni Culturali. "

Motivazione

Per proseguire il lavoro già svolto e mettere a disposizione di un pubblico più ampio gli strumenti di corredo e il materiale conservato negli archivi comunali locali, tramite l'utilizzo di formati aperti.

Contenuti
  • Le immagini dei documenti digitalizzati durante il progetto, nell'ordine delle migliaia, indicativamente corrispondenti a tre metri lineari (si prevede la digitalizzazione integrale di almeno 6 registri di Antico Regime);
  • le descrizioni archivistiche di fondi, serie, sezioni e unità archivistiche per ciascuno degli archivi coinvolti, corrispondenti ad almeno 5 set di dati in formato AEF;
  • gli inventari informatici degli archivi interessati in formato PDF.
Stato diritti

Il materiale è di proprietà dei comuni membri dell'ecomuseo. Si tratta dunque di beni culturali di cui l'ente possiede i diritti e che sono sottoposti al regime di pubblicità previsto dal Codice dei Beni Culturali.

Prosecuzione

Il progetto può proseguire con il coinvolgimento di altri comuni o istituzioni private locali quali parrocchie, vicinie agrarie, enti di assistenza e beneficenza, in possesso di documentazione relativa alla gestione dei beni collettivi. Eventuali nuovi progetti di digitalizzazione potranno portare al conferimento di ulteriore materiale a Wikimedia Italia.

Richiesta finanziamento

Totale €8000 di cui:

  • Attrezzatura: €1000 - Infrastruttura tecnologica per ospitare la piattaforma di visualizzazione
  • Acquisto e installazione di software libero: €2500 - Realizzazione della piattaforma informatica tramite Wordpress e Archimista
  • Organizzazione eventi: € 0 - no
  • Promozione: € 0 - no
  • Rimborsi e compensi: € 4500 - Digitalizzazione dei documenti d'archivio, conversione degli attuali inventari nel formato AEF per il caricamento su Archimista, popolamento della piattaforma
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Nessuna esperienza

Partecipanti alla formazione

Ivan Faiferri - membro del comitato tecnico scientifico, Mauro Testini - Presidente, Ivana Govi - Coordinatrice della cabina di regia

Altre figure coinvolte
  • Staff: No
  • Esterni: Saranno coinvolti i professionisti per la realizzazione delle digitalizzazioni, della piattaforma informatica e per i lavori di adeguamento degli inventari archivistici.

Biblioteca Comunale Paride di Federico

Miglianico (Chieti), Abruzzo

Breve descrizione del progetto

Alla luce dello sviluppo del Comune di Miglianico quale ""Borgo di Poesia"" e della crescente attenzione mostrate dalle realtà territoriali verso il tema della poesia in vernacolo, il presente progetto intende supportare tale attività di valorizzazione attraverso quattro linee di azione:

  • digitalizzazione del patrimonio in possesso
  • promozione, diffusione e continua implementazione del patrimonio digitalizzato
  • creazione di un centro di digitalizzazione della poesia in vernacolo, punto di riferimento sul territorio abruzzese
  • realizzazione di eventi promozionali che coinvolgano attivamente la cittadinanza"
Motivazione

La Biblioteca Comunale Paride di Federico intende portare avanti l'attività di valorizzazione attraverso due linee d'azione:

  • Promuovere il patrimonio culturale abruzzese attraverso la produzione, il caricamento di scansioni e di altri contributi multimediali su Wikimedia Commons legati alla poesia abruzzese in vernacolo (testi integrali e collezione di frontespizi)
  • Costituire il primo nucleo per la creazione di un centro di digitalizzazione della poesia in vernacolo che possa diventare punto di riferimento per lo studio e la valorizzazione della letteratura specifica, in virtù di una collaborazione in corso con l’Associazione Scuola Macondo – l’Officina delle Storie che dal 2020 promuove il premio “PoetaMi – Miglianico Borgo in poesia” e che sarà partner del progetto"
Contenuti

La biblioteca Comunale Paride di Federico intende mettere a disposizione di Wikimedia Commons un fondo bibliotecario composto da testi specifici legati alla poesia abruzzese in vernacolo dalla fine dell’800 fino ai giorni nostri. Questo archivio sarà implementato attraverso la produzione di ulteriore materiale che verrà accumulato annualmente dalla biblioteca stessa. La Biblioteca si rende inoltre disponibile a corredare il materiale digitalizzato ad attività di scrittura di nuove pagine e/o di miglioramento delle pagine esistenti su Wikipedia, Wikidata, Wikimedia Commons, OpenStreetMap etc.

Stato diritti

I diritti di tutto il materiale che verrà caricato su Wikimedia è di proprietà del Comune di Miglianico e della Pro Loco di Miglianico

Prosecuzione

Il progetto ha un forte potenziale di sviluppi futuri poiché l’obiettivo del Comune è quello di identificarsi come borgo dedicato alla poesia, sia in fase di tutela (implementazione e conservazione del fondo poetico) che di valorizzazione (digitalizzazione e promozione del fondo attraverso i canali digitali e l’organizzazione di eventi tematici). A tale scopo il Comune intende fondare il Centro di digitalizzazione della poesia in vernacolo con uno staff formato all’uso dei progetti Wikimedia, per incoraggiare la fruizione dei contenuti in modo libero e accessibile.

Richiesta finanziamento

Totale €8000 di cui:

  • Attrezzatura: €4000 - scanner libri es. czur M3000, scanner fotografico professionale, lightbox
  • Acquisto e installazione di software libero: €1000 - Software libero
  • Organizzazione eventi: € 1500 - Evento culturale "PoetaMi"
  • Promozione: € 500 - Gestione sito web e canali social
  • Rimborsi e compensi: € 1000 - Rimborso delle spese vive
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Nessuno

Partecipanti alla formazione

Antonella Fattore - Direttore, Arianna Di Tizio - Assessore del comune, Giuseppe Timperio - Delegato alla cultura del comune

Altre figure coinvolte
  • Staff: No
  • Esterni: L'organizzazione dell'evento di promozione verrà affidato all'Associazione di Promozione Sociale Scuola Macondo - l'Officina delle Storie il cui responsabile è Giuseppe Amedeo di Cesare

Associazione Italiana Biblioteche - sezione Marche Associazione con personalità giuridica UTG-ROMA nr. 740/2010

Jesi (Ancona), Marche

Breve descrizione del progetto

Valorizzazione dei progetti Storie da musei, archivi e biblioteche e Wiki Loves Monuments tramite alcuni azioni, fra cui l’organizzazione di laboratori di scrittura e fotografia e la promozione di un tour presso gli istituti culturali delle mostre fotografiche già finanziate grazie a bandi Wikimedia e aventi ad oggetto alcuni scatti realizzati nell’ambito delle ultime edizioni dei progetti in questione. Ogni volta le mostre saranno inaugurate da un evento e/o intervento di personalità del mondo della cultura e sarà l'occasione per rilanciare l'adesione ai due concorsi, che si propongono di diffondere la conoscenza libera in un’ottica di miglioramento e di valorizzazione del patrimonio culturale regionale.

Inoltre, per sottolineare l’inclusività delle tematiche culturali, le iniziative verranno proposte anche agli istituti penitenziari delle Marche che da tempo collaborano al concorso Storie da musei, archivi e biblioteche in veste di iscritti al concorso o di giurati. IL progetto con i detenuti che abbiamo chiamato ""La parola ai giurati"" ha vinto il premio ""Maria Abenante"" grazie al coordinamento con l'Ambito Territoriale capofila di progetto Sistema Bibliotecario Carcerario Regionale Marche (SBCR), al Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria Emilia Romagna-Marche, all'Assessorato alle Politiche Sociali e al Garante regionale dei diritti della persona.

Motivazione

Le biblioteche, i musei e gli archivi sono gli istituti culturali privilegiati per garantire l’accesso alla conoscenza e l’avanzamento del sapere.

Da tempo nelle Marche in ottica Mab si sta lavorando in questa direzione con una rete culturale aperta per produrre e diffondere contenuti digitali di qualità e di pubblico dominio denominata “WikiMarcheGlam”. La rete coinvolge bibliotecari, archivisti e operatori museali marchigiani in una grande opera di scrittura collettiva avente ad oggetto il patrimonio culturale regionale disponibile negli istituti culturali.

Siamo partiti da un corso base di scrittura collaborativa wiki che ha visto la partecipazione di circa 80 iscritti provenienti anche da altre regioni per arrivare al progetto “WikiMarcheGlam” finalizzato allo sviluppo delle capacità di scrittura e collaborazione sulle piattaforme Wikimedia (Wikivoyage, OSM, ecc.). Questa parte prevedeva anche la realizzazione del sotto-progetto del corsista affiancato dal team wikipediano coordinato da MAB Marche. Da lì l'adesione alla seconda edizione del concorso Wiki loves Marche e la collaborazione con il concorso Storie da musei, archivi e biblioteche che ne ha guadagnato adottando la stessa licenza libera di Wikipedia.

Le foto e gli scritti del concorso Storie da musei, archivi e biblioteche e le foto di Wiki loves Marche sono diventate due mostre itineranti che verranno ospitate negli istituti culturali marchigiani per promuovere i due progetti. Con questo bando si vogliono attivare eventi culturali con scrittori e fotografi come accompagnamento alle mostre e corsi di scrittura creativa e di fotografia propedeutici all'iscrizione ai due concorsi.

Contenuti

Dalla decima edizione (attualmente in corso) il concorso Storie da musei, archivi e biblioteche, in pieno spirito di promozione della conoscenza libera, adotta la stessa licenza libera di Wikipedia e dei progetti Wikimedia. Inoltre, il caricamento delle foto in Wikimedia Commons [1] da parte dei partecipanti al concorso arricchisce la documentazione fotografica da utilizzare per descrivere le voci relative agli istituti culturali marchigiani, in un’ottica di valorizzazione del patrimonio culturale.

Stato diritti

Le biblioteche sono luogo di formazione e creazione della cultura. Tutto il materiale prodotto sarà in licenza aperta (CC0 per i dati, CC BY-SA 4.0 per le immagini). In prospettiva anche il sito MAB e delle biblioteche partner passeranno sotto licenza aperta.

Prosecuzione

Le mostre, gli eventi culturali abbinati alle mostre, gli incontri di promozione nel territorio, i corsi di fotografia e di scrittura vogliono accrescere la sensibilità verso questi temi. Dopo aver stampato le mostre, ora l'obiettivo è divulgare i due concorsi e la filosofia che sottende il mondo Wikipedia. Vogliamo avere l’appoggio e il coinvolgimento diretto degli enti pubblici che hanno in custodia un bene culturale, oppure delle istituzioni private o ecclesiastiche e dei cittadini che hanno la proprietà di un bene culturale, che devono rilasciare un’autorizzazione per la produzione e l’uso delle immagini per il concorso. OLtre alle istituzioni vogliamo sensibilizzare le persone comuni facendole partecipare ai concorsi. La terza parte prevede il coinvolgimento delle scuole con una sezione aperta agli under 18 nei due concorsi e con corsi proposti alle scuole.

Richiesta finanziamento

Totale €8000 di cui:

  • Attrezzatura: €no - no
  • Acquisto e installazione di software libero: €no - no
  • Organizzazione eventi: € 2000 - Segreteria organizzativa del progetto ( gestione calendario mostre, eventi abbinati, corsi di fotografia e di scrittura e promozione degli eventi)
  • Promozione: € 500 - Brochure cartacea e online di promozione dei due concorsi
  • Rimborsi e compensi: € 5,5 - Corsi di fotografia e scrittura, eventi abbinati alle inaugurazioni delle mostre
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Lo staff è composto dai membri del Cer AIb Marche e la Presidente Stefania Romagnoli. Inoltre fanno parte del team : Silvia Seracini, bibliotecaria ideatrice del concorso Storie da biblioteca, musei e archivi Tommaso Paiano, bibliotecari e formatore Pierleuigi Feliciati, docente universitario e coordinatore nazionale Mab Giacomo Alessandroni, coordinatore Marche Open Street Mab"

Partecipanti alla formazione

Jennyfer Pierini - bibliotecario Aib, Michele Tagliabracci - bibliotecario Aib, Silvia Seracini - bibliotecario Aib

Altre figure coinvolte
  • Staff: L'occasione dovrebbe essere utilizzata da parte di Aib Marche per fare una campagna di adesioni presso i soci per trovare appassionati desiderosi di entrare nel team.
  • Esterni: Partner dei due progetti sono: MAB Marche (coordinamento marchigiano tra Musei, Archivi e Biblioteche promosso da ICOM, ANAI e AIB), la Regione Marche – Assessorato alla Cultura e Politiche Sociali, il Garante regionale dei diritti della persona, l’Associazione culturale RaccontidiCittà, e StreetLib e il Provveditorato regionale amministrazione penitenziaria Emila Romagna e Marche.

Collaborano anche tutti i responsabili dei musei, archivi e biblioteche che ospitano le mostre e divulgano la conoscenza libera.

Biblioteca comunale di Fiesole - il palinsesto di Vanni Bertini e c. snc

Fiesole (Firenze), Toscana

Breve descrizione del progetto

Un viaggio nello spazio e nel tempo per cittadini attivi

FIESOLE GLOCAL LIBRARY CREAZIONE DI UNA BIBLIOTECA DIGITALE LOCALE COME PROGETTO DI DIFFUSIONE GLOBALE DELLE INFORMAZIONI E DELLA MEMORIA DI UN TERRITORIO

Soggetto promotore Biblioteca comunale di Fiesole

Partner Biblioteca comunale e Archivio comunale di Fiesole, Associazioni locali

Progetto Uno dei compiti della biblioteca pubblica è quello di raccogliere e diffondere a tutti i livelli la documentazione e la conoscenza del territorio. Una buona parte di questa documentazione è ormai disponibile in formato digitale e quindi sorge il problema del suo reperimento, conservazione, ordinamento, diffusione. Numerosi sono i soggetti e le persone attive sul territorio nella ricerca su questi temi che hanno, negli anni e in vari ambiti disciplinari, prodotto molte interessanti pubblicazioni, sia a stampa che lavorando on line (per esempio con siti web). Inoltre, le fonti cartacee possedute dalla biblioteca, in certi casi degli unicum, sono deteriorabili, non sono prestabili e quindi non sono consultabili a distanza. Intendiamo quindi creare una biblioteca digitale di documentazione locale che riunisca i documenti che fanno parte del patrimonio della biblioteca con quelli disponibili on line, sia nativi digitali sia analogici digitalizzati. È prevista un’attività di reperimento e censimento delle fonti disponibili on line anche non possedute dalla biblioteca. L'attività costruisce un modello di relazioni con altri progetti di documentazione locale gestiti da istituti e soggetti esterni (per es. la ricerca sulla memoria orale dell'Associazione Fiesole Futura, le attività dell’Associazione amici dei Musei, di quella degli Amici dell’Archivio o di singoli studiosi). Il progetto mira a costruire un modello di insieme di relazioni sia con le realtà locali che con i progetti e gli standard nazionali e internazionali. La Fiesole Glocal Library si configura fin dalla sua nascita come una piattaforma digitale dove singoli cittadini, ente locale, associazioni, aziende e aggregazioni non formalizzate possano custodire e condividere conoscenze, memorie e valori sulla base dei quali immaginare e costruire la comunità futura. Lo slogan è: La piattaforma digitale di comunità: immaginare insieme il futuro

Obiettivi

  • fornire accesso aperto alla conoscenza della memoria del territorio
  • allargare la fruizione di risorse disponibili in sede agli utenti remoti
  • garantire tutela e conservazione (le necessità di movimentazione e lettura e la conseguente usura del materiale diminuiscono)
  • valorizzare documenti che altrimenti sarebbero poco conosciuti e difficilmente accessibili (per es. materiale minore e letteratura grigia)

Attività di creazione e raccolta degli oggetti digitali

  • digitalizzazione di fonti e documenti di storia locale selezionate fra quelle libere da diritti, di valore storico, rare e preziose anche dal punto di vista della conservazione. La digitalizzazione dei documenti posseduti dalla biblioteca è già stata in parte svolta, in collaborazione con lo Studium Faesulanum.
  • reperimento di altre risorse digitali native, sia pubblicate che non pubblicate
  • reperimento di fonti di materiale minore
  • individuazione dei detentori dei diritti per ciascun documento per richiedere cessione, liberatorie, adesione al progetto e alle licenze aperte previste
  • individuazione di uno schema di metadati descrittivi e amministrativi individuato in modo aderente agli standard del settore (MAG)
  • utilizzo dello schema individuato per il trattamento delle risorse digitalizzate, sia a fini di accesso che di conservazione
  • creazione di un database di risorse digitate e metadatate
  • in certi casi, le risorse digitalizzate possono essere passate a programmi OCR e convertite in formato e-pub

Cosa digitalizzare e pubblicare

Libri, manoscritti, dattiloscritti posseduti e raccolta delle digitalizzazioni di documenti non posseduti dalla biblioteca Risorse manoscritte (dattiloscritte) mai pubblicate Materiali minori di interesse locale: piccole pubblicazioni di enti, materiale promozionale e illustrativo di servizi e manifestazioni, rassegne stampa, manifesti, dépliant e volantini di promozione di eventi e mostre, materiale di convegni, materiali prodotti dall’Amministrazione, dalle Associazioni e dalle Fondazioni etc. Immagini: cartoline, fotografie, manifesti etc. Audio: testimonianze e interviste di personaggi locali attivi o rappresentativi di esperienze (anziani ecc.) manifesti, dépliant e volantini di promozione di eventi e mostre, materiale di convegni, materiali prodotti dall’Amministrazione, dalle Associazioni e dalle Fondazioni Volumi della Rassegna stampa curata dagli uffici comunali

Le riproduzioni possono essere:

  • parziali (per esempio un articolo tratto da una rivista oppure un saggio estratto da una raccolta)
  • totali

Una riproduzione parziale può essere anche la riproduzione di frontespizio, sommario ed eventuali indici di risorse sottoposte a copyright, consultabili in loco o con accesso controllato.

Accessibilità I documenti di cui si possiedono i diritti vengono pubblicati con licenza CC BY-SA 4.0 Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-SA 4.0) https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/deed.it

Fruizione e accesso Gli oggetti digitali possono essere:

  • consultabili in rete sulle piattaforme individuate per quelli liberi da diritti o per i quali si possiedano i diritti, o si siano ottenuti
  • solo in biblioteca per quelli sottoposti a diritto d'autore.

Può essere prevista anche la consultazione parziale per esempio limitata ad una parte

Conservazione Tutti gli oggetti digitali verranno conservati almeno in tre copie e in luoghi diversi (biblioteca, archivio, sedi esterne)

  • Su disco locale (2 copie)
  • Su spazio cloud

Piattaforma di storage Spazio CLOUD (Amazon EC2, Aruba ecc.)

Piattaforme di accesso e di fruizione

In una prima fase, tutti i documenti di cui si dispongono i diritti verranno messi a disposizione per la consultazione completa tramite le piattaforme di Internet Archives e Wikisource-Commons. Questo consentirà di garantire l’accesso in tempi brevi e con investimenti più contenuti, anche se si dovrà rinunciare a una maggiore strutturazione delle risorse e delle informazioni.

In una seconda fase, verranno individuate altre piattaforme adeguate al caricamento delle risorse, procedendo in due direzioni non esclusive:

  • adesione ad esperienze di aggregazione riconosciute, come SBN, Internet culturale, Europeana, o l’imminente Ecosistema digitale della Regione Toscana
  • soluzioni create ad hoc per il progetto, conformi agli standard della biblioteca digitale e utilizzando software aperti. Sulla base delle risorse disponibili si potrà, anche in questo caso, optare per almeno due strade:

osemplice sito web (usando CMS come Wordpress) oadozione di software specializzati per la creazioni di portali per la creazione di una biblioteca digitale, es. METAFAD (disponibile su Github)

La parte del progetto che si vuole attuare in questa prima fase è quella relativa alle pubblicazioni del passato più remoto, scritte o pubblicate fino al 1899, la normalizzazione dei metadati MAG di quanti già digitalizzato, e la creazione di un formato di presentazione su web, per il quale si rende necessario un logo"

Motivazione

Da tempo ci occupiamo di questo progetto e cerchiamo di collegarlo con le iniziative di Wikimedia. Qualche anno fa abbiamo tentato di creare un gruppo di redattori fiesolani di Wikipedia che non ha avuto il dovuto seguito, ma crediamo molto nella dimensione collaborativa e aperta dei progetti della biblioteca, in quanto elemento essenziale per il rafforzamento della comunità

Contenuti

Per questa prima fase sono stati censiti: 93 unità documentarie di argomento fiesolano, di diverse dimensioni e importanza: volumi veri e propri, fascicoli, brevi articoli, estratti. La distribuzione cronologica è: Sec. XVII: 2 unità Sec. XVIII: 17 unità Sec. XIX: 74 unità 31 unità per 2.775 pagine sono già state digitalizzate 62 unità per 4.250 pagine circa devono essere digitalizzate Fra le opere c'è l'importante manoscritto del 1879 di Ferdinando Folchi dal titolo ""Fiesole e il suo Comune antico e moderno"" (766 pagine)

Tutte queste unità verranno caricate su Archive.org e su Wikisource"

Stato diritti

Si tratta di volumi relativi a pubblicazioni a stampa e manoscritti precedenti il 1900 e quindi liberi da diritti di autore

Prosecuzione

Dopo avere completato la parte fino al 1900 intendiamo passare alla digitalizzazione e messa in rete con le stesse metodologie delle pubblicazioni successive, fino ai giorni nostri, comprendendo anche i contenuti prodotti negli ultimi anni in formato digitale nativo

Richiesta finanziamento

Totale €4000 di cui:

  • Attrezzatura: €200 - Abbby FineReader
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - no
  • Organizzazione eventi: € 0 - no
  • Promozione: € 800 - Logo Glocal Library
  • Rimborsi e compensi: € 3000 - digitalizzazione e produzione metadati MAG
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Vanni Bertini - redazione contenuti Wikipedia, pubblicazione di contenuti su Wikisource (corso organizzato da AIB Toscana nel 2017, docente Andrea Zanni) Carlotta Nerozzi - pubblicazione di contenuti su Wikisource (corso organizzato da AIB Toscana nel 2017, docente Andrea Zanni) Nicola Bianchi - redazione contenuti Wikipedia, pubblicazione di contenuti su Wikisource, Wikidata (corsi organizzati da AIB Toscana)


Partecipanti alla formazione

Vanni Bertini - responsabile della biblioteca, Carlotta Nerozzi - bibliotecaria e catalogatrice, Nicola Bianchi - bibliotecario documentalista

Altre figure coinvolte
  • Staff: Giuseppe Luchetti - Inserimento socio-terapeutico (in corso di attivazione) - Tecnico informatico

Ilaria Palloni - Bibliotecaria Federica Lavella - Bibliotecaria Massimo Fedi - Bibliotecario Paola Pagano - Bibliotecaria

  • Esterni: Responsabile dell'Archivio storico del Comune di Fiesole

Studiosi fiesolani di storia locale Associazione amici della Biblioteca di Fiesole Associazione amici dei musei di Fiesole Associazione amici dell'archivio di Fiesole


Associazione Internazionale Dolom.it

Cortina d'Ampezzo (Belluno), Veneto

Breve descrizione del progetto

L’associazione internazionale DOLOM.IT nasce nel 2019 per favorire la realizzazione di iniziative culturali partecipate nelle quali esperienza fisica, strumenti digitali e la filosofia delle piattaforme online concorrano a coinvolgere singoli e comunità, promuovendo un legame diretto e vivo con il patrimonio in sintonia con i valori della Convenzione di Faro. Con questa filosofia sono stati realizzati, tra il 2016 e il 2021, diversi progetti partecipativi che hanno coinvolto centinaia di studenti, esperti e appassionati nella creazione di mostre virtuali, mappe digitali, tour multimediali, archivi sonori. Tutte queste narrazioni sono raccolte all’interno della piattaforma www.museodolom.it che, attualmente, ospita più di 1500 risorse digitali tra fotografie, video e registrazioni sonore. All’interno di Museo DOLOM.IT è nata, nel 2020, Officina di Storie, uno spazio collaborativo e corale condiviso con 30 musei nell’arco dolomitico e suddiviso in 12 gallerie dedicate alla vita in pendenza, ai riti montani, alla storia degli sport, alla geologia, alla fauna e flora delle Dolomiti. Questo spazio, promosso nell’ambito del progetto Musei delle Dolomiti della Fondazione Dolomiti UNESCO, è aperto alla partecipazione di singoli, enti e comunità.

Motivazione

L’obiettivo è estendere sulla piattaforma di Wikipedia questo patrimonio culturale e di memoria co-creato con gli individui e la comunità. DOLOM.IT ha abbracciato la filosofia della Convenzione di Faro che vede nelle comunità sul territorio e nelle persone non solo i fruitori del racconto ma anche i co-creatori del patrimonio culturale, storico, geologico e naturalistico. Anche le persone hanno, infatti, diritto di decidere cosa è patrimonio, cosa è importante per loro, e di contribuire a raccontarlo. La co-creazione di storie è un modo per fare proprio il patrimonio culturale e, in quest’ottica, le gallerie e le memorie digitali non sono solo un prodotto, ma un processo che crea un legame tra i luoghi e gli individui. DOLOM.IT serve come strumento di insegnamento e radicamento, di connessione tra la ricchezza del territorio e le comunità. Pensiamo, perciò, che i contenuti raccolti nelle gallerie multimediali di DOLOM.it siano particolarmente indicati per entrare a far parte di Wikipedia e partecipiamo al Bando per poter ricavare le risorse necessarie e retribuire una persona addetta alla selezione, e al caricamento dei contributi e all’identificazione delle tematiche. Tra queste, in primis quelle trattate nelle 12 gallerie realizzate negli ultimi due anni. Ecco qui un’anteprima:

Vita in pendenza: le soluzioni adottate dalle popolazioni dolomitiche nel corso dei secoli come ramponi e gerle, tetti inclinati, terrazzamenti o le case blockbau,smontabili e ricostruibili qualora il terreno cominci a franare. Sassi in mano: Case in roccia e racconti dei cavatori, l’arte degli scalpellini e le testimonianze fossili della vita marina presente sulle dolomiti oltre 200 milioni di anni fa La bottega sulle spalle: la vita e le storie degli artigiani itineranti e il duplice ruolo dei passi di montagna che chiudono e aprono al contatto tra culture e popolazioni Per tutti i contenuti: ENTRA NEL MUSEO PARTECIPATIVO https://museodolom.it/entra-nel-museo-digitale-e-partecipativo/"

Contenuti

I materiali sono stati rilasciati alla piattaforma MuseoDolom.it da parte dei musei aderenti - salvo rare eccezioni opportunamente indicate - con licenza creative Commons CC-BY-SA. Si procederà, una volta individuato il materiale più interessante e significativo, all’accordo con i musei che possiedono la risorsa per il rilascio in open access.

Stato diritti

L'associazione Internazionale Dolom.it ha sviluppato i termini e condizioni per la piattaforma Dolom.it nell'ottica che fossero il più possibile aperte - ogni utente che vuole caricare materiale sul sito di museodolom.it è obbligato ad accettare tali termini e condizioni. Sono consultabili al seguente link: https://museodolom.it/termini-e-condizioni/"

Prosecuzione

Il progetto non ha scadenze: è un processo di partecipazione che si basa sulla condivisione di storie e racconti da parte di una rete di contributori e sul ruolo di DOLOM.IT come coordinatore e stimolo alla produzione di contenuti e memorie delle Dolomiti. Il progetto, infatti, si fonda sulla relazione e la partecipazione delle persone; a partire dalle reti di 50 operatori museali coinvolti da DOLOM.IT nella redazione delle gallerie e dalle persone che hanno contribuito ad arricchirle. L’Associazione Internazionale DOLOM.IT nasce proprio per continuare ad animare e arricchire, attraverso bandi e partnership, i contenuti del museo.

Richiesta finanziamento

Totale €7000 di cui:

  • Attrezzatura: €600 - Potrebbe essere opportuno l'acquisto, a seguito di una valutazione, uno scanner, per la scansione di documenti e/o un treppiede per ripresa verticale di oggetti e/o un monopiede stabilizzato per riprese con cellulare
  • Acquisto e installazione di software libero: €300 - Programma di monitoraggio dei social network
  • Organizzazione eventi: € 300 - Evento online di presentazione del risultato
  • Promozione: € 2000 - Campagna promozionale del progetto sui social network e realizzazione di materiale grafico ad essa relativo
  • Rimborsi e compensi: € 4000 - Compenso per due componenti del team di Dolom.it che si occuperanno della realizzazione delle voci e del coordinamento con i musei
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Il team di progetto ha esperienza nella realizzazione di mappe digitali su diverse piattaforme (Google Map, Padlet) ma non con OpenStreetMap. Nel 2018 Giacomo Pompanin, nell’ambito del corso “ I Musei e le nuove culture digitali” ha organizzato una giornata di formazione su Wikipedia tenuta da Niccolò Caranti, all’epoca wikipediano in residenza al Muse.

Partecipanti alla formazione

Giacomo Pompanin - Vice Presidente Associazione Internazionale Dolom.it, Tommaso Vesentini - Curatrice digitale, Social Media Manager e Socia dell'associazione Internazionale Dolom.it, Francesca Basso - Content Editor - Socio dell'associazione Internazionale Dolom.it

Altre figure coinvolte
  • Staff: No
  • Esterni: Saranno chiamati a collaborare al progetto a tutti gli operatori che hanno già un profilo sulla piattaforma www.museodolom.it, iniziando dai musei che hanno contribuito a Officina di storie, lo spazio digitale dei Musei delle Dolomiti promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Si tratta di una comunità ampia di più di 50 tra curatori museali, conservatori, geologi, storici, antropologi, volontari, responsabili della comunicazione, ma anche singoli abitanti, appassionati, blogger, scrittori che desiderano raccontare il territorio e il patrimonio delle Dolomiti.

Associazione Italiana Educatori Museali - Associazione di categoria senza scopo di lucro.

Firenze (Firenze), Toscana

Breve descrizione del progetto

La formazione libera dell’Educatore Museale: risorse multimediali per stimolare il dibattito internazionale sulla professione.

L’Associazione Italiana Educatori Museali in collaborazione con GEM Italy e MCE Gruppo Nazionale Storia e territorio propone questo progetto con l’intento di collaborare alla costruzione di una banca dati digitale. Il progetto si configura sostanzialmente come processo di ricerca per la produzione e promozione di risorse multimediali in merito all’educazione museale e alla definizione della relativa professione.

Il punto di partenza del nostro lavoro nasce dall’emergenza professionale, che la pandemia da Covid-19 nel 2020 ha reso più visibile a tutti, ovvero il mancato riconoscimento della professione di educatore museale all’interno delle istituzioni culturali pubbliche e private. A tale mancanza si connettono percorsi formativi non sempre accessibili e con poca attenzione alle reali possibilità del mercato del lavoro, contribuendo a generare un senso di disorientamento nei confronti della professione. Il contesto dell’informazione e della formazione della figura professionale dell’educatore museale è sottoposto, infatti, a continue offerte formative, che tuttavia rischiano di non essere davvero utili ai fini del mestiere che si andrà a svolgere.

Il progetto, quindi, vuole arricchire la rete con quanti più possibili contenuti autorevoli e con la diffusione di best practices sul tema dell'educazione museale, ponendo così l’accento sullo stato di fatto della professione.

La nostra idea ben si esprime sotto forma di “rosa dei venti”, un progetto di orientamento che attraverso i canali multimediali di Wikimedia mette a disposizione di tutti le risorse testuali, video e dati. Queste risorse permetteranno a chiunque di potersi informare e formare, partecipare al dibattito sulla professione e costruire una propria coscienza critica sul tema.

Il nostro progetto si compone di 6 fasi: 1 - ricerca delle principali fonti autorevoli; 2 - realizzazione di testi scritti in italiano ed inglese; 3 - realizzazione di video formativi sui temi dell’educazione museale e contenuti formativi per docenti finalizzati alla collaborazione scuola-museo; 4 - pubblicazione dei contenuti sui differenti canali di Wikimedia (Wikipedia, Wikizionario, Wikicommons, Wikiquote); 5 - cura di una campagna di comunicazione per la divulgazione dei contenuti del progetto rivolta agli studenti e ai neo laureati che si affacciano al mondo del lavoro, ai professionisti del settore e ai docenti; 6 - organizzazione di un evento finale per la presentazione degli strumenti Wikimedia fruibili a tutti per la ricerca e formazione libera dei professionisti museali, degli studenti e dei docenti.

I contenuti realizzati andranno a popolare i seguenti strumenti di Wikimedia:

  • pagina Wikipedia e Wikizionario della professione di educatore museale;
  • sezione “educazione museale” su Wikisource;
  • sezione “educazione museale” su Wikiquote;
  • contenuti video su Wikicommons.

Al fine di amplificare la diffusione dei contenuti realizzati e caricati sulle diverse piattaforme di Wikimedia, le associazioni e i collaboratori concluderanno il progetto con una giornata di presentazione dei risultati e di informazione in merito alle possibilità e alle risorse acquisite.

Per una migliore comprensione del progetto, di seguito, una breve presentazione dell’Associazione capofila: AIEM - Associazione Italiana Educatori Museali è la prima associazione di educatori museali provenienti da tutto il territorio nazionale, nata su iniziativa di un gruppo di professionisti nella primavera del 2020. AIEM intende portare all’attenzione pubblica la professione dell’educatore museale, poco valorizzata sia in termini economici che contrattuali, ma strategica per il ruolo svolto all’interno dell’istituzione culturale, per la costante attività di ricerca e aggiornamento, che si traduce in azioni molteplici focalizzate sulle persone. Una professione che richiede una formazione continua, scientifica, metodologica, tecnica ed etica specifica, ottenuta mediante percorsi di istruzione, formazione e aggiornamento a carattere teorico e pratico.

L’associazione, pertanto, ponendosi come obiettivo principale la valorizzazione, la promozione e la tutela della specifica attività svolta dagli educatori museali e al patrimonio culturale, persegue molteplici scopi, quali: la definizione della professione e i suoi principi deontologici, l’identificazione di percorsi formativi e standard professionali, nonché la salvaguardia del prestigio e della dignità professionale dell’educatore museale, anche dal punto di vista salariale e contrattuale.

Motivazione

La nostra partecipazione al bando è profondamente in sintonia con gli obiettivi dell’Associazione stessa. Tali obiettivi si possono riassumere nella libera diffusione di teorie, approcci e best practices dell’educazione museale e di tutte le informazioni possibili sull’evoluzione del riconoscimento della professione all’interno di istituzioni pubbliche e private.

Il popolamento degli strumenti Wikimedia permette la condivisione delle best practices anche al mondo della scuola, in relazione al fatto che i docenti non sempre sono a conoscenza dell’educazione museale e delle sue possibilità in ambito pedagogico. In questo senso tale azione di ricerca e creazione di contenuti è finalizzata anche a rispondere alle esigenze della scuola, in riferimento alle Indicazioni Nazionali del curricolo del 2012, nelle quali si invita a creare contatti con le altre agenzie educative del territorio. Il museo è certamente una delle prime agenzie educative con cui la scuola si confronta, ma tale confronto va alimentato e orientato attraverso, ad esempio, la diffusione di best practices sul binomio scuola-museo.

Ulteriori motivazioni per la partecipazione al bando risiedono nella già menzionata assenza di riconoscimento della professione dell’educatore museale e nella mancanza di un punto di riferimento per coloro che vorrebbero diventarlo o che si sono formati ma non hanno risposta dal mondo del lavoro. La condivisione dei materiali di ricerca negli strumenti Wikimedia può essere un supporto significativo per creare una rete di professionisti e alimentare non solo la condivisione di contenuti ma anche la creazione di un dibattito critico sul tema. La pubblicazione di contenuti liberi e accessibili e continuamente aggiornati può quindi contribuire a diffondere informazioni attendibili in merito alle reali possibilità del settore.

Riteniamo che questa azione di messa a sistema delle informazioni attraverso i canali liberi di Wikimedia possa supportare l’aggiornamento dei professionisti che non hanno accesso a materiali di facile reperimento e redatti secondo linee guida condivise.

Un’ultima motivazione risiede nel fatto che gli strumenti digitali e la fruizione di contenuti video e testi in rete, a seguito della pandemia, sono divenuti più che mai essenziali e utili alla formazione e all’autoformazione dei professionisti. In questo contesto è importante poter controllare l’autorevolezza e la qualità di queste informazioni e proprio per questo il nostro progetto vuole intraprendere un serio percorso di ricerca e valutazione delle fonti.

Contenuti

I contenuti che l’Associazione AIEM in collaborazione con GEM Italy intende mettere a disposizione del progetto con licenza libera saranno tutti creati nell’ambito del presente progetto.

Testi per la voce Wikipedia Educazione Museale: breve descrizione; storia; contesto italiano; contesto internazionale; i principali teorici dell’educazione museale e al patrimonio; i più significativi dipartimenti educativi dei Musei; curiosità. Nella pagina saranno caricate immagini con licenza libera illustrative dei singoli paragrafi.

Testi voce Wikizionario Educazione Museale: etimologia; origine; significato.

Testi voce Wikipedia Educatore Museale: breve descrizione; storia; contesto italiano; contesto internazionale; i principali percorsi di formazione riconosciuti; come diventare educatore museale, un percorso in via di definizione; il percorso per il riconoscimento della professione. Nella pagina saranno caricate immagini con licenza libera illustrative dei singoli paragrafi.

Voce Wikizionario Educatore Museale: etimologia; origine; significato.

Citazioni di teorie dal mondo dell’educazione museale da caricare su Wikiquote.


Per avviare la creazione della sezione ""educazione museale” su Wikisource intendiamo richiedere la licenza libera di un'importante raccolta di atti di convegno che raccontano una delle prime tappe della costruzione della professione e il ruolo dell’educazione museale in Italia. "Verso un sistema italiano dei servizi educativi per il Museo e il Territorio. Materiali di lavoro della commissione ministeriale"". Ministero per i beni e le attività culturali, 1999.

Contenuti video su Wikicommons. L’Associazione in collaborazione con MCE Gruppo Nazionale Storia e Territorio intende realizzare video interviste e video didattici sul tema dell’educazione museale con la partecipazione di voci autorevoli tra le quali i membri del comitato tecnico scientifico dell’Associazione e gli stessi formatori MCE Gruppo Nazionale Storia e Territorio.

Stato diritti

Testi per la voce Wikipedia Educazione Museale, prodotti dall’Associazione con licenza libera: breve descrizione; storia; contesto italiano; contesto internazionale; i principali teorici dell’educazione museale e al patrimonio; i più significativi dipartimenti educativi dei Musei; curiosità. Nella pagina saranno caricate immagini con licenza libera illustrative dei singoli paragrafi.

Testi voce Wikizionario Educazione Museale prodotti dall’Associazione con licenza libera:: etimologia; origine; significato.

Testi voce Wikipedia Educatore Museale prodotti dall’Associazione con licenza libera:: breve descrizione; storia; contesto italiano; contesto internazionale; i principali percorsi di formazione riconosciuti; come diventare educatore museale, un percorso in via di definizione; il percorso per il riconoscimento della professione. Nella pagina saranno caricate immagini con licenza libera illustrative dei singoli paragrafi.

Voce Wikizionario Educatore Museale prodotti dall’Associazione con licenza libera: etimologia; origine; significato.

Citazioni di teorie dal mondo dell’educazione museale da caricare su Wikiquote (stato da indagare).

"Verso un sistema italiano dei servizi educativi per il Museo e il Territorio. Materiali di lavoro della commissione ministeriale"". Ministero per i beni e le attività culturali, 1999. (stato da indagare)

Contenuti video su Wikicommons prodotti dall’Associazione con licenza libera. L’Associazione in collaborazione con MCE Gruppo Nazionale Storia e Territorio intende realizzare video interviste e video didattici sul tema dell’educazione museale con la partecipazione di voci autorevoli tra le quali i membri del comitato tecnico scientifico dell’Associazione e gli stessi formatori MCE Gruppo Nazionale Storia e Territorio.

Prosecuzione

Il progetto proposto è il punto di partenza per una ricerca e condivisione di contenuti sul tema dell’educazione museale e dei professionisti del settore, favorendo il confronto e la creazione di partnership a livello italiano e internazionale. A partire dalla creazione di liberi contenuti sulle varie piattaforme Wikimedia, sarà sollecitato e alimentato il dibattito in merito alla professione dell’educatore museale e al patrimonio culturale, incrementando così i contenuti stessi.

AIEM, infatti, sta lavorando alla creazione di reti internazionali (già avviate con una serie di incontri a distanza sull’educazione al patrimonio culturale con GEM Italy, ICOM Italia e NEMO) anche grazie alla proposta di un progetto europeo che mira alla definizione del ruolo dell’educatore al patrimonio dal punto di vista del profilo professionale. Partendo da un fabbisogno formativo di partenza, sia in ambito legislativo che occupazionale, il progetto intende creare una rete di diverse realtà operanti sul territorio europeo, per raggiungere una più completa definizione del profilo professionale in Italia e in Europa di questa figura strategica per tutti i luoghi della cultura.

Il lavoro di collaborazione tra le diverse realtà coinvolte potrebbe portare alla creazione di una proposta di qualifica professionale a livello europeo, che possa soddisfare i requisiti richiesti da ECVET “European Credit system for Vocational Education and Training”, ossia il “Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale”. ECVET si configura come un quadro europeo di qualifiche professionali, che consente di attestare e registrare i risultati dei percorsi di apprendimento, rendendoli di fatto comuni a tutti gli Stati membri.

Richiesta finanziamento

Totale €5250 di cui:

  • Attrezzatura: €800,00 - Scanner, macchina fotografica e proiettore.
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - No
  • Organizzazione eventi: € 80,00 - Connessione internet per collegamenti a distanza.
  • Promozione: € 870,00 - Ufficio stampa, promozione online, stampa dispense cartacee per partecipanti convegno.
  • Rimborsi e compensi: € 3.500,00 - Rimborsi spese per relatori del convegno finale e compensi per professioni che si occuperanno di fare ricerca, scrivere testi e traduzioni.
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

All'interno di AIEM non ci sono soci che hanno esperienza con i progetti Wikimedia o OpenStrettMap ma ci teniamo a specificare che Martino Margheri, un membro di GEM Italy che supporterà il nostro staff è anche socio Wikimedia Italia con esperienza in alcuni progetti. A titolo di esempio: https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/Fondazione_Strozzi,_Firenze

Partecipanti alla formazione

Ambra Tommasi - Membro del Consiglio Direttivo, Sara Maccioni - Membro del Consiglio Direttivo, Francesca Masotti - Socia ordinaria

Altre figure coinvolte
  • Staff: Marianna Di Rosa (Presidente-Educatore Museale e Formatrice MCE);

Laura Lanari (Socia ordinaria - Educatrice Museale); Daniela Pietrangelo (Tesoriera - Educatrice Museale).

  • Esterni: Si, il comitato tecnico scientifico di AIEM.

Per il gruppo nazionale Storia e Territorio MCE: Maria Rosaria Di Santo formatrice MCE, Lando Landi formatore MCE e istruttore CEMEA.

Per GEM Italy: Martino Margheri educatore museale, docente e socio Wikimedia e referente progetto https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/Fondazione_Strozzi,_Firenze , Maria Antonia Rinaldi storica dell'arte, consulente comunicazione museale e docente.

Studenti dell'ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado saranno invitati al convegno finale con l'intento di offrire un incontro di orientamento per la scelta del percorso universitario. I neo laureati o studenti in formazione nel campo dei beni culturali, che vogliono intraprendere la professione di educatrici ed educatori museali, saranno invitati al convegno finale per entrare a far parte della rete di professionisti, a titolo di esempio gli studenti dell' Accademia di Belle Arti di Firenze sede AIEM.