Bando musei archivi biblioteche 2022/Progetti non approvati

Da Wikimedia Italia.
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Museo Fisogni della stazione di Servizio

(Tradatech Srl Unipersonale)

Tradate (Varese), Lombardia

Breve descrizione del progetto

Il Museo Fisogni si propone principalmente di rinnovare il certificato Guinness World Record per la collezione di pompe di benzina più grande al mondo; rilasciato nel 2000, il precedente certificato non tiene conto delle nuove acquisizioni del Museo, la cui collezione si aggira attorno alle 200 pompe (e oltre 6.000 pezzi in totale) dal 1892 al 2001; tra il 2000 e il 2015, inoltre, il Museo è rimasto chiuso, non permettendo all’epoca di sfruttare appieno la visibilità data dal certificato. In concomitanza con l’assegnazione del riconoscimento, si prevede di organizzare un evento di contorno a tema motoristico, con l’apertura straordinaria del Museo e la partecipazione di gruppi di appassionati, street food e visitatori. Della giornata, si darà inoltre ampia comunicazione ai media locali e non; in caso di finanziamento, oltre a dare visibilità nei comunicati al contributo di Wikimedia Italia, si prevede di invitare alla giornata un rappresentante della stessa, oltre ai rappresentanti degli istituti delle reti museali di cui il Museo Fisogni fa parte (Circuito Lombardo Musei Design MUDE, Rete Musei Industriali del Varesotto MIVA, Vivilevie). L’obiettivo è quello di divulgare il più possibile la conoscenza del Museo e della sua collezione sia a livello locale che nazionale (e internazionale), con il risultato di attirare nuovo pubblico e rendere nota l’esistenza del Museo ad un più ampio numero di persone, siano essi potenziali visitatori, appassionati o studiosi/laureandi interessati alla collezione. Si prevede inoltre una restituzione al pubblico di contenuti e informazioni, tramite la condivisione su Wikipedia e Commons di immagini, la creazione o l’ampliamento di voci grazie ai materiali d’archivio del Museo, eccetera, sempre riguardo a temi inerenti le compagnie petrolifere, le stazioni di servizio (e relativi design e architettura), eccetera.

Motivazione

Per diffondere il più possibile l’immagine e la conoscenza del Museo ad un potenziale pubblico di visitatori e a studiosi/appassionati del settore, divulgando informazioni tramite Wikimedia e sfruttando l’ampia visibilità del Guinness World Record.

Contenuti
  • Immagini della collezione Fisogni (Wikimedia Commons)
  • Fotografie d’epoca (Wikimedia Commons)
  • Articoli e contenuti (sezione blog del sito, i cui contenuti sono pubblicati con licenza libera)
  • Ampliamento e/o creazione di voci su Wikipedia Italia
  • Immagini realizzate durante l’evento organizzato tramite il bando
  • Immagini delle pompe di benzina conservate presso il Museo Fisogni (oggetto del Record)
Stato diritti
  • Materiale conservato presso l’archivio del Museo Fisogni, fotografie proprie, libere da diritti d’autore e/o di pubblico dominio.
  • Contenuti autoprodotti.
Prosecuzione

Il progetto può proseguire attraverso futuri contributi nelle voci di Wikipedia e la condivisione di immagini, oltre che la conferma di partecipazione del Museo a Wiki Loves Monuments.

Richiesta finanziamento

8000

Organizzazione di eventi: Organizzazione del rinnovo del certificato Guinness World Record per la collezione di pompe di benzina più grande al mondo, in concomitanza con evento cittadino a tema motori. E’ previsto un ulteriore co-finanziamento di circa 600€ per coprire i costi (il costo preventivato totale dell’evento Guinness World Record, con presenza di giudice e premiazione, è di circa 8.500£)

Esperienza nei progetti Wikimedia o OpenStreetMap

Il responsabile Marco Mocchetti è utente di Wikipedia registrato e autoverificato (Moxmarco) in Wikipedia, attivo dal 2017.

Partecipanti alla formazione

Marco Mocchetti Responsabile

Altre figure coinvolte
  • Staff: Guido Fisogni: visite al Museo durante l'evento.
  • Esterni: Eventuali volontari per visite al Museo.

Fondazione Oristano

Oristano (Oristano), Sardegna

Breve descrizione del progetto

"MuseoOristano è il museo della Città di Oristano. Non è un nuovo museo, ma un museo nuovo, che raccoglie, conserva e aggiorna la conoscenza della città, prendendo esempio da altre realtà museali virtuali. Seguendo lo schema degli ecomusei, MuseoOristano, nel fare dei luoghi e degli spazi urbani la sua “collezione”, considera la città una collezione vivente, in mutamento e sviluppo costante. Museo della città presente – e quindi in costante progresso –, MuseoOristano è anche un museo di storia della città che si presenta nella duplice forma di museo ‘diffuso’, grande come la città, e di museo virtuale con un sito web che avrà quale indirizzo www.museooristano.it. MuseoOristano si rivolge a tutti, per conoscere e apprezzare Oristano e contribuire a costruire, nella consapevolezza del suo passato, la città futura."

Motivazione

"Il progetto si propone di riscoprire e valorizzare il patrimonio culturale e le risorse identitarie ad esso connesse; incrementare l’opera di scoperta e di valorizzazione dei beni culturali, materiali e immateriali, presenti nel territorio di Oristano; organizzare eventi culturali volti alla riscoperta ed alla valorizzazione del patrimonio culturale locale e delle risorse identitarie ad esso connesse; coinvolgere la comunità per indirizzare i giovani alla riscoperta delle proprie radici e del proprio patrimonio comunitario; potenziare le modalità di fruizione che, oltre ad arricchire il contesto culturale, portino all’incremento dell’offerta turistica in chiave sostenibile, attraverso la costruzione di un’offerta qualificata, che contribuisca alla destagionalizzazione, attraendo viaggiatori attenti e interessati alle specificità del luogo."

Contenuti

La Fondazione Oristano metterà a disposizione contenuti fotografici, video, audio e di testo.

Stato diritti

La Fondazione Oristano è proprietaria dei diritti di tutto il materiale che metterà in condivisione.

Prosecuzione

La Fondazione ha tutto l'interesse a proseguire con l'arricchimento dell'archivio per consentire al progetto di crescere e divenire sempre più patrimonio dell'intera collettività.

Richiesta finanziamento

Totale €3000 di cui:

  • Attrezzatura: €0 - Di proprietà della Fondazione
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - Di proprietà della Fondazione
  • Organizzazione eventi: € 500 - Evento di presentazione del progetto
  • Promozione: € 500 - Promozione evento su cartaceo e web
  • Rimborsi e compensi: € 2000 - Realizzazione immagini
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

No nessuna esperienza.

Partecipanti alla formazione

Francesco Obino - Direttore, Nadia Usai - Responsabile promozione, Franco Moi - Supporto attività promozione

Altre figure coinvolte
  • Esterni: Un fotografo professionista

UDI-Unione donne in Italia, Genova

Genova (Genova), Liguria

Breve descrizione del progetto

"Il progetto intende valorizzare e conservare digitalmente gli oltre 170 manifesti/locandine a stampa prodotti dalla metà del Novecento ai giorni nostri dall'UDI nazionale e dall'UDI Genova e conservati presso la Biblioteca Margherita Ferro dell'UDI di Genova. Il secondo step del progetto prevede l'inserimento in wikidata dei dati relativi ai manifesti/locandine (titolo, data di pubblicazione, ente/soggetto produttore, etc.). Il terzo step prevede il caricamento in wikicommon delle immagini digitale dei manifesti/locandine."

Motivazione

L'UDI di Genova intende partecipare al bando per valorizzare una tipologia documentale insolita e poco conosciuta a livello locale e nazionale, ma di estremo interesse ed importanza per la storia contemporanea del nostro Paese.

Contenuti

L'UDI genova mette a disposizione con licenze libere sia i dati inseirit in wikidata, sia le immagini digitali dei manifesti/locandine che verranno caricata in wikiCommon.

Stato diritti

Dati e immagini in pubblico dominio

Prosecuzione

L'ipotesi futura è quella di poter rendere dipsonibili i circa cento manifesti prodotti artigianalmente dall'UDI Genova a partire dagli anni Sessanta del Novecento ed utilizzati in occasione di manifestazioni e sit-in di piazza.

Richiesta finanziamento

Totale €2500 di cui:

  • Attrezzatura: €800 - pc portatile
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - NO
  • Organizzazione eventi: € 200 - disseminazione pubblica dei risultati del progetto
  • Promozione: € 500 - implementazione sito web e pagina fb
  • Rimborsi e compensi: € 1000 - digitalizzazione dei manifesti/locandine
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Sì, piccola esperienze su wikimedia e wikidata

Partecipanti alla formazione

Flora Cordone - volontaria, Maurizia Alloisio - volontaria, da definire - studente di tirocinio universitario

Altre figure coinvolte
  • Staff: Le altre volontarie che si occupano di biblioteca e archivio
  • Esterni: Studenti dell'università di Genova in tirocinio presso l'Associazione

Musei Civici di Jesi - Comune di Jesi

Jesi (Ancona), Marche

Breve descrizione del progetto

"Il progetto Aesipedia è un progetto dei Musei Civici di Jesi in collaborazione con il Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Jesi, dedicato agli studenti, che prevede la redazione ex novo o l’aggiornamento di voci di Wikipedia dedicate a diversi siti culturali di Jesi, oltre che la pubblicazione su Wikimedia Commons di immagini relative ai siti trattati. Il progetto è suddiviso in cinque fasi: 1- Formazione generale degli studenti su Wikimedia, Wikipedia e Commons 2- Formazione specifica sui siti culturali oggetto del progetto a cura del personale dei Musei Civici 3- Scrittura dei testi e realizzazione delle foto, e a seguire caricamento su Wikipedia e Commons da parte degli studenti con la supervisione/revisione dei tutor 4- Evento di presentazione al pubblico del progetto 5- Visite guidate a cura degli studenti presso i siti culturali"

Motivazione

La partecipazione al bando è finalizzata a perfezionare le competenze del personale interno dei Musei Civici in merito alla piattaforma Wikimedia, e inoltre a ricevere un supporto economico sia per fornire una ottimale formazione agli studenti, sia per la realizzazione dei contenuti testuali e fotografici e la loro restituzione al pubblico.

Contenuti

L’istituzione mette a disposizione del progetto le foto delle collezioni, degli istituti museali, di chiese, monumenti e aree archeologiche di proprietà pubblica

Stato diritti

Foto e testi di cui il Comune di Jesi possiede i diritti

Prosecuzione

Il progetto può proseguire con il progressivo aumento dei musei, chiese, monumenti e aree archeologiche della città di Jesi che non sono ancora presenti su Wikipedia e Commons, oltre all'ampliamento bibliografico, fotografico e testuale di quelli già esistenti. Il tutto avvalendosi anche di collaborazioni con le istituzioni scolastiche (ad esempio progetti PCTO, stage e tirocini universitari, ecc.)

Richiesta finanziamento

Totale €2000 di cui:

  • Attrezzatura: €800 - Acquisto tablet per la realizzazione delle campagne fotografiche, dei video, delle schedature delle opere e dei siti culturali
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - no
  • Organizzazione eventi: € 200 - Spese ospitalità relatori per conferenze di presentazione al pubblico
  • Promozione: € 500 - Manifesti e depliant del progetto
  • Rimborsi e compensi: € 500 - Rimborso spese per docente formatore e responsabile del progetto per la scuola, e personale formatore dei Musei Civici
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Mattia Tisba (istruttore culturale presso i Musei Civici di Palazzo Pianetti) e Chiara Staffolani (istruttrice culturale presso la Biblioteca Comunale Planettiana) hanno seguito il corso di formazione base e avanzato promosso attraverso il corso-progetto WikiMarcheGlam (2021).

Partecipanti alla formazione

Romina Quarchioni - Direttrice, Mattia Tisba - Istruttore culturale, Chiara Staffolani - Istruttrice culturale

Altre figure coinvolte
  • Staff: Simona Cardinali - responsabile servizi educativi Musei Civici di Jesi,

Francesca Bini - curatrice Museo della Stampa di Jesi, Letizia Tombesi - responsabile Biblioteca Comunale Planettiana.

  • Esterni: Luca Giancarli - Docente referente progetti PCTO Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Jesi,

Studenti del Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Jesi"

Museo Scuderia Traguardo - Club Il Magnete della Rete dei Musei di Umbria e Lazio - "Circuito Condito ad Arte "

Amelia - Umbria e Lazio (Terni ), Umbria e Lazio

Breve descrizione del progetto

"Il Museo Scuderia Traguardo intende avviare un processo di digitalizzazione che, a seguito della situazione emergenziale, diventa l’unico modo per poter raggiungere un pubblico ampio e variegato. Il Bando è, inoltre, l’occasione per creare i presupposti di una conservazione storica condivisa grazie alla possibilità di inserire e rendere disponibili i contenuti digitali nelle piattaforme di Wikimedia. Per poter realizzare l’obiettivo, sarà necessario acquistare gli strumenti specifici per un processo di digitalizzazione di qualità, ovvero: •uno scanner professionale per libri, documenti e giornali •una macchina fotografica per immortalare le esposizioni"

Motivazione

Il progetto nasce dalla volontà di poter rendere disponibili al maggior numero di persone le esposizioni del Museo Traguardo e dei 15 Musei associati alla Rete dei Musei di cui lo stesso e? fondatore e ne fa parte . Attraverso le piattaforme Wikimedia riteniamo sia possibile far conoscere meglio le nostre realtà e raggiungere un pubblico anche geograficamente distante.

Contenuti

"Il Museo Scuderia Traguardo ha intenzione di rendere disponibili, digitalmente e in modalità libera attraverso le piattaforme di Wikimedia, immagini e documenti che raccontano la storia del Museo e del territorio. Non è al momento possibile indicare un numero preciso di contenuti perchè nel processo di digitalizzazione verranno coinvolti tutti gli Enti o associazioni che aderiscono alla Rete dei Musei Umbria e Lazio, attualmente composta :

 STRUTTURE MUSEALI ADERENTI

IL CIRCUITO CONDITO AD ARTE.... Musei , riuniti nella Rete Umbro - Laziale che attraverso le esperienze maturate individualmente , persegue gli stessi fini comuni che sono quelli della Promozione della Cultura e valorizzazione del Patrimonio e del Territorio: Umbria: ▶ Museo Motoristico Scuderia Traguardo e Vespa Club di Amelia ▶ Residenza d 'Epoca Palazzo Venturelli con i Musei dei Mosaici e del Vino di Amelia. ▶ Museo Civico e della Grande Guerra, Collezione Mondiale degli Ulivi di Lugnano in Teverina. ▶ Museo Ovo Pinto di Civitella del Lago Lazio: ▶ Museo Motoristico Piero Taruffi di Bagnoregio ▶ Museo della Stampa e Didattica Silvio Pellico di Montefiascone ▶la Collezione Mondiale degli Olivi della Cattedrale di San Rufino di Assisi (Pg) - Punto info Rete Alta Umbria. ▶ il Muvis Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari di Castiglione in Teverina (VT). ▶ Museo delle Arti dei Mestieri e delle Tradizioni e Collezione dei Presepi di Penna in Teverina (TR). ▶ Museo Palazzo Orsini di Bomarzo (VT) ▶ Il Castello Orsini, Palazzo Chigi Albani, la Faggeta di Soriano nel Cimino (VT) ▶ IL Museo e Laboratorio Storico Fichi Girotti di Amelia (TR) ▶ La Collezione Motoristica Castelli Stroncone (TR) ▶ IL Museo Motoristico Miataland Collazzone (PG) ▶ La Collezione Motoristica Alfa Romeo Salvati Terni.

L'’intenzione è quella di condividere il maggior numero di contenuti compatibilmente con le regole delle piattaforme di Wikimedia. "
Stato diritti

Come strutture museali abbiamo tutti i diritti di materiale libero e/o privato per rendere pubblici i materiali da parte delle strutture e/o da parte dei soggetti proprietari o concedenti .

Prosecuzione

"Il percorso è utile al Museo Scuderia Traguardo per acquisire le competenze e gli strumenti iniziali alla realizzazione del processo di digitalizzazione del Museo. Esso proseguirà con il coinvolgimento di altri 15 Musei della Rete di Umbria e Lazio di cui il MUSEO TRAGUARDO TRAGUARDO si farà promotore attraverso la condivisione degli strumenti e delle competenze acquisiti tramite il bando WIKIMEDIA in modo singolo o con l'accompagnamento del personale Wikimediano ."

Richiesta finanziamento

Totale €4,1 di cui:

  • Attrezzatura: €4100 - Scanner Planetario M3000 CZUR PRO e macchina fotografica CANON EOS RP RF 24 - 105 F4-/.1
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - no
  • Organizzazione eventi: € 0 - no
  • Promozione: € 3900 - eventuale differenza contributo massimo
  • Rimborsi e compensi: € 0 - no
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Attualmente no delle strutture coinvolte della Rete Museale .

Partecipanti alla formazione

Umbro Passone - Direttore , Persona delegata - Socio , Persona delegata - socio

Altre figure coinvolte
  • Staff: Storici e Direttori dei Musei della Rete
  • Esterni: Soci e sostenitori dei Musei coinvolti

Casa Museo Spada Antichi Strumenti Musicali

Lecce (Lecce), Puglia

Breve descrizione del progetto

"IL MUSEO CONTINUO

La pandemia legata al Covid-19, che ha riguardato tutto il mondo e tutti i settori economici, produttivi e culturali, ha avuto un profondo impatto sul Sistema della cultura nel nostro Paese. Azioni che sembravano naturali, come assistere a uno spettacolo o visitare un museo, sono diventate attività eccezionali. Il ruolo del mondo digitale ha invece acquisto valore e ha aperto a nuovi, inediti, scenari di divulgazione e produzione artistica. Grazie ai social network, i Piccoli Musei, una inesauribile rete di sostegno della cultura locale, hanno potuto non solo continuare ad esibire le proprie collezioni, ma hanno anche avuto la possibilità di confrontarsi con un pubblico non automaticamente interessato alla divulgazione culturale. Nuovi linguaggi comunicativi, più inclusivi e spontanei, hanno gradualmente sostituito la classica comunicazione museale. La Casa Museo Spada, che possiede una collezione di circa 1000 strumenti musicali, dal Seicento al Novecento, ha sviluppato, negli ultimi anni, una strategia comunicativa non più basata sull’esibizione statica dell’oggetto, ma sull’aspetto ludico e giocoso dell’atto di suonare uno strumento, anzi, di “far suonare” uno strumento. Dal 2018 sono stati pubblicati otre 200 video sulla pagina Facebook della collezione (https://www.facebook.com/collezionespada.strumentimusicaliantichi/) e sul canale youtube (https://www.youtube.com/channel/UCge9MndGsqilGBlrrdSptwg). In questi video, ad una descrizione filologicamente accurate dello strumento sono state aggiunte immagini che contestualizzano lo strumento (foto d’epoca, opera d’arte) e un breve video del Curatore che, spesso “travestito” fa suonare lo strumento. Il ruolo di questa strategia è duplice, prima di tutto trasformare lo strumento da simulacro statico di una civilizzazione scomparsa in artefatto reale, utile, funzionante, e dall’altro la comunicazione diretta con i visitatori virtuali, in una comunicazione intersettoriale e inclusiva: l’esperto dello strumento non solo commenta ma fornisce informazioni, storie personali, ed esperienze all’utente temporaneo.

I Pilastri del Progetto Il Progetto “Il Museo Continuo” vuole testare la strategia messa in atto negli ultimi anni in maniera più strutturata e visionaria. La volontà è quella di creare un “archivio diffuso del suono spontaneo”. Relativamente al bando in oggetto, si sottolinea come il Progetto riguardi l’implementazione della fruizione del patrimonio in esso contenuto ed e) potenziamento delle attività di comunicazione e di promozione. L’investimento riguarderà due pilastri fondamentali: 1. la creazione di un archivio aperto, open source, con licenza Creative Commons 3.0, di suoni, fotografie, documenti e spartiti originali, per aiutare I ricercatori e gli utenti a utilizzare il museo come scrigno di informazioni e ispirazioni e 2. La creazione di una piattaforma grassroot, in cui utenti da tutto il mondo sono chiamati a postare piccolo video (max. 1 minuto) in cui “fanno suonare” uno strumento o un oggetto. L’idea è quindi quella di inventare un museo spontaneo, dilatato nel tempo e nello spazio in cui la collezione è un feed (sul modello di Tumblr o Pinterest), in cui potenziare ed espandere l’esperienza del piccolo museo.

Ricadute Sociali Gli impatti sono notevoli sul territorio. La presenza di un museo – archivio fisico, sicuro dal punto di vista sanitario e collegato con gli altri piccolo musei dell’area leccese e salentina permette di offrire una più vasta offerta culturale all’intera area, basata sul turismo. La parte digitale, invece, aiuta a costruire una presenza democratica, aperta, libera e inclusiva, per inserire il museo in un più ampio scenario di cultura digitale, non più alternativa a quella fisica, ma ad essa legata indissolubilmente. Il museo digitale, infatti, è funzionale solo in quanto interfaccia di quello fisico. Infine, attraverso questo percorso, si vuole creare una diversa dignità sociale per il piccolo museo, non più museo ridotto in spazi e collezioni, ma struttura di supporto sociale dell’intera filiera culturale del territorio, capace di intercettare persone che normalmente non visiterebbero un museo tradizionale, e che invece, attraverso il piccolo museo, domestico e social, vengono incluse in un percorso di conoscenza, valorizzazione e critica del proprio territorio."

Motivazione

La Casa Museo Spada Antichi Strumenti Musicali partecipa al bando per proporre un nuovo modello di fruizione dei beni culturali, aperto e partecipativo, che preveda il coinvolgimento attivo del più ampio numero possibile di utenti.

Contenuti

La Casa Museo Spada Antichi Strumenti Musicali mette a disposizione del progetto, con licenze libere, tutto il suo patrimonio iconografico e audiovisivo relativo alle proprie collezioni.

Stato diritti

"Le collezioni del museo sono costituite dal fondo di dotazione iniziale derivante dal patrimonio della Collezione Spada del sig. Francesco Spada, dalla sede museale in Lecce di proprietà della sig.ra De Donno nonché dai successivi apporti derivati da nuove acquisizioni, da contributi pubblici e privati, da elargizioni liberali, legati e donazioni disposte a favore del museo e dai proventi della propria attività. Tutti gli oggetti all’atto del loro ingresso in museo vengono opportunamente registrati, catalogati, fotografati e descritti. I diritti di tutte le collezioni del museo sono di esclusiva pertinenza del direttore."

Prosecuzione

La Casa Museo Spada è un’istituzione permanente, senza fini di lucro, al servizio della comunità, aperta al pubblico, che ha in custodia, conserva, valorizza e promuove lo studio e la conoscenza del patrimonio culturale e musicale. L’ingresso è totalmente gratuito e regolamentato dalle norme anti COVID. La gestione amministrativa e logistica è affidata al sig. Spada Francesco e alla sig.ra De Donno Silvana che curano anche le visite guidate, l’accoglienza dei visitatori nonché la pulizia dei locali e il rispetto delle norme anti COVID. Si accede su prenotazione previo appuntamento telefonico o attraverso i canali social. Il progetto Museo Continuo è pensato per essere continuamente aggiornato ed implementato da ogni utente della rete senza limiti di tempo.

Richiesta finanziamento

Totale €8000 di cui:

  • Attrezzatura: €2000 - Fotocamera Reflex Digitale con Obiettivo Nikkor AF-P 18-55, F/3.5-5.6G VR DX, 24.2 Megapixel. HAVOX - Studio Fotografico HPB-160 - Dimensioni 120x80x160cm - Illuminazione a LED"Luce del giorno" 5500k - 30,000 lumens Scanner Portatile Professionale con Funzione OCR per Documenti A3 PreSonus AudioBox Studio Ultimate Bundle Complete Hardware/Software Recording Kit with Studio Monitors
  • Acquisto e installazione di software libero: €2000 - digitalizzazione e Realizzazione Website
  • Organizzazione eventi: € 1000 - Attivita’ di divulgazione, sponsorizzazione e marketing
  • Promozione: € 1000 - campagna promozionale TV, Radio, social, stampa locale e nazionale
  • Rimborsi e compensi: € 2000 - Scansione e messa in rete dell’archivio e manutenzione web
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Spada Marco

Partecipanti alla formazione

FRANCESCO SPADA - Direttore , Silvana De Donno - tecnico, - - -

Altre figure coinvolte
  • Staff: Spada Marco
  • Esterni: no

Associazione culturale La Cevitou

Monterosso Grana (Cuneo), Piemonte

Breve descrizione del progetto

"L’associazione culturale La Cevitou ha sede a San Pietro di Monterosso ed è attiva in Valle Grana dal 1994 con lo scopo di “tutelare, promuovere, e diffondere le realtà culturali, sociali, ambientali e turistiche esistenti sul territorio, nonché cooperare, ad iniziative di ugual genere intraprese da altri Enti o singole persone sul territorio medesimo “. Tra le prime attività si annoverano: la biblioteca, il coro de La Cevitou e il tracciamento e la pulizia del sentiero La Curnis. Inoltre dal 2007 La Cevitou è l’ente gestore dell’Ecomuseo Terra del Castelmagno, riconosciuto dalla Regione Piemonte. La piccola biblioteca privata (circa 6000 volumi) attualmente si sta trasformando in un centro di documentazione specializzato sulla Valle Grana e sulle Alpi occidentali IconAlpe, attraverso un lavoro di sfoltimento, selezione e innovazione: infatti oltre alla parte “fisica” della biblioteca stessa molto materiale verrà digitalizzato e reso fruibile attraverso un sito dedicato www.groupar.it. Da ultimo nel 2020 l’associazione è diventata anche Casa Editrice con all’attivo cinque volumi pubblicati: Acò Noste vol.1 e vol. 2, Orchidee Spontanee della Provincia Granda, Belle Persone. Storie di ideali e passioni e Valle che vai gusto che trovi. Prodotti e ricette delle Valli Gesso, Grana, Maira e Stura. "

Motivazione

Negli anni il lavoro svolto dall’associazione attraverso numerosi progetti di valorizzazione e promozione del territorio ha prodotto numeroso materiale video, audio, carteceo, tracce gps che vorrebbe mettere a disposizione con licenza libera.

Contenuti

A disposizione ci sono immagini e foto di repertorio, articoli di giornale (rassegna stampa pluriennale riguardante l’operato dell’associazione e dell’ecomuseo), tracce gps, file audio e video, testi e documenti, immagini e cartoline storiche e documenti d’archivio.

Stato diritti

"Il materiale fotografico, audio, video, iconografico e gps è di proprietà dell’associazione o ne possiede i diritti attraverso accordi sull’utilizzo tra l’associazione e i realizzatori o i proprietari del materiale. I libri della biblioteca sono di proprietà dell’associazione e catalogati in ISBN dal Sistema Bibliotecario Cuneese. "

Prosecuzione

La partecipazione al bando e l’eventuale selezione da parte di Wikimedia significherebbe per l’associazione il punto di partenza di formazione e accompagnamento verso la prosecuzione in autonomia del lavoro di condivisione dei materiali attraverso Wikimedia e OSM che è in programma nei prossimi anni.

Richiesta finanziamento

Totale €8000 di cui:

  • Attrezzatura: €1.000,00€ - N. 1 PC portatile
  • Acquisto e installazione di software libero: €0 - -
  • Organizzazione eventi: € 1.000,00€ - Mini corso di mappatura di un sentiero di montagna due giornate
  • Promozione: € 0 - -
  • Rimborsi e compensi: € € 6.000,00 - n. 2 operatori professionisti per 300 ore complessive a 20€/ora
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

"Nel corso della primavera 2020 l’associazione La Cevitou e l’Ecomuseo Terra del Castelmagno ha organizzato insieme all’Unione Montana Valle Stura (ente gestore dell’Ecomuseo della Pastorizia) e all’esperto Francesco Ansanelli un doppio corso base sull’utilizzo di OpenStreetMap: il corso si è svolto in modalità remoto a causa della situazione di emergenza sanitaria in contemporanea per i residenti in Valle Stura e in Valle Grana. Il corso ha riscosso molto interesse, i partecipanti dovevano essere max 15, ma sfruttando la modalità on-line i partecipanti al corso sono stati per entrambe le valli 20. Il corso si è concluso con un mapping party in presenza a San Pietro di Monterosso Grana dove i partecipanti hanno mappato il percorso di visita del Paese senza Tempo. Attualmente parte del personale interno dell’ecomuseo è in grado di mappare e utilizzare OpenStreetMap e il software Josm. "

Partecipanti alla formazione

Noemi Silvestro - Collaboratore, Marco Bernardi - Collaboratore, Maira Luordo - Servizio civile presso l’associazione

Altre figure coinvolte

"*Staff: Claudio Luciano, presidente dell’associazione La Cevitou Barberis Barbara, coordinatore Ecomuseo Terra del Castelmagno Nicola Lerda, servizio civile Flavio Menardi, responsabile biblioteca" "*Esterni: L’associazione La Cevitou collabora attivamente e in modo continuativo con numerose associazioni ed enti del territorio che potrebbero essere coinvolti in maniera diretta o indiretta dal nostro percorso di formazione con Wikimedia. In particolare i soci fondatori e i partner di Groupar verranno coinvolti direttamente nel progetto. (Centro Occitano di Cultura Detto Dalmastro, Comune di Castelmagno, Laboratorio di ricerca storica della Valle Grana, Politecnico di Torino, Unione Montana Valle Grana, Comune di Caraglio, Associazione Contardo Ferrini). In qualità di partner di progetti pregressi e del corso di OpenStreetMap verranno coinvolti il personale dell’ufficio turistico culturale dell’Unione Montana Valle Stura in qualità di ente gestore dell’Ecomuseo della Pastorizia. "

Agenzia Turistico Culturale del Comune di Capo di Ponte

Capo di Ponte (Brescia), Lombardia

Breve descrizione del progetto

"Il progetto ha come obiettivo la creazione di una piattaforma wiki di uno dei Parchi Archeologici più importanti della Valle Camonica, il Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina (Capo di Ponte, BS), con l'intento di rendere accessibili dati aggiornati sul patrimonio del Parco (schede di roccia, cataloghi, fotografie, documenti ecc.) e mettere a disposizione liberamente una serie di immagini in alta risoluzione di una selezione delle rocce incise del Parco. Il progetto prevede nello specifico i seguenti punti: - installazione e customizzazione di MediaWiki; - sviluppo e configurazione webGIS integrato nel sito del Parco; - acquisto di attrezzatura fotografica finalizzata alla produzione dei contenuti digitali; - progettazione e realizzazione di una campagna fotografica e produzione di contenuti testuali; - progettazione e realizzazione di materiale informativo di promozione del progetto; - realizzazione di un evento online di presentazione del progetto."

Motivazione

L'Agenzia Turistico Culturale del Comune di Capo di Ponte è l'associazione che gestisce il Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina (Capo di Ponte, BS), parte del sito UNESCO n. 94 “Arte rupestre della Valle Camonica” (primo sito italiano ad essere inserito nella lista UNESCO nel 1979). Il parco è stato istituito nel 2005 con l'intento di proteggere, conoscere e valorizzare una vasta area con incisioni rupestri situata sul versante idrografico destro del territorio capontino. Esso include al proprio interno oltre 170 rocce ospitanti decine di migliaia di incisioni rupestri databili fra il Tardo Neolitico/prima età del Rame (IV/III millennio a.C.) e l’età del Ferro (I millennio a.C.). L'Agenzia Turistico Culturale del Comune di Capo di Ponte è da anni impegnata nella ideazione e implementazione di progetti di ricerca, promozione e valorizzazione in grado di rendere questo inestimabile patrimonio sempre più partecipato e conosciuto.

Contenuti

Fra gli obiettivi del progetto vi è la realizzazione di una campagna fotografica in grado di catturare le incisioni rupestri con la migliore definizione possibile. Si opererà quindi con attrezzatura acquisita per l'occasione (fotocamera mirrorless Nikon Z5) mediante fotografia notturna a luce radente effettuata su una selezione di 40 rocce fra le oltre 170 presenti nel parco. Le 40 rocce prescelte offriranno uno spaccato dei temi figurativi e dei soggetti più importanti presenti nel parco (fra cui la famosa Rosa Camuna di Bedolina) e andranno a costituire una risorsa preziosa per una più ampia conoscenza dell'arte rupestre preistorica della Valcamonica. Le fotografie prodotte verranno tutte rese disponibili con licenze libere.

Stato diritti

L'arte rupestre della Valcamonica è un bene culturale tutelato dallo Stato, a cui spetta il diritto d'uso delle relative immagini. Il Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina opera in regime di autorizzazione all'uso di fotografie e/o di altro materiale per finalità di valorizzazione e/o ricerca scientifica. Il rilascio con licenza libera è quindi da concordare con l'ente di competenza (Soprintendenza per i Beni Archeologici).

Prosecuzione

Questo bando rappresenta un'occasione per realizzare un primo passo verso una maggiore possibilità di condivisione e partecipazione al patrimonio del Parco, obiettivo non scontato e di avanguardia rispetto al panorama locale attuale. Il progetto si presta ad essere un punto di partenza importante per una riflessione più generale sulla condivisione di materiale di ricerca e di archivio riguardante l'arte rupestre di Valle Camonica e il Parco nello specifico. Obiettivo ultimo è rendere disponibili nel tempo altri materiali importanti quali rilievi delle rocce incise, documenti, articoli, ricerche ecc. e al contempo allargare l'idea di una costruzione di conoscenza "di comunità" mediante la futura creazione di pagine wiki del Parco inerenti temi non solo di carattere archeologico ma anche antropologico, botanico, storico ecc.

Richiesta finanziamento

Totale €7300 di cui:

  • Attrezzatura: €1500 - Fotocamera mirrorless NIKON Z5+obiettivo Z 24-50mm
  • Acquisto e installazione di software libero: €800 - Installazione e customizzazione MediaWiki
  • Organizzazione eventi: € 0 - Evento di presentazione online
  • Promozione: € 300 - Realizzazione e diffusione materiale informativo
  • Rimborsi e compensi: € 4700 - Compenso Web Developer | Archeologo | Fotografo
Esperienza nei progetti Wikimedia od OpenStreetMap

Emidio Torre, Web Developer del progetto, ha tenuto presso La Scuola Open Source di Bari due corsi finanziati da Wikimedia: uno nel 2020 legato all'utilizzo dei dati di OpenStreetMap per realizzare mappe interattive e uno nel 2021 legato alla realizzazione di poster generativi, con contenuti estratti da Wikipedia. Entrambi i corsi erano destinati ad un pubblico di ragazzi e erano finalizzati allo studio delle API e all'apprendimento della programmazione.

Partecipanti alla formazione

Elisa Salvetti - Responsabile Agenzia Turistico Culturale del Comune di Capo di Ponte, - - -, - - -

Altre figure coinvolte

"*Staff: Alberto Marretta (Archeologo - Direttore Scientifico del Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina) " "*Esterni: Emidio Torre (web developer) Chiara Costa (graphic designer) Comune di Capo di Ponte (ente co-finanziatore del progetto) Comunità Montana di Valle Camonica (ente co-finanziatore del progetto)"

Nome Progetto 8

Breve descrizione del progetto
Motivazione
Contenuti
Stato diritti
Prosecuzione
Richiesta finanziamento
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Partecipanti alla formazione
Altre figure coinvolte


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