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Nato a Novara nel 1961, Laureato in Arti Plastiche e Dottorato di ricerca in Arte Sacra Contemporanea presso il Dipartimento Arti e Antropologia del Sacro dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Nel Biennio 2002/2004 opera sul ciclo di opere in alluminio e acciaio realizzate attraverso procedure tecnologiche innovative. Elabora i gruppi di opere dedicati al volto di Cristo. Realizza l’opera “Un Uomo Giusto” presentata al pubblico il 31 marzo 2004 nella Chiesa del Sacro Volto di Milano, oggi collocata nella Cappella Feriale della Chiesa. Nel 2005 partecipa all’esposizione d’arte contemporanea “Già e non ancora…”, evento collaterale della Biennale di Venezia con l’opera “Ambone, Casa della Parola” in permanenza nella chiesa di S. Lio a Venezia. Nel 2006 realizza le opere dedicate alle “Anime Giuste” per il progetto Arte Cristiana Contemporanea, tra cui Sant’Orso per il Priorato ad Aosta, e San Raimondo per la Chiesa di Piacenza.
Formazione Formazione teatrale presso il laboratorio C.I.T.A. di Novara. Nel 1990 partecipa alla rassegna “Festival & Festival”, e presenta il suo spettacolo di pittura con spray. Nel ‘93 partecipa, in qualità di attore, a diverse trasmissioni televisive su reti nazionali e lavora in teatro con Guido Gagliardi, mentre inizia, in un costruttivo e stabile sodalizio intellettuale ed espressivo con Aurelio Gentile, il ciclo di esposizioni con installazioni, video ed environment nei luoghi non convenzionali dell’Arte. Nel 1996 fonda il gruppo Argilla che raccoglie le esperienze di diversi autori, ed iniziano le performance artistiche e teatrali. Collabora con lo Stalker di Torino a diversi progetti, fra cui: la Cittadellarte di Michelangelo Pistoletto, il Festival delle Arti di Biella e al progetto RAIII: Rete d’Arte Internet Interdisciplinare Indipendente. Partecipa alle rassegne di video-arte Civitavideo 98, Video-Festival Dietikon 99, e ad una rassegna d’arte visiva a Roma con Vettor Pisani, Giosetta Fioroni, Fabio Mauri e Luca Maria Patella. Organizza le performances del gruppo Argilla in diverse città: Piacenza, Varese, Milano, Borgosesia, Vercelli, Novara, Torino... con “amore fraterno”, “lo spazio vissuto”, “via crucis”, “essere umani”... Progetta e realizza laboratorio tv, un’avventura artistica postmoderna da cui nascono programmi televisivi.
Critica Il percorso espressivo elaborato e predisposto da Antonio Spanedda può essere osservato all’interno del concetto antropologico di ‘territorio’ sociale, dove si è inteso indagare le forme della comunicazione interpersonale; ha assunto particolare rilievo un lungo processo performativo strettamente collegato con i sistemi di produzione e di distribuzione, ai processi di acquisizione e di consumazione dei beni e dei valori. Nel biennio 2005-06 Spanedda ha spostato i propri obiettivi di ricerca all’interno di ciò che resta della ‘produzione’ e della ‘distribuzione’ nella contemporaneità del patrimonio confessionale; alla luce dell’esperienza metalinguistica acquisita, il territorio del sacro cristiano, le immagini e gli oggetti, le letture e le funzioni, appaiono ricondotte e ridefinite nei contenuti autentici e nelle origini storiche. (A.B. Del Guercio)