Differenze tra le versioni di "Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale 2022-2023/Consultazione Wikimedia Italia"
(→La posizione di Wikimedia Italia sul Piano Nazionale di Digitalizzazione: miglioramento penultimo punto, discusso con iopensa) |
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* Escludere la cessione esclusiva dell'uso commerciale dei beni culturali italiani in pubblico dominio a società terze. | * Escludere la cessione esclusiva dell'uso commerciale dei beni culturali italiani in pubblico dominio a società terze. | ||
* Adottare lo strumento CC0 sui dati e sui dataset culturali. | * Adottare lo strumento CC0 sui dati e sui dataset culturali. | ||
− | * | + | * Escludere l'obbligo di attribuzione per i dati e le opere in pubblico dominio, suggerendo la citazione della fonte e della provenienza. |
* Esplicitare la possibilità di azzerare il canone per le autorità che hanno in consegna i beni culturali; chiarire e facilitare la procedura per tutti i musei e le istituzioni culturali. | * Esplicitare la possibilità di azzerare il canone per le autorità che hanno in consegna i beni culturali; chiarire e facilitare la procedura per tutti i musei e le istituzioni culturali. | ||
Versione delle 09:08, 15 giu 2022
Lettera aperta. Partecipazione alla consultazione da parte di Wikipedia Italia sul Piano Nazionale di Digitalizzazione del Patrimonio Culturale (PND)
Il patrimonio culturale digitale italiano può trarre grande beneficio dall'essere visibile e documentato su Wikipedia e i progetti Wikimedia. Il piano nazionale di digitalizzazione prevede però che le immagini del patrimonio culturale italiano sui progetti Wikimedia siano soggette ad un canone per i riusi commerciali. Il riuso commerciale dei contenuti dei progetti Wikimedia è libero: per questo Wikimedia Italia chiede al governo italiano di non aggiungere restrizioni a immagini rilasciate con licenza libera di beni in pubblico dominio sulla più grande piattaforma libera al mondo.
Wikimedia Italia, Wikipedia e i progetti Wikimedia
Wikimedia Italia è l'associazione riconosciuta ufficialmente da Wikimedia Foundation e OpenStreetMap Foundation e che sostene in Italia Wikipedia, i progetti Wikimedia e OpenStreetMap. Da oltre sedici anni, Wikimedia Italia si impegna per la diffusione e la produzione di conoscenza libera, lavorando fianco a fianco con le istituzioni culturali per favorire la collaborazione con le comunità di volontari e il caricamento online di contenuti e dati aperti a tutti. Tra le attività di Wikimedia Italia rientrano la formazione degli operatori culturali e di insegnanti e studenti all'uso dei progetti condivisi per la valorizzazione del patrimonio culturale, oltre all'organizzazione di Wiki Loves Monuments: il più grande concorso fotografico del mondo, interamente dedicato ai monumenti e alla loro documentazione online.
Wikipedia e i progetti Wikimedia sono usati da tutti: insegnanti, studenti, cittadini di ogni età ed estrazione sociale, oltre che da numerosi professionisti della cultura, compresi i funzionari stessi del Ministero della cultura e di numerosi enti culturali. Questi progetti coinvolgono la più grande ed estesa comunità di co-creazione esistente al mondo. Hanno oltre 20 miliardi di accessi al mese, sono disponibili in oltre 300 versioni linguistiche, sono la fonte di informazione più consultata a livello globale, sia attraverso l'accesso diretto alle piattaforme, sia grazie ai dati aperti e strutturati resi disponibili su Wikidata, utilizzati per lo sviluppo di numerosi servizi di terze parti.
Wikimedia Italia partecipa alla consultazione sul Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale (PND) per farsi portavoce del punto di vista e dei bisogni di queste comunità di volontari ed utenti dei progetti collaborativi. Sono diverse le ragioni per cui Wikimedia Italia ritiene di poter e dover contribuire a questa importante consultazione. In primo luogo, perché i progetti Wikimedia sono esplicitamente citati nel PND: l'associazione sente pertanto la responsabilità di far arrivare alle istituzioni italiane le istanze delle comunità di volontari che all'interno di questi progetti si dedicano gratuitamente alla documentazione e valorizzazione del patrimonio culturale digitale. Inoltre, il PND fa riferimento ai vantaggi della collaborazione con i progetti Wikimedia; è dunque essenziale che le linee guida individuate dal PND permettano l'interoperabilità con Wikipedia e i progetti Wikimedia.
Lodiamo il Piano nazionale per la digitalizzazione per lo spirito di servizio, per l'istituzione di questo stesso processo di consultazione, ma soprattutto per l'adesione ai principi dell'Open Access, dell'Open Government, dei FAIR data e della Convenzione di Faro, con la volontà di coinvolgere e attivare le comunità, oltre che per l'esplicito riferimento al riuso anche commerciale di contenuti e dati. Questi principi sono gli stessi alla base di Wikipedia e dei progetti Wikimedia, applicati rigorosamente nelle infrastrutture sviluppate, nelle licenze e negli strumenti liberi utilizzati, nei formati e metadati adottati e nelle modalità scelte per collaborare con le persone e le istituzioni, tra le quali numerosi musei, archivi e biblioteche (MAB), di tutto il territorio nazionale.
Le attuali linee guida del PND però danneggiano Wikipedia e i progetti Wikimedia. Wikimedia Italia sottolinea che è necessario rispettare le licenze e gli strumenti liberi di Wikipedia e dei progetti Wikimedia, senza che siano aggiunte restrizioni quali un canone o l'autorizzazione preventiva ai riusi commerciali del patrimonio culturale italiano. È nell'interesse dell'Italia che il nostro patrimonio culturale sia su Wikipedia e sui progetti Wikimedia, che le istituzioni culturali possano collaborare con i nostri progetti e che i volontari possano facilmente contribuire a documentare il patrimonio italiano rendendolo disponibile a tutti. Il rispetto delle licenze scelte dalla comunità globale da oltre vent'anni favorisce la libera condivisione e circolazione della conoscenza ed è un aspetto fondamentale perché questa collaborazione possa avvenire, con effetti positivi per tutti: cittadini, istituzioni, Stato italiano e comunità globale.
La posizione di Wikimedia Italia sul Piano Nazionale di Digitalizzazione
Le richieste puntuali di Wikimedia Italia entro il perimetro normativo del Codice dei beni culturali e del paesaggio (artt. 107-108) e basate sui principi di Open Access e FAIR data inclusi nel PND sono:
- Escludere automaticamente dal canone, senza richiesta di autorizzazione e senza eccezioni, tutte le pubblicazioni cartacee, come già previsto dal PND.
- Escludere automaticamente dal canone, senza richiesta di autorizzazione, tutti i riusi commerciali di individui, società individuali e società con un fatturato annuo inferiore ad una soglia da definire, che includa app a pagamento, servizi e prodotti commerciali realizzati da start-up che utilizzano i contenuti multimediali dei progetti Wikimedia per diffondere la conoscenza del patrimonio culturale italiano.
- Escludere automaticamente dal canone, senza richiesta di autorizzazione, tutti i riusi commerciali che adottano licenze Share-Alike (SA, condividi allo stesso modo). Secondo gli standard internazionali codificati da Creative Commons, queste licenze garantiscono che i contenuti usati anche per scopi commerciali restino liberi e sempre a disposizione di tutti, escludendo quindi cessioni esclusive.
- Escludere dal canone, senza richiesta di autorizzazione, tutti i riutilizzi dei contenuti prodotti all'interno di siti collaborativi con licenze libere. Siti come Wikipedia e Wikimedia Commons sono piattaforme libere, create e sostenute da comunità di volontari e gestite da organizzazioni senza scopo di lucro. Per essere veramente liberi e disponibili a tutti, i contenuti caricati sui nostri progetti devono poter essere pubblicati con licenze libere che autorizzano tutti i riusi, anche commerciali. Richiedere un canone sui riusi commerciali è in conflitto con le licenze e gli strumenti liberi usati dai nostri siti ed è in conflitto con lo spirito con cui operano questi siti e le nostre comunità di volontari.
- Limitare l'autorizzazione preventiva ad una lista di casi eccezionali, quali NFT, riusi di grandi società, usi che limitano la funzione dei beni culturali. Questi casi non permettono la libera fruizione dei contenuti: l’applicazione di un canone non nuoce pertanto alla condivisione della conoscenza.
- Escludere la cessione esclusiva dell'uso commerciale dei beni culturali italiani in pubblico dominio a società terze.
- Adottare lo strumento CC0 sui dati e sui dataset culturali.
- Escludere l'obbligo di attribuzione per i dati e le opere in pubblico dominio, suggerendo la citazione della fonte e della provenienza.
- Esplicitare la possibilità di azzerare il canone per le autorità che hanno in consegna i beni culturali; chiarire e facilitare la procedura per tutti i musei e le istituzioni culturali.
La legittimità delle richieste di Wikimedia Italia
Da oltre 10 anni Wikimedia Italia raccoglie dagli enti gestori del patrimonio italiano autorizzazioni a canone zero affinché sia possibile fotografare i beni culturali e rilasciare le immagini con licenza libera (CC BY-SA Creative Commons attribuzione condividi allo stesso modo); questa autorizzazione all'uso commerciale dei beni culturali senza canone applicata a tutti attraverso licenze libere è stata usata e sostenuta da amministrazioni comunali, province, diocesi, regioni e istituzioni culturali, comprese, a titolo di esempio, la soprintendenza speciale di Pompei, Ercolano e Stabia che già nel 2015 ha aderito con la firma dell'allora soprintendente Prof. Massimo Osanna e la Direzione regionale Musei della Calabria che ha aderito nel 2022 con la firma del direttore ad interim Dott. Filippo Demma.
L'autorizzazione per le pubblicazioni - che permette di utilizzare immagini dei beni culturali per scopi commerciali (quali sono le pubblicazioni) a canone zero - è una pratica attualmente presente nel nostro ordinamento e che è prevista anche nel PND; questo esempio può quindi essere facilmente replicato estendendo l'autorizzazione senza canone ad altri usi, come quello per le immagini share-alike e gli usi per altri servizi e prodotti. Occorre ricordare che lo scopo principale del PND deve essere la digitalizzazione del nostro patrimonio culturale per la sua conservazione e la fruizione da parte di chiunque, evitando o superando gli ostacoli che ci allontanano da questo scopo.