Differenze tra le versioni di "Microgrant/2024/Seidiciannovesimi"
(Molto bozza...) |
(Piccolo avanzamento...) |
||
| Riga 1: | Riga 1: | ||
| − | |||
{{Riquadro microgrant | {{Riquadro microgrant | ||
| stato = bozza | | stato = bozza | ||
| Riga 12: | Riga 11: | ||
== Scopo del progetto == | == Scopo del progetto == | ||
| − | Come descritto ampiamente nel capitolo introduttivo del Wikibook [[:it:b:Robotica unplugged/Introduzione|Robotica unplugged]], dove | + | Come descritto ampiamente nel capitolo introduttivo del Wikibook [[:it:b:Robotica unplugged/Introduzione|Robotica unplugged]], dove vengono raccolte tutte le esperienze didattiche svolte presso le scuole primarie, l’idea di fondo è offrire agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, l’opportunità di proporsi come tutor scolastici verso i gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado per insegnare le STEAM. |
Gli scopi principali del progetto sono: | Gli scopi principali del progetto sono: | ||
* educazione all’''etica del gratuito'' | * educazione all’''etica del gratuito'' | ||
| − | * (per Wikimedia Italia) arricchimento dei testi rilasciati su Wikibooks, | + | * (per Wikimedia Italia) arricchimento dei testi rilasciati su Wikibooks, con particolare attenzione ai già presenti: |
| − | ** [[:it:b:Robotica unplugged|Robotica unplugged]] (per le scuole primarie e secondarie di primo grado) | + | **[[:it:b:Robotica unplugged|Robotica unplugged]] (per le scuole primarie e secondarie di primo grado); |
| − | ** [[:it:b:Robotica educativa|Robotica educativa]] (per le scuole secondarie di primo e secondo grado) | + | ** [[:it:b:Robotica educativa|Robotica educativa]] (per le scuole secondarie di primo e secondo grado); |
| − | ** [[:it:b:Introduzione alla stampa 3D|Introduzione alla stampa 3D]] (per le scuole secondarie di primo e secondo grado) | + | ** [[:it:b:Introduzione alla stampa 3D|Introduzione alla stampa 3D]] (per le scuole secondarie di primo e secondo grado); |
| − | ** [[:it:b:Robotica e automazione|Robotica e automazione]] (per le scuole secondarie secondo grado) | + | ** [[:it:b:Robotica e automazione|Robotica e automazione]] (per le scuole secondarie secondo grado). |
| − | + | Il progetto nasce perché “Insegno e mi piace farlo. Credo che l’allievo debba sempre superare il maestro. Diversamente, non c’è progresso.” Non per fare il prof. Keating dei poveri, ma perché ci credo davvero. Credo anche che – per fortuna – “Gli studenti imparino nonostante noi”. | |
| − | Da qui nascono i numerosi progetti di peer-education presenti | + | Da qui nascono i numerosi progetti di ''peer-education'' presenti nella galleria fotografica “[[:commons:Category:6 19 Project|seidiciannovesimi]]”, dove il nome del progetto fa il verso alla frazione matematica: dai sei ai diciannove anni. L’idea è semplice: coinvolgere gli studenti – in luogo del docente – in veste divulgatori scientifici. I bambini li percepiscono quasi come fratelli maggiori, molto più vicini a loro, al loro modo di vedere, pensare e studiare. |
| − | In una delle ultimissime attività l’idea era realizzare un’abat-jour con il collo di una bottiglietta di plastica, mezzo tappo di sughero, un diodo LED e una pila a bottone. Risultato: un bambino di seconda elementare, tutto soddisfatto, mi dice: “Guarda! La mia lampada ha due colori!” Aveva utilizzato due LED, idea frutto della sua fantasia. | + | In una delle ultimissime attività l’idea era realizzare un’abat-jour con il collo di una bottiglietta di plastica, mezzo tappo di sughero, un diodo LED e una pila a bottone. Risultato: un bambino di seconda elementare, tutto soddisfatto, mi dice: “Guarda! La mia lampada ha due colori!” Aveva utilizzato due LED, idea frutto della sua fantasia. Questo è lo scopo: aiutare i ragazzi a rompere gli schemi, credere in sé stessi e realizzare progetti non preventivati. |
| − | + | Raccolgo tutte queste esperienze didattiche (il progetto nasce nell’a.s. 2016/2017) in un Wikibooks a beneficio di tutti gli insegnanti che desiderano proporle ai loro studenti. | |
| − | + | E, naturalmente, farne di nuove. Le idee – di certo – non mancano. | |
| − | |||
| − | E, naturalmente, farne di nuove. Le idee – di certo – non | ||
== Organizzazione del progetto == | == Organizzazione del progetto == | ||
=== Attività === | === Attività === | ||
| − | '' | + | Tutti gli interventi realizzati con gli studenti delle scuole primarie e (talvolta) secondarie di primo grado si focalizzano su sei obiettivi: |
| + | * '''porre lo studente al centro''': materiali, strumenti e processi scelti sono tali perché pongono sempre in primo piano lo studente, così da consentirgli di lavorare in totale sicurezza e autonomia, senza sacrificarne la creatività; | ||
| + | * '''disponibilità delle risorse''': i materiali devono essere economici e – al medesimo tempo – facili da reperire; | ||
| + | * '''rispetto dell’ambiente''': la maggior parte dei materiali deve essere biodegradabile, riutilizzabile o, per lo meno, riusata. In alcuni casi (in fase di progettazione) è stato molto istruttivo notare come un progetto poteva realizzarsi agevolmente con un bicchiere di carta, ma falliva se il bicchiere era di plastica; | ||
| + | * '''limite di tempo''': ogni attività deve essere spiegata, mostrata e realizzata in un ''limite massimo di quaranta minuti''. Questa è un’esigenza che nasce dalle campanelle dei diversi istituti che difficilmente suonano all’unisono. Quindi, occorre calcolare il tempo totale a disposizione, sottrarre il tempo necessario per recarsi nel plesso limitrofo, accedere, attendere di essere condotti in aula e ricordare che il pulmino non aspetta. Da qui nasce l’esigenza di una progettazione rigorosa; | ||
| + | * '''breve e semplice''': i progetti devono essere facili da costruire e da riparare. Se un pezzo si rompe o quando le batterie si scaricano, questi devono essere facili da sostituire, anche senza la guida di un insegnante o di un adulto, così da estendere la durata del prodotto (e la felicità di chi lo ha realizzato); | ||
| + | * '''effetto wow''': progetti fantastici e divertenti aumentano la fiducia e l’interesse degli studenti (ma – soprattutto – delle studentesse) verso l’ingegneria e la tecnologia. Sottolineiamo studentesse, perché – tra i nostri obiettivi – c’è il desiderio di colmare il divario di genere nelle scienze e nella tecnologia. | ||
'''Raccontaci come si svilupperà il progetto, indicando le diverse attività e tempistiche.''' | '''Raccontaci come si svilupperà il progetto, indicando le diverse attività e tempistiche.''' | ||
Versione delle 19:00, 9 ott 2024
stato: bozza
Microgrant
Seidiciannovesimi
Robotica educativa nelle scuola primarie
proponente: Giacomo Alessandroni
relazione finale: Relazione finale
Scopo del progetto
Come descritto ampiamente nel capitolo introduttivo del Wikibook Robotica unplugged, dove vengono raccolte tutte le esperienze didattiche svolte presso le scuole primarie, l’idea di fondo è offrire agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, l’opportunità di proporsi come tutor scolastici verso i gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado per insegnare le STEAM.
Gli scopi principali del progetto sono:
- educazione all’etica del gratuito
- (per Wikimedia Italia) arricchimento dei testi rilasciati su Wikibooks, con particolare attenzione ai già presenti:
- Robotica unplugged (per le scuole primarie e secondarie di primo grado);
- Robotica educativa (per le scuole secondarie di primo e secondo grado);
- Introduzione alla stampa 3D (per le scuole secondarie di primo e secondo grado);
- Robotica e automazione (per le scuole secondarie secondo grado).
Il progetto nasce perché “Insegno e mi piace farlo. Credo che l’allievo debba sempre superare il maestro. Diversamente, non c’è progresso.” Non per fare il prof. Keating dei poveri, ma perché ci credo davvero. Credo anche che – per fortuna – “Gli studenti imparino nonostante noi”.
Da qui nascono i numerosi progetti di peer-education presenti nella galleria fotografica “seidiciannovesimi”, dove il nome del progetto fa il verso alla frazione matematica: dai sei ai diciannove anni. L’idea è semplice: coinvolgere gli studenti – in luogo del docente – in veste divulgatori scientifici. I bambini li percepiscono quasi come fratelli maggiori, molto più vicini a loro, al loro modo di vedere, pensare e studiare.
In una delle ultimissime attività l’idea era realizzare un’abat-jour con il collo di una bottiglietta di plastica, mezzo tappo di sughero, un diodo LED e una pila a bottone. Risultato: un bambino di seconda elementare, tutto soddisfatto, mi dice: “Guarda! La mia lampada ha due colori!” Aveva utilizzato due LED, idea frutto della sua fantasia. Questo è lo scopo: aiutare i ragazzi a rompere gli schemi, credere in sé stessi e realizzare progetti non preventivati.
Raccolgo tutte queste esperienze didattiche (il progetto nasce nell’a.s. 2016/2017) in un Wikibooks a beneficio di tutti gli insegnanti che desiderano proporle ai loro studenti.
E, naturalmente, farne di nuove. Le idee – di certo – non mancano.
Organizzazione del progetto
Attività
Tutti gli interventi realizzati con gli studenti delle scuole primarie e (talvolta) secondarie di primo grado si focalizzano su sei obiettivi:
- porre lo studente al centro: materiali, strumenti e processi scelti sono tali perché pongono sempre in primo piano lo studente, così da consentirgli di lavorare in totale sicurezza e autonomia, senza sacrificarne la creatività;
- disponibilità delle risorse: i materiali devono essere economici e – al medesimo tempo – facili da reperire;
- rispetto dell’ambiente: la maggior parte dei materiali deve essere biodegradabile, riutilizzabile o, per lo meno, riusata. In alcuni casi (in fase di progettazione) è stato molto istruttivo notare come un progetto poteva realizzarsi agevolmente con un bicchiere di carta, ma falliva se il bicchiere era di plastica;
- limite di tempo: ogni attività deve essere spiegata, mostrata e realizzata in un limite massimo di quaranta minuti. Questa è un’esigenza che nasce dalle campanelle dei diversi istituti che difficilmente suonano all’unisono. Quindi, occorre calcolare il tempo totale a disposizione, sottrarre il tempo necessario per recarsi nel plesso limitrofo, accedere, attendere di essere condotti in aula e ricordare che il pulmino non aspetta. Da qui nasce l’esigenza di una progettazione rigorosa;
- breve e semplice: i progetti devono essere facili da costruire e da riparare. Se un pezzo si rompe o quando le batterie si scaricano, questi devono essere facili da sostituire, anche senza la guida di un insegnante o di un adulto, così da estendere la durata del prodotto (e la felicità di chi lo ha realizzato);
- effetto wow: progetti fantastici e divertenti aumentano la fiducia e l’interesse degli studenti (ma – soprattutto – delle studentesse) verso l’ingegneria e la tecnologia. Sottolineiamo studentesse, perché – tra i nostri obiettivi – c’è il desiderio di colmare il divario di genere nelle scienze e nella tecnologia.
Raccontaci come si svilupperà il progetto, indicando le diverse attività e tempistiche.
- mattina: visita al Museo di Babele
- pranzo
- pomeriggio: edit-a-thon
Risorse
Spese previste per il progetto.'
- affitto location: 200 €
- pranzo per i partecipanti: 150 € (15 € x 10 persone)
- rimborsi spese per i viaggi dei relatori: 90 € (30 € x 3 persone)
- gadget per i partecipanti 50 € (5 € x 10 gadget)
- ...
Hai bisogno di supporto di altro tipo da parte dell'associazione? NB Le seguenti richieste sono inserite a mero titolo di esempio
- realizzazione di un form di iscrizione usando LimeSurvey
- utilizzo di una stanza per riunioni online usando BigBlueButton
- supporto nella comunicazione (da definire con il responsabile)
- ...
Ci sono altre risorse su cui puoi contare? Ad esempio spazi concessi gratuitamente, materiale già in tuo possesso, o cofinanziamenti.
NB Le seguenti risorse sono inserite a mero titolo di esempio
- la visita e lo spazio per l'edit-a-thon verranno offerti gratuitamente dal museo.
- i premi sono offerti da...
- ...
Risultati attesi
- 50 partecipanti, contando i soli studenti del mio istituto.
- Al momento attuale 5 scuole primarie e una biblioteca hanno richiesto le nostre attività.
- Il lavoro, poi, si concentra su Wikibooks, per descrivere come replicare le attività in contesti differenti.
- Su Commons cerco di caricare più foto possibile. Da due anni, faccio firmare un'apposita liberatoria.
Persone coinvolte
I destinatari sono gli studenti del terzo anno e quelli del corso complementare di Robotica Educativa che realizzeranno il progetto con un PCTO la cui convenzione sarà con gli istituti ospitanti e Wikimedia Italia.
Il progetto sarà realizzato a cura del proponente, insieme ai suoi studenti.
- Giacomo Alessandroni (organizzatore principale)
- Nicola Vincenzi (assistente tecnico della mia scuola, mi ha sempre supportato in tutto)
- Free Software Foundation Europe
Sostegno al progetto e commenti
- ...