Differenze tra le versioni di "Istruzione/Università/Convegno CKGB 2021"

Da Wikimedia Italia.
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(Aggiornamento proposta #6 (versione consegnata))
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====Proposta 6====
 
====Proposta 6====
*''Titolo del contributo'': '''Le risorse wiki per l'apprendimento tra pari'''
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*''Titolo del contributo'': '''Le risorse Wikimedia per l’apprendimento tra pari'''
*''Proponente'': '''Giacomo Alessandroni'''
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*''Proponente'': '''Giacomo Alessandroni''' (ITIS “Enrico Mattei” di Urbino)
  
 
*''Introduzione''
 
*''Introduzione''
  
L’ITIS “Enrico Mattei” di Urbino partecipa al progetto ''Wiki imparare'' con lo scopo di stimolare la peer-education, proseguendo azioni educative intraprese negli anni passati, soprattutto attraverso il progetto ''Maestri di coding'' [1] dove si è fatta – a dispetto del titolo del progetto – soprattutto attività di STEM nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, affidando il ruolo di tutor agli studenti stessi. [2]
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Nell’anno scolastico 2020/21 l’ITIS “Enrico Mattei” di Urbino partecipa al bando ''Wiki imparare'' di Wikimedia Italia, la cui finalità è stimolare la peer education (Damon, 1984; McKeganey, 2000), sulla scia di azioni educative intraprese sin dall’a.s. 2016/17, in particolare attraverso il progetto ''Maestri di coding'' dove si è fatta – a dispetto del titolo – soprattutto attività di STEM (Kennedy, 2014) nelle scuole primarie e – successivamente – secondarie di primo grado, affidando sempre il ruolo di tutor agli studenti dell’istituto. Affermare che l’obiettivo del bando si limiti a produrre e revisionare materiale per l’ecosistema Wikimedia è decisamente riduttivo. Il vero obiettivo è far si che gli studenti diventino protagonisti delle piattaforme, non meri fruitori. Con questa pratica gli alunni acquisiscono un lessico più divulgativo che tecnico, come in analoghi progetti svolti durante il lockdown, dove agli studenti era stato chiesto di realizzare una radio accessibile a tutti.
  
Per l’Istituto, affermare che l’obiettivo del progetto è produrre e revisionare materiale per le piattaforme Wikimedia è decisamente riduttivo. L’obiettivo è far si che gli studenti diventino veri e propri protagonisti delle piattaforme wiki, non come semplici fruitori, ma – soprattutto – in veste di autori. Similmente, si desidera che gli alunni acquisiscano un lessico più divulgativo che tecnico, competenza che gli sarà sempre utile: durante un colloquio di lavoro, in una presentazione di un progetto e in tutte quelle occasioni dove si dovranno relazionare con persone che potrebbero non conoscere i tecnicismi che sovente un tecnico è abituati a dare per acquisiti. Diversi progetti, ma con i medesimi obiettivi, sono stati svolti durante il periodo del ''lockdown'', come quando agli studenti è stato chiesto di realizzare una web-radio di carattere tecnico/divulgativo. [3]
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*''Metodo''
  
*''Metodo''
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Il progetto coinvolge 80 studenti i quali – attraverso lavori di gruppo – hanno scritto e revisionato 20 lezioni su Wikiversità: da chi ha realizzato un semplice semaforo, fino a chi ha realizzato una macchina telecomandata, passando per chi ha progettato un telepass miniaturizzato (si parla di studenti del terzo anno, che si affacciano all’elettronica per la prima volta). Il docente, invece, ha scritto oltre 10 lezioni sulla medesima piattaforma, di cui una (''Modulazioni analogiche'') menzionata in vetrina. Il progetto, nella sua interezza, può essere definito un’esperienza pilota, per l’istituto.
  
Grazie al progetto Wiki imparare, numerosi studenti dell’ITIS “Enrico Mattei” hanno realizzato progetti di sistemi elettronici senza una tematica specifica. Da chi ha realizzato un semplice semaforo pedonale, fino a chi ha realizzato una macchina telecomandata, passando per chi ha realizzato un telepass miniaturizzato (si parla di studenti di terza superiore, che si affacciavano al mondo dell’elettronica per la prima volta); è stato emozionante vedere come gli studenti abbiano superato le più rosee aspettative, sia nella realizzazione dei progetti, sia nel descriverne e spiegarne il funzionamento ai loro compagni.
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Si è scelta Wikiversità poiché è una comunità con l’obiettivo di produrre materiale didattico (non enciclopedico). I documenti coinvolgono tutti gli ordini di istruzione, sin dalla scuola dell’infanzia, raggruppati per tematiche nelle diverse aree.
  
Questi risultati sono stati ottenuti poiché non è stato assegnato uno specifico progetto a ciascun studente. Si è detto: «fate quel che vi và» (parafrasando il pedagogista scozzese Alexander S. Neil, con il suo ''I ragazzi felici di Summerhill''). [4] Un’azione di questo genere, sotto il profilo del docente, presenta un fattore di rischio altissimo: uno studente che avesse detto «faccio la cosa più semplice possibile» sarebbe stato nel diritto. Invece, spesso, è stata necessaria l’azione opposta: dire agli studenti «siamo ancora agli inizi, per realizzare questo progetto servono altri due anni di studi: sii paziente.» Nonostante questo, molti di loro hanno realizzato progetti che solitamente si affrontano verso la fine del quarto anno di studi.
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Non è stato assegnato uno specifico lavoro a ciascun studente. Si è preferito dire: «fate quel che vi va» parafrasando il pedagogista scozzese Neill, con il suo ''I ragazzi felici di Summerhill'' (Neill, 1960). I progetti realizzati hanno superato le più rosee aspettative: sia nella loro realizzazione, sia nella fase di documentazione, come nella loro descrizione e spiegazione ai compagni.
  
Sotto questo profilo, il progetto Wiki imparare si è rivelato un reale incentivo per le scuole, poiché – in primo luogo – le ha spinte a produrre conoscenza libera. Nel caso dell’ITIS “Enrico Mattei”, il progetto prevedeva – oltre alla crescita umana degli studenti, passando dal ruolo di meri lettori, a quello attivo di redattori nelle varie wiki, che questi apprendessero come realizzare una comunicazione chiara, ricordando che il lettore va sempre guidato nella narrazione (anche scientifica) senza dar nulla per scontato.
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La metodologia è stata orientata sia a produrre materiale per gli studenti, sia a farne produrre a loro stessi (per i loro compagni di classe, come per studenti di età inferiore) insegnando, al tempo stesso, il concetto di revisione dei testi. Per realizzare tutto questo, lo strumento principe è stato Wikiversità per quel che riguarda l’apprendimento tra pari e Vikidia per le risorse destinate agli alunni più piccoli.
  
 
*''Risultati''
 
*''Risultati''
  
Si è sviluppato un maggior senso critico e civico, una più profonda attenzione al lessico, alla ricerca e rigorosa delle fonti. Non è stato casuale introdurre, in ambito tecnologico, il modulo “Come redigere una documentazione tecnica” [5] come prerequisito: un capitolo introduttivo e trasversale a ogni indirizzo di studi, il quale ripercorre ogni passo presente in un articolo accademico, come ci si aspetta che venga presentato, con digressioni su ''lezioni di stile'', su quello che è un articolo giornalistico, come fare una titolazione efficace ed efficiente, fino a cosa scrivere e cosa non scrivere in una documentazione.
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Va premesso che questo approccio è decisamente rischioso, sotto il profilo del docente, poiché se uno studente avesse detto «faccio la cosa più semplice possibile» sarebbe stato nel diritto. Invece, più volte, è stata necessaria l’azione opposta. Dire: «siamo ancora agli inizi, per realizzare questo progetto servono altri due anni di studi: sii paziente.» Nonostante questo, molti studenti hanno realizzato progetti che solitamente si affrontano verso la fine del quarto anno di studi.
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Si è sviluppato un maggior senso critico e civico, una più profonda attenzione al lessico, alla ricerca rigorosa delle fonti. Non è stato casuale introdurre come prerequisito, in ambito tecnologico, il modulo introduttivo e trasversale a ogni indirizzo di studi (presente su Wikiversità) ''Come redigere una documentazione tecnica'': una lezione che ripercorre tutti i passi per la scrittura di una buona documentazione.
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Le documentazioni prodotte, sebbene lacunose sul profilo grafico (competenza che pochi studenti possiedono a livello innato), si dimostrano corrette e complete dal punto di vista della procedura. Chi legge, e desidera riprodurre i progetti proposti, possiede tutte le informazioni necessarie per poterlo fare.
  
Nel suo complesso il progetto ha coinvolto, oltre ai docenti, quattro classi dell’istituto. Può essere definito un’esperienza pilota, per quel che riguarda questa scuola. La metodologia è stata volta sia a produrre materiale per gli studenti, sia a farne produrre a loro stessi (per i loro compagni di classe, come per studenti di età inferiore) insegnando, al tempo stesso, il concetto di ''revisione dei testi''. Per realizzare tutto questo, lo strumento principe è stato Wikiversità (per quel che riguarda l’apprendimento tra pari), e Vikidia per la creazione di risorse destinate agli alunni più piccoli.  
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Infine, l’aver diversificato i compiti, ha fatto sì che venissero prodotte lezioni di differente livello, partendo da un approccio base, fino a progetti più impegnativi.
  
 
*''Discussione''
 
*''Discussione''
  
A oggi, ogni studente ha redatto almeno un progetto per Wikiversità, alcuni due. [6] Diversi studenti di loro iniziativa – hanno corretto refusi nei corsi dei loro docenti. Queste iniziative, soprattutto quelle non richieste, come la correzione delle dispense dei docenti, fanno sperare che il passaggio da lettori a revisori, quando non ad autori, possa diventare permanente.
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Il bando Wiki imparare si è rivelato un autentico incentivo per le scuole, poiché le ha spinte a produrre conoscenza libera. Nel caso dell’ITIS “Enrico Mattei”, il progetto prevede, oltre alla crescita umana degli studenti (passando dal ruolo di lettori, a quello di redattori), l’apprendimento di come realizzare una comunicazione efficace ed efficiente, ricordando sempre che il lettore va guidato nella narrazione (anche scientifica) senza dar nulla per scontato.
  
Sbloccato, infatti, il concetto ''questo lo posso fare anch’io'', si liberano energie che difficilmente rimangono poi imprigionate.
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Ogni studente ha redatto o revisionato, insieme a un compagno, almeno un progetto per Wikiversità, alcuni due. Diversi studenti – di loro iniziativa – hanno corretto refusi nei corsi dei loro docenti. Queste iniziative, in particolar luogo quelle non richieste, come la correzione delle dispense dei docenti, autorizzano a sperare che il passaggio da lettori a revisori, quando non ad autori, possa diventare permanente. Sbloccato il concetto «questo lo posso fare anch’io», si spalancano prospettive che difficilmente rimangono imprigionate.
  
 
*''Riferimenti bibliografici''
 
*''Riferimenti bibliografici''
  
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#W. Damon. ''Peer education: The untapped potential''. Journal of applied developmental psychology 5.4 (1984): 331-343.
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#McKeganey, Steve Parkin, Neil. ''The rise and rise of peer education approaches''. Drugs: education, prevention and policy 7.3 (2000): 293-310.
 
#G. Alessandroni, ''Maestri di coding''. In: Profiles, Buone notizie dalla scuola, 2017('''17'''), p. 2-3.
 
#G. Alessandroni, ''Maestri di coding''. In: Profiles, Buone notizie dalla scuola, 2017('''17'''), p. 2-3.
#G. Alessandroni et al., ''6/19: un'esperienza curricolare - verticale e territoriale - di peer education, in Urbino''. In: Profiles, Buone notizie dalla scuola, 2020('''21'''), p. 22-26.
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#T. J. Kennedy and M. R. L. Odell. ''Engaging students in STEM education''. Science Education International 25.3 (2014): 246-258.
#G. Alessandroni, ''High Voltage Experiments''. In: Profiles, Buone notizie dalla scuola, 2020('''22'''), p. 2-4.
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#G. Alessandroni et al., ''6/19: un’esperienza curricolare verticale e territoriale di peer education, in Urbino''. In: Profiles, Buone notizie dalla scuola, 2020('''21'''), p. 22-26.
#A. S. Neil, ''I ragazzi felici di Summerhill'', Hart Publishing Company, 1960.
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#G. Alessandroni, ''High Voltage Experiments''. In: Profiles, Buone notizie dalla scuola, 2020('''22'''), p. 2-4
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#Neill, Alexander Sutherland. ''Summerhill: A radical approach to child rearing''. (1960).
 
#Wikiversity contributors, ''Come redigere una documentazione tecnica''. https://it.wikiversity.org/wiki/Come_redigere_una_documentazione_tecnica
 
#Wikiversity contributors, ''Come redigere una documentazione tecnica''. https://it.wikiversity.org/wiki/Come_redigere_una_documentazione_tecnica
 
#Wikiversity contributors, ''Wiki-imparare 2020 (ITIS “Enrico Mattei”, Urbino)''. https://it.wikiversity.org/wiki/Dipartimento:Scuole/Wiki-imparare_2020_ITIS_Urbino
 
#Wikiversity contributors, ''Wiki-imparare 2020 (ITIS “Enrico Mattei”, Urbino)''. https://it.wikiversity.org/wiki/Dipartimento:Scuole/Wiki-imparare_2020_ITIS_Urbino

Versione delle 16:27, 10 mag 2021

Corrado Petrucco (Università di Padova) propone di partecipare al VIII Congresso CKBG "Tecnologie digitali e ambienti di apprendimento oltre l’emergenza", presso Unitelma Sapienza Università di Roma, il 16-17-18 settembre 2021. E' un convegno scientifico di carattere pedagogico/universitario.

Corrado ha parlato con gli organizzatori e ci darebbero un panel (Simposio) di 2 ore sul titolo "Costruire e comunicare la conoscenza con Wikipedia a scuola e all'Università". Si vuole organizzare insieme il simposio valutando quali contributi (ricerche ed esperienze) presentare. Corrado si impegna a presentare un contributo e vorrebbe costruire con i soci un programma di interventi: 2 o 3 contributi su Università e 2 o 3 su Scuola. La qualità dei contributi deve essere curata.

Sitoweb del Congresso http://www.ckbg.org/cosa-facciamo/viii-congresso-ckbg/
Call for proposal: qui

Simposio: caratteristiche e termini

Caratteristiche del simposio:

  • durata di 120 (180) minuti funzionali a sviluppare uno specifico tema con presentazioni di ricerche e/o di esperienze coordinate dal proponente il simposio
  • minimo 4 - massimo 5 contributi con almeno 2 università o istituzioni rappresentate
  • un titolo, un abstract di introduzione del simposio (max 1250 battute spazi inclusi, Times 12, interlinea 1,5) seguito dai singoli contributi.
  • Abstract da inviare: possono essere ricerche o esperienze e devono essere inviate tramite doc da caricare qui entro il 31 Marzo 2021.

Prime bozze di proposte per Simposio di WMI

Una presentazione di WMI (20 minuti) seguita da 4-5 presentazioni (di cui 2-3 sull'università e 2-3 sulla scuola, devono essere bilanciate) con focus su attività che WMI ha portato nelle scuole e nelle università. E' un convegno scientifico quindi ricerche o esperienze svolte.

Prima raccolta di disponibilità:

  • Corrado Petrucco: un intervento su esperienza UniPd
  • Silvia Bruni e UniFi: potremmo ragionare sull'integrazione tra biblioteca universitaria e didattica, elemento caratterizzante l'esperienza dell'università di Firenze, anche per la DAD wikimediana.
  • Mascha Stroobant: vorrei presentare i progetti fatti alla Spezia all'IIS Capellini-Sauro (Liceo Scienze Applicate) nell'ambito delle Scienze Naturali con la Prof.ssa Castiglioni.
  • Francisco Ardini (Unige): piuttosto che fare una presentazione su come solo la scuola X ha lavorato su Wikiquote, potrebbe essere utile parlare di varie modalità di utilizzo della piattaforma Wikiquote in diverse esperienze (la scuola X, la scuola Y, l'università Z ecc.), per far vedere le potenzialità. (ho usato come esempio apposta un progetto non usato per rimanere sul generale). Però è un'idea, eh, se invece si preferisce prenderne una nello specifico e sviscerarla esaustivamente va bene.
  • Carla Colombati: interessati come gruppo Abruzzo. Possiamo provare a strutturare:
    • un percorso generale sui vari progetti con esempi specifici, partecipazione diciamo collettiva, più complessa ma utile anche come mappatura
    • partecipare individualmente alla call vedendo comunque sia di coprire le aree, scuole e università, sia i progetti
    • abbiamo presentato in una conferenza i lavori di valutazione fatti su un progetto wiki, potremmo proseguire con una valutazione in questo periodo
    • idea generale: presentiamo la cornice generale, scriviamo la base per un paper, successivamente ognuno di noi riflette la propria esperienza in un paio di pagine, dando quindi il dettaglio dei vari progetti utilizzati, i cui risultati confluiscono nella parte generale della cornice teorica e nei risultati/findings e nelle conclusioni oppure prossime linee di intervento.
  • Maristella Gatto (Uni Bari): se pensiamo che possa rientrare fra gli interessi del panel e lo riteniamo utile anche rispetto al tipo di panoramica che si vuole dare complessivamente io potrei pensare di condividere qualcosa sulle Translatathons e sulle altre iniziative all'Università di Bari.
  • Mirko Tavosanis (Unipi): io ho già presentato in diverse occasioni il mio Laboratorio di scrittura e preferirei non fare un'altra presentazione - ma mi unirei volentieri a un lavoro più ampio per l'Università
  • Matteo Ruffoni (IC Valle di Ledro) il metodo wiki nella scuola media e nella primaria. Da 5 anni, collaborando con Valeria Framondino utilizzo Vikidia, Wikivoyage, wikiversità e wikibooks nella scuola media e con progetti specifici nella scuola primaria. Valeria ed io abbiamo presentato più volte il lavoro che stiamo svolgendo in diversi incontri di formazione per insegnanti.
  • Luigi Catalani (Wikimedia Italia): a distanza di tre anni dalla stipula di un protocollo d'intesa tra Wikimedia Italia e il MIUR (sottoscritto il 18 gennaio 2018), si può provare a fare il punto sull'impatto della didattica wiki nelle scuole italiane. Gli effetti immediati del protocollo sono stati l'inserimento degli schoolkit di WMI nel Curriculum di educazione civica digitale, la partecipazione agli eventi FUTURA, l'inserimento dei corsi di formazione docenti nella piattaforma SOFIA. Una serie di iniziative, tra cui il bando "Wiki imparare", ha consentito di testare ulteriormente la validità di questa metodologia, che si è dimostrata capace di adattarsi benissimo ai vincoli dettati dalla Didattica a Distanza (DAD) forzata e dalla più bilanciata Didattica digitale integrata (DDI). Tuttavia, la sfida più interessante sembra essere quella di riuscire ad inserire in maniera stabile questa modalità di apprendimento all'interno di un framework educativo centrato sull'information literacy, sulle biblioteche scolastiche innovative, sul patrimonio culturale digitale e sui percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (PCTO).
  • Giovanna Ranci (Wikimedia Italia): intervento inziale di presentazione delle attività in ambito Istruzione di WMI: panoramica del tipo di attività svolte per target, dati numerici (studenti, docenti, scuole, università coinvolte; contributi sui progetti Wikimedia), risultati dei questionari di valutazione.

Metodo di lavoro

  • Candidature degli interventi entro il 15 febbraio:
    • scegliere uno dei due format elencati qui sotto (ricerca o esperienza) e compilarlo entro il 15 febbraio 2021
    • per il 15 febbraio puoi presentare anche solo una bozza di proposta, cioè i testi possono non essere definitivi o completi ma deve capirsi chiaramente il contributo che proponi e vorresti portare al convegno;
    • le proposte verranno discusse e valutate nell'incontro del gruppo università del 17 febbraio 2021 ore 18.
  • Scelta delle proposte 17/2/2021:
    • nell'incontro del gruppo università del 17 febbraio 2021 ore 18 sono state discusse e approvate tutte le 6 proposte presentate
  • Peer review fino al
    • revisione volontaria incrociata su questa pagina
  • Invio dei contributi nel portale del convegno (deadline: 31 marzo 2021)
    • i contributi vanno inviati tramite il form presente qui

Format per le proposte per il Simposio di WMI

Le proposte da sottoporre possono essere ricerche o esperienze e devono essere presentate secondo i seguenti format.

Qui il testo della Call for proposals.

Ricerca

(Lunghezza: max 5.000 battute spazi inclusi (circa 2 pagine), riferimenti bibliografici esclusi)

  • Titolo del contributo: ...
  • Proponente/i:
  • Introduzione: ...
  • Metodo (Partecipanti, Strumenti, Procedura, Analisi dei dati): ...
  • Risultati: ...
  • Discussione: ...
  • Riferimenti bibliografici: ...

Esperienza

(Lunghezza: max 2.500 battute spazi inclusi (circa 1 pagin1), riferimenti bibliografici esclusi)

  • Titolo del contributo:
  • Proponente/i:
  • Oggetto dell’esperienza: ...
  • Riferimenti teorici: ...
  • Contesto e Partecipanti: ...
  • Descrizione dell’attività svolta: ...
  • Conclusioni: ...
  • Riferimenti bibliografici: ...

Proposte approvate per il Simposio di WMI

Proposta di Simposio WMI

Titolo del simposio


Abstract di introduzione del simposio (max1250 battute spazi inclusi, Times 12, interlinea 1,5):

Il mondo accademico ha sin dall'inizio considerato Wikipedia in maniera scettica per una serie di ragioni: l'incertezza relativa all'affidabilità dei suoi contenuti, l'autorialità anonima dei contributori e il fatto che gli studenti spesso la usano copiare contenuti da utilizzare nelle attività didattiche. Negli ultimi anni, tuttavia, la percezione di Wikipedia da parte delle università è notevolmente cambiata: è vista come un'utile risorsa didattica e un ambiente promettente per l'apprendimento e la costruzione collaborativa della conoscenza. Infatti, può essere utilizzata a fini didattici assegnando agli studenti la creazione e la modifica di voci enciclopediche. Tali compiti possono avere molti vantaggi, oltre a migliorare la comprensione dei contenuti da parte degli studenti, si è dimostrato che aiutano ad migliorare la loro motivazione intrinseca all'apprendimento, a sviluppare competenze digitali e a costruire abilità trasversali nella comunicazione e nell'interazione online. Infine, in relazione al ruolo istituzionale delle università, la redazione di voci in Wikipedia può essere un canale interessante e in continua evoluzione per la comunicazione pubblica della scienza.


Elenco dei contributi

  • ..

Proposta 1

  • Titolo del contributo: Wikipedia e lo sviluppo delle competenze digitali: il progetto "Learning with Wikipedia" dell'Università di Padova.
  • Proponente/i Corrado Petrucco, Cinzia Ferranti:

Introduzione Il progetto “Learning with Wikipedia” sviluppato presso l'Università di Padova ha avuto come obiettivi quello di portare Wikipedia all’interno di alcuni singoli insegnamenti universitari di vari Corsi di Laurea, per verificarne l’efficacia nell’apprendimento dei contenuti disciplinari favorendo forme di Open Educational Practice (Jacobson, Trudi E., 2019). Sono stati coinvolti docenti e studenti di Economia, Storia, Storia dell'Arte, English language, Lingua spagnola, Letteratura Italiana, Farmacia, Mineralogia, Veterinaria, Astrobiologia, Ingegneria, Chimica, Scienze dell'Educazione, Comunicazione Scientifica, Farmacologia, Filosofia.

Per condurre in modo efficace il progetto è stato necessario far acquisire ai partecipanti specifiche competenze digitali, in particolar modo quelle di Information Literacy. In particolare sono state stimolate: competenze digitali specifiche per l’uso della piattaforma wiki; competenze di ricerca, selezione e valutazione delle fonti; competenze di organizzazione e di strutturazione della voce nel rispetto delle regole di Wikipedia; competenze di scrittura scientifica e di pensiero critico. Tali competenze sono in linea con il framework “DigComp 2.1: The Digital Competence Framework for Citizens” (Carretero, Vuorikari & Punie, 2017) divenuto un modello da sviluppare nei programmi educativi proposti all’interno dei sistemi educativi di ogni ordine e grado e quindi anche nelle università. Oltre al framework per le competenze dei cittadini si è fatto riferimento a quello per gli educatori, soprattutto le aree delle risorse digitali e le strategie per favorire lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti (Redecker, 2017). Quali sono le migliori strategie per sviluppare le competenze digitali nel processo di creazione delle voci di wikipedia? E quali competenze sono effettivamente migliorate nella percezione degli studenti e docenti che hanno partecipato al progetto?. Oltre al progetto formativo si è condotta una ricerca educativa per fornire un contributo di analisi e riflessivo, ponendo l'accento sulla portata che un progetto diversificato e diffuso su molteplici aree disciplinari consente non solo di acquisire o consolidare i contenuti, ma anche fornire un contesto d'apprendimento che privilegi lo sviluppo di competenze digitali, laddove lo studente è maggiormente concentrato sulla produzione di contenuti, all'interno di un sistema di regole esplicite di pubblicazione.

  • Metodo (Partecipanti, Strumenti, Procedura, Analisi dei dati):

Nel complesso il progetto ha coinvolto 30 docenti e 1200 studenti che hanno scritto 210 voci su Wikipedia. Alla fine di ogni attività laboratoriale su Wikipedia, sono stati proposti due questionari: uno per gli studenti ed uno per docenti. Il questionario dedicato agli studenti era composto di 37 item in entrata e 39 in uscita. Le domande sono state suddivise nelle seguenti sezioni: dati socio-anagrafici; uso di Wikipedia, credenze su Wikipedia, ruolo delle competenze digitali nella realizzazione di OER, open assessment. I docenti hanno invece risposto a 25 item molti dei quali con domande a risposta aperta proprio per facilitare la riflessione libera sull'esperienza didattica innovativa.

  • Risultati e discussione:

I risultati del questionario iniziale hanno mostrato una certa differenza tra le aspettative degli studenti e la percezione dei docenti (Aibar et al., 2015). Da un lato i docenti hanno mediamente una opinione cauta sulle potenzialità di Wikipedia nella didattica universitaria, mentre dall’altro gli studenti ne fanno un uso più esplicito e spesso dimostrano di avere una buona opinione. Dal questionario in uscita, dopo aver svolto le attività laboratoriali di creazione/editazione delle voci enciclopediche, è emerso che l'attività nel suo complesso ha particolarmente potenziato alcuni aspetti specifici delle digital skills. A questo proposito azioni come “Navigare, cercare dati, informazioni e contenuti digitali”, “Imparare le regole della netiquette (wikiquette)” e “Imparare a creare ed elaborare contenuti digitali” sono gli aspetti che gli studenti stessi hanno rilevato come sollecitati positivamente e significativamente. Va notato che sono anche aspetti rilevanti nella produzione di OER (Open Educational Resources), dato interessante poichè oltre a esprimersi alla scrittura delle voci, quest'ultime diventano materiali riutilizzabili in maniera guidata dai docenti stessi o in modalità libera da coloro che utilizzano Wikipedia come fonte di contenuti e conoscenze all'interno di processi di studio e di auto-formazione. In sintesi nel progetto, sono in generale state sviluppate tutte quelle competenze di information literacy (intesa come sviluppo delle abilità di ricerca, selezione e valutazione delle informazioni), di azioni di cittadinanza digitale, di uso di regole di comportamento negli ambienti online (netiquette o wikiquette, di creazione ed elaborazione di contenuti digitali, di rispetto delle regole del copyright e delle creative commons, sino alla protezione dei dati personali e autovalutazione dei propri bisogni in termini di e-skill. Sulla base della nostra esperienza, l’implementazione di queste pratiche nel contesto didattico dell’Università deve essere introdotta con particolare attenzione ed in maniera strutturata con una attenta progettazione e monitoraggio per superare sia difficoltà tecniche che di gestione delle strategie di apprendimento. In primo luogo, va prevista una formazione ed un supporto adeguato poiché si possono facilmente violare le regole di Wikipedia nella stesura delle voci e ciò può causare un conflitto con la comunità dei wikipediani che, se non risolto, può portare alla cancellazione della voce stessa, vanificando il lavoro e l’impegno degli studenti e dei docenti. In secondo luogo vanno definiti i bisogni formativi relativi alle specifiche Digital Competences di studenti e docenti, in particolare quelle relative alla ricerca, selezione e valutazione delle informazioni, delle fonti e dei contenuti disciplinari.

Riferimenti bibliografici

  • Carretero, G. S., Vuorikari, R., & Punie, Y. (2017). DigComp 2.1: The digital competence framework for citizens with eight proficiency levels and examples of use. EUR–Scientific and Technical Research Report Information Society. Publications Office of the European Union
  • Aibar, E., Lladós-Masllorens, J., Meseguer-Artola, A., Minguillón, J., & Lerga, M. (2015). Wikipedia at university: what faculty think and do about it. The electronic library.
  • Blikstad-Balas, M. (2016). “You get what you need”: A study of students’ attitudes towards using Wikipedia when doing school assignments. Scandinavian Journal of Educational Research, 60(6), 594-608.
  • Dawe, L., & Robinson, A. (2017). Wikipedia editing and information literacy: A case study. Information and Learning Science, 118(1/2).
  • Garrison, J.C. (2018), Instructor and peer influence on college student use and perceptions of Wikipedia, The Electronic Library, 36(2), 237-257. https://doi.org/10.1108/EL-02-2017-0034
  • Konieczny, P. (2016). Teaching with Wikipedia in a 21st‐century classroom: Perceptions of Wikipedia and its educational benefits. Journal of the Association for Information Science and Technology, 67(7), 1523-1534.
  • Petrucco, C. (2019). Wikipedia as complementary formative assessment method in University Courses. In EdMedia+ Innovate Learning (pp. 335-338). Association for the Advancement of Computing in Education (AACE).
  • Redecker, C. (2017). European framework for the digital competence of educators: DigCompEdu (No. JRC107466). Joint Research Centre (Seville site), versione italiana a cura di Stefania Bocconi, Jeffrey Earp e Sabrina Panesi, al seguente indirizzo web: https://www.itd.cnr.it/doc/DigCompEduITA.pdf .
  • Soler-Adillon, J., Pavlovic, D., & Freixa, P. (2018). Wikipedia in higher education: Changes in perceived value through content contribution. Comunicar. Media Education Research Journal, 26(1).
  • Thompson, N., & Hanley, D. (2018). Science is shaped by wikipedia: Evidence from a randomized control trial. MIT Sloan Research Paper No. 5238-17, Available at SSRN: https://ssrn.com/abstract=3039505 or http://dx.doi.org/10.2139/ssrn.3039505 .
  • Wikipedia (2020). School and University Projects https://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:School_and_university_projects#Past_projects

Proposta 2

Titolo del contributo: Le biblioteche accademiche “leve” di comunità di pratica: didattica dei progetti Wikimedia all'Università di Firenze

Proponente/i: Silvia Bruni, Lucilla Conigliello, Letizia Materassi

Oggetto dell’esperienza: Integrazione della funzione bibliotecaria nel contesto della didattica sui progetti Wikimedia

Riferimenti teorici: Didattica partecipata, Insegnamento capovolto, Biblioteca luogo di mediazione delle "conversazioni" della comunità.

Contesto e Partecipanti: Università di Firenze. Biblioteca di scienze sociali in collaborazione con il Dipartimento di scienze politiche e sociali e con Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte, Spettacolo (SAGAS). Progetto rivolto a studenti.

Descrizione dell’attività svolta: a partire dal 2018 la biblioteca e i dipartimenti sopra citati hanno avviato un’attività di progettazione e organizzazione di esperienze didattiche che utilizzano i progetti Wikimedia (in particolare Wikipedia, Commons, Wikidata). Vengono sperimentate diverse modalità - editahon, lezioni, laboratori tematici (anche a distanza), tirocini - la cui durata varia in base all’obiettivo formativo e al progetto di riferimento. La formula adottata è quella della co-docenza, in cui i contenuti disciplinari e quelli di competenza bibliotecaria - relativi ai progetti Wikimedia e alla ricerca e valutazione delle fonti - sono fortemente integrati. E’ prediletto l’approccio basato sul fare, cui segue la riflessione sull’esperienza.

Conclusioni: in questo modello la biblioteca diviene il centro ideale dell’esperienza universitaria non solo come luogo di accesso alle fonti, ma come contesto (inteso come spazio fisco e digitale) per sperimentare la costruzione collaborativa di conoscenza. I progetti Wikimedia rappresentano la piattaforma di lavoro ma soprattutto un punto di riferimento culturale, un esempio di comunità di pratica fondata sulla collaborazione anziché sulla competizione, rovesciando la logica sottesa a una grande parte dell’esperienza di apprendimento degli studenti. Il coinvolgimento dei bibliotecari nella didattica universitaria sui progetti Wikimedia, oltre a facilitare la diffusione degli stessi – non essendo necessaria l’acquisizione di conoscenze tecniche specifiche da parte del corpo docente – favorisce lo sviluppo di quelle che vengono definite competenze trasversali (la ricerca bibliografica e di informazioni, la valutazione delle fonti, la capacità di scrivere in modo documentato). I bibliotecari già coinvolti nei progetti GLAM possono, da questo punto di vista, rappresentare una risorsa per il rafforzamento del collegamento tra Wikimedia e università.

Riferimenti bibliografici:

  • Abrizah A., Inuwa Samaila, Afiqah-Izzati N. Systematic Literature Review Informing LIS Professionals on Embedding Librarianship Roles. Journal of Academic Librarianship, 42(2016), n. 6, p.636-644.
  • Associazione italiana biblioteche. Nuovo Manifesto per le biblioteche digitali https://www.aib.it/struttura/commissioni-e-gruppi/gruppo-di-lavoro-biblioteche-digitali/2020/82764-nuovo-manifesto-per-le-biblioteche-digitali/
  • Bruni Silvia, Materassi Letizia, Martone Cinzia, Secinaro Emanuela. Wikipediani, utenti remoti e “operosi” di servizi bibliotecari. Biblioteche oggi trends, (2020), n.1.
  • Gruppo di lavoro la biblioteca Wikipedia. Bibliotecari e utenti alleati nel web: la Biblioteca Wikipedia. Poster al 10. Convegno nazionale X sul Document Delivery e la cooperazione interbibliotecaria: Biblioteche virtuali per utenti reali, Pavia, 30/31 maggio 2019. http://www.convegnonilde2019.it/wp-content/uploads/2019/06/Wikipedia.pdf
  • Lankes R. David. Biblioteche innovative in un mondo che cambia : una sfida di fronte alla complessità attuale. Milano : Editrice bibliografica, 2020
  • Lovari Alessandro. Networked citizens. Milano, Franco Angeli, 2013.
  • Pask Gordon. Conversation theory: Applications in education and epistemology. Amsterdam, Elsevier Science, 1976.
  • Proffit Merrilee (a cura di). Leveraging Wikipedia: connecting communities of knowledge. Chicago: ALA, 2018.
  • Sabba Fiammetta. Terza missione, comunicazione, e biblioteche accademiche. Bibliotheca.it, (2019), n. 8.

Proposta 3

  • Titolo del contributo: metodo wiki nella scuola dell'obbligo
  • Proponente/i: Matteo Ruffoni e Paolo Mauri
  • Riassunto in una frase: possiamo ritenere di avere appreso qualcosa quando riusciamo a spiegarlo.
  • Oggetto dell’esperienza: 5 anni su Vikidia, wikiversità, wikivoyage e wikibooks con centinaia di studenti.

Modalità di lavoro:

  • uso delle Wiki come strumento standard ordinario
  • iniziative didattiche apposite proposte attraverso Progetti
  • organizzazione formazione per gli insegnanti
  • Contesto e Partecipanti:
    • IC Valle di Ledro Matteo Ruffoni e colleghi
    • IC Isera-Rovereto Valeria Framondino, Martina Gelmi e colleghi
    • IC Cernusco Lombardone Paolo Mauri
    • scuola primaria di Ranzo, classe 4a, Maestra Luigina Perini
  • Descrizione dell’attività svolta:

Due esempi:

Wiki strumento standard: Linfocita I 500 studenti della prima media dopo attività in DaD sul virus con il dott A.Salvaterra hanno contribuito a Vikidia. Ad esempio: Vikidia - Linfocita

Scrittura condivisa Scelti gli argomenti si è scritto il wikitesto, pubblicato, in modo collaborativo sincrono su un pad, usando un Modello di Voce Vikidia:Modello_di_voce. Gli studenti hanno poi corretto e arricchito seguendo: Vikidia - Discussione:Linfocita.

Inserire l’immagine E' stata inserita una immagine da Wikimedia commons: [1], che una allieva ha tradotto in italiano dal catalano, diventata poi immagine in evidenza [2], feedback positivo autentico.

Portale:medicina I lavori sono stati coordinati e raccolti sul Portale di medicina Vikidia - Portale:Medicina

Wiki progetti: La valle di Ledro su wikivoyage Gli allievi della classe 5a primaria di Tiarno (AS 2018-2019) hanno contribuito a [3]. Coppie di allievi hanno fotografato, georeferenziato, e aggiunto nella pagina i POI.

Divisione dei compiti Una coppia di bambini si è occupata di caricare le foto su Wikimedia commons,ad esempio [4], ed altri di scrivere le informazioni turistiche della voce.

Da cosa nasce cosa L’anno seguente il lavoro è proseguito con gli studenti della 4a di Concei. La pagina è nel sito della scuola: [5] Alcuni studenti di Concei hanno iniziato in autonomia a produrre la voce: https://it.wikivoyage.org/wiki/Bezzecca.

Proposta 4

Titolo della ricerca: Innovazione didattica e competenze specialistiche per contenuti di qualità: il caso delle translatathon in Wikipedia dedicate alla medicina

Autori
  • Maristella Gatto (Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”)
  • Luigi Petrella (Wikimedia Italia)
  • Marcella Tamburello (Università degli Studi del Molise)
  • Ferdinando Traversa (Wikimedia Italia)
Introduzione

Negli ultimi anni è emersa con chiarezza una convergenza di interessi fra il mondo accademico e il mondo di Wikipedia, le cui potenzialità sul piano di una innovazione della didattica meritano di essere approfondite. È innegabile, infatti, che l’enciclopedia libera viene sempre di più vista come risorsa per la creazione di ambiente fertile e stimolante per l’apprendimento cooperativo e per la costruzione condivisa della conoscenza, e come palestra in cui sperimentare la scrittura accademica a livello divulgativo. In questo contesto un posto speciale meritano le attività di traduzione di pagine di Wikipedia che consentono di coinvolgere gli studenti in attività ed esperienze ‘autentiche’, di elevata complessità, con un impatto immediato e riconoscibile sul contesto di riferimento. Sulla base di questi presupposti, e sulla base di un'analisi comparativa condotta sui contenuti medici di Wikipedia in lingua italiana e in lingua inglese, un gruppo di lavoro costituito da docenti, studenti e Wikimediani delle Università di Bari e Campobasso ha elaborato una ricerca multifocale mirata a coinvolgere studenti di medicina e di Traduzione Specialistica ai fini di una costruttiva collaborazione nella partecipazione attiva alla disseminazione della conoscenza mediante la revisione, traduzione, integrazione di contenuti di pagine di Wikipedia riferite all’ambito biomedico.

Metodo
Partecipanti

La ricerca vede la partecipazione di:

  • 235 studenti che hanno partecipato al questionario, di cui 43 giovani medici e 181 studenti di medicina;
  • 100 partecipanti all’intervento formativo “Translatathon@UniBa”;
  • 8 organizzatori, docenti e relatori dell’intervento formativo.
Strumenti
  • Per l’analisi quantitativa e qualitativa sono stati impiegati gli strumenti specifici per l’interazione e la valutazione dei dati dei progetti Wikimedia e segnatamente Wikipedia.
  • Per la valutazione della percezione è stato realizzato un questionario.
  • Per l’intervento formativo viene impiegata una piattaforma di didattica a distanza.
  • Per la traduzione sono impiegati CATtools, memorie di traduzione e corpora specialistici.
  • La valutazione della qualità dei contenuti prodotti sarà effettuata ad opera di medici e specializzandi attraverso un questionario mirato.
  • La valutazione della ricaduta formativa sarà effettuata tramite questionari di varia tipologia e domande somministrate ai partecipanti.
Procedura
  1. Mappatura delle voci di Wikipedia di argomento medico in Inglese e in Italiano.
  2. Analisi quali-quantitativa (numero di voci e qualità delle stesse).
  3. Somministrazione del questionario.
  4. Individuazione dei task di traduzione e divisione in gruppi degli studenti, in modo da sviluppare anche le soft skill e non solo le competenze traduttive.
  5. Incontri di preparazione al lavoro di traduzione.
  6. Attività di traduzione collaborativa sotto la supervisione di docenti e Wikimediani.
  7. Revisione dei prodotti di traduzione e valutazione della qualità degli stessi.
  8. Valutazione e riflessione sui risultati del progetto e sulla ricaduta formativa.
Analisi dei dati
  • Valutazione della qualità delle voci come autovalutata dalla comunità e raffronto della stessa con le fonti impiegate.
  • Valutazione della quantità delle voci su Wikipedia in lingua inglese e WIkipedia in lingua italiana
  • Analisi delle risposte al questionario, media, scostamento, mediana
  • Analisi dei dati sulla ricaduta formativa attraverso comparazione.
  • Analisi della qualità del risultato finale sulla base delle valutazioni dei medici
Risultati
  • Dal raffronto sulla quantità delle voci mediche delle due edizioni di Wikipedia prese in considerazione nell’ambito della presente ricerca, emerge una maggiore abbondanza di voci nell’edizione di lingua inglese.
  • Riguardo la percezione da parte dei medici qualità percepita sufficiente (6/10), con maggiore affidabilità per quella in lingua inglese, condivisione delle idee, disponibilità a collaborare
  • Il progetto didattico è ancora in corso di svolgimento, gli indicatori di cui terremo conto per i risultati saranno:
    • il livello di qualità raggiunto nelle traduzioni
    • il numero di contenuti prodotti (voci ed edit, ovverosia modifiche)
    • il livello di collaborazione e cooperazione raggiunto, nell’ottica dello sviluppo delle soft skill
Discussione

Nell’ottica di una didattica che si confronti con la complessità del mondo reale e che risponda ad esigenze di rinnovamento in grado di confrontarsi con i bisogni di apprendimento specifici della nuova generazione di nativi digitali, sono di fondamentale importanza l’uso delle nuove tecnologie, l'individuazione di compiti autentici e complessi, e la realizzazione di esperienze che possano in qualche modo incidere anche sul contesto di riferimento. In quest’ottica l’intervento didattico oggetto della presente ricerca ha avuto come obiettivo un intervento migliorativo sulle voci dell’edizione italiana di Wikipedia, mediante apporto di contenuti tradotti.

Riferimenti bibliografici
  • Haigh CA Wikipedia as an evidence source for nursing and healthcare students. Nurse Educ Today 2011;31:135–9
  • Hughes B, Joshi I, Lemonde H, Wareham J Junior physician's use of Web 2.0 for information seeking and medical education: a qualitative study. Int J Med Inform 2009;78:645–55
  • Kitchin DR, Applegate KE Learning radiology a survey investigating radiology resident use of textbooks, journals, and the internet. Acad Radiol 2007;14:1113–20
  • Giles J Internet encyclopaedias go head to head. Nature 2005;438:900–1
  • Muhlhauser I, Oser F [Does WIKIPEDIA provide evidence-based health care information? A content analysis]. Z Evid Fortbild Qual Gesundhwes 2008;102:441–8
  • Clauson KA, Polen HH, Boulos MN, Dzenowagis JH Scope, completeness, and accuracy of drug information in Wikipedia. Ann Pharmacother 2008;42:1814–21
  • Johnson PT, Chen JK, Eng J, Makary MA, Fishman EK A comparison of world wide web resources for identifying medical information. Acad Radiol 2008;15:1165–72
  • Helm B Wikipedia: “A work in progress”. Bloomberg Businessweek. 2005. December 14
  • Magnus PD. Early response to false claims in Wikipedia. First Monday 2008;13
  • Hari J A personal apology. The Independent 2005. September 15
  • Dati web di Alexa, http://www.alexa.com/topsites (26 settembre 2011)
  • Laurent MR, Vickers TJ Seeking health information online: does Wikipedia matter? J Am Med Inform Assoc 2009;16:471–9
  • Kinnane NA, Milne DJ The role of the Internet in supporting and informing carers of people with cancer: a literature review. Support Care Cancer 2010;18:1123–36
  • Callis KL, Christ LR, Resasco J, et al. Improving Wikipedia: educational opportunity and professional responsibility. Trends Ecol Evol 2009;24:177–9
  • Sandars J, Morrison C What is the Net Generation? The challenge for future medical education. Med Teach 2007;29:85–8
  • Marc Prensky, Digital Natives, Digital Immigrants, in On the Horizon, MCB University Press, Vol. 9 No. 5, ottobre 2001
  • Corrado Petrucco, Wikipedia in university courses: teaching practices and educational benefits, in Research on Education and Media, Vol. 10, N. 2, 2018, DOI: 10.1515/rem-2018-0010

Proposta 5

  • Titolo del contributo: Le piattaforma Wikimedia come ambiente di apprendimento nella Didattica Digitale Integrata.
  • Proponente/i Luigi Catalani (Wikimedia Italia) e Giovanna Ranci Ortigosa
  • Introduzione

A distanza di tre anni dalla stipula di un protocollo d'intesa tra Wikimedia Italia (WMI) e il MIUR (sottoscritto il 18 gennaio 2018), si può provare a fare il punto sull'impatto della didattica wiki nelle scuole italiane. Gli effetti immediati del protocollo sono stati l'inserimento degli schoolkit di WMI nel Curriculum di educazione civica digitale, la partecipazione agli eventi FUTURA e l'inserimento dei corsi di formazione docenti nella piattaforma SOFIA. Una serie di iniziative, tra cui il bando "Wiki imparare", ha consentito di testare ulteriormente la validità di questa metodologia, che si è dimostrata capace di adattarsi benissimo ai vincoli dettati dalla Didattica a Distanza (DAD) forzata e dalla più bilanciata Didattica Digitale Integrata (DDI).

  • Metodo (Partecipanti, Strumenti, Procedura, Analisi dei dati):

WMI ha raccolto attraverso un questionario le opinioni di centinaia di studenti e docenti che hanno partecipato alle iniziative di formazione organizzate negli ultimi tre anni. L'analisi delle risposte al questionario fornisce elementi utili per valutare l'impatto dei corsi, i punti di forza, le criticità e i margini di miglioramento. A questo si aggiungono focus group effettuati all'interno dei team di formatori e colloqui personali con diversi docenti che aiutano ad analizzare più in profondità alcune aspetti e a delineare future direzioni da intraprendere.

  • Risultati e discussione

La sfida più interessante sembra essere quella di riuscire ad inserire in maniera stabile questa modalità di apprendimento all'interno di un framework educativo centrato sull'information literacy, sulla cittadinanza digitale quale nucleo dell'educazione civica, sulle biblioteche scolastiche innovative, sul patrimonio culturale digitale e sui percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (PCTO).

Riferimenti bibliografici

  1. R. Casati, Contro il colonialismo digitale. Istruzioni per continuare a leggere, Laterza, Roma-Bari 2013
  2. L. Catalani, Come educare al sapere libero nella biblioteca scolastica, Editrice Bibliografica, Milano 2020 (Library Toolbox, 36).
  3. L. Catalani, La biblioteca come ambiente di produzione di risorse educative aperte, in «Biblioteche Oggi Trends», 1 (2020), pp. 20-28.
  4. L. Catalani, La biblioteca come facilitatore del processo di produzione di conoscenza, in «Biblioteche Oggi», 4 (2020), pp. 44-48.
  5. L. Catalani, I progetti Wikimedia per l’apprendimento delle competenze informative e digitali in biblioteca, a scuola, nelle università, in «AIB Studi», 2 (2017), pp. 253-263.
  6. L. Catalani, I progetti Wikimedia per l’educazione civica digitale, in «Bricks», 1 (2019), pp. 62-66.
  7. Fare didattica con i progetti Wikimedia, fascicolo monografico della rivista «Bricks», a cura di L. Catalani, 4 (2017).
  8. D. Lombello Soffiato – M. Priore, Biblioteche scolastiche al tempo del digitale, Editrice Bibliografica, Milano 2018.
  9. C. Petrucco – M. Campion, Potenzialità di Wikipedia nella didattica: esperienze di costruzione sociale e situata della conoscenza, in: Didamatica 2010, a c. di A. Andronico, A. Labella e F. Patini.
  10. G. Roncaglia, L’età della frammentazione. Cultura del libro e scuola digitale, Laterza, Bari-Roma 2018.

Proposta 6

  • Titolo del contributo: Le risorse Wikimedia per l’apprendimento tra pari
  • Proponente: Giacomo Alessandroni (ITIS “Enrico Mattei” di Urbino)
  • Introduzione

Nell’anno scolastico 2020/21 l’ITIS “Enrico Mattei” di Urbino partecipa al bando Wiki imparare di Wikimedia Italia, la cui finalità è stimolare la peer education (Damon, 1984; McKeganey, 2000), sulla scia di azioni educative intraprese sin dall’a.s. 2016/17, in particolare attraverso il progetto Maestri di coding dove si è fatta – a dispetto del titolo – soprattutto attività di STEM (Kennedy, 2014) nelle scuole primarie e – successivamente – secondarie di primo grado, affidando sempre il ruolo di tutor agli studenti dell’istituto. Affermare che l’obiettivo del bando si limiti a produrre e revisionare materiale per l’ecosistema Wikimedia è decisamente riduttivo. Il vero obiettivo è far si che gli studenti diventino protagonisti delle piattaforme, non meri fruitori. Con questa pratica gli alunni acquisiscono un lessico più divulgativo che tecnico, come in analoghi progetti svolti durante il lockdown, dove agli studenti era stato chiesto di realizzare una radio accessibile a tutti.

  • Metodo

Il progetto coinvolge 80 studenti i quali – attraverso lavori di gruppo – hanno scritto e revisionato 20 lezioni su Wikiversità: da chi ha realizzato un semplice semaforo, fino a chi ha realizzato una macchina telecomandata, passando per chi ha progettato un telepass miniaturizzato (si parla di studenti del terzo anno, che si affacciano all’elettronica per la prima volta). Il docente, invece, ha scritto oltre 10 lezioni sulla medesima piattaforma, di cui una (Modulazioni analogiche) menzionata in vetrina. Il progetto, nella sua interezza, può essere definito un’esperienza pilota, per l’istituto.

Si è scelta Wikiversità poiché è una comunità con l’obiettivo di produrre materiale didattico (non enciclopedico). I documenti coinvolgono tutti gli ordini di istruzione, sin dalla scuola dell’infanzia, raggruppati per tematiche nelle diverse aree.

Non è stato assegnato uno specifico lavoro a ciascun studente. Si è preferito dire: «fate quel che vi va» parafrasando il pedagogista scozzese Neill, con il suo I ragazzi felici di Summerhill (Neill, 1960). I progetti realizzati hanno superato le più rosee aspettative: sia nella loro realizzazione, sia nella fase di documentazione, come nella loro descrizione e spiegazione ai compagni.

La metodologia è stata orientata sia a produrre materiale per gli studenti, sia a farne produrre a loro stessi (per i loro compagni di classe, come per studenti di età inferiore) insegnando, al tempo stesso, il concetto di revisione dei testi. Per realizzare tutto questo, lo strumento principe è stato Wikiversità per quel che riguarda l’apprendimento tra pari e Vikidia per le risorse destinate agli alunni più piccoli.

  • Risultati

Va premesso che questo approccio è decisamente rischioso, sotto il profilo del docente, poiché se uno studente avesse detto «faccio la cosa più semplice possibile» sarebbe stato nel diritto. Invece, più volte, è stata necessaria l’azione opposta. Dire: «siamo ancora agli inizi, per realizzare questo progetto servono altri due anni di studi: sii paziente.» Nonostante questo, molti studenti hanno realizzato progetti che solitamente si affrontano verso la fine del quarto anno di studi.

Si è sviluppato un maggior senso critico e civico, una più profonda attenzione al lessico, alla ricerca rigorosa delle fonti. Non è stato casuale introdurre come prerequisito, in ambito tecnologico, il modulo introduttivo e trasversale a ogni indirizzo di studi (presente su Wikiversità) Come redigere una documentazione tecnica: una lezione che ripercorre tutti i passi per la scrittura di una buona documentazione.

Le documentazioni prodotte, sebbene lacunose sul profilo grafico (competenza che pochi studenti possiedono a livello innato), si dimostrano corrette e complete dal punto di vista della procedura. Chi legge, e desidera riprodurre i progetti proposti, possiede tutte le informazioni necessarie per poterlo fare.

Infine, l’aver diversificato i compiti, ha fatto sì che venissero prodotte lezioni di differente livello, partendo da un approccio base, fino a progetti più impegnativi.

  • Discussione

Il bando Wiki imparare si è rivelato un autentico incentivo per le scuole, poiché le ha spinte a produrre conoscenza libera. Nel caso dell’ITIS “Enrico Mattei”, il progetto prevede, oltre alla crescita umana degli studenti (passando dal ruolo di lettori, a quello di redattori), l’apprendimento di come realizzare una comunicazione efficace ed efficiente, ricordando sempre che il lettore va guidato nella narrazione (anche scientifica) senza dar nulla per scontato.

Ogni studente ha redatto o revisionato, insieme a un compagno, almeno un progetto per Wikiversità, alcuni due. Diversi studenti – di loro iniziativa – hanno corretto refusi nei corsi dei loro docenti. Queste iniziative, in particolar luogo quelle non richieste, come la correzione delle dispense dei docenti, autorizzano a sperare che il passaggio da lettori a revisori, quando non ad autori, possa diventare permanente. Sbloccato il concetto «questo lo posso fare anch’io», si spalancano prospettive che difficilmente rimangono imprigionate.

  • Riferimenti bibliografici
  1. W. Damon. Peer education: The untapped potential. Journal of applied developmental psychology 5.4 (1984): 331-343.
  2. McKeganey, Steve Parkin, Neil. The rise and rise of peer education approaches. Drugs: education, prevention and policy 7.3 (2000): 293-310.
  3. G. Alessandroni, Maestri di coding. In: Profiles, Buone notizie dalla scuola, 2017(17), p. 2-3.
  4. T. J. Kennedy and M. R. L. Odell. Engaging students in STEM education. Science Education International 25.3 (2014): 246-258.
  5. G. Alessandroni et al., 6/19: un’esperienza curricolare – verticale e territoriale – di peer education, in Urbino. In: Profiles, Buone notizie dalla scuola, 2020(21), p. 22-26.
  6. G. Alessandroni, High Voltage Experiments. In: Profiles, Buone notizie dalla scuola, 2020(22), p. 2-4
  7. Neill, Alexander Sutherland. Summerhill: A radical approach to child rearing. (1960).
  8. Wikiversity contributors, Come redigere una documentazione tecnica. https://it.wikiversity.org/wiki/Come_redigere_una_documentazione_tecnica
  9. Wikiversity contributors, Wiki-imparare 2020 (ITIS “Enrico Mattei”, Urbino). https://it.wikiversity.org/wiki/Dipartimento:Scuole/Wiki-imparare_2020_ITIS_Urbino