Differenze tra le versioni di "Bando musei archivi biblioteche 2022/Progetti approvati"

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CO-FINANZIAMENTO
 
CO-FINANZIAMENTO
Parallelamente, l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari contribuirà alle spese progettuali con un cofinanziamento pari a 2.000€, cmq non superiore al 20% del totale del budget complessivo finale.
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Parallelamente, l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari contribuirà alle spese progettuali con un cofinanziamento pari a 2.000€, cmq non superiore al 20% del totale del budget complessivo finale.
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(NB Il finanziamento concesso da Wikimedia Italia è di 4500 €)
  
 
===Esperienza nei progetti Wikimedia o OpenStreetMap===
 
===Esperienza nei progetti Wikimedia o OpenStreetMap===

Versione delle 10:33, 15 mar 2022

Progetti finanziati, interamente o in parte, per il Bando musei archivi biblioteche 2022.

Istituto Campana per l'istruzione permanente

OSIMO ANCONA MARCHE

Breve descrizione del progetto

Il progetto prevede

Creazione e/o implementazione delle voci Wikipedia legate alla sede, alla storia, ai personaggi (docenti e studenti illustri del Collegio Campana, architetto, artisti, vescovi etc), al patrimonio culturale dell'Istituto Campana per l'Istruzione Permanente, centro di riconosciuta eccellenza che svolge attività di istruzione, alta formazione e cultura, sia direttamente che in collaborazione con enti e istituti del territorio, erede del Nobil Collegio Campana, fondato nel 1715 a seguito dell’estinzione della famiglia Campana e complesse vicende ereditarie (http://www.istitutocampana.it/):

  • Palazzo Campana
  • Istituto Campana per l’Istruzione Permanente
  • Collegio Campana
  • Biblioteca Storica Campana
  • Collezione d'arte dell'Istituto Campana
  • Archivio storico Campana
  • Federico Campana
  • Agostino Maria Molin (principale benefattore della biblioteca storica e docente al Seminario e Collegio Campana)
  • Aurelio Saffi (studente Collegio Campana)
  • Pio XVIII (studente Collegio Campana)
  • Leone XII (studente Collegio Campana)
  • Guido Calcagnini (vescovo)
  • Alfonso Quercetti (docente Collegio Campana)
  • Giuseppe Ignazio Montanari (docente Collegio Campana)
  • Camillo Spada (docente Collegio Campana)
  • Fedele Bianchini (scultore)
  • Andrea Vici (architetto Palazzo Campana)

Le voci saranno corredate da materiale fotografico inedito (immagini architettoniche, dipinti, documenti, disegni etc. conservati a Palazzo Campana) e citate fonti autorevoli e verificate, bibliografia specifica aggiornata.

Digitalizzazione documenti, pubblicazione su Wikimedia Commons, mappatura tramite OpenStreetMap Campagna di digitalizzazione tramite scanner planetario da affidare ad azienda specializzata in Digital Cultural Heritage di:

  • n. 18 mappe geografiche e vedute di città del XVIII e XIX secolo;
  • n. 300 disegni architettonici e stampe del XVIII e XIX secolo (prospetti, piante e dettagli architettonici di chiese e palazzi italiani) della collezione grafica dell’Istituto.

Le operazioni di acquisizione saranno effettuate seguendo le indicazioni delle linee guida dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico del Ministero della Cultura.

Le immagini prodotte (che avranno una qualità RBG non inferiore a 24 bit e risoluzione a 300 DPI formato JPG per la pubblicazione e 600 DPI formato TIFF per la copia master) saranno caricate su Wikicommons con licenza “Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-SA 4.0)".

A seguito di un attento studio condotto sui soggetti delle immagini caricate nel database di Wikimedia Commons, si provvederà a localizza nello spazio le vedute architettoniche che rappresentino edifici reali e non immaginari. In una seconda fase, utilizzando le mappe appartenenti al database di OperStreetMap e software di visualizzazione OpenSource, si provvederà a georeferenziare ciascuna immagine al territorio di appartenenza, al fine di creare una rete geografica ideale dei "luoghi del Campana".

Pubblicazione su Wikimedia Commons delle immagini (300 DPI; 24 bit RBG) di n. 11 lapidi funerarie, commemorative, celebrative affisse sulle pareti interne ed esterne di Palazzo Campana, cronologicamente comprese tra il XVII e il XX secolo, che documentano le vicende architettoniche, la storia e la vita dell’istituzione; n. 3 stemmi da muro del Collegio Campana del XVII e XX secolo; n. 2 busti in marmo (Busto di Leone XII e Pio VIII di Fedele Bianchini); n. 2 due busti in gesso di ambito marchigiano rappresentanti Federico Campana e Aurelio Saffi.

Partner di progetto

Istituto di Istruzione Superiore “Corridoni-Campana” di Osimo, storicamente legato all’ente e a Palazzo Campana, che ne ha ospitato la sede fino a pochi decenni fa. L’istituto scolastico promuoverà nell’ambito dell’educazione civica lezioni per studenti sul tema della libertà e della diffusione della conoscenza nello spirito di WikiMedia e fornirà inoltre la documentazione fotografica dell’antica collezione del Gabinetto di Scienze e degli strumenti del Gabinetto di Fisica del già Regio Liceo Ginnasio che aveva sede a Palazzo Campana.

Motivazione

L’Istituto Campana per l’Istruzione Permanente, ente morale di diritto privato senza fini di lucro, che è centro di riconosciuta eccellenza che svolge attività di istruzione, alta formazione e cultura, e opera per la tutela e la valorizzazione del proprio patrimonio architettonico, storico artistico e bibliografico, condivide la visione di Jimmy Wales di "un mondo in cui ciascuno possa avere libero accesso a tutto il patrimonio della conoscenza umana”.

L’obiettivo di garantire la massima accessibilità alla conoscenza viene perseguito da anni attraverso la realizzazione di progetti che mirano alla digitalizzazione e alla libera consultazione del proprio patrimonio culturale. Dall’esigenza di consentire un facile e rapido accesso ai documenti e di ampliare l’utenza, con particolare riguardo a studiosi, ricercatori e studenti stranieri o provenienti da fuori Regione, abbattendo le barriere dovute a distanze geografiche, situazioni economiche, emergenze sanitarie che possono impedire od ostacolare la consultabilità del patrimonio, sono stati creati, e progressivamente implementati, i portali http://bibliotecadigitale.istitutocampana.it/ e http://archiviostorico.istitutocampana.it/.

Con la partecipazione al bando WikiMedia si intende proseguire la strada intrapresa e avviarsi verso il progressivo utilizzo di licenze libere, incentivando il libero riuso in rete delle immagini di pubblico dominio, come strumento consapevole ed efficace di stimolo alla ricerca e alla partecipazione attiva dei cittadini nella valorizzazione del patrimonio culturale.

Contenuti

Testi: n. 18 voci Wikipedia; N. 336 immagini a 300 DPI formato JPG per la pubblicazione e 600 DPI formato TIFF per la conservazione a lungo termine della copia master presso l’Istituto; 24 bit RBG (n. 18 mappe geografiche e vedute di città; n. 300 disegni e stampe; n. 11 lapidi funerarie, commemorative, celebrative; n. 3 stemmi da muro; n. 4 sculture).

Stato diritti

Le fotografie delle lapidi, stemmi e sculture rientrano nell’ambito delle cd. Fotografie documentali, che sono state commissionate dall’Istituto Campana in un rapporto di committenza con un fotografo “free lance”. Queste verranno rilasciate con licenza “Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-SA 4.0)" dell’Istituto che è titolare dei diritti.

Le mappe geografiche e i disegni architettonici, oggetto del progetto, rientrano nel regime del pubblico dominio: la direttiva 790/2019/UE prevede che il materiale derivante dalla riproduzione di un’opera non soggetta a diritto di autore non sia soggetta essa stessa a diritto di autore.

Prosecuzione

L’Istituto intende proseguire il progetto caricando su Wikicommons con licenza creative commons le digitalizzazioni già effettuate del patrimonio librario della Biblioteca storica Campana (oltre 9000 immagini di manoscritti e incunaboli) e le riproduzioni fotografiche ad alta risoluzione dei dipinti antichi della collezione Campana. Si intende inoltre proseguire la campagna di digitalizzazione degli esemplari a stampa della Biblioteca storica, selezionati sulla base della rarità, del pregio e dell’antichità, garantendo l’accesso libero e aperto alle immagini.

Richiesta finanziamento

  • Totale: 8000
  • Evento aperto al pubblico a Palazzo Campana di presentazione dei risultati di progetto 500
  • Grafica e stampa di materiale informativo del progetto; sponsorizzazione post social network 500
  • Azienda specializzata in digitalizzazione del patrimonio librario; compenso per professionisti per redazione testi, caricamento su Wikimedia Commons e mappatura tramite OpenStreetMap 7000

(NB Il finanziamento concesso da Wikimedia Italia è di 5000 €)

Esperienza nei progetti Wikimedia o OpenStreetMap

Giulia Lavagnoli, responsabile area cultura dell'ente e referente progetto, è contributore Wikipedia dal 2019; Marco Anselmi, consigliere di Amministrazione dell'Istituto, è contributore di Wikipedia ed altri progetti tra cui OpenStreetMap dal 2006, e in qualità di docente di informatica ed elettronica presso un Istituto di Istruzione Superiore divulga ed utilizza nelle sue classi i progetti Wikimedia.

Partecipanti alla formazione

  • GIULIA LAVAGNOLI Responsabile settore cultura e referente progetto
  • MARCO ANSELMI Consigliere d'amministrazione
  • GIOELE MAROZZI Collaboratore a contratto, dottorando in "Memorie e Digitale Humanities" presso l'Università di Macerata, ha curato la catalogazione e la digitalizzazione dei manoscritti autografi di Giacomo Leopardi conservati in oltre 80 enti italiani e stranieri, collaborando anche con il centro CDH dell'Università di Cambridge.

Altre figure coinvolte

  • Alessandra Boccone
  • Studenti e docenti dell'Istituto di Istruzione Superiore "Corridoni-Campana" di Osimo

Centro bibliotecario di Ateneo, Università degli studi di Salerno

Fisciano, Salerno Campania

Breve descrizione del progetto

Il progetto interesserà tre progetti dell'ecosistema Wikimedia:

  1. Wikidata con il progetto IRIS/Wikidata, portato avanti in collaborazione con il Gruppo Wikidata per Musei, Archivi e Biblioteche (GWMAB). Scopo del progetto è la riconciliazione dei dati dei ricercatori/docenti afferenti all’Università degli studi di Salerno in Wikidata al fine di di creare percorsi di ricerca in cui potranno essere esplorate le informazioni e la produzione di ogni ricercatore, ovunque sia presente: cataloghi di biblioteche nazionali e straniere, voci di enciclopedia, Wikipedia, biografie, repository, fonti di autorità internazionali quali VIAF e ISNI, ORCID, SCOPUS,etc.
  2. Commons attraverso il caricamento di immagini relative alle collezioni bibliografiche antiche e moderne. Tali immagini saranno caricate, metadatate.
  3. Wikipedia con l'arricchimento delle voci con le immagini precedentemente caricate in Commons

Il progetto sarà portato avanti grazie due contratti rivolti a neo-laureati dell'Ateneo con esperienza pregressa nei progetti wiki. Le capacità del personale contrattualizzato saranno scrupolosomente valutate dalle socie Wikimedia Italia e bibliotecarie del CBA Alessandra Boccone e Tania Maio, che hanno maturato negli ultimi 7 anni migliaia di edit sui progetti Wikimedia e che fanno parte del Gruppo Wikidata per musei archivi e biblioteche.

Motivazione

Perché il CBA crede fermamente nella produzione e diffusione di contenuti culturali e open data attraverso i progetti Wikimedia, come confermato anche dall'impegno del gruppo di lavoro GLAM/AIB Campania attivo presso il CBA dal 2015, nonché dalla divulgazione delle tematiche relative all'interazione fra il mondo bibliografico e i progetti Wikimedia attraverso relazioni a convegni e seminari e la redazione di pubblicazioni sulle riviste di settore, anche di classe A ANVUR.

Contenuti

I profili IRIS UniSa sono circa 5000 e le immagini da fotografare e inserire in Commons circa 100.

Stato diritti

Tutto il materiale è in pubblico dominio

Prosecuzione

  • Wikidata/IRIS: Intendiamo creare dei percorsi di ricerca, che potranno essere attivati con semplici strumenti software direttamente nei repository IRIS, nei cataloghi delle biblioteche, o nel catalogo nazionale SBN. L’inserimento dei ricercatori in Wikidata è il presupposto indispensabile per una seconda fase del progetto, che prevede in futuro l’importazione in Wikidata dei metadati delle pubblicazioni, oltre 10.700.000 titoli.
  • Commons: Vorremmo creare materiale divulgativo relativo all'Open Science (come infografiche, presentazioni, video, etc) e caricarlo in Commons
  • Wikipedia: Tale materiale andrebbe ad arricchire le voci relative all'argomento dell'Open Science

Richiesta finanziamento

  • Totale:8000
  • 1 fotocamera ad alta risoluzione e 1 personal computer portatile per permettere anche il lavoro da remoto, 1 hard disk per lo storage delle immagini e dei dati 2000
  • 2 contratti di lavoro occasionale 6000

(NB Il finanziamento concesso da Wikimedia Italia è di 5000 €)

Esperienza nei progetti Wikimedia o OpenStreetMap

Tania Maio e Alessandra Boccone lavorano da anni ai progetti Wikimedia e hanno all'attivo circa migliaia di contributi sui vari progetti Wikimedia, in particola modo su Wikidata, su cui hanno scritto anche un volume monografico e vari articoli scientifici.

Partecipanti alla formazione

  • Tania Maio
  • staff di direzione
  • Contrattista

Altre figure coinvolte

Tutti i colleghi del Gruppo Wikidata per i musei, archivi e biblioteche che forniranno il loro supporto

Parrocchia di Santa Maria Assunta / Archivio storico parrocchiale

Trevi nel Lazio Frosinone Lazio

Breve descrizione del progetto

Il progetto riguarda la digitalizzazione, l'indicizzazione e la condivisione in open access di n. 23 pergamene datate tra il XIII e il XVI sec., appartenenti all'archivio parrocchiale della Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta di Trevi nel Lazio, antica sede vescovile. Si tratta di materiale documentario prezioso, solo in parte esposto tra le collezioni del piccolo museo parrocchiale, fondamentale per la storia del paese e per la ricostruzione delle relazioni con la curia pontificia, i vescovi di Anagni e le potenti famiglie Caetani e Colonna. A partire dalle informazioni che sarà possibile reperire dallo studio delle pergamene, si intende implementare le voci enciclopediche su Wikipedia e i dati geografici su OpenStreetMap collegati, e organizzare prima della conclusione del progetto una giornata di presentazione delle attività svolte nell'ambito della quale offrire visite guidate al paese ispirate proprio dai contenuti immessi nelle piattaforme.

Motivazione

L'ente ha a cuore la valorizzazione del proprio patrimonio documentale, rendendolo significativo per la comunità locale attraverso forme digitali e innovative, più "contemporanee" e creative di partecipazione attiva. Trevi nel Lazio è un piccolo comune montano del Parco Naturale Regionale Monti Simbruini, ricchissimo di storia e di valori paesaggistici, ed è urgente il coinvolgimento dei giovani e il dialogo tra le generazioni per poter promuovere il territorio come luogo in cui restare ad abitare e accogliere gli altri. La ricerca intorno all'archivio parrocchiale, peraltro in corso da circa un decennio con altre forme strumentali, è funzionale a maturare la consapevolezza dell'eredità culturale trebana, che certamente trova nella storia della chiesa locale un'espressione importante, concretamente attestata dalla monumentalità dei luoghi e dalla densità del patrimonio culturale religioso.

Contenuti

Immagini e trascrizioni di n. 23 pergamene dell'archivio parrocchiale della Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta di Trevi nel Lazio. Immagini e data set di "elementi" eventualmente citati nelle pergamene e ancora rintracciabili sul territorio.

Stato diritti

L'ente possiede i diritti d'uso del materiale documentario. Stato da indagare per eventuali ulteriori "elementi" citati nelle pergamene.

Prosecuzione

Il progetto può proseguire investendo il resto del materiale documentario non pergamenaceo dell'archivio storico parrocchiale e, ancora, la biblioteca storica della Parrocchia, dando seguito alla collaborazione con lo staff del presente progetto e cercando di coinvolgere altri giovani volontari / professionisti del territorio.

Richiesta finanziamento

  • Totale:3000
  • N.01 Personal Computer così configurato: Case Middle Tower Cpu Intel Core i3-10100F Memoria Ram 8 GB Disco SSD 480 GB DVD Dual Layer Nvidia GeForce 210 Monitor 24" FullHD Tastiera e mouse Wireless Wifi; N.01 Multifunzione HP 8015 (Scanner a colori con ADF) 900,00
  • Evento di promozione e divulgazione delle attività svolte, con visite guidate 600
  • Stampa di volantini e locandine 200
  • Rimborso spesa per volontario archivista + compenso per storico dell'arte 1300

Esperienza nei progetti Wikimedia o OpenStreetMap

Organizzazione di una editathon presso il museo del Palazzo Bonifacio VIII in Anagni nel 2017: https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/Editathon_Anagni

Partecipanti alla formazione

  • Pierluigi Nardi Referente
  • Barbara Vitagliano Storica dell'arte
  • Franco Ricci Archivista

Altre figure coinvolte

Federica Romiti, Direttore Ufficio Beni culturali edilizia di culto - Diocesi Anagni Alatri

Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari

Palermo, Sicilia

Breve descrizione del progetto

I FONDAMENTI

Il progetto prevede azioni coerenti con le finalità di Wikimedia che incrociano il tema dell’open data e del libero accesso a contenuti digitali e digitalizzati del patrimonio museografico custodito dal Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino di Palermo, con le istanze poste da due diverse convenzioni internazionali con cui l’operato del Museo è coerente:

  • la Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003 (ratificata dall’Italia nel 2007) - e le successive Direttive Operative;
  • la Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società, anche nota come Convenzione di Faro, del 2005 (ratificata dall’italia nel 2020).

La collezione internazionale del Museo Pasqualino include, tra le sue oltre 5000 opere, figure animate e oggetti scenici utilizzati nei teatri di figura di diverse culture del mondo, alcune delle quali sono state riconosciute dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Prime tra tutte l’opera dei pupi siciliana che è stata la prima pratica culturale italiana ad essere stata iscritta nella Lista Unesco dei “Capolavori del patrimonio orale e immateriale dell’umanità” nel 2001, su candidatura supportata dallo stesso Museo. Le altre pratiche riconosciute dall’Unesco rappresentate nella sua collezione sono: il Ningyo Johruri Bunraku giapponese, il Wayang Kulit indonesiano, lo Sbek Thom cambogiano, i Gelede della Nigeria-Benin, il Karagöz turco, il Namsadang Nori - Kkoktu-gaksi Norum coreano e le marionette Rūkada Nātya dello Sri Lanka. A ciò si aggiungano le figure di molte altre tradizioni del mondo e le marionette d’artista. Questa ricca compagine di elementi contribuisce a rendere il Museo e il suo patrimonio museale un luogo di incontro e conoscenza reciproca, di dialogo con l’Altro e di promozione di valori umani universali, di cui i patrimoni Unesco sono riconosciuti portatori. Parallelamente, il Museo e il suo patrimonio di oggetti sono luoghi di partecipazione, co-progettazione, di promozione di sempre nuove forme di engagement da parte di tutti gli attori a vario titolo coinvolti nella salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, nell’ottica di una governance partecipata di tale patrimonio che, come evidenza la Convenzione di Faro, se usata saggiamente, costituisce una preziosa risorsa per lo sviluppo sostenibile e per la qualità della vita, in una società in costante evoluzione.

OBIETTIVI

Coerentemente con quanto sopra esposto, il progetto prevede alcune azioni volte a:

  • diffondere contenuti attendibili, accessibili con licenze di pubblico dominio e CC BY-SA, inerenti un patrimonio museografico rappresentativo di una pratica culturale riconosciuta dall'Unesco e portatrice di valori umani universali: il Museo Pasqualino da un lato custodisce infatti la collezione più vasta e completa di opera dei pupi rappresentativa delle tre scuole di Palermo, Catania e Napoli; dall’altro il Museo è il soggetto referente e responsabile della “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell'opera dei pupi” che, costituita nel 2018, riunisce 13 compagnie teatrali di tutta la Sicilia depositarie del patrimonio orale e immateriale dell’opera dei pupi ed è riconosciuta dal Ministero della Cultura come rappresentativa dell’Elemento riconosciuto dall’UNESCO;
  • potenziare gli strumenti capaci di contribuire a lungo termine ad uno sviluppo sostenibile del territorio anche in ambito turistico (settore portante dell’economia siciliana) a sostegno di forme di turismo sostenibile e valoriale, anche destagionalizzato, non di massa, distribuito nel territorio (anche nelle mete meno note) con conseguenti vantaggi in termini di benessere economico diffuso e rispettoso dei luoghi, della comunità e della cultura del territorio;
  • promuovere una visione partecipata, attiva, condivisa e responsabile del patrimonio e aumentarne la visibilità anche promuovendo il contributo diretto al contenuti elaborati e diffusi attraverso il presente progetto.
ATTIVITA’

Al fine di raggiungere i suddetti obiettivi, il progetto consta di tre azioni principali:

  1. potenziamento (ovvero, aggiornamento/integrazione, revisione e sviluppo) dei contenuti delle pagine (nelle diverse lingue) presenti su Wikipedia relative alle due seguenti voci: "opera dei pupi" e "museo delle marionette", anche in rapporto alla voce "patrimonio culturale immateriale". A tal fine, saranno prodotti/selezionati dei contenuti (testuali e fotografici) che confluiranno nelle pagine di Wikipedia e le
  2. traduzioni in almeno 4 lingue (inglese, francese, tedesco e spagnolo) con l’obiettivo di dare ampia visibilità e accesso a tali contenuti;
  3. promozione e comunicazione dei patrimoni connessi su OpenStreetMap, con inserimento dei nodi mancati e relativi tag ed etichette, e su WikiVoyage, attraverso la creazione/integrazione di un itinerario incentrato sull’opera dei pupi (con i contenuti testuali multilingue e corredi fotografici già prodotti) e dunque inerente sia i teatri attivi di tutta la regione sia i principali musei/collezioni/mestieri siciliani. Tale itinerario potrà essere inserito con forme di embedding attraverso API (come quelli offerti da OpenLayers) sul website www.operadeipupi.it;
  4. organizzazione di un evento di presentazione dei risultati del progetto per restituire alla comunità patrimoniale (compagnie teatrali e musei) e di eredità dell’opera dei pupi le attività svolte e mostrare le potenzialità dei prodotti di Wikimedia in rapporto al patrimonio museografico e al patrimonio culturale immateriale.
DESTINATARI

Destinatari delle attività saranno persone e soggetti - anche istituzionali - operanti nei seguenti settori:

  • antropologia, patrimoni culturali immateriali Unesco, letteratura (es. epiche tradizionali di vari Paesi del mondo)
  • musei, teatri (in ambito tradizionale e sperimentale) e artigianato (tradizionale e creativo)
  • turismo
  • formazione (docenti e alunni).


RISULTATI ATTESI

Risultati attesi del progetto sono:

  • incremento della visibilità del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino di Palermo e dell’opera dei pupi siciliani;
  • incremento dell’attendibilità e affidabilità dei contenuti inerenti il Museo e l’opera dei pupi;
  • diffusione capillare delle nozioni e informazioni di base inerenti i teatri e le compagnie di opera dei pupi attivi e musei/collezioni/mestieri del territorio;
  • promozione di forme di turismo culture-driven incentrate sulle eccellenze del territorio e sul patrimonio culturale immateriale;
  • sostegno a forme di uso e riuso libero di contenuti quale strumento di diffusione della cultura e di promozione di studi, ricerche, attività didattico-formative, progetti creativi e artistici, etc…

Motivazione

Il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino è già da tempo attivo nella condivisione online di contenuti testuali, visivi, sonori e audiovisivi finalizzati a favorire la libera diffusione e il libero accesso al patrimonio museografico e al patrimonio culturale immateriale dell’opera dei pupi siciliana in un’ottica interdisciplinare e interculturale.

Come specificato nella Convenzione Unesco per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003, «tale patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi interessati in conformità al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia, e fornisce loro un senso di identità e continuità, promuovendo così il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana» (art. 2 CICH). L’importanza di tale patrimonio, nella sua fragilità, risiede nella ricchezza di conoscenze e abilità che viene trasmessa tra generazioni e nella sua capacità di favorire la diversità culturale e la convivenza pacifica tra i popoli attraverso una partecipazione attiva al processo di (ri)creazione e trasmissione. È in quest’ottica che il Museo ha da tempo avviato una serie di azioni volte a favorire la partecipazione attiva e l’engangement nel settore dell’Intangible Cultural Heritgae (ICH), attraverso una condivisione vera e piena di patrimoni, saperi e conoscenze, storie e memorie. Ed è in questa direzione che sono state poste in essere (anche nell’ambito di preziosi partenariati) azioni quali: la condivisione di database online (https://www.operadeipupi.it/archivio/#/patrimonio ; https://www.operadeipupi.it/archivio/#/opere ), di documenti d’archivio (sonori: https://www.archivioetnograficosiciliano.it/#/ ; audiovisivi, sia inerenti le performance sia le attività di approfondimento via via organizzate https://www.facebook.com/MuseoMarionette/videos/?ref=page_internal).

La portata delle azioni già poste in essere, seppur in modo frastagliato, si è amplificata ulteriormente con l’istituzione della già citata “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell'opera dei pupi” (2018), di cui il Museo è soggetto referente e responsabile e che è riconosciuta dal ministero della Cultura quale soggetto rappresentativo dell’opera dei pupi siciliana. Nell'ambito della Rete, il Museo ha promosso la creazione di un catalogo partecipato del patrimonio di oggetti custoditi anche dalle compagnie, che hanno iniziato le attività di inventariazione, catalogazione partecipata e messa in rete di schede e immagini inerenti gli oggetti custoditi. Si è ancora all’inizio di questo lungo percorso che tuttavia sarà prezioso per dare visibilità e fornire strumenti di conoscenza e approfondimento dell'opera dei pupi.

Le attività finora intraprese lasciano ben vedere tuttavia, come il Museo, il cui operato sin dalla sua nascita è ancorato ad una rigorosa (partecipata e partecipante) ricerca scientifica, riconosca l’esigenza e la responsabilità di favorire la diffusione di contenuti che siano affidabili e attendibili e che, di conseguenza, sappiano bene indirizzare nel reperimento delle fonti e forniscano strumenti per orientarsi tra i contenuti presenti in rete. Il presente progetto costituisce dunque una prima tappa per un possibile ulteriore sviluppo in termini di condivisione di open content autentici attraverso strumenti (Wikimedia) e con competenze che siano capaci di veicolare al meglio il patrimonio di riferimento. Il completamento delle due voci (“opera dei pupi” e “museo delle marionette”) nelle diverse lingue costituisce dunque un primo, necessario passo per esplorare il mondo degli open data e far esplorare il patrimonio del Museo Pasqualino e dell’opera dei pupi.

Contenuti

Saranno messi a disposizione del progetto, con licenze di pubblico dominio e CC BY-SA e, contenuti visivi e testuali del patrimonio museografico custodito al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e/o dai membri della “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell'opera dei pupi”, come di seguito dettagliato:

  • testi scritti (revisionati, integrati, aggiornati) inerenti le due voci: “opera dei pupi” e “museo delle marionette”;
  • fotografie, anche d’archivio, (a corredo dei suddetti testi) di pupi e oggetti scenici (es. cartelloni pubblicitari, teatri) rappresentativi delle due diverse “scuole” dell’opera dei pupi siciliani e illustrativi del patrimonio culturale immateriale connesso (ovvero, le performance, le botteghe artigiane) per un totale di almeno 50 elementi;
  • fotografie (a corredo dei suddetti testi) di opere della collezione internazionale del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, volte a inserire l’opera dei pupi nel più variegato universo dei patrimoni culturali immateriali e dei teatri di figura del mondo (sia riconosciuti dall’Unesco che non) per un totale di almeno 50 elementi;
  • schede e didascalie plurilingue di ogni pupo/oggetto della collezione presentato nelle schede;
  • metadati per ogni fotografia.

Stato diritti

Il Museo è proprietario e autore dei testi che saranno messi liberamente a disposizione (e/o elaborati). In riferimento agli oggetti ritratti, saranno selezionate opere per le quali il Museo possiede ogni diritto riservandosi ulteriori accertamenti in materia, ove necessari. Qualora i membri aderenti alla “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell'opera dei pupi” volessero contribuire con contenuti inerenti oggetti di loro proprietà, il Museo otterrà le opportune licenze d’uso. Anche in questo caso, si faranno tutti gli accertamenti opportuni. Si otterrà altresì licenza per il materiale fotografico prodotto, in assenza di immagini di buona qualità già in possesso dall’ente. Potranno essere prese inoltre in considerazione anche delle fotografie dall’archivio storico del Museo.

Prosecuzione

Le competenze tecniche acquisite dallo staff potranno essere preziose ai fini della prosecuzione del progetto che potrà ampliarsi fino a prevedere il caricamento di ulteriori fotografie, documenti, video d’archivio e set di dati (es. cataloghi dei beni) per favorire il loro uso e il riuso libero in rete per una effettiva democratizzazione del sapere e una adeguata condivisione della conoscenza libera. Tali contenuti potranno essere inerenti non soltanto al patrimonio museografico, ma anche quello bibliodocumentario. Il Museo infatti ospita altresì la Biblioteca Giuseppe Leggio che raccoglie più di 30.000 volumi e riviste specialistiche italiane e straniere e rappresenta un insostituibile centro per la documentazione e lo studio del teatro di figura tradizionale e contemporaneo e dell’Opera dei pupi in particolare. Unica è la collezione dei copioni manoscritti, appartenuti a pupari illustri come Gaspare Canino e Natale Meli, nonché la raccolta di dispense edite tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, in particolare le molte edizioni della Storia dei paladini di Francia di Giusto Lodico, che costituisce ancora oggi la principale fonte per la messinscena degli spettacoli tradizionali. Altre sezioni sono dedicate alle tradizioni popolari, all’antropologia culturale, all’etnografia, alla museografia, alla linguistica, alla didattica, alla storia siciliana, al teatro, all’arte e alla letteratura. Il patrimonio bibliografico, in costante incremento, riunisce anche le opere di raccolte donate da eminenti studiosi italiani tra cui Paolo Fabbri e Fatima Giallombardo. A ciò si aggiunga l’archivio multimediale inclusivo di una fototeca, videoteca e audioteca. Infine, il Museo, nella sua qualità di referente della Rete dell'opera dei pupi è inoltre interessato a sensibilizzare anche le compagnie dei pupari che custodiscono i mestieri di famiglia la cui diffusione apre nuove frontiere per la conoscenza dell’opera dei pupi.

Richiesta finanziamento

  • Totale:8000
  • Evento di presentazione dei prodotti realizzati 2000
  • Costi di comunicazione - e promozione dell’opera dei pupi su OpenStreetMap e WikiVoyage 2000
  • Produzione/revisione/elaborazione contenuti (anche visivi); traduzioni in inglese, francese, tedesco, spagnolo 6000

CO-FINANZIAMENTO Parallelamente, l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari contribuirà alle spese progettuali con un cofinanziamento pari a 2.000€, cmq non superiore al 20% del totale del budget complessivo finale.

(NB Il finanziamento concesso da Wikimedia Italia è di 4500 €)

Esperienza nei progetti Wikimedia o OpenStreetMap

No

Partecipanti alla formazione

  • Monica Campo Segreteria organizzativa e di redazione
  • Chiara Vaglica Segreteria didattica e guida museale, comunicazione S

Altre figure coinvolte

aranno anche coinvolti: il direttore, per la supervisione di tutte le attività e il coordinamento; una segreteria di produzione, per l’organizzazione dell’evento di presentazione dei prodotti del progetto; due segreterie amministrative, per la gestione amministrativa della pratica; accoglienza eventuale. Saranno coinvolte nelle attività progettuali:

  • 1 fotografo sia per la produzione di materiale nuovo, sia per il suo caricamento in modalità Creative Commons su Wikipedia;

i traduttori;

  • 1 addetto stampa;
  • 2 social media manager;
  • 2 operatore video per la diretta streaming dell’evento di presentazione dei prodotti del progetto;
  • 1 consulente scientifico per la revisione dei contenuti testuali

Inoltre, al fine di rendere il progetto condiviso e garantire una partecipazione ampia e attiva alle attività previste, saranno coinvolte figure operanti all'interno dei membri della “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell'opera dei pupi”. La Rete, riconosciuta dal Ministero della Cultura quale organismo territoriale competente in materia di salvaguardia e rappresentativo della tradizione dell'opera dei pupi siciliana, raggruppa i seguenti soggetti:

  • Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari - Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino (Palermo) - soggetto referente;
  • Marionettistica Fratelli Napoli di Napoli Fiorenzo (Catania)
  • Associazione Culturale Opera dei pupi Siciliani “G. Canino” (Alcamo, TP)
  • Associazione Culturale Marionettistica Popolare Siciliana di A. Sicilia (Palermo)
  • Associazione opera dei pupi Brigliadoro di Salvatore Bumbello (Palermo)
  • Associazione culturale “Opera dei pupi messinesi Gargano” (Messina)
  • Associazione culturale teatrale Carlo Magno di Vincenzo Mancuso (Palermo)
  • Associazione “La compagnia dei pupari Vaccaro-Mauceri” (Siracusa)
  • Compagnia TeatroArte Cuticchio (Palermo)
  • Associazione culturale “Franco Cuticchio” (Palermo)
  • Associazione culturale Agramante di Vincenzo Argento (Palermo)
  • Antica Compagnia Opera dei Pupi Famiglia Puglisi (Sortino, SR)
  • Associazione Opera dei pupi Turi Grasso (Acireale - CT)

La Rete accoglie al suo interno anche altri stakeholders nel settore del patrimonio culturale immateriale:

  • Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia - ICDe (ora Istituto Centrale per il Patrimonio Culturale Immateriale - ICPI);
  • Società Italiana per la Museografia e Beni demoetnoantropologici - SIMBDEA;
  • Associazione culturale KIKLOS - Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani;
  • Fondazione Ignazio Buttitta.

Ogni soggetto aderente alla rete sarà invitato a contribuire alla revisione dei contenuti ed a incrementare i contenuti visivi da condividere con le opportune licenze richieste dal bando. Inoltre, contribuirà alle attività di comunicazione e promozione attraverso i propri canali con lo scopo di raggiungere un pubblico più ampio e vario.

Casa Museo Ugo Guidi

Forte dei Marmi Lucca Toscana

Breve descrizione del progetto

Il progetto prevede un intervento di digitalizzazione, ovvero la scannerizzazione, elaborazione, archiviazione e condivisione su Wikimedia Commons con licenza libera di tutte le opere di scultura catalogate dalla Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara che si trovano nella Casa Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi(LU). La Casa Museo Ugo Guidi (MUG) è un piccolo museo privato che testimonia la feconda stagione culturale del secondo ‘900 presente a Forte dei Marmi. Ugo Guidi (1912-1977) ha realizzato qui le sue opere e ha intrattenuto rapporti con i suoi colleghi ed amici Treccani, Carrà , De Grada, Funi, Soffici, Migneco, Cassinari, Cagli, Afro, Dova, Campigli, Greco, Rosai, Maccari, Bueno,ecc. La Casa Museo Ugo Guidi è censita come museo ed è presente nel Sistema Cultura della Regione Toscana e nell’elenco delle “Case della Memoria” della stessa regione.

L'associazione Amici del Museo Ugo Guidi dal 2005 rende fruibili le collezioni museali e svolge questa attività di didattica artistica e di valorizzazione delle eccellenze con tenacia e gratuitamente.

Gli oggetti conservati nel museo provengono dalla produzione artistica di Ugo Guidi dal 1944 (le opere precedenti sono andate disperse per eventi bellici) al 1977 (anno della scomparsa dello scultore) e sono stati inventariati nel 1978 dalla Soprintendenza come beni e collezioni di interesse storico(Codice dei Beni Culturali D.Lgs. n.42/2004).

La digitalizzazione dei contenuti connessi all’opera d’arte consente di ricontestualizzare l’opera stessa del Maestro Ugo Guidi come non era stato possibile finora. Per entrambe le operazioni verranno utilizzate tecnologie digitali più moderne per la scannerizzazione e catalogazione delle opere d’arte ma anche per la strutturazione di un video museografico digitale.

Quello che verrà prodotto confluirà su Wikimedia Commons foto con licenza libera degli oggetti catalogati(circa 100)presenti al museo, insieme i relativi documenti cartacei e la rete permetterà di condividere i risultati della ricerca su larga scala attraverso un complesso di nozioni visualizzabili anche a distanza da chiunque si dimostrerà interessato.

A questo si abbinerà un’iniziativa consistente nella produzione di un video-documentario dell’attività svolta nelle sue varie fasi che fungerà sia da comunicazione dell’iniziativa che da promozione della Casa Museo.

L’intero progetto sarà realizzato in collaborazione con OpenArt Project r supervisionato ed indirizzato dal Responsabile Scientifico del museo.

Motivazione

La comunicazione per un museo focalizzato su un artista storicizzato del‘900 come Ugo Guidi è sempre molto importante per rendere attuale il suo messaggio artistico.

Le problematiche che abbiamo affrontato durante questo periodo di pandemia sono state soprattutto quelle di un cambio di mentalità da parte della direzione del museo, per questo abbiamo operato un’apertura alle nuove tecnologie e alle attività di ricerca e comunicazione.

Ampliare il pubblico della Casa Museo Ugo Guidi significa anche coinvolgere, attraverso la promozione web, nuovi target come millennials e persone a mobilità ridotta che non avrebbero la possibilità di visitare l’intera casa museo a causa delle barriere architettoniche presenti.

Le tecnologie digitali applicate al patrimonio culturale nelle sue diverse forme, in particolari quelle legate alla scannerizzazione, digitalizzazione, archiviazione e divulgazione su scala globale dei dati raccolti, a fini didattici e divulgativi (incluso la promozione del turismo culturale), se impiegate in maniera cosciente e articolata, possono garantire il raggiungimento di una molteplicità di scopi funzionali per il territorio e la comunità del territorio di Forte dei Marmi e della Versilia.

Contenuti

L’obiettivo è quello di implementare la fruizione del patrimonio materiale contenuto nella Casa Museo Ugo Guidi, attraverso la digitalizzazione, archiviazione e diffusione digitale di decine di opere di scultura realizzate dal Maestro Guidi.

Procederemo alla scannerizzazione, elaborazione, archiviazione e diffusione delle principali opere(circa 100) della Casa Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi. A questo si abbinerà la produzione di un video-documentario per la promozione del museo e per la comunicazione dell’iniziativa. Il materiale risultante, ovvero le fotografie delle sculture e dei quadri e le riproduzioni digitale delle opere su carta saranno restituite con licenza libera.

Anche il video documentario dell'intera operazione, che coinvolgerà i volontari dell'associazione Amici del Museo Ugo Guidi e i professionisti di Openart project sarà con licenza libera.

Stato diritti

L'associazione Amici del Museo Ugo Guidi possiedi tutti i diritti(poiché ceduti dai figli di Ugo Guidi) di riproduzione delle opere e delle documentazione del maestro Ugo Guidi lasciata in custodia presso la Casa museo.

Prosecuzione

Il Ministero della Cultura ha recentemente finanziato sull'asse piccoli musei il progetto "Ugo Guidi digital", per questo abbiamo già attivato la collaborazione con OpenART Project che è una realtà proiettata al digitale e ed al rapporto tra sensibilità artistica e tecnologia. Il progetto Ugo Guidi Digital prevede la realizzazione di una viewing room del museo con la localizzazione delle opere insieme alla realizzazione di un podcast per una fruizione della collezione anche a persone con disabilità visiva e a ridotta mobilità. Il progetto di digitalizzazione delle opere iconiche di Ugo Guidi qui esposto potrebbe integrarsi con i progetti di digitalizzazione esposti andando a creare un maggiore database delle opere per una migliore fruizione off site della collezione, che vada nella direzione di un abbattimento delle barriere fruitive da parte di persone diversamente abili.

Un diretto sviluppo futuro del progetto sarebbe anche quello della digitalizzazione di tutta la documentazione (lettere, catoline, inviti,ecc) presente nell'archivio della Casa Museo e che riguarda il rapporto intercorso tra Ugo Guidi ed altri artisti del '900 italiano come Treccani, Carrà , De Grada, Funi, Soffici, Migneco, Cassinari, Cagli, Afro, Dova, Campigli, Greco, Rosai, Maccari, Bueno.

Richiesta finanziamento

  • Totale: 5200
  • evento di lancio- conferenza stampa presentazione progetto in situ 200
  • realizzazione campagna di promozione evento su canali social ed immagine integrata del progetto 1200
  • rimborso spese volontari e professionisti esterni coinvolti 3800

Esperienza nei progetti Wikimedia o OpenStreetMap

Il Responsabile Scientifico del museo è membro della Commissione Case Museo, della Commissione Tecnologie Digitali per i Beni Culturali di ICOM italia e nel Board di DEMHIST - International Committee of house museums.

Partecipanti alla formazione

  • Lorenzo Belli Responsabile Scientifico
  • Vittorio Guidi Curatore
  • Vanessa Cerminara Media manager

Altre figure coinvolte

Abbiamo attivato una collaborazione con l'associaizone OpenART Project(www.openartproject.it) con sede a Lucca e Roma che è una realtà proiettata al digitale e ed al rapporto tra sensibilità artistica e tecnologia.

Biblioteca dell'Area Territoriale di Ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna

Bologna Emilia-Romagna

Breve descrizione del progetto

Inserimento in OSM dei dati relativi alle biblioteche appartenenti al network NILDE La Biblioteca dell'Area della Ricerca del CNR di Bologna è una biblioteca scientifica aperta al pubblico. Tra le sue attività ricopre anche il ruolo di gestore di NILDE (Network for Inter-Library Document Exchange).

NILDE è un software web per il servizio document delivery tra le biblioteche attorno al quale si è formato un network di biblioteche (NILDE Community) disposte a condividere le loro risorse bibliografiche in spirito di collaborazione, al fine di erogare ai propri utenti un servizio di qualità di reperimento di documenti usando il software NILDE. All’interno della Community NILDE le biblioteche scambiano i documenti in maniera quasi sempre gratuita, nel rispetto della legge sul copyright e dei contratti di licenza con gli editori.

Ad oggi, fanno parte del Network NILDE, circa 900 biblioteche appartenenti a nazioni, enti e ambiti disciplinari diversi a cui afferiscono quasi 90.000 utenti tra ricercatori, insegnanti, studenti, liberi professionisti o comuni cittadini. Siamo presenti su wikipedia alla voce https://it.wikipedia.org/wiki/NILDE ed il sito web di riferimento della community di biblioteche e utenti NILDE è: https://nildeworld.bo.cnr.it/

La directory delle biblioteche è consultabile e ricercabile qui (nell’attuale versione del software non sono presenti integrazioni con mappe) : https://nildeworld.bo.cnr.it/it/content/biblioteche Oggi NILDE è una community molto vivace e attiva che si incontra con cadenza biennale nei convegni dedicati (qui l’elenco di tutti i convegni passati: https://nildeworld.bo.cnr.it/it/convegni ) e che coinvolge attivamente molti bibliotecari italiani, attraverso il Comitato Biblioteche NILDE (CBN) e molteplici gruppi di lavoro. Il CBN è propulsore della crescita della community e garante del rispetto delle regole.

I membri eletti del CBN agiscono con vivo entusiasmo e cooperano sinergicamente. Essi organizzano le attività del proprio mandato costituendo Gruppi di Lavoro (GdL), aperti a tutti i membri della community che desiderino collaborare. Nel mandato CBN 2020-2022 i GDL costituiti sono: Comunicazione, Promozione, Internazionalizzazione, Formazione e ALPE (le attività dei GdL sono consultabili qui: https://nildeworld.bo.cnr.it/it/gdl.)

Il nuovo software NILDE (NILDE 6.0) è in fase di elaborazione ed una delle funzionalità previste nella nuova release è l’integrazione delle API di OpenStreetMap.

Allo scopo di individuare in modo univoco le singole biblioteche presenti sul territorio nazionale proponiamo di caricare in OSM i dati delle biblioteche italiane che appartengono al nostro network ovviamente previa formazione di nostro personale. Proponiamo inoltre di poter inserire, ove esistano le condizioni, anche informazioni e dati visuali relativi alle biblioteche storiche o di interesse architettonico appartenenti al network NILDE.

Ciò ci permetterebbe di iniziare un caricamento dati inizialmente a livello regionale, rispettando i tempi previsti dal presente bando e dare continuità nel tempo all'azione di inserimento dati anche successivamente alla fine del progetto con l’estensione dei dati a livello nazionale. Inoltre all’interno di NILDE sono presenti anche biblioteche straniere e prossimamente verrà lanciato un servizio che avrà un respiro internazionale. Tutto questo visto in prospettiva futura permetterebbe di continuare il lavoro anche oltre i confini nazionali.

Motivazione

La Biblioteca d’Area della Ricerca del CNR di Bologna sta elaborando una nuova versione del software NILDE (NILDE 6.0) e tra le varie funzionalità che saranno presenti nella nuova release è prevista l’integrazione delle API di OpenStreetMap. Dopo accurata analisi dei dati attualmente esistenti in OSM abbiamo notato che gran parte delle biblioteche appartenenti al Network NILDE, la cui posizione vorremmo visualizzare tramite OSM, non sono presenti o in alcuni casi hanno coordinate errate. Da qui l’idea di apprendere la metodologia necessaria per inserire tali dati in modo sistematico iniziando prima a livello regionale, poi nazionale e ove possibile anche oltre confine.

Contenuti

Molte delle biblioteche che aderiscono al Network NILDE sono biblioteche storiche o edifici moderni ma importanti dal punto di vista architettonico.

A volte sono di difficile accesso per un pubblico di non specialisti perché site all’interno di Università o di centri di ricerca. Riuscire a dare loro visibilità aiuterebbe ad arricchire la conoscenza del patrimonio culturale italiano.

La nostra biblioteca per esempio è all’interno di un’area della ricerca del CNR e pur essendo aperta al pubblico è scarsamente conosciuta pur essendo stata progettata da un illustre architetto bolognese. Noi vorremmo poter caricare con licenze CC-BY-SA sia le fotografie dell’edificio che la documentazione riguardante la sua progettazione e messa in opera.

Abbiamo lanciato la proposta alle biblioteche appartenenti al network NILDE ed abbiamo ricevuto dei feedback positivi che ci lasciano supporre la possibilità di poter caricare su Wikimedia Commons le fotografie degli edifici con i formati e le licenze Creative Commons previste e materiale storico/descrittivo, oltre alle coordinate geografiche corrette.

Attualmente le biblioteche appartenenti alla community NILDE sono circa 900.

Stato diritti

In questo momento siamo in grado di disporre solo del nostro materiale i cui diritti d’uso sono tutti in nostro possesso e possono essere rilasciati con licenze CC-BY-SA Per i contenuti appartenenti ad altre istituzioni ci prefiggiamo di verificare man mano.

Prosecuzione

Ogni anno il panorama delle biblioteche che sottoscrivono NILDE varia in quanto ci possono essere nuove adesioni o raggruppamenti di più biblioteche o addirittura defezioni.

Per noi avere un “layer” aggiornato che contenga tutte le biblioteche appartenenti al network NILDE sarebbe fondamentale. La Biblioteca d’Area ha quindi tutto l’interesse nel creare e mantenere aggiornati i dati sia su OSM che su Wikimedia Commons.

Richiesta finanziamento

  • Totale:2000

tale importo a copertura parziale dei costi stimati per l'attivazione di un tirocinio incentrato sui temi del progetto. La biblioteca si impegna a cofinanziare il tirocinio che in totale ammonta a euro 5000

Esperienza nei progetti Wikimedia o OpenStreetMap

All'interno della biblioteca attualmente non ci sono persone con esperienza sui progetti Wikimedia o OpenStreetMap.

Partecipanti alla formazione

  • Gabriela Carrara Assegnista di ricerca
  • Debora Mazza Collaboratrice tecnica
  • Alessandro Tugnoli Responsabile supporto tecnico e sviluppo del software NILDE

Altre figure coinvolte

  • Rabih Kahaleh Collaboratore tecnico per lo sviluppo del software NILDE
  • n. 1 tirocinante, la cui posizione verrà bandita in caso di approvazione del progetto.

Conservatorio di musica Giuseppe Nicolini

PIACENZA EMILIA-ROMAGNA

Breve descrizione del progetto

La Biblioteca del Conservatorio "Giuseppe Nicolini" conserva una preziosa collezione fotografica donata dal maestro di canto piacentino piacentino Corrado Pavesi Negri (1843-1920). Si tratta di 171 fotografie, databili tra il 1887 e il 1915, di allievi del maestro Pavesi Negri. Gli artisti fotografati sono importanti cantanti, come Amedeo Bassi, Italo Cristalli, Angelo Masini Pieralli, Nunzio Rapisardi, ecc.

Le dediche apposte sulle fotografie offrono preziose informazioni che consentono di individuare gli artisti e collocarli nella carriera di interpreti e del repertorio affrontato. Il progetto prevede la scansione delle fotografie libere da diritti di autore. Esse saranno caricate su Wikimedia Commons con i relativi metadati. Le immagini dei cantanti saranno inoltre utilizzate nelle relative voci di Wikipedia che saranno redatte ex novo o approfondite. Saranno registrate in wikidata informazioni su eventi, opere, teatri desumibili dalle fotografie.

Motivazione

Il Conservatorio "Giuseppe Nicolini" conserva presso la propria biblioteca un importante patrimonio storico che, attraverso la condivisione e la libera diffusione, può contribuire ad ampliare la conoscenza in ambito musicale. L'istituzione si pone lo scopo di valorizzare il patrimonio con modalità innovative mettendo in rete risorse documentali per potenziarne l’uso e la visibilità.

La collezione fotografica, che sarà al centro del progetto, porterà alla libera fruizione una documentazione storica e artistica che avrà impatto positivo sullo studio e la conoscenza della musica, sulla storia dell'opera, sui cantanti, sulla storia dei teatri e sulla storia della fotografia.

E' prevista la collaborazione degli studenti che potranno così arricchire la loro formazione collaborando a progetti Wiki.

Contenuti

Il progetto metterà a disposizione 80 fotografie storiche digitalizzate di cantanti datate tra il 1887 e il 1915 con i relativi metadati. Saranno inserite 50 voci di Wikimedia dei cantanti fotografati. Saranno inserite in Wikidata opere, autori, teatri, eventi collegati alle immagini.

Stato diritti

Circa 80/90 fotografie sono di pubblico dominio, sulle restanti sarà necessario svolgere ulteriori indagini poiché provengono da studi fotografici che potrebbero detenerne i diritti.

Prosecuzione

Il progetto potrà proseguire mettendo a disposizione altra documentazione e materiale bibliografico (lettere, manoscritti musicali, libretti per musica, ecc.) e archivistico conservato nella Biblioteca del Conservatorio che potrà ampliare la conoscenza in ambito musicale.

Richiesta finanziamento

  • Totale:5500
  • Scanner planetario 3000
  • 2 Giornate Wikimedia con gli studenti del Conservatorio 700
  • Implementazione sito 300
  • Formazione, Catalogazione, metadatazione 1500

Esperienza nei progetti Wikimedia o OpenStreetMap

La responsabile del progetto, Patrizia Florio, ha partecipato ad attività formative di Wiki GLAM e agli editathon dell'Archivio Storico Ricordi.

Partecipanti alla formazione

  • Patrizia Florio docente di bibliografia musicale
  • Paolo Rossini docente storia della musica
  • Daniele Filippi docente storia della musica

Altre figure coinvolte

Il progetto sarà realizzato con la collaborazione degli studenti del Conservatorio, che dopo una formazione realizzata con laboratori, parteciperanno attivamente alla creazione al caricamento delle immagini, dei metatadati, alla creazione delle voci di Wikimedia e all'inserimento delle informazioni in Wikidata.