Differenze tra le versioni di "Comunicati stampa/10 domande alla SIAE"

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# Perché la SIAE ottiene soldi (il cosiddetto equo compenso) dai supporti di memorizzazione, indipendentemente dall'uso che ne farà l'acquirente? Dove sarebbe il servizio specifico da lei compiuto?
 
# Perché la SIAE ottiene soldi (il cosiddetto equo compenso) dai supporti di memorizzazione, indipendentemente dall'uso che ne farà l'acquirente? Dove sarebbe il servizio specifico da lei compiuto?
 
# Perché ci sono molte aziende e servizi (iTunes, BookRepublic, Sugaman...) che operano nel settore della cultura e trovano opportunità di lavoro con Internet, e la SIAE non sembra riuscirci?
 
# Perché ci sono molte aziende e servizi (iTunes, BookRepublic, Sugaman...) che operano nel settore della cultura e trovano opportunità di lavoro con Internet, e la SIAE non sembra riuscirci?
# Perché nessuno si chiede perché la SIAE voglia creare una contrappoasizione tra autori e produttori di contenuti e utenti?
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# Perché nessuno si chiede perché la SIAE voglia creare una contrapposizione tra autori e produttori di contenuti e utenti?
 
# Perché la SIAE non vuole nemmeno sentir parlare delle licenze d'uso Creative Commons, che nelle loro varie versioni danno al produttore di contenuti la libertà di scegliere se e come ottenere quella che lui ritiene un'equa remunerazione per la propria opera tutelando al tempo stesso la proprietà intellettuale?
 
# Perché la SIAE non vuole nemmeno sentir parlare delle licenze d'uso Creative Commons, che nelle loro varie versioni danno al produttore di contenuti la libertà di scegliere se e come ottenere quella che lui ritiene un'equa remunerazione per la propria opera tutelando al tempo stesso la proprietà intellettuale?
 
# Perché l'industria italiana della cultura si arrocca su posizioni di rendita nate secoli fa, e non si rinnova per creare contenuto e valore sfruttando le tecnologie attuali che ampliano enormemente il mercato ma richiedono uno sforzo iniziale per adeguarcisi?
 
# Perché l'industria italiana della cultura si arrocca su posizioni di rendita nate secoli fa, e non si rinnova per creare contenuto e valore sfruttando le tecnologie attuali che ampliano enormemente il mercato ma richiedono uno sforzo iniziale per adeguarcisi?
 
# Perché in Italia c'è un monopolio legislativo della SIAE, e gli autori sono costretti a iscriversi ad essa per tutelarsi senza poter scegliere un altro ente?
 
# Perché in Italia c'è un monopolio legislativo della SIAE, e gli autori sono costretti a iscriversi ad essa per tutelarsi senza poter scegliere un altro ente?

Versione delle 14:34, 14 lug 2011

Siamo felici che la SIAE, nonostante tutte le sue grida a riguardo della pirateria, abbia ancora trovato il denaro sufficiente per acquistare pagine di pubblicità sui quotidiani. Noi purtroppo non siamo così ricchi, e ci limitiamo a fare loro dieci nostre domande in risposta alle loro. Ci sarà qualcuno che ci risponderà?

Le 10 domande alla SIAE

  1. Perché la SIAE continua a non distinguere tra proprietà intellettuale e sua remunerazione, facendo credere che quest'ultima sia obbligatoria e impedendo all'autore di scegliere se e come farsi pagare?
  2. Perché la SIAE continua a parlare di "furto" della proprietà intellettuale, cioè spacciare per propria l'opera creativa altrui, quando è solo interessata a ricavare le eventuali royalties?
  3. Perché la SIAE ritiene che l'immissione illegale di opere protette da copyright non possa essere perseguita e punita dalla magistratura, come ogni altro reato, e plaude al provvedimento AGCOM che porta in pratica alla giustizia faidatè?
  4. Come mai la SIAE non è ancora riuscita a ottenere un equo compenso dagli enti e locali che offrono connessioni WiFi gratuite, permettendo così ai ladri di contenuti di approfittarne?
  5. Perché la SIAE ottiene soldi (il cosiddetto equo compenso) dai supporti di memorizzazione, indipendentemente dall'uso che ne farà l'acquirente? Dove sarebbe il servizio specifico da lei compiuto?
  6. Perché ci sono molte aziende e servizi (iTunes, BookRepublic, Sugaman...) che operano nel settore della cultura e trovano opportunità di lavoro con Internet, e la SIAE non sembra riuscirci?
  7. Perché nessuno si chiede perché la SIAE voglia creare una contrapposizione tra autori e produttori di contenuti e utenti?
  8. Perché la SIAE non vuole nemmeno sentir parlare delle licenze d'uso Creative Commons, che nelle loro varie versioni danno al produttore di contenuti la libertà di scegliere se e come ottenere quella che lui ritiene un'equa remunerazione per la propria opera tutelando al tempo stesso la proprietà intellettuale?
  9. Perché l'industria italiana della cultura si arrocca su posizioni di rendita nate secoli fa, e non si rinnova per creare contenuto e valore sfruttando le tecnologie attuali che ampliano enormemente il mercato ma richiedono uno sforzo iniziale per adeguarcisi?
  10. Perché in Italia c'è un monopolio legislativo della SIAE, e gli autori sono costretti a iscriversi ad essa per tutelarsi senza poter scegliere un altro ente?