Wikimania 2017/Relazione Filippo Esposito/p4

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I GLAM sono progetti finalizzati a “migliorare i contenuti di Wikipedia su argomenti relativi al settore culturale, agevolando la collaborazione con enti e istituzioni”: enti e istituzioni che, nella maggior parte dei casi, si rivelano essere biblioteche, musei, o archivi. Particolarmente innovativo è stato il GLAM varato nell’estate del 2016 dal relatore di questa conferenza che ha collaborato con la Corte Costituzionale Austriaca in qualità di “wikipediano in residenza”.

Questa conferenza, dalla durata piuttosto breve, aveva lo scopo di sottolineare le criticità e i benefici emersi nel corso di quest’iniziativa, che ha innanzitutto consentito di diffondere le regolamentazioni relative a quest’entità costituzionale: un genere di informazione in genere precluso al grande pubblico. In questo modo, ha sottolineato il relatore, è stato possibile agevolare la formazione di un’opinione pubblica più coerente e sicura sulle corti e sulle regolamentazioni che le discplinano, che possono essere spiegate in maniera agile ed esaustiva soprattutto nelle voci di Wikipedia. Il tribunale austriaco, d’altronde, dispone di un’ingente quantità di immagini, video e altri file multimediali dal diritto d’autore scaduto che, con l’intercessione di un wikipediano in residenza, potrebbero essere facilmente caricati su Wikimedia Commons.

Questo cammino, com’è immaginabile, è ovviamente irto di difficoltà non indifferenti. Il diritto d’autore, ovviamente, gioca un ruolo rilevante un questo scenario, considerando la sostanziale ignoranza dei tribunali in materia di licenze libere, e la loro riluttanza a rilasciare informazioni considerate sensibili. Ciò malgrado il progetto ha avuto un sostanziale successo e ha fornito innanzitutto immagini, biografie di giudici passati e presenti, numerose voci sugli argomenti più vari (anche liste), fonti importanti utilizzabili anche in altre pagine di Wikipedia e dati manipolabili su Wikidata e Wikisource.