GLAM/Modelli
Lettera di offerta corso per bibliotecari (biblioteche pubbliche)
Gentile ... (in copia anche ..., responsabile dei progetti per Wikimedia Italia),
vi ringraziamo per l'interessamento alle attività della nostra associazione e vi riportiamo alcune informazioni utili per l'organizzazione di un corso di formazione professionale per i bibliotecari del vostro sistema/Comune/Biblioteca. I corsi possono avere durata e natura diversificate, ma pensiamo che la cosa migliore sia definire per prima cosa le vostre esigenze specifiche e formulare di conseguenza un'offerta ad hoc.
Per quanto riguarda i contenuti, la nostra ipotesi di partenza è che i temi di maggiore rilevanza per bibliotecari di ente locale siano i tre progetti di Wikipedia, Wikimedia Commons (repository di materiale multimediale) e Wikisource (biblioteca digitale). Il livello di approfondimento però può variare molto, ad es. si potrebbe fare una panoramica generale più o meno approfondita dei tre progetti, oppure concentrarsi su uno in particolare. Potrebbe essere questo il caso, ad esempio, se vi interessasse di più Wikipedia come ambito di lavoro da riproporre in laboratori per i vostri utenti oppure, in una direzione piuttosto diversa, di Wikisource e Commons se avete in mente la digitalizzazione di opere fuori diritti delle vostre collezioni di documentazione locale.
Un modulo base a cui si potrebbe pensare (ma da articolare appunto a seconda delle vostre esigenze) può prevedere tre incontri, ognuno dedicato a ciascuno dei tre progetti detti, per 4/6 ore ogni incontro. Tipicamente ogni incontro comprende una parte importante di presentazione frontale, a cui si può aggiungere una parte di esercitazione pratica (che richiede però attrezzature idonee: al meglio, un computer ogni una o due persone).
Le esercitazioni pratiche potrebbero altrimenti essere previste in una fase successiva alle presentazioni frontali, in modo da lasciare ai bibliotecari il tempo di svolgere esercitazioni, pensare a casi di concreta applicazione, raccogliere i loro dubbi ecc.
Se volete chiarirvi le idee sui contenuti e su come strutturare al meglio il corso possiamo anche sentirci di persona senza problemi.
L’associazione richiede come compenso ... € + IVA per ogni ora di lezione, oltre al rimborso spese per viaggio ed eventuale pernottamento dei docenti.
Vi chiederemmo inoltre se avete già in mente un periodo preciso dell’anno, in modo da poterci orientare su come organizzare il lavoro.
Infine, ci farebbe comodo sapere se abbiate vincoli di natura amministrativa: Wikimedia Italia (associazione di promozione sociale iscritta al registro della provincia di Monza e Brianza) si offre come fornitore di servizi e può emettere fattura sul compenso ricevuto. I docenti sono soci individuati dall'associazione. È una strada percorribile per voi? Avreste qualche necessità diversa o aggiuntiva?
...
Lettera di offerta corso per bibliotecari (sistemi bibliotecari, biblioteche storiche o universitarie)
Le propongo di seguito un paio di bozze di programma di corso per bibliotecari su Wikipedia e i progetti wiki, sulla base delle nostre passate esperienze, a due diversi livelli di approfondimento. Per quanto riguarda i contenuti, la nostra ipotesi di partenza è che i temi di maggiore rilevanza per bibliotecari siano di norma i tre progetti di Wikipedia, Wikimedia Commons.
- Ipotesi 1.
Corso breve, 6 ore in un’unica giornata. Presentazione frontale, con piccola parte dedicata alle esercitazioni.
Contenuti: Wikipedia, l’enciclopedia libera online: storia, princìpi di base, struttura e creazione delle voci, rapporto con la comunità dei contributori, licenze Creative Commons, manuali e guide per i contributori. Il repository di materiale multimediale Wikimedia Commons: utilizzo nei progetti wiki e come archivio di contenuti multimediali liberamente utilizzabili, procedure di caricamento e indicizzazione delle immagini, corrette forme di utilizzo e citazione. La biblioteca digitale Wikisource: contenuti, rilettura collaborativa dei testi, cenni di realizzazione della procedura di caricamento di testi digitalizzati fuori diritti.
Esercitazioni: Creazione di un account personale su Wikipedia per ogni bibliotecario. Prove di scrittura. Come contattare e discutere con gli altri collaboratori.
- Ipotesi 2.
Corso di 3 giornate, ognuna di 4-6 ore. Presentazioni frontali ed esercitazioni pratiche.
Primo incontro Wikipedia, l’enciclopedia libera online: storia, princìpi di base, struttura e creazione delle voci, linguaggio di markup (wikitesto), rapporto con la comunità dei contributori, licenze Creative Commons, manuali e guide per i contributori. Esercitazioni: Creazione di un account personale su Wikipedia per ogni bibliotecario. Prove di scrittura sulla propria pagina utente, con utilizzo del linguaggio di markup. Utilizzo del linguaggio di markup e Visual Editor. Come contattare e discutere con gli altri collaboratori.
Secondo incontro. Il repository di materiale multimediale Wikimedia Commons: utilizzo nei progetti wiki e come archivio di contenuti multimediali liberamente utilizzabili, procedure di caricamento e indicizzazione delle immagini, corrette forme di utilizzo e citazione, cenni di legislazione nazionale e internazionale sul copyright delle immagini. Esercitazioni: Caricamento di immagini fuori diritti. Categorizzazione delle immagini secondo gli standard di Commons. Utilizzo delle immagini nelle voci di Wikipedia.
Terzo incontro. La biblioteca digitale Wikisource: contenuti, rilettura collaborativa dei testi, cenni di legislazione nazionale sul diritto d’autore italiano per le opere testuali. Esercitazioni: realizzazione della procedura di caricamento di un testo digitalizzato fuori diritti (fornito dal sistema bibliotecario).
Per entrambe le ipotesi, ma in particolare la 2, abbiamo necessità di disporre di una sala attrezzata con pc (possibilmente uno per ogni partecipante), connettività e possibilità di proiettare slide. I modelli su uno o tre giorni sono solo esempi e possono naturalmente essere declinati in modi che potremo concordare assieme a seconda delle vostre esigenze, ad esempio la parte relativa alle esercitazioni pratiche potrebbe anche seguire il primo intervento di formazione.
Il costo previsto, come già accennato dalla dott.ssa Mancini, è di ..., oltre al rimborso delle spese di viaggio ed eventuale pernottamento per il docente. È possibile anche concordare la presenza di altri wikipediani oltre al docente, soluzione che raccomandiamo nel caso si voglia dare ampio spazio alle esercitazioni e il numero dei partecipanti sia significativo.
Lettera per primo contatto Musei
Gentile ..., dopo il nostro incontro presso..., riesco finalmente a dare un'occhiata al sito della vostra istituzione. Mi pare davvero che abbiate materiale molto interessante e sul quale è sicuramente possibile intessere progetti in direzione di una ancora maggiore valorizzazione e apertura.
Per venire incontro all'interesse che ci ha dimostrato, la invito a leggere le pagine dedicate ai progetti GLAM che curiamo su https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM. Vi troverà diverse informazioni sulle tipologie di interventi che è possibile fare (dalla semplice cura di voci di Wikipedia alla collaborazione con un vero e proprio "wikipediano in residenza"), vedere quali siano le istituzioni già coinvolte in progetti e cominciare, se troverà motivi di interesse, a immaginare delle possibili applicazioni al materiale documentario e museale della sua istituzione.
Naturalmente sono a disposizione per ogni chiarimento o anche per una semplice chiacchierata! La ringrazio dell'attenzione
Lettera per musei
Nota: su modello di quella inviata al Museo Galileo di Firenze.
Gentile ... Musei come il vostro, dotati di un patrimonio specialistico di così alta qualità, possono sicuramente fare moltissimo per Wikipedia e ricavarne anche molto in cambio in termini di possibilità di valorizzazione della loro documentazione. Le nostre mission sono in fondo davvero simili!
Ci leggono in copia ... presidente di WMI, e ... responsabile dei progetti dell’associazione.
Provo a farti una scaletta dei possibili passaggi. Le opportunità sono molte, a diversi livelli di impegno e coinvolgimento sui progetti wiki.
La prima cosa che dovreste considerare è che - a prescindere dall’avvio o meno di una collaborazione formale con WMI - le attuali condizioni d’uso di Wikipedia [1] richiedono che il lavoro svolto per conto di un’istituzione sia esplicitato come tale. Si tratta di un punto importante sia per il rispetto delle condizioni d’uso, sia perché ciò introdurrebbe un elemento di trasparenza nei confronti della comunità dei contributori di Wikipedia che testimonierebbe della vostra buona fede e volontà di attenervi alle regole. Vi consiglierei quindi di adottare da subito una policy interna che richieda a qualunque vostro collaboratore una dicitura di appartenenza all’istituzione.
Quanto a una collaborazione diretta con WMI, un punto da avere chiaro è che essa può fornirvi un’utile cornice formale, il contatto con persone in grado di aiutarvi a risolvere diversi problemi, ad organizzare attività con voi ecc. L’associazione non svolge però in alcun modo un ruolo di “garante” del vostro lavoro dentro Wikipedia. L’unica giudice finale del lavoro su Wikipedia è e resta la comunità dei wikipediani attivi, che non coincide con WMI. Il ruolo dell’associazione è dunque quello di un facilitatore dei rapporti con la comunità o di un consulente tecnico, ma non può in alcun modo sostituirsi al confronto diretto con la comunità.
Ciò detto, noi siamo estremamente interessati ad arrivare a una collaborazione con voi, che potremo modulare sia nei contenuti, sia nella forma.
Ecco alcune delle molte possibilità rispetto ai contenuti della collaborazione:
- Aiutarvi a creare, sulla base della vostra bozza di progetto, una pagina di progetto su Wikipedia [2], di cui dare comunicazione al bar [3], con adozione per i vostri collaboratori di una dicitura formale che attesti la natura del loro lavoro (quello che si diceva sopra, nella versione più formale di un progetto vero e proprio sull’enciclopedia). Il progetto potrebbe avere come contenuti:
- La creazione di una lista delle voci suggerite dal museo.
- Il lavoro diretto sulle voci da parte dei collaboratori del museo o, in alternativa, la pubblicazione di contenuti sul vostro sito con una licenza aperta (necessariamente una Creative Commons BY-SA), da cui i wikipediani potrebbero attingere liberamente.
- La raccolta di fotografie, da voi prodotte e in alta qualità, degli oggetti della vostra collezione, anche in quantità massiva, e il loro caricamento su Commons seguendo una precisa procedura di autorizzazione alla pubblicazione.
- Il caricamento su Wikisource di eventuali opere librarie fuori diritti, già digitalizzate, provenienti dalla vostra raccolta.
Un lavoro di comunicazione alle liste GLAM internazionali, con invito all'utilizzo dei materiali anche sui progetti in altre lingue.
Per quanto riguarda eventuali attività da organizzare presso la vostra sede:
- Visite guidate per wikipediani.
- Accesso al museo a prezzo ridotto per i soci di WMI.
- Una o più editathon da svolgere presso di voi, cioè delle maratona di scrittura che coinvolgano la vostra biblioteca, wikipediani esperti e i curatori de museo, in modo da mettere a frutto al meglio le vostre fonti documentarie e le competenze specifiche di ciascuno.
La forma della collaborazione dipende naturalmente dalle opzioni che vi possono interessare rispetto ai contenuti, e anche dalla presenza di un eventuale budget che possiate dedicare all’iniziativa. Alcune possibilità sono ad esempio:
- Una semplice lettera di intenti in cui si dichiara un comune interesse fra la vostra istituzione e WMI, a costo zero per voi, e che vi assicura un livello di assistenza generico, prevalentemente da remoto, rispetto ai contenuti scelti.
- Una convenzione che preveda un budget per il raggiungimento di obiettivi di livello superiore (ad esempio nel caso in cui vi interessassero tutti i punti e le attività elencati).
- Un accordo che definisca l’avvio di un periodo di ospitalità di un wikipediano in residenza [4], su modello di quanto già avvenuto presso il MART di Rovereto e la biblioteca digitale BEIC di Milano, ovvero di un wikipediano esperto, selezionato da WMI, che in presenza o da remoto assicura un monte ore definito di collaborazione diretta con voi.
Naturalmente, potete considerare queste diverse possibilità anche nell’ottica di uno sviluppo per fasi successive. Si parte spesso da una semplice lettera di intenti e poi, quando si vedono i primi risultati, si possono considerare eventuali altre opportunità da finanziare in modo diretto. È comunque importante per noi chiarire che - a parte il lavoro del wikipediano in residenza che è sempre remunerato - i volontari che collaborano con le istituzioni lo fanno generalmente a titolo del tutto gratuito, e che il finanziamento richiesto va a coprire le spese di gestione dell’associazione (staff e rimborsi spese in primis) o a garantire livelli di intervento di particolare durata o complessità tecnica.
Spero di essere stata esauriente e, se non fossi stata chiara su qualche punto, ti prego di chiedere! In ogni caso, siamo disponibili se serve a sentirvi anche per telefono o a incontrarvi per chiarire dubbi o necessità. Grazie, spero di risentirti prestissimo e intanto ti auguro buon lavoro ..
[1] Cfr. Condizioni d’uso https://wikimediafoundation.org/wiki/Terms_of_Use/it (punto 4, Contributi retribuiti e non dichiarati) e https://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Avvertenze_sulla_contribuzione_su_commissione
[2] Vedi ad es. http://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/Biblioteca_Nazionale_Centrale_di_Firenze
[3] Per cominciare, http://it.wikipedia.org/wiki/Discussioni_progetto:Musei
[4] http://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/Wikipediano_in_residenza
Lettera per curatori privati di collezioni d'arte
Es. raccolte Fondazioni bancarie (maggio 2015)
OGGETTO: Il ruolo di Wikimedia Italia per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano
Monza, ...
Wikipedia, l’enciclopedia libera online, è valutata costantemente come il quinto o il sesto fra i siti più consultati al mondo, potendo vantare assieme agli altri progetti Wikimedia[1] un numero di pagine visualizzate mensilmente superiore ai 20 miliardi (a livello globale) e un pubblico di quasi 450 milioni di visitatori unici[2]. Di essa esistono 288 versioni linguistiche[3], di cui la maggiore in inglese conta più di 4.800.000 voci (quella in italiano supera attualmente il 1.100.000).
Wikimedia Italia, associazione non profit per la diffusione della conoscenza libera attiva dal 2005 nell'ambito dell'open culture e corrispondente italiana ufficiale di Wikimedia Foundation, la fondazione che sostiene Wikipedia in tutto il mondo, è interessata alla collaborazione con le istituzioni culturali per la valorizzazione del loro patrimonio in un’ottica di massima accessibilità per i cittadini. Tale attività rientra nell'ambito del progetto internazionale GLAM-wiki che copre la vasta area dei rapporti fra istituzioni (Galleries, Libraries, Archives, Museums) e progetti Wikimedia[4]. Wikimedia Italia ha visto espandersi molto l'area dei progetti GLAM[5] italiani negli ultimi anni, sviluppando intense relazioni con le biblioteche italiane fino ai loro massimi livelli, quali la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e l'ICCU, Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane.
I risultati sono evidenti. Una recente valutazione dei risultati della collaborazione in corso con BEIC, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura di Milano[6], ha ad esempio evidenziato che alcune immagini caricate su Commons (in questo caso, frontespizi di opere letterarie in edizioni storiche) ricevono oltre cento visite al giorno con una provenienza diretta da motori di ricerca e siti web esterni ai progetti Wikimedia, facendo ipotizzare un fenomeno di diffusione virale delle immagini che ha un avvio quasi immediato dalla loro pubblicazione[7].
Un'area di enorme interesse per i progetti wiki è però anche quella della valorizzazione del materiale iconografico. Uno dei più importanti progetti legati a Wikipedia è costituito infatti da Wikimedia Commons[8] che, con i suoi oltre 25 milioni di immagini e video liberamente riutilizzabili, è uno dei maggiori archivi multimediali disponibili online e probabilmente l’unico che rispetti integralmente il copyright e consenta in modo semplice e sicuro la corretta attribuzione della titolarità delle immagini.
Molte istituzioni museali in Italia e all’estero hanno deciso di utilizzarlo come database su cui archiviare le loro collezioni iconografiche raggiungendo il duplice obiettivo di garantirne la massima visibilità e di assicurarsi che siano disponibili in rete immagini controllate e di qualità dei propri patrimoni. Tali temi godono già da alcuni anni dell’attenzione di progetti di portata internazionale quali la biblioteca digitale Europeana, che ha ad esempio dedicato un paper ai vantaggi della pubblicazione in formati aperti dei metadati descrittivi delle collezioni[9] e uno al caso, considerato esemplare a livello mondiale, del Rijksmuseum di Amsterdam[10].
Per l’Italia, si possono citare i già realizzati casi dei musei archeologici della Lombardia col progetto Archeowiki[11] e del Museo Rossimoda della Calzatura[12], mentre all’estero si segnalano fra le molte le collaborazioni con MoMA[13], con gli Archives of American Art[14] e con NARA, la massima autorità archivistica governativa statunitense[15].
Un interessante caso italiano che consente una misurazione effettiva dei risultati è quello costituito dal portale della collezione online di Fondazione Cariplo Artgate[16]. Oltre 700 riproduzioni digitali di opere di proprietà della Fondazione sono state pubblicate sul portale, con l'adozione di una licenza che ne rende il riutilizzo legale, immediato e privo di necessità procedurali per la richiesta di autorizzazione da parte dell'ente. Diverse immagini della raccolta sono state oggetto del progetto Share Your Knowledge[17] che Wikimedia Italia ha realizzato con Fondazione lettera27 e Fondazione Cariplo. I risultati della collaborazione sono oggi visibili su Commons: si vedano ad esempio la riproduzione del dipinto di Francesco Battaglioli Il ponte di Rialto[18] (1760 – 1790) e il suo utilizzo su voci di Wikipedia in italiano, inglese e spagnolo (per ogni pagina è disponibile il numero di visualizzazioni). E ancora, il Suicidio di Cleopatra[19] di Michele Desubleo (1635–1650) o il Ritratto femminile con maschera[20] di Rosalba Carriera (1720-1730).
Wikimedia Italia cura inoltre l'edizione italiana del concorso fotografico Wiki Loves Monuments[21], avente come scopo la raccolta di fotografie del patrimonio culturale, da pubblicare su Commons e rendere così disponibili e riutilizzabili per la comunità mondiale di Wikipedia e degli utenti del web, grazie al coinvolgimento diretto dei cittadini. La terza edizione di Wiki Loves Monuments in Italia, nel 2014, può vantare di aver raccolto più di ventimila immagini[22] per 4.500 diversi monumenti, oltre al maggior numero di partecipanti fra i 40 paesi che hanno partecipato al concorso.
Mentre nel nostro paese sono ancora abbastanza rare le “donazioni” quantitativamente rilevanti di materiale documentario digitale da parte di musei e curatori di fondi, in molti altri paesi esteri questa pratica è una realtà consolidata. Dalla prima donazione del Bundesarchiv (l’Archivio Federale) tedesco nel 2008[23], al rilascio di immagini delle proprie raccolte da parte del museo etnografico Tropenmuseum[24] di Amsterdam, alla più recente donazione da parte della Wellcome Library, biblioteca londinese specializzata nella storia della medicina, di 100.000 immagini a Wikimedia Commons[25], molte sono state le esperienze in cui i conservatori dei fondi hanno usufruito della possibilità di pubblicare le loro collezioni digitali e di vederne ampliata e valorizzata la diffusione.
Sulla base delle autonome scelte dei singoli musei e archivi, collezioni integrali o anche sezioni delle collezioni, specie nel caso in cui ne esistano già immagini di buona qualità realizzate dall'istituzione stessa per i ropri fini documentali, possono essere pubblicate su Commons sotto una licenza Creative Commons BYSA[26], la licenza utilizzata per Wikipedia e per tutti i progetti Wikimedia. Si tratta della licenza più indicata per ottenere il maggior livello possibile di utilizzo del materiale licenziato. Essa, nello specifico, consente la riproduzione e il riutilizzo delle immagini, con l'obbligo di citarne la fonte (l'istituzione che possiede l'opera) e l'obbligo di mantenere sui successivi riutilizzi la stessa licenza (per garantire che le condizioni per la massima diffusione si mantengano nel tempo). Ciò rende automaticamente utilizzabili sulle relative voci di Wikipedia le immagini, che possono in tal modo usufruire dell'importante flusso di visualizzazioni delle voci dell'enciclopedia.
La licenza consente inoltre la pubblicazione su siti differenti da quelli dei progetti Wikimedia, e un eventuale utilizzo anche per fini commerciali delle immagini (che potrebbero ad esempio venire pubblicate in un catalogo d'arte sottoposto a regolare vendita sul mercato editoriale). L'impedimento dell'uso commerciale, infatti, limiterebbe fortemente la reale circolazione delle immagini, a fronte del fatto come dimostrato da diversi studi[27] – di non risolversi in genere in una reale possibilità di introito economico diretto per l'ente.
Wikimedia Italia può svolgere una funzione di consulenza nell’adempimento della procedura di autorizzazione all’uso delle immagini, alle procedure tecniche del caricamento su Commons e alla corretta metadatazione delle immagini secondo le regole della piattaforma. Una descrizione discorsiva delle opere, che potrebbe risultare dal lavoro di catalogazione delle opere effettuato dall'ente, può utilmente venire inclusa. Come risultato finale, si otterrebbe la diffusione sul web di immagini di alta qualità, contestualizzate di dati descrittivi corretti, e di cui venga riportata sempre la titolarità. Ciò produce la creazione di un circolo virtuoso sia a livello culturale, sia a livello di riconoscimento del ruolo dell'ente che ha “donato” le immagini.
Speriamo dunque che le raccolte d'arte di ... possano usufruire delle possibilità fornite dai progetti Wikimedia e che vogliate prendere in considerazione un accordo con Wikimedia Italia a questo fine.
Per maggiori informazioni vi preghiamo di contattare: ...
[1] http://wiki.wikimedia.it/wiki/Progetti_WMF
[2] https://reportcard.wmflabs.org/#coregraphstab
[3] http://meta.wikimedia.org/wiki/List_of_Wikipedias
[4] https://outreach.wikimedia.org/wiki/GLAM
[5] https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM
[6] https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/BEIC
[7] Vedi anche https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/BEIC/20150331#Risultati
[8] https://commons.wikimedia.org
[9] The Problem of the Yellow Milkmaid: a Business Model Perspective on Open Metadata, http://pro.europeana.eu/yellowmilkmaid
[10] Democratising the Rijksmuseum: Why did the Rijksmuseum make available their highest quality material without restrictions, and what are the results?, http://pro.europeana.eu/documents/858566/858665/Democratising+the+Rijksmuseum
[11] http://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:Archeowiki/Beneficiari
[12] http://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Images_from_Museo_Rossimoda_della_calzatura
[13] http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:GLAM/Museum_of_Modern_Art
[14] http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:GLAM/Archives_of_American_Art
[15] http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:GLAM/National_Archives_and_Records_Administration
[16] http://www.artgatecariplo.it
[17] http://wiki.wikimedia.it/wiki/Share_Your_Knowledge
[21] http://www.wikilovesmonuments.it/
[23] https://commons.wikimedia.org/wiki/Commons:Bundesarchiv/it
[25] http://blog.wikimedia.org/2015/01/20/wellcomelibrarydonation/
[26] http://creativecommons.org/licenses/bysa/4.0/deed.it
[27] Cfr. ad es. gli studi di Simon Tanner, Director of Digital Consulting presso il King’s College di Londra, http://www.kcl.ac.uk/artshums/depts/ddh/people/academic/tanner/index.aspx
Lettera per docenti universitari
Nota: questa è un modello basato su una mail piuttosto informale spedita a Fabio Venuda, che insegna biblioteconomia all'Università di Milano, con cui avevamo già rapporti. In altri casi essere più generici/formali.
Gentile prof. ...,
Le aree di un possibile intervento sui progetti wiki da parte degli studenti universitari e dei tesisti in particolare sono numerose. Provo ad elencarne alcune per darle un’idea, comunque non esaustiva. Ognuna di queste possibilità ha complessità diverse, e quindi ognuna andrebbe discussa. Le complessità riguardano il rapporto con il progetto di riferimento (Wikipedia, Wikisource) ma anche il grado di aiuto/affiancamento che possiamo in qualche modo garantire come Wikimedia Italia.
Storia di singole istituzioni bibliotecarie e creazione o miglioramento della voce corrispondente su Wikipedia
È ad esempio il caso della Biblioteca civica Ezio Vanoni, la cui voce è stata curata da una tesista dell'Università di Milano http://it.wikipedia.org/wiki/Biblioteca_civica_Ezio_Vanoni. In questo caso il criterio minimo da suggerire consiste nel fatto che la biblioteca abbia una valenza enciclopedica, ovvero abbia una storia rilevante dal punto di vista storico, delle collezioni che conserva, o per il fatto di erogare livelli di servizio non abituali.
Voci relative alla biblioteconomia Partendo dalla categoria Biblioteconomia e scienza dell’informazione https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Biblioteconomia_e_scienza_dell%27informazione si possono esplorare le voci esistenti, vedere se mancano aspetti importanti, migliorarle, crearne di nuove, ecc. Come si può vedere, navigando in questa categoria si arriva anche alla lista delle voci già presenti di biblioteche, biblioteche digitali, bibliotecari ecc., quindi questo può essere un punto di partenza utile per scegliere diversi oggetti di studio. È inoltre da ricordare che se un utente fa un account, possiamo controllare le sue modifiche una per una, e quindi comunque controllare tutto il suo lavoro. Questo, dal punto di vista del relatore, dovrebbe essere interessante.
Wikisource Un lavoro interessante potrebbe consistere anche nella digitalizzazione e trascrizione di opere in pubblico dominio, ad esempio selezionandole da collezioni di biblioteche locali che potrebbero essere fra le poche a conservare esemplari di opere “minori”, o viceversa puntando a opere di maggiore notorietà e importanza. Begli esempi di questo genere di lavoro svolti in collaborazione diretta con biblioteche sono ad es. il progetto Libri di guerra del MART http://www.mart.trento.it/libridiguerra che ha già portato alla realizzazione di due trascrizioni integrali disponibili anche in formato ePub (https://it.wikisource.org/wiki/Indice:La_guerra_nelle_montagne.djvu e https://it.wikisource.org/wiki/Indice:Il_mio_cuore_fra_i_reticolati.djvu), e la prima realizzazione della BNCF annunciata proprio in questi giorni (https://it.wikisource.org/wiki/Indice:Manuale_150_ricette_di_cucina_di_guerra.djvu).
Oltre a questo, Wikisource potrebbe anche ospitare il testo delle tesi, una volta che siano state completate e depositate presso le Università come da normale iter. Ciò permetterebbe di fornirne una versione online disponibile a chiunque, col vantaggio di valorizzare il lavoro fatto e fornire ulteriori stimoli di studio per altre tesi o approfondimenti.
Un caso esemplare di entrambe queste possibilità è la tesi di Andrea Zanni (nel 2007).
L’obiettivo principale della tesi era digitalizzare questo libro https://it.wikisource.org/wiki/De%27_matematici_italiani_anteriori_all%27invenzione_della_stampa.
Ha poi inserito la sua tesi su Wikisource https://it.wikisource.org/wiki/De%27_matematici_italiani_anteriori_all%27invenzione_della_stampa:_l%27opera_di_Bartolomeo_Veratti_in_un_approccio_wiki.
Infine, ha digitalizzato altri piccoli testi, e curato la voce dell’autore Bartolomeo Veratti sia su Wikipedia che su Wikiquote: https://it.wikipedia.org/wiki/Bartolomeo_Veratti e https://it.wikiquote.org/wiki/Bartolomeo_Veratti.
Un lato negativo di mettere la tesi su Wikisource è che funziona molto meglio se fatto all’inizio piuttosto che dopo la discussione, cioè la formattazione in Wikisource di un testo come la tesi ha senso se viene fatta nella “versione testuale”, come diciamo noi, con la sintassi wiki. Diventa difficile se l’utente si è già laureato, ha solo il PDF, nessuna voglia di lavorare sulla tesi DOPO che si è laureato e la comunità lo costringe a fare un noioso lavoro di formattazione. Di questo ne può parlare a voce con Andrea che le potrà spiegare meglio.
Information literacy e progetti wiki Non so se ha avuto modo di sentire l’intervento che Pierfranco Minsenti ha tenuto al convegno delle Stelline 2014. Se ne può comunque avere un’idea dall’articolo che ha pubblicato sul Bollettino VeDo n. 9, VikiVEZ. A scuola di Wikipedia http://portale.comune.venezia.it/filebrowser/download/9796233. Il titolo dell’articolo è Wikipedia come palestra per apprendere la media literacy e le culture partecipative in biblioteca. Il quadro europeo e i suggerimenti dello studioso americano Henry Jenkins per definire un nuovo ruolo per le biblioteche di pubblica lettura, da cui ci si può fare un’idea di come un tema interessante da esplorare (in un’ottica fra la biblioteconomia e la sociologia) possa appunto essere quella dei progetti wiki come strumento di apprendimento e di partecipazione attiva al mondo dell’informazione e della documentazione.
Valorizzazione di fondi librari e documentari Esiste poi un’area piuttosto vasta di possibili collaborazioni a partire da specifiche raccolte (librarie ma non solo) che i progetti wiki possono aiutare a valorizzare ed esporre sul web.Il nostro socio Federico Leva sta ad esempio facendo esattamente questo tipo di lavoro sui fondi BEIC. Se ne può leggere a queste pagine http://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/BEIC e http://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/BEIC/2014-11 ma, ancora più utilmente, se ne può parlarne direttamente con lui e con la nostra bibliotecaria di riferimento in quella istituzione, Chiara Consonni.
In ogni caso, la persona che lavori sui progetti wiki come svolgimento di una tesi o comunque di un lavoro che le venga riconosciuto formalmente nell’ambito del suo corso di studi dovrebbe dichiarare esplicitamente il contesto del suo lavoro (si tratta di un elemento di trasparenza che viene apprezzato dalla comunità dei contributori a Wikipedia). Può farlo ad es. semplicemente nella sua pagina utente e nella pagina di discussione della voce interessata. Qualora lavori in un contesto di collaborazione con un ente specifico, inoltre, dovrebbe utilizzare formule già predisposte per esplicitare il rapporto con l’ente (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Template:Utente_istituzionale). Può inoltre essere affiancata informalmente da un wikipediano.
Cordialità...
Proposta accordo con associazione professionale (musei)
(Su modello di quella usata per Museimpresa)
OGGETTO: Proposta di collaborazione con Wikimedia Italia
Wikipedia, l’enciclopedia libera online, è valutata costantemente come il quinto o il sesto fra i siti più consultati al mondo, potendo vantare assieme agli altri progetti Wikimedia (http://wiki.wikimedia.it/wiki/Progetti_WMF) un numero di pagine visualizzate mensilmente superiore ai 20 miliardi (a livello globale) e un pubblico di quasi 450 milioni di visitatori unici (https://reportcard.wmflabs.org/#core-graphs-tab). Di essa esistono 288 versioni linguistiche (http://meta.wikimedia.org/wiki/List_of_Wikipedias), di cui la maggiore in inglese conta più di 4.700.000 voci (quella in italiano supera attualmente il 1.100.000).
Wikimedia Italia, associazione non profit per la diffusione della conoscenza libera attiva dal 2005 nell'ambito dell'open culture e corrispondente italiana ufficiale di Wikimedia Foundation, la fondazione che sostiene Wikipedia in tutto il mondo, è interessata alla collaborazione con le istituzioni culturali per la valorizzazione del loro patrimonio in un’ottica di massima accessibilità per i cittadini. A tale scopo, desideriamo sottoporre alla vostra attenzione alcune possibilità attorno alle quali è possibile costruire progetti concreti di cooperazione, che riteniamo siano di interesse per la vostra associazione o per singoli musei e archivi. Si tratta di idee che possono trovare declinazioni personalizzate in base alle esigenze delle singole istituzioni, o costituire fasi diverse di un progetto complessivo da distribuire nel tempo.
Seminari e corsi
Wikimedia Italia svolge attività di formazione professionale presso categorie di operatori della cultura quali i bibliotecari, per la conoscenza dei progetti Wikimedia e il loro utilizzo nel campo del patrimonio culturale. I progetti di enciclopedia libera online Wikipedia e di repository di contenuti multimediali Wikimedia Commons sono di sicuro interesse per i musei e per essi è possibile prevedere momenti di formazione e di confronto per i curatori delle collezioni. I contenuti di tale formazione possono variare dalla semplice alfabetizzazione di base alla compilazione di voci sull’enciclopedia (ad esempio per voci legate agli artisti, o alla disciplina di cui l’istituzione si occupa) alla valorizzazione del materiale iconografico proprio del museo all’interno delle voci, anche distribuendo la sua presenza su differenti versioni linguistiche di Wikipedia.
Rilascio di immagini riutilizzabili
Wikimedia Commons, con i suoi oltre 24 milioni di immagini e video liberamente riutilizzabili, è uno dei maggiori archivi multimediali disponibili online e probabilmente l’unico che rispetti integralmente il copyright e consenta in modo semplice e sicuro la corretta attribuzione della titolarità delle immagini. Molte istituzioni culturali in Italia e all’estero hanno deciso di utilizzarlo come database su cui archiviare le loro collezioni iconografiche raggiungendo il duplice obiettivo di garantirne la massima visibilità e di assicurarsi che siano disponibili in rete immagini controllate e di qualità dei propri patrimoni. Tali temi godono già da alcuni anni dell’attenzione di progetti di portata internazionale quali Europeana, che ha ad esempio dedicato un paper ai vantaggi della pubblicazione in formati aperti dei metadati descrittivi delle collezioni (The Problem of the Yellow Milkmaid: a Business Model Perspective on Open Metadata, http://pro.europeana.eu/yellow-milkmaid) e uno al caso, considerato esemplare a livello mondiale, del Rijksmuseum di Amsterdam (Democratising the Rijksmuseum: Why did the Rijksmuseum make available their highest quality material without restrictions, and what are the results?, http://pro.europeana.eu/documents/858566/858665/Democratising+the+Rijksmuseum). Per l’Italia, si possono citare i casi dei musei archeologici della Lombardia (http://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:Archeowiki/Beneficiari) e del Museo Rossimoda della Calzatura (http://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Images_from_Museo_Rossimoda_della_calzatura), mentre all’estero si segnalano fra le molte le collaborazioni con MoMA (http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:GLAM/Museum_of_Modern_Art), con gli Archives of American Art (http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:GLAM/Archives_of_American_Art) e con NARA, la massima autorità archivistica governativa statunitense (http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:GLAM/National_Archives_and_Records_Administration). Wikimedia Italia può svolgere una funzione di consulenza nell’adempimento della procedura di autorizzazione all’uso delle immagini e al caricamento su Commons, sulla base delle scelte autonome dei singoli musei e archivi.
Editathon, maratone di scrittura su Wikipedia
Una editathon è un evento di una o più giornate che si svolge all’interno dei musei con l’obiettivo di scrivere o migliorare voci di Wikipedia mettendo a contatto diretto i curatori delle collezioni con le loro competenze specifiche, le fonti documentarie a disposizione e wikipediani esperti. Nel 2010 il British Museum ha ospitato uno dei primi eventi di questo genere realizzando un caso esemplare di collaborazione con la Hoxne Challenge (http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:GLAM/British_Museum/Hoxne_challenge), grazie a cui il maggiore tesoro di epoca romana rinvenuto in Gran Bretagna ha trovato la giusta descrizione su Wikipedia. Si tratta di forme di collaborazione particolarmente produttive e che possono costituire eventi con uno scopo in sé o la prima forma di avvicinamento fra un’istituzione culturale e il mondo wiki.
Wikipediani in residenza
Sul modello dell’Artist in Residence, il wikipediano in residenza è la persona di particolare competenza tecnica sui progetti wiki che collabora per un periodo determinato con un’istituzione allo scopo di trovare ogni forma possibile di valorizzazione del suo patrimonio e di formare i suoi operatori ad un proseguimento autonomo del lavoro. È questo il modello grazie a cui si ottiene il maggiore risultato possibile dalla collaborazione, perché maggiore è la possibilità di far incontrare approfonditamente due culture, quella wikipediana e quella dell’istituzione stessa. Il formato del wikipediano in residenza è nato, sempre nel 2010, con l’esperienza presso il British Museum (http://wittylama.com/2010/03/13/the-british-museum-and-me/). In Italia si è appena conclusa la collaborazione con il MART (http://www.mart.trento.it/UploadDocs/1234_CS_Wikipediano_in_residenza.pdf), che ha portato sia alla compilazione di voci relative agli artisti legati al museo (http://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/Mart), sia alla messa online sulla biblioteca digitale Wikisource di digitalizzazioni di opere letterarie in collaborazione con le biblioteche trentine (http://www.mart.trento.it/libridiguerra). È inoltre in corso un’importante esperienza con la Biblioteca digitale europea di informazione e cultura BEIC (http://www.beic.it/it/articoli/un-wikipediano-residenza-alla-beic) di Milano, i cui risultati sono dettagliatamente documentati online (https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/BEIC).
Queste alcune delle possibilità concrete.
La collaborazione fra X e WMI potrebbe essere oggetto di una specifica convenzione che espliciti la comunanza di intenti e l’interesse condiviso per la valorizzazione dei patrimoni e l’accesso alla conoscenza, a cui potrebbero seguire interventi di formazione e l’avvio di singoli progetti. Laddove il Consiglio di amministrazione di X trovasse di interesse la proposta, siamo a disposizione per individuare insieme a voi l'occasione più adatta per illustrare agli associati le diverse possibilità di collaborazione e valutare, in base alle specifiche esigenze di ciascun museo, il modello da adottare e le sue condizioni.
Ringraziando per l’attenzione, (firma)