Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale 2022-2023/Versione in consultazione - comunicato

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Versione di Iolanda Pensa - bozza

Il piano nazionale per la digitalizzazione danneggia Wikipedia e i progetti Wikimedia, non permette la collaborazione con le nostre comunità di volontari (che sono le comunità di volontari più grandi e attive al mondo) e fornisce linee guida che ostacolano la collaborazione tra noi e le istituzioni culturali per la valorizzazione del patrimonio italiano sui nostri progetti.

Le linee guida per la digitalizzazione italiana del patrimonio culturale sono in conflitto con l’open access, l’open data government, i principi dei FAIR data e le buone pratiche ampiamente usate a livello internazionale, nonostante tutti questi elementi siano citati come punto di partenza della strategia.

L’open access e l’open data government nascano per facilitare l’accesso e tutti i tipi di riuso, permettendo a chiunque anche l’uso commerciale in un’ottica di sviluppo economico decentralizzato.

In conflitto con questi principi (seppur citandoli), il piano nazionale per la digitalizzazione concentra la sua attenzione sul canone: rende accessibile il patrimonio culturale solo per scopi non commerciali e ribadisce il monopolio delle istituzioni culturali sui beni in pubblico dominio.

L’autorizzazione all’uso commerciale a canone zero è una condizione necessaria affinché le istituzioni culturali possano collaborare con Wikipedia e i progetti Wikimedia che producono solo contenuti aperti a tutti i successivi scopi.

È inaccettabile che il Ministero della Cultura consideri che ci si possa rivalere sui successivi riutilizzatori delle immagini di Wikipedia e dei progetti Wikimedia, di fatto trasformando le immagini del patrimonio culturale italiano di Wikipedia e dei progetti Wikimedia in immagini libere solo per usi non commerciali. Questo è un uso improprio dei nostri progetti e ne danneggia lo scopo e lo spirito libero e collaborativo con cui nascono. I volontari che contribuiscono a Wikipedia e i progetti Wikimedia partecipano con il loro lavoro a documentare il patrimonio culturale italiano per produrre documentazione al servizio di tutti e per tutti i tipi di usi. Lo Stato italiano si arrocca il diritto di farsi corrispondere un canone su opere in pubblico dominio realizzate da volontari per il più grande progetto di crowdsourcing nella storia dell’umanità creato per produrre conoscenza libera a vantaggio di tutti.

Affinché sia possibile un uso commerciale è necessario pagare il canone o essere autorizzati a non pagare il canone. Di fatto la richiesta di un canone sulle riproduzioni digitali è il centro di tutta la strategia di digitalizzazione. Ma la strategia di far pagare un canone sull'utilizzo commerciale di riproduzioni digitali ha già ampiamente dimostrato negli anni di essere fallimentare sia in Italia che a livello internazionale e di non portare benefici alla maggioranza delle istituzioni culturali, ai cittadini e al paese. Il sistema del canone crea un sistema chiuso by default, che non limita tutti gli usi.

Il sistema del canone è un modo efficace per il Ministero della Cultura e per alcune istituzioni culturali di concedere tutti i diritti commerciali esclusivi a società esterne che centralizzano digitalizzazione e vendita. Le gestione di NFT Non-fungible token potrebbe invece essere gestita separatamente rispetto agli altri usi commerciali, proprio per la titolarietà delle istituzioni culturali nell'emettere queste certificazioni.