Differenze tra le versioni di "Wikimedia Conference 2018/Relazione Francesca Ussani"

Da Wikimedia Italia.
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== Giorno 0: Learning Days, International Communications Workshop ==
 
== Giorno 0: Learning Days, International Communications Workshop ==
Il mio primo giorno a Berlino è stato forse il più interessante per le mie mansioni specifiche perchè ho avuto modo di confrontarmi con le persone che gestiscono le attività di comunicazione nei vari capitoli nell’ambito di una riunione convocata da Wikimedia Deutschland che si è svolta presso i loro (bellissimi) uffici.  
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Il mio primo giorno a Berlino è stato forse il più interessante per le mie mansioni specifiche perchè ho avuto modo di confrontarmi con le persone che gestiscono le attività di comunicazione nei vari capitoli nell’ambito di una riunione convocata da Wikimedia Deutschland che si è svolta presso i loro (bellissimi) uffici. <br>
Alla riunione erano presenti Astrid Carlsen (WMNO), Virginia Díez (WMES) Carina Laqbayli (WMCH), Claudia Garád (WMAT), Elisabeth Mandl, Denis Schröder, Lisa Dittmer, Michael Jahn, Tjane Hartenstein e Jan Apel (WMDE), Heather Walls, Kui Kinyanjui e Zachary McCune (WMF) e Natalia Szafran-Kozakowska e Wojciech Pedzich (WMPL).
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Alla riunione erano presenti Astrid Carlsen (WMNO), Virginia Díez (WMES) Carina Laqbayli (WMCH), Claudia Garád (WMAT), Elisabeth Mandl, Denis Schröder, Lisa Dittmer, Michael Jahn, Tjane Hartenstein e Jan Apel (WMDE), Heather Walls, Kui Kinyanjui e Zachary McCune (WMF) e Natalia Szafran-Kozakowska e Wojciech Pedzich (WMPL). <br>
La mattina ci siamo confrontati sui canali e gli strumenti di comunicazione utilizzati da ogni singolo capitolo: è stato interessante vedere che pur essendo a gradi differenti di sviluppo, i diversi capitolo procedono abbastanza allineati. Quasi tutti individuano nel blog il fulcro della propria attività di comunicazione e storytelling e poi diffondono i contenuti attraverso i social (soprattutto Facebook e Twitter, meno capitoli utilizzano anche YouTube e Instagram) e le newsletter. Sull’importanza del blog, Lisa di WMDE ha tenuto una breve presentazione.
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La mattina ci siamo confrontati sui canali e gli strumenti di comunicazione utilizzati da ogni singolo capitolo: è stato interessante vedere che pur essendo a gradi differenti di sviluppo, i diversi capitolo procedono abbastanza allineati. Quasi tutti individuano nel blog il fulcro della propria attività di comunicazione e storytelling e poi diffondono i contenuti attraverso i social (soprattutto Facebook e Twitter, meno capitoli utilizzano anche YouTube e Instagram) e le newsletter. Sull’importanza del blog, Lisa di WMDE ha tenuto una [https://docs.google.com/presentation/d/16MHxpljXIDcIUSU_77IKkkJlLjZ9t36YEzMqaH_Sur4/edit#slide=id.g15105b408d_0_311 breve presentazione]. <br>
La mattinata si è conclusa con una sessione focalizzata sui rapporti con i giornalisti  e, in particolare, sulla gestione di notizie false o diffamatorie a partire da un’esperienza condivisa da WMNO. Alcuni consigli utili: essere trasparenti, parlare del movimento e della sua dimensione internazionale, se escono articoli negativi, provare a rilasciare interviste evidenziando gli aspetti positivi a una/due testate particolarmente influenti che possano influenzare gli altri media a “cambiare la narrativa” sul tema.
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La mattinata si è conclusa con una sessione focalizzata sui rapporti con i giornalisti  e, in particolare, sulla gestione di notizie false o diffamatorie a partire da un’esperienza condivisa da WMNO. Alcuni consigli utili: essere trasparenti, parlare del movimento e della sua dimensione internazionale, se escono articoli negativi, provare a rilasciare interviste evidenziando gli aspetti positivi a una/due testate particolarmente influenti che possano influenzare gli altri media a “cambiare la narrativa” sul tema. <br>
Il pomeriggio si è aperto con una relazione di Elisabeth di WMDE sullo storytelling che individua un metodo per provare a semplificare e trasmettere in modo diretto concetti complessi. In seguito, Denis di WMDE si è focalizzato sullo storytelling attraverso i social media presentando un interessante processo che - a mio avviso - potrebbe essere utilizzato anche da Wikimedia Italia per tradurre in pratica i suggerimenti arrivati dai soci attraverso il questionario sulla comunicazione. Si è parlato anche di monitoraggio di dati (e di strumenti per farlo), della compatibilità delle licenze libere con Facebook e Twitter e di come superare i limiti imposti dalle nuove normative di Facebook senza investire denaro (ad esempio, facendo rete e coinvolgendo partner e soci).
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Il pomeriggio si è aperto con una relazione di Elisabeth di WMDE sullo [https://docs.google.com/presentation/d/1VlrPSjKqBqxtYCccApgN7zb-YQh46tptkbAlW7mcGVI/edit#slide=id.g15105b408d_0_287 storytelling] che individua un metodo per provare a semplificare e trasmettere in modo diretto concetti complessi. In seguito, Denis di WMDE si è focalizzato sullo [https://docs.google.com/presentation/d/1sM5o6up8u2IBCvSttKMBkfx63u5PtMrcBqH3Fq-J7iU/edit#slide=id.g1b97609c60_0_27 storytelling attraverso i social media] presentando un interessante processo che - a mio avviso - potrebbe essere utilizzato anche da Wikimedia Italia per tradurre in pratica i suggerimenti arrivati dai soci attraverso il questionario sulla comunicazione. Si è parlato anche di monitoraggio di dati (e di strumenti per farlo), della compatibilità delle licenze libere con Facebook e Twitter e di come superare i limiti imposti dalle nuove normative di Facebook senza investire denaro (ad esempio, facendo rete e coinvolgendo partner e soci). <br>
 
L’ultima sessione si è concentrata sulle possibili interazioni e iniziative trasversali tra capitoli: il risultato è questa pagina su Meta, dove sono riportate alcune possibili occasioni in cui promuovere una comunicazione congiunta, in modo da raggiungere un maggiore impatto.
 
L’ultima sessione si è concentrata sulle possibili interazioni e iniziative trasversali tra capitoli: il risultato è questa pagina su Meta, dove sono riportate alcune possibili occasioni in cui promuovere una comunicazione congiunta, in modo da raggiungere un maggiore impatto.
  

Versione delle 16:45, 4 mag 2018

Quest’anno per la prima volta ho preso parte alla Wikimedia Conference a Berlino e ai Learning Days (solo giovedì 19 aprile) come membro dello staff di Wikimedia Italia. I costi legati alla mia partecipazione per l'associazione sono relativi solo al viaggio e all’alloggio per le notti di mercoledì e giovedì; nei giorni successivi mi sono gestita autonomamente.

Giorno 0: Learning Days, International Communications Workshop

Il mio primo giorno a Berlino è stato forse il più interessante per le mie mansioni specifiche perchè ho avuto modo di confrontarmi con le persone che gestiscono le attività di comunicazione nei vari capitoli nell’ambito di una riunione convocata da Wikimedia Deutschland che si è svolta presso i loro (bellissimi) uffici.
Alla riunione erano presenti Astrid Carlsen (WMNO), Virginia Díez (WMES) Carina Laqbayli (WMCH), Claudia Garád (WMAT), Elisabeth Mandl, Denis Schröder, Lisa Dittmer, Michael Jahn, Tjane Hartenstein e Jan Apel (WMDE), Heather Walls, Kui Kinyanjui e Zachary McCune (WMF) e Natalia Szafran-Kozakowska e Wojciech Pedzich (WMPL).
La mattina ci siamo confrontati sui canali e gli strumenti di comunicazione utilizzati da ogni singolo capitolo: è stato interessante vedere che pur essendo a gradi differenti di sviluppo, i diversi capitolo procedono abbastanza allineati. Quasi tutti individuano nel blog il fulcro della propria attività di comunicazione e storytelling e poi diffondono i contenuti attraverso i social (soprattutto Facebook e Twitter, meno capitoli utilizzano anche YouTube e Instagram) e le newsletter. Sull’importanza del blog, Lisa di WMDE ha tenuto una breve presentazione.
La mattinata si è conclusa con una sessione focalizzata sui rapporti con i giornalisti e, in particolare, sulla gestione di notizie false o diffamatorie a partire da un’esperienza condivisa da WMNO. Alcuni consigli utili: essere trasparenti, parlare del movimento e della sua dimensione internazionale, se escono articoli negativi, provare a rilasciare interviste evidenziando gli aspetti positivi a una/due testate particolarmente influenti che possano influenzare gli altri media a “cambiare la narrativa” sul tema.
Il pomeriggio si è aperto con una relazione di Elisabeth di WMDE sullo storytelling che individua un metodo per provare a semplificare e trasmettere in modo diretto concetti complessi. In seguito, Denis di WMDE si è focalizzato sullo storytelling attraverso i social media presentando un interessante processo che - a mio avviso - potrebbe essere utilizzato anche da Wikimedia Italia per tradurre in pratica i suggerimenti arrivati dai soci attraverso il questionario sulla comunicazione. Si è parlato anche di monitoraggio di dati (e di strumenti per farlo), della compatibilità delle licenze libere con Facebook e Twitter e di come superare i limiti imposti dalle nuove normative di Facebook senza investire denaro (ad esempio, facendo rete e coinvolgendo partner e soci).
L’ultima sessione si è concentrata sulle possibili interazioni e iniziative trasversali tra capitoli: il risultato è questa pagina su Meta, dove sono riportate alcune possibili occasioni in cui promuovere una comunicazione congiunta, in modo da raggiungere un maggiore impatto.

Giorno 1: Wikimedia Conference

Sharing approaches on GLAM partnerships

Una sessione molto interessante con la presentazione di tre case history su progetti GLAM:

  • Case history 1: Astrid Carlsen, WM Norway

Tempo di realizzazione: settembre (conferma del funding) poi febbraio - giugno (digitalizzazione da parte dell'Archivio e upload) Hanno stretto una partnership con il National Archive in Oslo e con Wikimedia Armenia per la digitalizzazione dell'archivio fotografico di una fotografa armena (Bodil Bjorn) . Non si tratta di molte fotografie, sono solamente 200, ma di cui sono state tradotte le descrizioni in norvegese, inglese e armeno. Il progetto è stato finanziato dal Nowegian Arts Council. Alcuni volontari hanno espresso dei dubbi sul progetto, specialmente per gli aspetti controversi connessi al riconoscimento del genocidio armeno.

Giorno 2: Wikimedia Conference

Technical tools for programs, events and grants

Sono stati presentati alcuni strumenti interessanti per misurare l’impatto delle attività realizzate, tra cui Grant Metrics: un tool per catturare l'impatto di un progetto, anche con l'obiettivo di ricevere o fare report dopo aver ricevuto un finanziamento. Ci è anche stata presentata la piattaforma Toolhub, lanciata da WMF a marzo, dove si intende raccogliere in un'unico archivio i diversi tool sviluppati dalla Foundation stessa o dai volontari.

Digital equity in education and Wikimedia: digital skills for life and free knowledge for the world

Una sessione sui programmi di educazione basati sui progetti Wikimedia. La relatrice, Nichole Saad (Program Manager, Wikipedia Education Program per Wikimedia Foundation) ci ha presentato un framework per lo sviluppo delle competenze e ci ha fatto riflettere sulle 4C (creativity, collaboration, critical thinking, communication) e sulle modalità per svilupparle attraverso i progetti Wikimedia e i possibili limiti (Tecnologici - attrezzature e accesso alla rete - e culturali - contesto culturale e competenze digitali, non solo degli alunni ma anche dei docenti. Interessante il VIDEO che ha mostrato alla fine.

Giorno 3: Wikimedia Conference

Nella giornata di domenica non ho partecipato a sessioni particolari, ho seguito incontri collaterali e parlato con i partecipanti alla conferenza (vedi sotto).

Altro

Ho saltato alcune sessioni per prendere parte ad incontri con rappresentanti di altri capitoli. In particolare, ho partecipato a:

  • un pranzo con i membri di Iberocoop (sabato alle 12:30);
  • un incontro con Wikimedia Svizzera (sabato alle 11.15);
  • un incontro con i capitoli Wikimedia al momento senza un ED (domenica alle 11:00) a cui hanno preso parte i rappresentanti di Wikimedia Francia, Serbia, Polonia, Ucraina, Colombia).

Ho parlato inoltre con:

  • Sanket Oswal di Wikimedia India, del progetto Wiki Loves Food;
  • Dominik Scholl di WIkimedia Deutschland, di un nostro possibile coinvolgimento in un progetto che coinvolge i capitoli Wikimedia e i Goethe Institut europei;
  • Anna Mazgal, che svolge attività di relazione con l’Unione Europea su temi di politica comunitaria (Es. riforma copyright);
  • Daria Cybulska di Wikimedia UK, su attività GLAM e possibili interazioni tra capitoli.

Infine ho parlato con Romaine (Wikimedia Belgio) e (ovviamente) ho aderito alla Wikimedia Cuteness Association.