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cheFare è un’associazione culturale non-profit fondata nel 2014 che si occupa, fra le altre cose, di "mettere insieme" enti non profit e del mondo culturale per partecipare a bandi di finanziamento; loro si occupano delle parti di progettazione e rendicontazione.
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cheFare è un’associazione culturale non-profit fondata nel 2014 che si occupa, fra le altre cose, di "mettere insieme" enti non profit e del mondo culturale per partecipare a bandi di finanziamento; loro si occupano delle parti di progettazione e rendicontazione.  
  
Nel marzo e aprile 2019 Frussi e Daniele Saibene li incontrano due volte per parlare della possibile partecipazione di WMI a bandi.  
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Nel marzo e aprile 2019 Frussi e Daniele Saibene li incontrano due volte per parlare della possibile partecipazione di WMI a bandi e nella comunicazione, eventualmente con uno spazio nel loro portale.
  
 
Il 14 giugno Federico Nejrotti scrive a Frussi e Marta parlando di una possibile risposta a un bando Cariplo con l'Archivio di Stato di Milano come capofila, per proporre una piattaforma di talk, workshop e iniziative sul tema dell'open culture all'interno degli spazi dell'Archivio di Stato nell'arco di 18/24 mesi.
 
Il 14 giugno Federico Nejrotti scrive a Frussi e Marta parlando di una possibile risposta a un bando Cariplo con l'Archivio di Stato di Milano come capofila, per proporre una piattaforma di talk, workshop e iniziative sul tema dell'open culture all'interno degli spazi dell'Archivio di Stato nell'arco di 18/24 mesi.

Versione delle 11:42, 9 ago 2019

cheFare è un’associazione culturale non-profit fondata nel 2014 che si occupa, fra le altre cose, di "mettere insieme" enti non profit e del mondo culturale per partecipare a bandi di finanziamento; loro si occupano delle parti di progettazione e rendicontazione.

Nel marzo e aprile 2019 Frussi e Daniele Saibene li incontrano due volte per parlare della possibile partecipazione di WMI a bandi e nella comunicazione, eventualmente con uno spazio nel loro portale.

Il 14 giugno Federico Nejrotti scrive a Frussi e Marta parlando di una possibile risposta a un bando Cariplo con l'Archivio di Stato di Milano come capofila, per proporre una piattaforma di talk, workshop e iniziative sul tema dell'open culture all'interno degli spazi dell'Archivio di Stato nell'arco di 18/24 mesi.

Il 2 luglio invitano un rappresentante WMI a un panel a tema archivi per la rassegna rassegna Fatticult, il 24 settembre a Mantova insieme a Flora Santorelli dell'Archivio di Stato di Milano e Francesca De Chiara della Fondazione Bruno Kessler. Dovrebbe partecipare Lorenzo.

Il 24 luglio ci comunicano che l'Archivio di Stato, per ragioni burocratiche, non può fare da capofila per la richiesta di finanziamento, e che stanno cercando un altro possibile capofila.

L'8 agosto ci scrivono dicendo di aver trovato un possibile nuovo capofila dell'Istituto dei Ciechi di Milano, che dispone anche di un fondo archivistico sulle metodologie didattiche alternative per gli studenti ipovedenti, di cui una parte dovrebbe essere liberabile da diritti d'autore. Inoltre stanno pensando di coinvolgere Calib.ro, un'agenzia di Milano specializzata in visualizzazione dati, produrre in dispositivi grafici e comunicativi accessibili.

Ci invitano a una prima riunione conoscitiva martedì 3 settembre, per poter confrontarsi sulla "mission" della rete di partner e poi cominciare, se ci sarà accordo, i lavori di progettazione per l'application (deadline fine settembre). Dovrebbero inviarci una bozza di lavoro su scopi e ambizioni del progetto entro fine agosto.


Contatti

  • Federico Nejrotti, responsabile delle comunicazioni di cheFare,federico.nejrotti@che-fare.com, 338 5621618
  • Marilù Manta, project manager, marilu.manta@che-fare.com