Bando musei archivi biblioteche 2025/Museo di anatomia comparata Sapienza
Breve descrizione del progetto
Le tavole parietali scientifiche sono state uno strumento didattico fondamentale nelle università e nelle scuole di tutta Europa, soprattutto nel periodo compreso tra il 1870 e il 1920, anche se i primi esemplari compaiono nel 1820-1830 e in alcuni casi il loro uso si protrae fino agli anni ‘60. Si tratta di veri e propri manifesti didattici di materiale cartaceo, spesso applicati a fogli di lino o di tela, caratterizzati dal grande formato (a titolo esemplificativo, 70x100, 100x150, oppure 130x140) e dalla presenza di disegni e illustrazioni, da appendere ai muri o alle pareti dell’aula in cui si svolgeva l’attività didattica, al fine di offrire ai discenti un’esperienza visuale di quanto spiegato nel corso della lezione e delle esercitazioni di laboratorio, una sorta di proiezione di slide ante-litteram. Le tavole (Wandtafeln, wall charts), stampate a colori in cromolitografia, potevano essere acquistate presso ditte specializzate, o alternativamente erano realizzate a mano attraverso il paziente lavoro di disegnatori o degli stessi docenti universitari per le loro lezioni.
Il museo di Anatomia Comparata “Giovanni Battista Grassi” di Sapienza Università di Roma possiede centinaia di tavole parietali, le più antiche risalenti alle collezioni dell’archiginnasio Pontificio, che rappresentano animali di vari gruppi zoologici, e parti anatomiche.
Il presente progetto propone la valorizzazione, attraverso digitalizzazione, di un campione di 100 tavole scelte, opportunamente, tra quelle originali disegnate a mano. Tra queste verranno incluse anche un certo numero di tavole disegnate da Giovanni Battista Grassi (1854-1925), eminente zoologo al quale il museo è dedicato. Le tavole selezionate verranno scelte per la loro originalità, valore estetico, qualità dello stato di conservazione, e significato storico e scientifico. Il progetto rappresenta quindi un ponte tra tutela di questo materiale documentario e la sua valorizzazione e fruibilità.
La digitalizzazione verrà realizzata mediante acquisizione fotografica realizzata per mezzo della macchina da acquistare con i fondi di progetto e le immagini digitalizzate verranno caricate su Wikimedia Commons e fornite di metadati, laddove disponibili: data presunta di realizzazione, autore, descrizione del soggetto rappresentato, tecnica utilizzata, dimensioni ed eventuali curiosità/novità scientifiche associate all’organismo. Tali immagini verranno collegate ad una pagina Wikipedia in italiano, inglese, francese e spagnolo dedicata al museo di Anatomia comparata, che verrà anch’essa realizzata nell’ambito del progetto.
Ogni tavola parietale caricata su Commons avrà anche un elemento su Wikidata, nella sua duplice veste di ‘quadro artistico’ e immagine scientifica, arricchito di proprietà che ne descrivono l’aspetto, e il contenuto, come ad esempio la tassonomia, e che creano relazioni tra le tavole o altri elementi già presenti in Wikidata, utilizzando tutte le potenzialità dei LOD (Linked Open Data).
Oltre a suscitare l’interesse e la curiosità del pubblico generico, le tavole potranno essere utilizzate per realizzare percorsi educativi interdisciplinari aperti e collaborativi nella didattica nelle scuole primarie e secondarie (di primo e secondo grado), e stimolare l’interesse degli studenti universitari rispetto all’intersezione tra scienza e arte e al ruolo del disegno in ambito scientifico, in un’ottica di open educational resources (OER). Le immagini potranno inoltre fornire spunti e interesse in ambienti diversificati, per chiunque si occupi di attività in cui si utilizzano immagini di animali. A titolo di esempio le immagini potrebbero essere oggetto di riuso e fonte di ispirazione nel mondo del tatuaggio o degli street writers, per fumettisti, illustratori, pubblicitari, game designer.
A tal fine le tavole digitalizzate verranno anche pubblicate sulle pagine social dell’istituzione per favorire una maggiore diffusione dei risultati e delle potenzialità delle piattaforme wiki.
Per la divulgazione e disseminazione del progetto, si prevedono tre attività, potenzialmente replicabili:
- tra marzo e aprile la realizzazione di un webinar di presentazione;
- tra maggio e giugno l’organizzazione di un hackathon di 2-3 ore come attività di ‘laboratorio aperto’ rivolta a tutti e in particolare agli studenti di scuole superiori che portino avanti progetti e/o percorsi di potenziamento finalizzati ad agevolare l’incontro interdisciplinare tra l’ambito umanistico-artistico e quello scientifico (ad esempio, il progetto “Liceo Matematico”)
- a fine settembre un incontro conclusivo di comunicazione al pubblico dei risultati del progetto.
Tale evento finale verrà organizzato nell’ambito della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori organizzato da quattro anni dalla facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali della “Sapienza”, e previsto per la fine di settembre 2025 (https://web.uniroma1.it/fac_smfn/nottericerca2024).
L’evento si svolgerà all’interno del museo di Anatomia comparata. In una aula didattica, dotata di una ventina di microscopi ottici e uno schermo, verranno esposte le finalità e i risultati del progetto con una proiezione narrata di tavole anatomiche digitalizzate. Tale proiezione sarà affiancata dalla possibilità di osservare direttamente nei microscopi dei vetrini con preparati istologici che riprendano i soggetti mostrati nelle tavole digitalizzate. La narrazione sarà completata da una visita presso tre sale del museo dedicate ai microscopi antichi e alla collezione istologica storica, a cui verranno affiancati libri con illustrazioni scelti appositamente all’interno delle raccolte conservate presso la Biblioteca del Dipartimento.
Il Museo di Anatomia comparata è un museo universitario, di competenza del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin”, da cui dipende come centro di spesa. Nella realizzazione del progetto, il Dipartimento metterà a disposizione gli spazi museali per le attività di digitalizzazione e fornirà supporto amministrativo per la gestione delle spese e della rendicontazione del progetto.
Perché la tua istituzione sta partecipando al bando?
Pensiamo che valga la pena condividere e raccontare le tavole parietali che possediamo per attivare dinamiche multiculturali aperte ad altre discipline, coinvolgendo non solo la comunità accademica ma anche una platea di cittadini più ampia e variegata, incoraggiando la partecipazione attiva nella creazione e diffusione della conoscenza. Interagire con le tavole parietali, godere della loro bellezza e partecipare alla loro valorizzazione, può essere una formidabile occasione di coinvolgimento e senso di appartenenza rispetto ad un patrimonio culturale scientifico e accademico spesso sconosciuto. Le attività previste possono costituire un vero e proprio laboratorio di open science, promuovendo la trasparenza e l'accesso libero alle informazioni scientifiche e contribuendo a una maggiore diffusione della conoscenza scientifica nella società. Il progetto sarà realizzato da un team interdisciplinare di lavoro che garantirà il confronto tra professionalità e competenze diverse per generare un valore aggiunto. Quali contenuti l'istituzione mette a disposizione del progetto con licenze libere: Il progetto si propone di realizzare per la prima volta la digitalizzazione di 100 tavole parietali scientifiche originali, ovvero disegnate a mano da docenti, ricercatori, tecnici tra la fine dell’800 e i primi decenni del ‘900, sulla piattaforma Wikimedia Commons, corredandole di metadati. Inoltre, si intende realizzare una pagina Wikipedia multilingue dedicata al Museo di Anatomia Comparata, collegata alla collezione di tavole. I progetti dedicati al recupero e alla valorizzazione delle tavole parietali svolti da università italiane sono in numero limitato, e l’Università di Padova è l’unica istituzione in Italia ad aver digitalizzato la propria raccolta di tavole parietali a stampa nella biblioteca digitale di ateneo (https://phaidra.cab.unipd.it/detail/o:16503?mycoll=o:24761), disseminandone tra l’altro un piccolo sottogruppo sul portale Europeana (31 esemplari): https://www.europeana.eu/it/item/2023813/proxy_provider_2023813_o_12723
Stato dei diritti d'uso del materiale
Le tavole parietali che s'intende digitalizzare risalgono al periodo tra la fine dell’800 e i primi vent'anni del ‘900 e quindi si tratta di materiale di pubblico dominio, essendo trascorsi 70 anni dalla morte dell’autore e/o 95 anni dalla data di prima pubblicazione (copyright Stati Uniti). Saranno caricate su Wikimedia Commons in pubblico dominio, con licenza CC0.
In che modo il progetto può proseguire?
Sulla base dell’esperienza acquisita, si può replicare il progetto a vari livelli, sia su base quantitativa sia allargando la ricerca e la valorizzazione delle tavole parietali ad altre discipline scientifiche, presenti in altre sedi e dipartimenti della Sapienza, coinvolgendo studenti e ricercatori nella ricerca storica e scientifica. Si tratta infatti di un oggetto culturale e un materiale documentario “ibrido” e affascinante, che può rappresentare una formidabile occasione di intersezione e scambio tra biblioteche, musei e archivi da un lato, e scienziati e storici dell’arte dall’altro. In prospettiva, inoltre, essendo materiale presente sia in moltissime università europee che presso istituti di scuola superiore antichi e prestigiosi, si può pensare ad un progetto di ancor più ampio respiro che coinvolga sia le università che le scuole per mappare la distribuzione delle tavole su piattaforma OpenStreetMap, condividere buone pratiche, continuare a digitalizzare e condividere immagini e dati aperti, creare una voce multilingue su Wikipedia dedicata alla storia delle tavole parietali.
Finanziamento
- Richiesta di finanziamento: 8000
- Fotocamera alta risoluzione - Obiettivo zoom 24-70 - 2 Illuminatori: 7000
- Eventi per la disseminazione e la divulgazione del progetto al pubblico: 500
- Realizzazione di materiale promozionale da distribuire in occasione degli eventi e nelle scuole: 500