Commissione università/Report incontri

Da Wikimedia Italia.
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Primo incontro della commissione

Martedì 27 giugno 2023 ore 16-17. Presenti: Giuseppe Profiti, Yuri Gallo, Maristella Gatto, Marco Chemello, Iolanda Pensa, Silvia Bruni, Elena Marangoni, Ilaria Diterlizzi.
Premio di laurea per tesi su open data
  • Problemi riscontrati:
1. Comunicazione del premi (l’anno scorso è stato fatto un comunicato stampa attraverso ICOM e WMI. Comunicazione generica).
2. Difficoltà nell'identificare contatti universitari
  • Possibili soluzioni:
1. Potrebbe essere utile mandare comunicazioni mirate (mailing list tematiche universitarie) e a realtà che si occupano di open data (Andrea Borruso, ondata, associazione di Roberto Castro)
2. Ripetere l’attività per più anni per avere un impatto
  • Formato del premio

Ci sono tesi di ricerca in questo ambito? Potrebbe diventare un contributo per la pubblicazione della tesi? Contribuire alle pubblicazioni? Cofinanziamento di un assegno di ricerca (che costa all'ente 24k euro all'anno o più in base al tipo di assegno)? Microgrant per una ricerca (5'000-10'000 euro - la cifra è comunque diversa per il tipo di disciplina)? Grant per periodo di ricerca all'estero in enti che lavorano su temi di ricerca vicini ai nostri (es. Oxford Internet Institute, Harvard Berkman centre, Università di Rotterdam..)

Idee per la pianificazione
  • Ottima l'esperienza dell'università di Padova, per entrare in contatto con altre università e fornire esempi concreti di ciò che si può fare con i progetti Wikimedia; l’uniba ci sta lavorando.
  • Fondi per dottorati o ricerche:
  • Docenti: c’è anche da far crescere un gruppo di docenti. Un dottorato o un assegno di ricerca permette di investire nella ricerca e far crescere un progetto.
  • Competenze trasversali: Wikipedia e i prgetti Wikimedia appaiono come approccio sensato.
  • Ambito patrimonio culturale: patrimonio culturale, beni culturali delle università altro ambito di azione. Ci sono politiche di apertura ma fondi esterni attivano.
  • Magari interessante integrare contributo di ricercatori o tecnici ICT per analisi e creazione di database. Oppure per formazione tecnica.
  • Dottorandi:
    • corsi di aggiornamento per dottorandi (come il corso che si fa già al Politecnico di Milano) sono richiesti. Potrebbe essere un modello da replicare.
    • Proporre i MOOC ai dottorandi.
    • Prevedere proposte specifiche per la formazione dei dottorandi. Formazioni trasversali anche per i dottorati.
  • Specializzandi: utile lavorare su questo target, come all'Università di Padova
  • Questionario: fare un questionario sui ricercatori che già si occupano dei nostri temi (utile per fare un rafforzamento es. Silvio Peroni). Hanno necessità o sono già avviati? Ha senso rafforzare nuclei sparsi o aprire nuove strade?

Proposte SB inviate tramite mail al gruppo:

L'ipotesi dei dottorati mi pare la più interessante e modulabile. Come biblioteche dell'Università di Firenze facciamo già lezioni ai dottorandi sulla scienza aperta. Potremmo sviluppare un collegamento maggiore con i progetti di Wikimedia.

Come forse qualcuno di voi saprà, la Biblioteca di scienze sociali dove lavoro ha una Wikistazione che serve da motore progettuale. L'elenco delle attività lo trovate nella pagina GLAM dedicata.

In seguito ad un progetto finanziato su un bando volontari - riguardante l'inserimento degli articoli di due riviste della Firenze University Press su Wikidata (qui la relazione) - e a un corso su Wikidata per i bibliotecari conclusosi recentemente, che ho tenuto con Camillo Pellizzari, abbiamo deciso di organizzare come università una giornata nazionale di studi dal  titolo Verso una bibliometria aperta in cui si discuta anche dell'integrazione di strumenti come Wikidata nelle attività di Open Science. La giornata si dovrebbe svolgere l'ultima settimana di ottobre dedicata all'Open Access.

Pensando alla molteplicità delle esperienze, forse, varrebbe la pena di valorizzare la rete delle università in vario modo attive in Wikimedia, anche andando a individuare "specializzazioni" e delle possibilità di  scambio di buone prassi.