Linee guida scrittura email
Questa pagina tenta di raccogliere linee guida per la scrittura di una email soprattutto coprendo aspetti socio-tecnici ed etici ❤️
Pagina utile soprattutto in comunicazioni via email da Wikimedia Italia verso il pubblico. Questo comprende anche newsletter via email, ecc.
Preferire il formato testo (evitare HTML)
La direzione è di preferire il formato testo ed evitare il formato HTML.
Il formato testo è un formato che si riconosce perché contiene letteralmente soltanto testo. Si riconosce quando la mail contiene solo testo, senza alcun layout avanzato luccicante da pagina di giornale.
Esempi:
- OK: quando si invia una mail, preferire il formato testo
- OK: quando si risponde una mail, preferire il formato testo
- NO: inviare mail in formato HTML senza fornire alcun supporto al formato testo
Motivi:
- Accessibilità:
- Una mail in formato testo è più accessibile per la maggior parte degli screen reader, in aiuto alle persone con cecità o ipovedenti.
- Inclusione:
- Una mail testuale è più accessibile su un terminale. È così che si leggevano le mail quando sono nate ed è così che le persone dovrebbero poter interagire tutt'oggi se lo desiderano.
- Sostenibilità:
- Una mail HTML occupa più spazio di una mail testuale, più tempo per essere trasmessa, più risorse computazionali per farne il render e visualizzarla. Quando si invia una mail, il suo peso viene moltiplicato per le centinaia di riceventi, che spesso archiviano questa email per molto tempo. Inoltre, chi risponde ad una mail HTML, spesso risponde nello stesso formato. Il formato testuale è da preferire per una gestione più attenta delle risorse finite, sia energetiche che tecnologiche.
- Reputazione mailserver:
- È più difficile per i sistemi anti-spam valutare il contenuto una mail in formato HTML. Questo formato può innalzare il livello di segnalazione spam.
Suggerimenti:
- Qualsiasi client di posta, webmail o app ha un'opzione "preferisci formato testo". Ecco degli esempi:
- Configurazione su Thunderbird
- ...
Disattivare il tracciamento nelle newsletter
Per approfondire, vedi anche Linee guida sui link |
La direzione è di evitare il più possibile link di tracciamento, anche nelle email.
Esempi:
- NO: avere una newsletter che manipola ogni link per sostituire la destinazione con un altro indirizzo esterno
- OK: avere una newsletter in cui ogni link è rimasto come l'autore l'aveva originariamente scritto
Altri esempi correlati:
- NO: avere un software sul proprio computer (spesso "antivirus") che manipola ogni link per sostituire la destinazione con un altro indirizzo esterno (e.g. mandando allo specifico antivirus) e manipolando quindi ogni link in ogni propria risposta.
Motivi:
- Sicurezza:
- Non permettere facilmente di esaminare qual è la vera destinazione di un link è una pratica che favorisce un ampio spettro di attacchi informatici e social engineering.
- Brand reputation:
- Wikimedia Italia è un'associazione che promuove la cultura libera. Avere una newsletter che applica tracciamento degli utenti per scoprire quando aprono una notizia, un link in una notizia, quando lo fanno, ecc., non è mai stato parte di questa visione e mai dovrebbe esserlo. Non curare questo particolare, e lasciare un sistema di tracciamento interno in una propria newsletter, e non riconoscere il problema, peggiora la reputazione etica del capitolo
- Minimizzazione dei dati personali:
- Quando una newsletter converte ogni link in altri link di tracciamento, significa che ogni persona che apre un link, invia alla newsletter tutta una serie di informazioni, fra cui l'ora esatta in cui il link è stato aperto, quale link è stato aperto, da quale indirizzo IP, ecc. Questo tracciamento è da evitare per essere maggiormente in linea con il principio di minimizzazione dei dati personali del GDPR.
Problemi noti:
Contatti
In caso di dubbi sulle buone pratiche e le potenziali ripercussioni tecniche consulta pure la commissione Tech.