Wikimania 2019/Relazione Marta Cecilia Pigazzini

Da Wikimedia Italia.
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Wikimania 2019 è stata la prima Wikimania in cui ho potuto dedicarmi alla partecipazione delle sessioni ed al conoscere nuove persone per possibili future collaborazioni. Nelle altre Wikimania a cui ho avuto modo di partecipare ero presente in veste di organizzatore, e quindi con un occhio sugli aspetti organizzativi e meno sui contenuti.

Di seguito l’elenco di tutte le sessioni a cui ho partecipato con alcune note personali.

Conferenza

Venerdì 16 agosto

  • 10.00 - 12.00 Welcome session

Interessante anche se un po’ lunga. Lo speach di Michael Peter Edson sicuramente curioso e con tanti spunti di riflessione. Interessante e challenging l'idea del museo de "Il Museo della Nazioni Unite" di cui lo speaker è direttore. Bella l'idea di proporre ad ognuno di pensare ad una propria esperienza di vita che avesse a che fare con uno o più degli SDGs: ha fatto capire come questi obiettivi sono parte della nostra vita quotidiana. Qui alcune delle storie condivise dai partecipanti.

Spotlight talks su temi legati ai sustainable development goals. I talk sicuramente interessanti per accrescere la propria conoscenza generale su temi come la circular economy, il copyright, OMS, ma molto generici e non sempre legati al mondo di Wikipedia ed ai suoi progetti fratelli.

Nonostante il titolo, il workshop, organizzato da WikiMedia Deutschland, riguardava la comunicazione ed in particolare come comunicare - attraverso lo storytelling - i propri progetti, le proprie idee ed i propri risultati sia all’interno che all’esterno della comunità. Il workshop, tenuto da un esperto di comunicazione, ed gestito come un hands on session, ha permesso di mettere a fuoco pochi e semplici concetti utili nel raccontare una storia di successo, come quelle che spesso capitano nei nostri progetti on e offline ma che troppo spesso rimangono non raccontate. Le competenze acquisite durante questa sessione sono state da me messe in pratica nel lavoro in corso con sul territorio comasco e lecchese.

A conclusione della giornata la Welcome reception presso la City Hall. Un bel momento per ritrovare e salutare persone che non si vedeva da tempo, per fare nuove conoscenze, il tutto in un ambiente veramente piacevole.

Sabato 17 agosto

Talk molto interessante che apriva un mattinata dedicata al tema delle fonti ed in particolare delle fonti non scritte, come ad esempio quelle orali che, in molti paesi, costituiscono ancora oggi una notevole parte di quello che viene definito “human knowledge”. Il relatore ha presentato il caso specifico del suo paese, il Ghana, dove in collaborazione con una società che produce animazioni hanno creato dei video, caricato poi in Commons, come mezzo per preservare le “conoscenze orali”. In Ghana, come molti altri paesi, la “conoscenza” e’ ancora per lo più trasmessa in forma orale. Come fare quindi ad includerla in un progetto come Wikipedia in modo che diventi patrimonio dell'umanità per le generazioni attuali e future?

La sessione precedente ha voluto introdurre il dibattito sul tema delle fonti, trattato in circa un'ora di animata discussione, in cui temi molto delicati - a partire da temi etici e culturali specialmente a riguardo delle minoranze etniche - sono stati trattati. La mission su cui ci si focalizza e’ quella di preservare e rendere disponibile il patrimonio culturale dell'umanità. Ma se un gruppo o una minoranza - e con esso la sua cultura, storia etc. - preferisce essere dimenticato? Qual'è la sottile linea di demarcazione tra la nostra voglia/curiosità/necessità di perseverare quanto ad oggi conosciuto per le generazioni future ed il rispetto di usi e costumi locali? Personalmente il tema delle fonti orali mi ha sempre incuriosito ma più legato ad uno storytelling. La sessione mi ha quindi aperto interessanti e nuovi spunti di riflessione.

Talk abbastanza basico e deludente, se non per una breve presentazione dello strumento “ISA”. Al ritorno da Stoccolma e con l’avvio di WikiLoves Monuments Lake Como, abbiamo anche attivato una campagna dedicata su ISA al fine di classificare in modo abbastanza univoco tutte le foto legate al concorso locale.

Sessione anche questa un po' deludente, o meglio mi aspettavo che i talk fossero brevi ed incisivi e che ponessero delle domande o degli spunti di riflessione. Alcuni dei relatori non si sono presentati. L'idea di lighting talks è a mio avviso interessante in quanto permette di focalizzare su idee o risultati singoli da preentare al pubblico. Va rivista la gestione della sessione.

Non contenta ho quindi deciso di partecipare a degli altri lighting talks, di cui riporto quelli piu' interessanti:

  1. Intervento da parte di WMSerbia su come gestiscono i micro-grant, chi puo' accedervi, come, quale ammontare e come si rendiconta il progetto. Talk molto carino, al termine della sessione mi sono fermata a parlare e a scambiare idee con i due rappresentati di WMSerbia.
  2. Intervento da parte di un wikipediano con base in Nuova Zelanda, che ha raccontato del suo progetto, finanziato da WMF, di un anno di viaggio attraverso la Nuova Zelanda durante il quale ha incontrato 33 istituzioni, ha organizzato 84 eventi/meetups, vari WIKIBLITZ, cioe' serate in cui specialisti del settore e wikipediani lavoravano gomito a gomito su specifiche voci e/o tematiche.
  3. Intervento da parte di un membro dello staff di WMF sul tema: young wiki, middle age wiki , old wiki e sugli strumenti cross wiki (e.g. come gli strumenti di traduzione che permetto di portare contenuti particolari dalle young wikis verso le old wikis. Un po' troppo tecnico come talk, ma in ogni caso interessante per capire varie dinamiche.

Domenica 18 agosto

Dato il mio recente interesse verso Wikisource ho iniziato la giornata partecipando a questa sessione dedicata ai risultati di Wikisource del 2019. Il talks che ha presentato una serie di dati e statistiche relative a questo progetto mi ha permesso di meglio comprendere la portata e gli obiettivi di wikisource. Sfortunatamente i partecipanti alla sessione erano molto pochi, e tutti veterani del progetto. Ho ricevuto una accoglienza calorosa ed il supporto da parte di vari utenti.

Presentazione del team di WMF New Readers Product team il cui scopo è di produrre strumenti che facilitino la fruizione di Wikipedia. E' stata presentata una versione beta di una app che stanno sviluppando, che pesca i contenuti da Wiki e li rende graficamente più 'appetibili'. E' stato poi chiesto ai partecipanti di sperimentare questa app in 10 minuti di tempo e di produrre una lista di punti di forza e debolezza. L'idea secondo me è molto interessante, più che a Wikipedia la vedrei funzionare in e.g. wikivoyage, visto che nel formato attuale la guida turistica non e' facilmente fruibile da uno smartphone. Quindi talk breve ma con spunti interessanti, da utilizzare anche per progetti sul territorio.

Presentazione molto deludente. I partecipanti a mio avviso speravano di avere delucidazioni in merito al nuovo tool di grant della foundation. Invece dopo una brevissima introduzione siamo passati ad una specie di workshop molto poco costruttivo. La sessione poteva aver senso se impostata diversamente e con più tempo a disposizione.

Alle 12.30 mi sono aggregata al meeting di Iberocoop, su invito di Lorenzo Losa, per conoscere meglio il network, le persone, le attività etc. ed in particolare in quanto si potrebbe ragionare a tenere un meeting in Italia?

Sessione organizzata da WMDE e WMAT, semplice ma efficace. Una bella dimostrazione di come si possano ottenere importanti risultati lavorando in team. La parte didattica legata alla fotografia è difficile che resti a mente non avendo la strumentazione e non potendo fare pratica. L'approccio, il metodo ed i progetti sono invece sicuramente qualcosa da portare a casa per spunti futuri. Dopo la sessione ho avuto modo di parlare con un volontario di WMDE che ha seguito il progetto fotografico dei parlamentari in Germania, e che ora ha avviato un progetto fotografico riguardante eventi, in particolare concerti. E' stato molto interessante scambiare esperienze e capire come questi progetti fotografici che sono spesso molto semplici da comunicare servano anche per aumentare la consapevolezza dei progetti e della filosofia wiki sul territorio. Se si riuscisse a costruire un team anche in Italia si potrebbe fare un tentativo partendo magari dalle provincie e dalle regioni.

Talk molto interessante, sarebbe stato più utile metterlo il sabato prima della sessione di discussione delle 10 - 11, in quanto il tema era molto inerente, ed avrebbe fornito spunti interessanti. Francesc Fort ha infatti illustrato il suo lavoro per costruire e mandare in onda un programma radiofonico che raccolga testimonianze orali del suo popolo per poi condividere le registrazioni su Commons. Un modo interessante per mantenere viva la storia attraverso le voci dei suoi protagonisti. Questo suo approccio/metodo sarebbe da copiare per tenere viva anche la tradizione popolare Italia, ed le sue innumerevoli lingue.

  • 16.00 - 17.30 Closing ceremony

Che dire... ci rivediamo a Bangkok?

  • Closing Party presso il Nordiska museet

Setting bellissimo e molto particolare, ma l'ho trovato veramente adatto a chiudere un evento come Wikimania. C'era anche una bellissima attività organizzata: una Scavengere Hunt con 8 oggetti dispersi nel museo da trovare. Sfortunatamente me ne manca uno per completarla...

Considerazioni finali

É sempre un piacere ed è molto stimolante partecipare a Wikimania. Sono tre giorni densi di incontri, di spunti di riflessione, di condivisione delle attività che fanno le altre persone in giro per il mondo. C'e' sempre molto da imparare a da portare a casa, almeno per una persone come me che si considera ancora alle prime armi con i progetti Wiki. La difficoltà è poi sempre trasformare quanto appreso in progetti/esperienze concrete una volta ritornati a casa, questo in quanto sfortunatamente il tempo da dedicare è poco!

Ringrazio Wikimedia Italia per l'opportunità a partecipare a questa bellissima Wikimania, sperando che non sia l'ultima.