Arkivia/numero 14

Da Wikimedia Italia.
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Arkivia - nº 14 - 20 giugno 2024

Ciao,

come sai, in questa newsletter parliamo spesso di un argomento che ci sta a cuore: le difficoltà di produrre e riutilizzare immagini libere di opere d'arte e monumenti italiani, anche quando appartengono al pubblico dominio. Non è una questione di poco conto, per chi come te si interessa al libero accesso al patrimonio culturale e alla creazione di conoscenza condivisa.

Deborah De Angelis, esperta di diritto d'autore e di licenze Creative Commons, questo mese fa il punto sul cammino verso l'Open Access in Italia. Lo fa partendo dall'analisi del recente decreto del Ministero della Cultura sul cosiddetto "tariffario" delle riproduzioni dei beni culturali e illustrando nella pratica le diverse posizioni di chi si occupa per lavoro di Open Access e tutela del patrimonio in Italia.

Come Wikimedia Italia, la nostra posizione su questi temi è abbastanza semplice: le immagini dei beni culturali devono poter essere utilizzate gratuitamente per qualsiasi scopo, soprattutto per far crescere Wikipedia e la qualità della conoscenza libera, disponibile a tutti. Per questo ti chiediamo di aiutarci a diffondere la nostra nuova campagna Non in vendita, che ti presentiamo sotto.

Magari un giorno non ci sarà più bisogno di parlare di questi argomenti, ma al momento abbiamo bisogno anche del tuo aiuto!

1. Visione

Il dipinto La città che sale di Umberto Boccioni

Il cammino verso l'Open Access in Italia

In Italia, il percorso in tema di accesso aperto alle immagini dei beni culturali in pubblico dominio è ancora caratterizzato da una netta dualità di pensiero. Da una parte, i sostenitori di un sistema di controllo preventivo, volto altresì alla monetizzazione delle riproduzioni ad uso commerciale; dall’altra, la comunità Open GLAM, le associazioni degli istituti culturali, le associazioni degli organismi di ricerca e di istruzione e quelle rappresentanti la società civile che, invece, ritengono che l’adozione dei principi dell’Open Access “puro”, nel rispetto dei diritti d’autore, della persona e dei dati personali possa incentivare nuove modalità di fruizione e di creazione artistica, con un ritorno per gli istituti culturali in termini di rapporto con il pubblico.

Tale approccio consentirebbe la protezione del pubblico dominio nel campo delle arti visive e del patrimonio culturale, in linea con la normativa europea. Di contro, il Presidente del Comitato consultivo permanente per il diritto d’autore pro-tempore, organo consultivo del Ministero della cultura, ha in recenti occasioni pubbliche manifestato delle perplessità in relazione ai principi del libero riuso senza restrizioni, per motivi collegati evidentemente alla preoccupazione della perdita del potere di controllo sugli utilizzi dell’immagine (anche se, come deciso in una recente sentenza del Tribunale di Stoccarda, l’ambito territoriale in cui esercitarlo è solo l’Italia), non tenendo in considerazione però che il dato in accesso aperto e interoperabile con altri sistemi ad accesso aperto, consente in realtà di creare archivi digitali efficienti per la conservazione dei dati a lungo termine e facilita la tracciabilità delle condivisioni e dei riutilizzi.

Deborah De Angelis

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Immagine: La città che sale, di Umberto Boccioni, Pubblico Dominio, da Wikimedia Commons


2. Aiutaci anche tu

Campagna giugno 2024: Duomo di Milano, cattedrale risalente al 1386 dopo Cristo. Non in vendita. Per la legge italiana, fotografare opere e monumenti ha un prezzo. Per noi no: sostieni Wikimedia Italia per la conoscenza libera.

Non in vendita. La nostra nuova campagna

Contribuire alla conoscenza libera significa produrre testi, immagini, dati che siano disponibili a tutti e riutilizzabili gratuitamente per qualsiasi scopo. Su questo assunto si basano Wikipedia, i progetti Wikimedia e OpenStreetMap, che da anni esistono, crescono e portano benefici incalcolabili a tutti. Eppure in Italia diffondere contenuti liberi è più difficile, perché le regole che esistono ostacolano questo obiettivo.

Per questo abbiamo lanciato la nostra nuova campagna: Non in vendita. Per la legge italiana fotografare opere e monumenti ha un prezzo, per noi no.

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