Arkivia/numero 15

Da Wikimedia Italia.
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Arkivia nº 14

Arkivia - nº 15 - 18 luglio 2024

Ciao,

abbiamo parlato spesso ultimamente di questioni legali e regolamenti. Questi argomenti sono importanti, perché senza un sistema favorevole all'apertura e al libero accesso al patrimonio culturale (open access), beh... non può esistere l'open access stesso!

Ma facciamo un passo di lato: cosa ci facciamo, poi, con tutto questo materiale in open access? Abbiamo chiesto a Camille Françoise, ricercatrice ed esperta del tema del riuso dei contenuti liberi, di darci qualche idea di come questi contenuti vengono riutilizzati in Europa. Nel suo articolo ci parla di arte contemporanea, festival e hackathon che incoraggiano le persone a riusare i contenuti e soprattutto di dialogo con le comunità. Comunità è una parola chiave anche per i progetti Wikimedia: speriamo che questo contributo ti possa ispirare!

Nella sezione consigli parliamo invece di come si legge una licenza Creative Commons, partendo da quella di Wikipedia. Tutte quelle sigle possono essere frastornanti, ma sono molto utili e pensate con pragmatismo.

Saranno queste delle buone letture per le vacanze? Speriamo di sì. E se viaggi in Italia nelle prossime settimane, non dimenticare di raccogliere foto da usare per Wiki Loves Monuments!

1. Visione

Il dipinto What freedom! di Il'ja Efimovič Repin

Aprire le collezioni non è abbastanza

Negli ultimi decenni, molte istituzioni del mondo della conoscenza hanno assistito al lento movimento verso la digitalizzazione della società, compreso lo sviluppo di nuove pratiche di adattamento all’era digitale.

Come parte di questo processo, i professionisti del patrimonio culturale hanno lavorato senza sosta per digitalizzare le loro collezioni. Oggi molte organizzazioni hanno già fatto passi significativi verso pratiche di apertura nell’ambiente digitale, per poter adempiere online al mandato del loro servizio pubblico: preservare e assicurare a tutti i cittadini l’accesso e la possibilità di ricercare e riutilizzare le collezioni. (...)

Fornire collezioni accessibili non è abbastanza. Nel campo delle istituzioni culturali, gli addetti ai lavori hanno discusso per anni su come raggiungere meglio le persone e attrarre nuovi pubblici all’interno dei propri ambienti fisici. Seguendo questa discussione, molti musei e gallerie hanno provato a organizzare mostre al di fuori dei loro spazi istituzionali, per raggiungere un nuovo pubblico. Questa strategia deve essere continuata anche per le collezioni online, perché semplicemente non possiamo aspettarci dal nostro pubblico di venire direttamente da noi. Dobbiamo andare verso i pubblici e incontrarli dove sono, anche se questo significa in ambienti diversi online.

Camille Françoise

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Immagine: What freedom!, di Il’ja Efimovič Repin, Pubblico dominio, da Wikimedia Commons


2. Consigli

Come leggere una licenza Creative Commons

Le licenze Creative Commons servono a due scopi fondamentali: dal punto di vista dell’autore o dell’istituzione che pubblica il contenuto a chiarire che sono favorevoli al libero riuso dello stesso; dal punto di vista dell’utilizzatore a capire cosa è possibile fare con il contenuto.

Cercando immagini o contenuti online capita di imbattersi in queste licenze e nelle sigle che le rappresentano: CC BY, CC BY-SA, CC BY NC, CC BY ND. Per utilizzare un contenuto correttamente è utile sapere come leggere una licenza Creative Commons.

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